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FIBROSI CISTICA
Ha un esordio nell’infanzia , nel 17% dei casi fin dalla nascita.
Gene che codifica per una proteina implicata nell’assorbimento e nella secrezione di
ioni sodio ,cloro e potassio nella membrana cellulare. Se questa proteina non funziona
si ha un accumolo di muco molto denso a livello polmonare.
sintomi respiratori
– tosse/bronchiti persistenti
-infiltrati polmonari ricorrenti
– sovrainfezione da Pseudomonas (infezioni polmonari = principale causa di
morte)
– poliposi nasale
• sintomi gastrointestinali
– ileo da meconio
– insufficienza pancreatica
– malassorbimento
– steatosi epatica
• sterilità
– 95% maschi
– 25% femmine
DIAGNOSI :
La fibrosi cistica fa parte dello screening neonatale , effettuato nei neonati in quarta
giornata .
Viene dosato la tripsina immunoreattivo , la cui reazione può essere associata alla
fibrosi cistica.
Non tutte le patologie possono essere oggetto di screening.
La malattia deve essere frequente nella popolazione , deve esserci un test
altamente specifico , devono esistere dei centri altamente specializzati per
alcune patologie. In Liguria lo screening neonatale è stato allargato a una serie
di altre patologie di tipo metabolico (90) . Screening allargato di tipo
metabolico.
Se il dosaggio risulta positivo , si può dosare il cloro nel sudore del bambino, che per
risultare alterato dev’esere maggiore di 60
Se anche il cloro risulta positivo si può effettuare un test molecolare L’analisi
molecolare risulta positiva quando riusciamo a identificare le mutazioni su entrambi
gli alleli.
Gene localizzato nel 1989 sul braccio lungo del cromosoma 7 .
La maggior parte dei pazienti affetti da fibrosi cistica presenta una mutazione
frequente : la delezione di 3 nucleotidi che provoca la perdita dell’aminoacido
fenilalanina codificato dal codone 508 (DeltaF508) .
L’80 % dei pazienti maschi sterili presenta una mutazione nel gene della fibrosi cistica
e in particolare in eterozigosi composta (sui due alleli ci sono due mutazioni diverse
dello stesso gene ) .
Un individuo affetto da malattia autosomica recessiva può essere :
Omozigote recessivo
Eterozigote composto : due mutazioni diverse dello stesso gene sui due alleli.
Esistono più di 2500 mutazioni sul gene della fibrosi cistica. Scopo dei ricercatori è
quello di trovare una terapia farmacologica a tali patologie. Negli ultimi anni per la
terapia della fibrosi cistica si è cercato di ottenere una classificazione dei diversi tipi di
mutazione a seconda del loro meccanismo d’azione:
-Mutazioni non senso Proteina tronca
-Mutazioni missenso : alterano il passaggio di ioni cloro ecc..
Esistono 3 molecole specifiche per la classe di mutazioni specifiche. Ciò permette di
migliorare notevolmente la qualità di vita dei pazienti.
TEST GENETICI
Qualunque tipo di analisi che può riguardare DNA , cromosomi , proteine o certi
metaboliti , per riuscire ad evidenziare elementi correlabili a patologie ereditarie
dell’uomo. Per identificare genotipi ereditabili , mutazioni , fenotipi o cariotipi
correlati a malattie.
Possono essere utilizzati per definire la variabilità genetica alla base dell’evoluzione.
Test diagnostico Effettuato sempre solo sull’individuo affetto . Viene richiesto
generalmente dallo specialista di riferimento (patologia neurologica richiesta dal
neurologo ecc.. ) che fa firmare il consenso al paziente ,preleva un campione di
sangue e lo invia al laboratorio genetico.
Viene richiesto per confermare o escludere il sospetto clinico. La diagnosi genetica è
importante per dare un rischio di ricorrenza alle famiglie e per accedere a un trials
farmacologico.
Per le patologie di tipo neurogenerativo ad esordio tardivo (50-60 anni ) può succedere
che si presenti un individuo che si voglia sottoporre al test , ma che in quel momento è
sano . Figlio di un paziente affetto da Corea Di Huntington .
Test Presintomatico Viene effettuato su un soggetto sano , che al momento del
test non ha la patologia. Permette di identificare una mutazione che è sempre
assocciata allo sviluppo di una malattia. Il paziente che lo richiede viene valutato da
un’equipe che comprende lo specialista di riferimento e soprattutto uno psicologo ,
che deve valutare se la persona in quel momento della sua vita riesce a “reggere” un
eventuale referto positivo di malattia. Alla fine è l’equipe decide se sottoporlo al test o
meno.
Test Predittivo Viene valutata solo la suscettibilità genetica di un individuo . Il
test predittivo permette di identificare una mutazione che predispone a una
determinata malattia , che aumenta la probabilità che un individuo sviluppi la
malattia. Si riferiscono ai test genetici per le forme familiari di tumori (carcinoma della
mammella può essere eriditario caratterizzato dalla ricorrenza dello sviluppo di
tumore in giovsne età ) .