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Ernst Theodor Amadeus Hoffmann

Ernst Theodor Amadeus Hoffmann è nato a Konigsberg nel 1776 ed è morto a Berlino nel 1822. Fu abbandonato dal padre, la madre morì presto ed il fanciullo ebbe come tutore lo zio Otto, che lo iniziò al lavoro di magistrato.

La sua vita fu profondamente incisa dalla lettura, in una biblioteca pubblica, di un testo di Rousseau: "Les confessions", che suscitarono in lui idee e sentimenti romantici.

Conclusi gli studi di giurisprudenza, si recò a Glogau, cittadina della Slesia. Sedotto dalla possibilità di esprimere i suoi sentimenti attraverso l'arte divenne un buon pianista e pittore, ed iniziò anche a scrivere piccoli testi narrativi.

Dedicò la maggior parte del suo tempo libero allo studio dell'anima e della struttura della poesia. Divenne compositore e cantante e cercò subito di mettere in pratica le sue potenzialità come musicista: trovò un posto come direttore.

D'orchestra a Bamberga. Fu collaboratore de "La gazzetta musicale" di Lipsia e ogni sua opera fu qui sempre autobiografica. Nel 1817 furono pubblicati i suoi primi racconti, anche questi di stile fortemente autobiografici. Nei suoi scritti si ispirava all'arte tedesca con una sublime ironia, scherzosa ed amara, ma con un costante punto fermo costituito dalla convinzione dell'esistenza di un mondo occulto formato da simbolismi rispecchianti la realtà. Più in là scrisse una serie di racconti sui motivi della telepatia, della suggestione della visione del proprio "doppio": questi temi prendevano allora il nome di magnetismo. Hoffmann fu anche un notevole critico musicale, ed affermò la necessità di avere un'opera in cui l'intima unione di musica e parole doveva essere forte. Difese con ardore e umorismo la teoria dell'arte per l'arte. Una delle sue opere più famose resta "Phantasiestucke".

Fra i racconti che al suo tempo suscitarono più scalpore e che ricevettero un'ottima critica ci fu quello de "Il consigliere Krespel". "Il consigliere Krespel" è un libro che ha come protagonista un consigliere molto stimato in città. Egli tiene nascosta in casa una giovane fanciulla, di cui si sa l'esistenza solo per il dolce canto, accompagnato dal suono del violino, che ogni sera si sente uscire dalla finestra. Nessuno ha il permesso di entrare nella casa. Solo il narratore, Teodoro, infrange il divieto e quando vede la dolce fanciulla si emoziona e le chiede di cantare, ma Krespel lo manda immediatamente via. Krespel è un costruttore di violini e collezionista di strumenti d'autore, ma ha uno strano modo per conoscerli: li spacca per scoprirne l'essenza interiore o li tiene appesi alle pareti, su cui restano muti, senza poter esprimere il loro essere. Uno di quei violini, però, viene posto sulla parete.

Adornato da fiori, poiché la fanciulla, che si chiama Antonia, adora il suono di quello strumento. Teodoro torna in città due anni dopo, mentre si sta svolgendo il funerale di Antonia, accompagnato dal macabro ballo di Krespel. Con la morte di Antonia anche il violino a lei caro si rompe e la sua anima va via, finalmente libera, con la ragazza. Sulla parete della casa coperta da lutto, il posto d'onore riservato a quel violino viene sostituito da una corona di cipresso.

Nato il 24 gennaio del 1776 a Konigsberg, dal giurista Christoph Ludwing Hoffmann e da Luise Albertine Doerffer, cambierà in seguito il suo terzo nome da Wilhelm ad Amadeus in segno di omaggio al suo grande conterraneo, Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1778 i genitori si separano e Hoffmann viene affidato alla madre che lo alleverà nella casa dei Dörffer. Il giovane Ernst cresce così praticamente nella famiglia dello zio materno Otto Dörfer. Sull'educazione del futuro scrittore

prozio Vöthory, un vecchio magistrato che indirizza il giovane alla carriera giuridica. Nel 1792, infatti, inizia gli studi di giurisprudenza presso l'università di Konigsberg e, nello stesso tempo, coltiva la sua passione per la musica studiando violino, pianoforte e composizione. Nel 1795 si laurea con successo e inizia la carriera di magistrato ma, l'anno successivo, l'andamento della sua vita sarà funestato dalla morte della madre, a cui era particolarmente legato. Inoltre, la sua relazione con "Cora" Hatt, la bellissima allieva di violino conosciuta proprio quando aveva cominciato da giovanissimo a dare lezioni, va in frantumi. La causa principale è l'ostilità della famiglia di lei, che teme per la propria rispettabilità. Lo zio, allora, ottiene per lui il trasferimento al tribunale di Glogau, in Slesia. Qui fa la conoscenza di vari artisti e intellettuali, fra cui il

Pittore Molinari, il musicista Hampe e lo scrittore von Voss. La sua acuta sensibilità per la musica si accentua sempre di più mentre le letture febbrili di Rousseau, Shakespeare e Laurence Sterne accendono in lui la passione per la letteratura. Travolto da questi fermenti tutti interiori, rompe definitivamente la relazione con "Cora" e si fidanza con la cugina Minna Döerffer. Accusato di essere stato autore di alcune caricature raffiguranti ufficiali della guarnigione, viene spedito per punizione nella cittadina polacca di Plock. La sua irrequietezza sentimentale lo porta intanto ad abbandonare anche Minna, in favore di una giovane polacca di religione cattolica, Maria Thekla Rorer. Nel 1803 pubblica il suo primo scritto letterario "Lettera a un religioso di convento all'amico nella capitale" nella rivista Der Freimutige. Nel 1806, però, i francesi occupano Varsavia. Hoffmann si rifiuta di giurare fedeltà agli invasori e viene privato dell'impiego.

