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∈Z
k
Si consideri ora, però,che vale:
sin(π−α) = sin(α)
dunque l’angolo π−π/3 ha lo stesso seno dell’angolo π/3 e va incluso nella soluzione. Considerato
dunque la periodicità si ha,dunque,l’ulteriore soluzione:
x−π/ 6=2 /3 π + 2hπ h∈Z
La soluzione finale é dunque:
∨
x =π/ 2+ 2kπ x =5/ 6π + 2kπ
∈Z
k
Equazioni quadratiche in una funzione
goniometrica
Questa sezione riguarda equazioni goniometriche in cui compare una sola funzione goniometrica
al quadrato, la funzione stessa e non il suo argomento come incognita libera. Ovvero si riferisce ad
equazioni del tipo (sia α il generico argomento):
2
agonio (α) + bgonio(α) + c = 0
dove con gonio(α) abbiamo indicato la generica funzione goniometrica di variabile α.
Queste equazioni possono essere riportate alla forma di equazioni elementare tramite un cambio
di variabile e la risoluzione di una semplice equazione algebrica.
Il seguente esempio percorre tutti i passaggi della risoluzione e può considerarsi come modello
per qualsiasi esercizio di questo tipo o riducibile a questo tipo:
Sia data l’equazione:
2
2 sen x + 3 senx + 1 = 0,
ponendo:
t = senx
l’equazione si riduce a:
2
2t + 3t + 1 = 0 √ 2
−b −4
± b ac
che é una equazione algebrica. Le sue soluzioni applicando t = sono:
1.2 2 a
√
−3 ± 9−8
t =
1,2 4
Quindi eseguendo i calcoli:
t = −1/2
1
t = −1
2
Dunque,dato che t = senx,
la nostra equazione originale si riduce a due equazioni di tipo elementare, ovvero:
senx = t = −1/2 senx = t =−1
1 2
le cui soluzioni sono:
∧ ∈Z
x = −π/6 + 2kπ x =−5/6π + 2kπ k ∈Z
x =−π/2 + 2kπ k
Equazioni con più funzioni goniometriche
Sono equazioni che contengono più funzioni goniometriche e non una sola come nel caso
precedente. La risoluzione si basa sull’esprimere le varie funzioni goniometriche in funzione di una
sola per poi ricondurci a casi di cui sia nota la risoluzione. Un esempio di tale tipo di risoluzione è
riportato qu idi seguito:
Sia data l’equazione: 3cos2 x−4sinx = 4
Dalla relazione fondamentale della trigonometria,si ha:
cos2 x = 1−sin2 x
per cui la nostra equazione diventa:
3(1−sin2 x)−4sinx = 4
Svolgendo i conti e semplificando si ottiene:
3sin2 x + 4sinx + 1 = 0
che è un’equazione quadratica. Pongo dunque:
t = senx
e ho l’equazione algebrica ausiliaria:
2
3t + 4t + 1 = 0 √ 2
−b −4
± b ac
x=
Eseguendo la formula risolutiva per le equazioni di secondo grado nella
2 a
2
generica forma ax +bc+c=0 . √
−2 ± 4−3
Si ha nel nostro caso t 1,2= 3
Le cui soluzioni sono:
senx = t =−1 sinx = t = −1/ 3
1 2
Per esprimere nella variabile x la soluzione ottenuta devo risolvere queste due equazioni
goniometriche elementari.
Le soluzioni sono: ∈Z
x = −π 2 + 2kπ k
∧ ∈Z
x ≡0,34 + 2kπ x ≡3,48 + 2kπ k
Equazioni lineari in seno e coseno
Un’ equazione lineare in seno e coseno è un’equazione della forma:
∈R
asenx + bcosx + c = 0 a, b, c
in particolare se c = 0 l’equazione prende il nome di equazione lineare omogenea e si scrive:
asenx + bcosx = 0
ponendo il caso a≠ 0 e b≠ 0, altrimenti ci ridurremmo alla forma di equazione elementare,
l’equazione è presto risolta riducendola a un’equazione nella sola tanx.
Per la sopracitata riduzione basta dividere ambo i membri per cosx ottenendo così la seguente
equazione elementare:
atanx + b = 0 → tanx =−b/a
la divisione per il coseno è in generale non sempre fattibile, ma nel nostro caso sempre valida;
infatti valori della variabile indipendente tali per cui cosx = 0 non possono essere soluzione della
nostra equazione.
Dimostrazione:
Procedendo per assurdo. Sia cosx = 0 soluzione per la nostra equazione data una particolare x.
Dalla relazione fondamentale della trigonometria si ha: cosx = 0 → senx = 1 per cui l’equazione
omogenea asenx + bcosx = 0 mi dá come unica scelta: a = 0 che va contro la nostra tesi iniziale.
Risolviamo l’equazione:
senx− √3cosx = 0.
Dividendo ambo i membri per cosx si ha: tanx− √3 = 0 → tanx = √3
∈Z
Equazione la cui soluzione è nota ed è: x = π/3 + kπ k Le equazioni lineari non omogenee
sono meno intuitive nella loro risoluzione.
.
Equazioni lineari non omogenee
Le equazioni lineari non omogenee sono equazioni del tipo:
∈R
asenx + bcosx + c = 0 a, b, c
in cui per ipotesi è c ≠ 0.
I metodi di risoluzioni per questo tipo di equazioni possono essere molteplici:
1. esprimere il seno in funzione del coseno o viceversa.