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Tipi di ghiandole
Questi due tipi di ghiandole originano in modo diverso (vedi immagine):
- quando dalla lamina epiteliale prolifera un gruppo di cellule, che entra all'interno del connettivo sottostante, in questo cordone di cellule, la parte distale si specializza in epitelio secernente mentre la parte prossimale continua ad aver natura epiteliale, si hanno le ghiandole esocrine, le quali mantengono il contatto con le cellule epiteliali da cui derivano (figura sulla sinistra).
- quando la lamina epiteliale entra nel connettivo, le cellule proliferano, la massa di cellule che si specializzano nella secrezione dell'ormone si distacca dall'epitelio dal quale deriva e nel frattempo richiamano numerosi vasi sanguigni all'interno della massa di cellule. In questo caso si ha una ghiandola endocrina (staccandosi dalla lamina epiteliale queste cellule secernono alcuni fattori necessari per la vascolarizzazione) (figura di destra).
In generale le cellule possono avere una secrezione di...
tipo:
- costitutivo: fatta dalle cellule costantemente durante l'intero corso della loro vita, senza fasi di accumulo e di rilascio, la sostanza viene prodotta e emessa in modo costante e continua: le ghiandole secernono il loro prodotto di continuo;
- regolato: la cellula accumula nel suo citoplasma il prodotto di secrezione e questo prodotto viene emesso solo quando la cellula è stimolata da un fattore esterno. Le ghiandole concentrano ed accumulano il prodotto fino a quando non ricevono un segnale di secrezione.
Ghiandole esocrine
Sono suddivise in 2 porzioni:
- adenomero: porzione secernente costituita da cellule secernenti che vengono a delimitare una cavità centrale o lume nel quale le cellule stesse riversano il prodotto della secrezione;
- dotto escretore: un sistema di dotti che drenano il secreto verso una superficie epiteliale (superficie esterna o cavità interna).
Tutte le ghiandole più complesse sono avvolte da una capsula connettivale.
(contiene al suo interno vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi) da cui si dipartono setti che la dividono in lobi. I lobi a loro volta vengono suddivisi in lobuli. Segmenti sottili (con al suo interno ancora vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi) delimitano, all'interno dei lobuli, i singoli adenomeri. Così i singoli adenomeri e i singoli dotti escretori risultano innervati e vascolarizzati.
Classificazione delle ghiandole esocrine:
Le ghiandole esocrine si classificano in base a:
- In base al numero delle cellule:
- Ghiandole unicellulari: se sono costituite da una sola cellula (cellula caliciforme mucipara, intercalata tra le cellule degli epiteli pseudostratificati o tra le cellule dell'epitelio cilindrico monostratificato);
- Ghiandole pluricellulari: se sono costituite da più cellule (la maggior parte).
- In base alla sede nella quale le ghiandole si trovano (dipende dalle dimensioni della ghiandola stessa):
- Ghiandole intraepiteliali:
una ghiandola piccola che può trovarsi all'interno dello spessore dell'epitelio (ghiandola unicellulare che si trova nello spessore dell'epitelio pseudostratificato o in quello cilindrico monostratificato o ghiandole di piccole dimensioni, a livello dell'epitelio respiratorio delle cavità nasali);
ghiandole extraepiteliali: una ghiandola di maggiori dimensioni (pluricellulari) si può trovare:
- le ghiandole non riescono a stare nella parete dell'epitelio però rimangono nella parete dell'organo, le ghiandole rimangono solitamente nel tessuto connettivo al di sotto dell'epitelio e sono le più diffuse, si trovano a livello dell'esofago e gastriche (parietali);
- le ghiandole sono troppo grandi, non stanno nella parete dell'organo e costituiscono un organo a parte, come il fegato e il pancreas (extraparietali).
3. In base alla forma dell'adenomero:
- tubulari: cellule secernenti delimitano un
condotto tubolare;
alveolari : adenomero a forma sferoidale con lume molto ristretto;
acinose: adenomero a forma di sacculo con lume ampio;
tubulo - glomerulare : un tubulo si attorciglia nel tessuto connettivo, ha un aspetto disordinato ed agglomerato.
4. In base alle ramificazioni dei dotti escretori e degli adenomeri:
semplici : un solo dotto a cui fa capo un solo adenomero;
ramificate: un solo dotto a cui fanno capo più adenomeri;
composte: un dotto ramificato a cui fanno capo più adenomeri.