Ad ogni modo, ormai sedotto dall'arte, tenta i primi passi come compositore e pittore. I clienti tuttavia rifuggono dal realismo caricaturale dei suoi quadri, né le sue sinfonie, arie, sonate ed opereteatrali (oggi in gran parte perdute, a parte Aurora, Prinzessin Blandine, Undine e il balletto Harlekine), avranno miglior fortuna.

Accetta dunque il posto di maestro di cappella a Bamberg offertogli dal conte Soden. Presto però deve smettere la sua attività direttoriale, dedicandosi unicamente alla composizione per il teatro e alla pubblicazione di articoli musicali e recensioni per riviste del tempo (famose le sue recensioni critiche sull'opera di musicisti quali Ludwig van Beethoven, Johann Sebastian Bach e appunto l'adorato Wolfgang Amedeus Mozart).

Va rilevato, in quest'ambito, come il suo attaccamento alla civiltà classica, rappresentata ai suoi occhi, "in primis", da Mozart, gli abbia impedito di valutare nella giusta dimensione

L'immensa portata artistica, teorica e spirituale di Beethoven, soprattutto per ciò che riguarda l'ultima, sgomentante fase del genio di Bonn.

Intanto, scrive tantissimo e tenta in tutti i modi di intraprendere anche la carriera letteraria, o perlomeno di vedere pubblicati i suoi lavori. Un primo segnale positivo si ha nel 1809, quando una rivista pubblica la sua prima novella, "Il cavaliere Gluck".

Ma anche l'attività didattica in campo musicale è fervida, e non solo dal punto di vista professionale. Proprio dando lezioni di canto a Julia Mark, scoppia un'intensa relazione, poi sfociata anch'essa nel matrimonio. Grazie a questa relazione, tra l'altro, l'attività letteraria dello scrittore segnala una grande svolta, anche se, dopo la sconfitta di Napoleone, viene reintegrato nel suo incarico di magistrato grazie anche all'intervento di Hippel.

Intanto esce il quarto volume di racconti fantastici e il suo romanzo.

Il più famoso, "Gli elisir del diavolo" (nonché il primo dei celeberrimi "Notturni"), dove compaiono temi assai cari ad Hoffmann come lo sdoppiamento della coscienza, la follia o la telepatia. Hoffmann, infatti, va soprattutto ricordato per i suoi racconti (in verità inizialmente incompresi poiché ritenuti "troppo stravaganti e morbosi"), la cui originalità sta nell'avere introdotto elementi fantastici, magici e soprannaturali nella descrizione della normale vita quotidiana: nelle sue storie si alternano infatti ragione e follia, presenze demoniache e rievocazione scrupolosa di epoche storiche. Non bisogna dimenticare, poi, che Hoffmann è un autore cardine per l'analisi e l'indagine del tema del "Doppio", ben noto soprattutto alla letteratura successiva, da Stevenson a Dostoevskij. Altri titoli da ricordare sono "Esperienze e confessioni di Suor Monica", "La principessa Brambilla", "Maestro Pulce".

"Kreisleriana" (titolo ripreso successivamente anche da Schumann per un suo noto "polittico" per pianoforte), "L'uomo della sabbia" e "la signorina Scùderi". Jacques Offenbach, infine, trasse ispirazione dalla vita e dall'arte di questo personaggio per comporre la stupenda opera musicale "I racconti di Hoffmann" (contenente la sognante "Barcarola").

Ernst Theodor Wilhelm Hoffmann (l'autore muterà il terzo nome in quello di Amadeus - in onore di Wolfgang Amadeus Mozart - solo successivamente) nasce nel 1776 a Königsberg, Germania, da una male assortita coppia di sposi. La madre, abbandonata dopo soli 3 anni di matrimonio dal marito, muore ben presto; il giovane Hoffmann cresce così praticamente nella famiglia dello zio materno Otto Döerferr. Sull'educazione del futuro scrittore influirà però molto di più il prozio Vöthory, un vecchio magistrato che indirizza

Il giovane alla carriera giuridica. Ma già il liuto della giovane zia Füsschen aveva destato in Hoffmann la sua acutissima sensibilità per la Musica. La lettura poi delle opere di Jean Jacques Rousseau, William Shakespeare e Laurence Sterne - nonché di testi mistici, cabalistici e filosofici - aveva acceso in lui la passione per la Letteratura. Finiti gli studi di Diritto, si reca a Glogav, in Slesia, in qualità di giovane assistente presso uno studio notarile. Qui conosce l'enigmatico pittore italiano Molinari, che diverrà il modello di molti suoi personaggi. In seguito viene nominato assessore di tribunale a Berlino, Poznan, Plock e Varsavia... ma, ormai sedotto dall'Arte, abbandona poco dopo tali mansioni per tentare i primi passi come compositore e pittore. I clienti tuttavia rifuggono dal realismo caricaturale dei suoi quadri, né le sue sinfonie, arie, sonate, messe ed operette teatrali - oggi in gran parte perdute, a parte Aurora,

Prinzessin Blandine, Undine e il balletto Harlekine -avranno miglior fortuna.Nel 1808 trova un posto a Bamberg come direttore d'orchestra. Vi trascorre alcuni anni di tranquillità.
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Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Frola Maria Franca.