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Gli enzimi sono principalmente catalizzatori omogenei perché si trovano nella
stessa situazione dei loro substrati. In parte però sono anche eterogenei
perché sono macromolecole (colloidi) quindi c’è una considerevole
separazione tra l’enzima e l’ambiente acquoso. Inoltre, nel sito attivo le
molecole dei reagenti hanno concentrazione molto maggiore rispetto a quella
della fase massiva.
Equilibri chimici
Un equilibrio chimico è un sistema in cui la velocità della reazione diretta e
della reazione inversa, inizialmente differenti, arrivano ad eguagliarsi: l’una
aumenta, l’altra diminuisce fino a raggiungere lo stesso valore.
A + B ↔ 2AB
2 2
v = k [A ][B ] sono le velocità che misuro all’equilibrio
d 1 2 2
2
v = k [AB]
i 2
k e k sono le costanti cinetiche.
1 2
All’equilibrio: v = v
d i
2
k [A ][B ] = k [AB]
1 2 2 2
2
k /k = [AB] /[A ][B ] = K
1 2 2 2 eq
Il rapporto tra la costante cinetica della reazione diretta e la costante cinetica
della reazione inversa è la costante d’equilibrio.
Legge di Gudberg-Waade:
2
K = [AB] /[A ][B ]
c 2 2
Dove “c” sta per concentrazione molare.
La costante di equilibrio esprime un determinato rapporto tra la
concentrazione dei reagenti e dei prodotti cui corrisponde il minimo contenuto
energetico del sistema, che lì si arresta (la reazione si conclude).
All’equilibrio per le sostanze non c’è nessun vantaggio a stare associate
come prodotti o come reagenti.
Spesso nelle reazioni compaiono specie chimiche allo stato gassoso. In
questo caso al posto delle concentrazioni usiamo le pressioni parziali (K ).
p
Infatti:
pV = nRT p = nRT/V = [M]RT (pressione e molarità sono direttamente
proporzionali).
K è sempre una costante di equilibrio, anche se ha un valore diverso rispetto
p
a K .
c
Esempio:
2NO Cl ↔ 2NO + Cl
2 2
1) NO Cl ↔ NO + Cl
2 2
2) NO Cl + Cl ↔NO + Cl
2 2 2
K = K /K = [NO ][Cl]/[NO Cl]
1 d1 i1 2 2
K = K /K = [NO ][Cl ]/[NO Cl][Cl]
2 d2 i2 2 2 2 2
Moltiplicando K x K : [NO ][Cl]x[NO ][Cl ]/[NO Cl]x[NO Cl]x[Cl] = [NO ] [Cl ]/
1 2 2 2 2 2 2 2 2
2
[NO Cl] = K
2
Una costante di equilibrio molto alta (prodotti più abbondanti dei reagenti)
indica che la reazione tende ad andare a termine, raggiungendo l’equilibrio
solo quando terminano i reagenti.
Una costante di equilibrio molto bassa (regenti più abbondanti dei prodotti)
indica che la reazione raggiunge l’equilibrio poco dopo l’inizio (si formano
pochi prodotti).
La costante d’equilibrio quindi indica da che parte è spostata la reazione, se
più verso i reagenti o verso i prodotti. 2 3
N.B.: La costante può essere una molarità (es: M x M/M = M) oppure un
numero puro (M/M = 1). In quest’ultimo caso il suo valore è più preciso.
Principio di Le Chatelier: se in un sistema all’equilibrio si ha una
perturbazione, il sistema tende a reagire in modo da minimizzare il
disequilibrio (ad esempio, ad un’aggiunta di reagente corrisponde un
aumento del prodotto).
È possibile far decorrere a termine anche una reazione con valori di K molto
bassi purché si agisca in modo da impedire che tale valore sia raggiunto, per
esempio allontanando uno dei prodotti man mano che si forma.
Le reazioni biochimiche non raggiungono mai l’equilibrio: i loro reagenti
sono prodotti della reazione precedente e i loro prodotti sono i reagenti della
reazione successiva. Quindi, da punto di vista chimico un sistema biologico è
un sistema non all’equilibrio (raggiunge l’equilibrio termodinamico solo alla
morte).
