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LE CANALOPATIE

Le canalopatie sono una famiglia di patologie muscolari caratterizzate da un'alterata eccitabilità della membrana che provoca rigidità muscolare, dolore, debolezza e fatica; esse sono causate da mutazioni a carico dei geni che codificano per i canali del cloro, del sodio, del calcio e del potassio.

La distrofia miotonica di Steinert è una patologia autosomica dominante ad andamento progressivo dovuta all'espansione della tripletta CTG del gene DMPK (proteina chinasi della distrofia miotonica espressa dai muscoli scheletrici) sul cromosoma 19 ed è caratterizzata da debolezza muscolare, miotonia (contrazione muscolare prolungata anche dopo la fine dello stimolo eccitatorio), ipotrofia dei muscoli facciali, disturbi della conduzione cardiaca, cataratta, alterazioni endocrine, deficit cognitivi, disturbi dello spettro autistico, diabete e calvizie frontale; la diagnosi può essere effettuata mediante la colorazione tricromica di Gomori.

quanto i nuclei delle cellule risultano essere centralizzati. LE MIOPATIE METABOLICHE

Le miopatie metaboliche o malattie da accumulo lisosomiale sono patologie dovute all'alterazione del metabolismo dei lipidi, dei carboidrati e delle purine che si accumulano all'interno dei lisosomi provocando una perdita della funzionalità cellulare; esse si manifestano con ritardi dello sviluppo, disturbi del movimento, convulsioni, demenza, sordità, cecità, epatosplenomegalia, problemi polmonari e cardiaci ed uno sviluppo anomalo delle ossa.

La malattia di Pompe o glicogenosi di tipo II è una miopatia metabolica dovuta all'assenza dell'enzima maltasi acida che si manifesta nei bambini con ipotonia e cardiomiopatia ipertrofica (i bambini sono definiti "floppy infants"). La patologia è istologicamente caratterizzata dalla presenza di vacuoli lisosomiali di elevate dimensioni contenenti glicogeno che possono scoppiare e determinare la

da debolezza dei muscoli oculari esterni, ptosi palpebrale e disturbi della motilitàoculare. Altre forme di miopatie mitocondriali includono la miopatia mitocondriale condeficit di citocromo c ossidasi, la miopatia mitocondriale con deficit di complessi I e IV, ela miopatia mitocondriale con deficit di complesso V. Le miopatie mitocondriali possonoessere associate a sintomi sistemici come disfunzione cardiaca, disfunzione renale, disfunzionedel sistema nervoso centrale e periferico. La terapia per le miopatie mitocondriali èprincipalmente di supporto e mira a migliorare i sintomi e la qualità di vita dei pazienti.

da ptosipalpebrale asimmetrica, disfagia, compromissione della motilità del globo oculare che può portare a strabismo e diplopia, disartria e deficit di forza agli arti; il quadro istologico presenta le ragged red fibres alla colorazione tricromica di Gomori.

La sindrome di Kearns-Sayre è una grave malattia mitocondriale ad insorgenza sporadica prima dei 20 anni caratterizzata da oftalmoplegia esterna progressiva con ptosi palpebrale bilaterale, retinopatia pigmentaria, incoordinazione motoria, deterioramento mentale, sordità ed alterazioni del ritmo cardiaco.

La MELAS o encefalopatia mitocondriale con acidosi lattica ed episodi di tipo stroke è una patologia mitocondriale che si manifesta con episodi di tipo ictale causati da lesioni cerebrali focali spesso localizzati nelle aree parieto-occipitali, acidosi lattica, deterioramento mentale, cefalea ricorrente, epilessia e presenza di ragged red fibres nella biopsia muscolare; questa patologia è

Tipicamente associata alla mutazione del gene codificante per il tRNA per la leucina. La MERRF o miopatia-encefalopatia con fibre ragged red è una patologia mitocondriale che si manifesta con contrazione brevi ed involontarie di un muscolo, epilessia, debolezza muscolare, ipotonia muscolare, atassia e deterioramento mentale; questa patologia è tipicamente associata alla mutazione del gene codificante per il tRNA per la lisina.

La NARP (Neurogenic muscle weakness, Ataxia, Retinitis Pigmentosa) è una sindrome caratterizzata da neuropatia, atassia e retinite pigmentosa spesso associate a epilessia e decadimento mentale; questa patologia è tipicamente associata alla mutazione T8993G del gene codificante per la subunità 6 dell'ATP sintasi mitocondriale.

La neuropatia ottica ereditaria di Leber è una patologia mitocondriale ad esordio giovanile caratterizzata dalla perdita acuta o subacuta della visione centrale in maniera permanente con esito in atrofia.