È possibile far ripartire un sistema all’equilibrio modificando la quantità di
reagenti o prodotti presenti.
Per una miscela di sostanze non all’equilibrio si può scrivere:
Q = [C][D]/[A][B] ≠K
c c
dove Q è il quoziente di reazione.
c
Q > K è favorita la reazione inversa e il sistema tende a formare
c c
reagenti;
Q < K è favorita la reazione diretta e il sistema tende a formare
c c
prodotti;
Q = K il sistema è all’equilibrio.
c c
Un sistema all’equilibrio può anche reagire a modificazioni di pressione
purché almeno uno tra reagenti o prodotti sia un gas.
Esempio:
3H + N ↔ 2NH
2 2 3
Aumentando la pressione l’equilibrio si sposta verso destra secondo il
principio di Le Chatelier. La reazione procede trasformando 4 moli di
reagente allo stato gassoso in 2 moli di prodotto: riduce le molecole gassose
e quindi la pressione del sistema. 3 3 4
v (velocità della reazione diretta) = k [H ] [N ] = k P(H ) x P(N ) = kP
d d 2 2 2 2
2
v (velocità della reazione inversa) = kP[NH ] = kP
i 3
Tende ad aumentare la velocità della reazione diretta.
Invece, ad esempio, la reazione: H + I 2HI non ristente del cambio di
2 2
pressione perché sia dalla parte dei reagenti che dalla parte dei prodotti ci
sono 2 molecole.
Effetto della temperatura sulla K eq
Le reazioni endotermiche sono più sensibili all’aumento di T (hanno
maggiore energia di attivazione). Quindi, aumentando la temperatura di una
reazione si favorisce la reazione endotermica.
K = k /k aumenta la costante riferita alla reazione endotermica (che sia
d i
diretta o inversa).
Se ad esempio aumento la temperatura favorendo la reazione diretta (che in
questo caso è quella endotermica), K aumenta. Viceversa se la reazione
endotermica è quella inversa.
Equilibri eterogenei
CaCO ↔ CaO + CO
3(s) (s) 2(g)
Si tratta di un equilibrio eterogeneo perchè nella stessa miscela di reazione
sono presenti solidi e gas.
K = [CaO][CO ]/[CaCO ]
c 2 3
La concentrazione molare di una sostanza pura allo stato liquido o solido è
costante (es: [H O] = 55,5 M). Quindi:
2
[CaO] = k
[CaCO ] = k’
3
(sono sostanze pure)
K’ = [CO ]k/k’ = k[CO ] = k’pCO
c 2 2 2
Quindi l’espressione di questo equilibrio eterogeneo dipende solo dal valore
della pressione parziale della CO (pressione di vapore di
2
decomposizione).
Acidi e basi
Ci sono varie definizioni per gli acidi e le basi: +
Arrhenius: gli acidi sono sostanze che liberano ioni H in soluzione; le
- -
basi sono sostanze che liberano ioni OH in soluzione. +
Bronsted-Lowry: gli acidi sono sostanze capaci di cedere ioni H a
- +
un’altra sostanza; le basi sono sostanze capaci di legare ioni H .
Gli acidi e le basi secondo Arrhenius rientrano nella definizione di
Bronsted-Lowry, ma ci sono anche altre sostanze come NH (base).
3
Lewis: gli acidi sono sostanze capaci di accettare un doppietto
- elettronico; le basi sono sostanze in grado di mettere in condivisione un
doppietto elettronico.
La teoria di Lewis è assimilabile a quella degli agenti nucleofili (basi:
hanno elettroni in più) e agenti elettrofili (acidi: hanno affinità per gli
elettroni). Secondo la teoria di Lewis, gli acidi e le basi di Bronsted-
Lowry sono solo un caso particolare.
Esempio di reazione di neutralizzazione secondo Lewis:
BF + NH ↔ BF NH
3 3 3 3
Secondo la definizione di Bronsted-Lowry esistono solo coppie coniugate
acido-base. Ad esempio:
+ -
NH + H O ↔ NH + OH
3 2 4
base2 acido1 acido2 base1
+ -
H O + HCl ↔ H O + Cl
2 3