ottica; questa patologia è tipicamente associata allamutazione di uno dei geni codificanti per le subunità del complesso I della catenarespiratoria e non presenta le classiche ragged red fibres nella biopsia muscolare. La sindrome di Leigh è una patologia mitocondriale ad insorgenza infantile caratterizzatada un progressivo ritardo dello sviluppo psicomotorio accompagnato da incoordinazionedei movimenti oculari, vomito ricorrente, epilessia, anomalie del ritmo del respiro emarcata acidosi lattica. La camptocormia è una patologia a carico dei muscoli intervertebrali forse dovuta adalterazioni del metabolismo mitocondriale che determinano una perdita di forza ed ilconseguente inarcamento della colonna vertebrale. N.B. Le principali miopatie tossiche da farmaco si manifestano in quanto il farmacospecifico determina un'alterazione del metabolismo mitocondriale (come ad esempio leciclosporine che sono immunosoppressori, il propofol che è un anestetico).o le statine che sono ipocolesterolemizzanti). I TUMORI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE I tumori del sistema nervoso centrale costituiscono circa il 9% di tutti i tumori, presentano un picco di insorgenza nella prima decade e nella sesta-settima decade di vita e sono tipicamente presenti nelle classi sociali più elevate; essi si manifestano, a seconda della zona di localizzazione, con cefalea dovuta all'aumento della pressione endocranica, epilessia dovuta all'infiltrazione di aree cerebrali limitrofe, falsi segni focali dovuti alla paralisi dei nervi III e VI per erniazioni e compressione (che può portare alla morte per compressione di zone fondamentali per la vita vegetativa dell'organismo), insufficienze funzionali a lenta progressione (a causa del basso tasso di crescita dei tumori), edema dovuto all'aumento della pressione intraventricolare, emorragie (a causa della formazione di nuovi vasi fragili) ed idrocefalo. Le principali caratteristiche di questi

I tumori sono:

  • Malignità biologica in quanto la loro proliferazione avviene all'interno della scatola cranica compromettendo le funzioni cerebrali per compressione (questa caratteristica vale anche per i tumori con un'istologia non particolarmente maligna).
  • Infiltrazione ed assenza di una capsula che rende difficile l'escissione completa dell'intera massa tumorale.
  • Disseminazione intraneuronale (tramite il liquido cefalorachidiano) associata a rare metastasi extraneuronali a causa della presenza della barriera emato-encefalica; le metastasi dei tumori cerebrali sono generalmente iatrogene, cioè dovute all'intervento chirurgico (soprattutto in caso di glioblastoma).

N.B. Alcuni tumori possono essere localizzati in zone non facilmente raggiungibili chirurgicamente.

I tumori del sistema nervoso centrale possono essere classificati in:

  1. Tumori neuroepiteliali quando derivano dalle cellule del neuroepitelio.
  2. Tumori dei nervi periferici.
quando si originano dalle cellule di Schwann che producono la guaina mielinica. 3) Tumori delle meningi quando derivano da una delle tre membrane di rivestimento del sistema nervoso; essi si localizzano principalmente a livello intracranico, ma non sono tumori propriamente cerebrali in quanto derivano da cellule a confine fra il tipo endoteliale ed epiteliale. 4) Linfomi e neoplasie ematopoietiche. 5) Tumori delle cellule germinali. 6) Tumori della sella turcica che derivano dall'ipofisi (funzione di sintesi ormonale). 7) Tumori metastatici quando derivano da tumori primari dislocati in altri siti dell'organismo quali il polmone, l'intestino, la cute ed il colon (metastatizzano principalmente a livello delle meningi). In funzione della localizzazione, possono essere classificati in extracranici quando si originano all'esterno della scatola cranica (tumori della cute e tumori di origine mesenchimale) oppure in intracranici quando originano all'interno della scatola cranica; inoltre,questi ultimi possono essere ulteriormente suddivisi in intraparenchimali quando coinvolgono il parenchima cerebrale oppure in extraparenchimali quando non coinvolgono il parenchima cerebrale. Fino al 2016, la classificazione dei tumori cerebrali si basava sull'analisi istogenetica e istopatologica che permettevano di ricavare informazione sulla morfologia, sulle cellule di origine, sull'indice mitotico, sul grado di differenziamento e sulla malignità basandosi sulla colorazione con ematossilina-eosina, le colorazioni immunoistochimiche e la caratterizzazione ultrastrutturale. Attualmente l'analisi dei tumori cerebrali prevede la valutazione di:
Citotipo, cioè l'analisi della cellula di origine del tumore.
Presenza di cellularità mista e di differenziazione mista in quanto alcuni tumori presentano componenti cellulari di diversa origine (ad esempio gli oligoastrocitomi).
Sede generalmente sottotentoriale per i bambini e sopratentoriale per gli

adulti (in relazione alla posizione relativa con il tentorio del cervelletto); tale distinzione è dovuta al fatto che i bambini presentano solitamente tumori derivanti dalle cellule indifferenziate embrionali.

Profilo genetico e mutazionale che permette una determinazione più accurata della prognosi e della risposta al trattamento terapeutico.

Questa nuova classificazione fenotipo-genotipica crea potenzialmente gruppi di classificazione più larghi quindi i NOS cioè i tumori "non ulteriormente classificabili" stanno lentamente scomparendo; ad esempio i tumori misti oligoastrocitari sono oggi classificati in oligodendrogliomi ed astrocitomi in funzione dell'analisi molecolare: se esprimono la mutazione di IDH, ATRX wild-type e la codelezione 1p-19q sono classificati come oligodendrogliomi (anche se prevale la componente astrocitaria), mentre se esprimono la mutazione di IDH e di ATRX ma manca la codelezione 1p-19q sono classificati come astrocitomi.

N.B.

tumori cerebrali sono una forma di cancro che si sviluppa nel cervello. Possono essere di diversi tipi, tra cui glioma, meningioma e glioblastoma. I sintomi dei tumori cerebrali possono includere mal di testa persistente, nausea, perdita di equilibrio, problemi di visione e convulsioni. Il trattamento dei tumori cerebrali dipende dal tipo e dalla posizione del tumore, ma può includere chirurgia, radioterapia e chemioterapia. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare le possibilità di sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti affetti da tumori cerebrali.
Dettagli
A.A. 2017-2018
75 pagine
2 download
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabry.matteoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Cenacchi Giovanna.