5. In base alle modalità di emissione del secreto:
olocrine : le cellule secernenti vanno incontro a un processo di degenerazione e vengono eliminate intoto insieme al prodotto di secrezione. la ghiandola viene, poi, ricostituita da cellule staminali. Esempio: ghiandole sebacee. (La cellula stessa diventa secreto);
apocrine : il prodotto della secrezione viene accumulato in vescicole , nella parte apicale del citoplasma, rivolta verso il lume, il citoplasma si strozza.
Nel lume viene emesso prodotto di secrezione e parte del citoplasma della cellula che l'ha emesso. Pur perdendo una parte di citoplasma, le cellule conservano il nucleo per essere poi ricostituita. Esempi: ghiandola mammaria, ghiandola uterina, ghiandola sudoripara;
● merocrine: (sono le più diffuse) il prodotto di secrezione accumulato in vescicole che si fondono per esocitosi con la membrana plasmatica, la cellula così rimane integra. Esempio: ghiandola sudoripara;
● eccrine: la cellula rimane integra ma nella membrana plasmatica sono presenti proteine (di transmembrana ATPasiche) che trasportano attivamente le sostanze all'esterno oppure attraverso queste cellule avviene una diffusione semplice. Esempio: ghiandole gastriche e sudoripare (per il trasporto di acqua e di ioni).
6. Le ghiandole merocrine possono essere classificate in base alla natura del secreto in:
● ghiandole sierose: elaborano un secreto chiaro, fluido, di natura proteica costituito da...
enzimi;
- ghiandole mucose: producono un secreto denso, la mucina (contenente gag, proteoglicani e glicoproteine e mucopolisaccaridi), che idratandosi costituisce il muco. Le cellule mucose hanno citoplasma chiaro e vacuolizzato, un nucleo appiattito alla base della cellula. La morfologia della cellula varia a seconda dello stadio del processo secretorio. Il RER e il Golgi sono molto sviluppati durante le fasi di sintesi del secreto mentre, la presenza di questi due organuli è ridotta quando la cellula è ripiena di gocce di secreto;
- ghiandole miste: hanno alcuni adenomeri di tipo sieroso e alcuni di tipo mucoso oppure all'interno dello stesso adenomero possono esserci cellule a secrezione mucosa e sierosa. Nelle ghiandole sottomandibolari troviamo le semilune del Giannuzzi: le cellule sierose sono disposte a semiluna intorno alle cellule mucose formando una coppa che chiude l'estremità del tubulo mucoso;
- a secrezione lipidica: secernono lipidi
trigliceridi o fosfolipidi );● a secrezione elettrolitica: secernono acqua e ioni secondo la modalità eccrina.
Cellule mioepitelialiTra la membrana basale e le cellule dell'adenomero e del dotto, presentano numerosi prolungamenti che si dispongono attorno all'adenomero e verso il dotto escretore. Hanno capacità contrattili, quindi contraendosi favoriscono l'emissione del secreto dal lume al dotto escretore. Queste si trovano molto espresse nella ghiandola mammaria nel corso dell'allattamento e per favorire la fuoriuscita del latte si contraggono.
Ghiandole endocrineSprovviste di dotto escretore, originano dall'epitelio da cui perdono contatto e richiamano vasi sanguigni al loro interno. Riversano il prodotto (ormone) direttamente nel connettivo, il quale può entrare nei vasi sanguigni o no. Gli ormoni possono essere molecole di varia natura: peptidica, steroidea (derivano dal colesterolo), amminoacidi o acidi grassi.
In generale hanno la
capacità di regolare l'attività di molti organi, detti bersaglio, perché le cellule di questi organi esprimono un recettore che si lega all'ormone. La caratteristica degli ormoni è quella di reagire a concentrazioni più basse (microgrammi) rispetto a quelle proteine che vengono secrete dalle ghiandole esocrine (grammi). A seconda della natura dell'ormone la cellula bersaglio che viene stimolata dall'ormone può presentare il recettore o nella membrana plasmatica (natura proteica) e quindi la risposta della cellula sarà veloce oppure all'interno del citoplasma (natura steroidea) e quindi la risposta della cellula sarà lenta. A seconda della distanza che l'ormone deve percorrere per raggiungere la cellula bersaglio, la modalità di comunicazione può essere: - autocrina: autocrina quando la cellula che produce l'ormone ha essa stessa un recettore e si autostimola; - paracrina: la cellulaproduzione di energia);- ormoni prodotti in quantità di milligrammi;- cellule polarizzate: il prodotto viene riversato nel lume (apicale) delle cellule degli adenomeri;- vescicole più grandi rispetto a quelle delle cellule che producono ormoni proteici;- secrezione continua.REL producono ormoni steroidei).
Classificazione ghiandole endocrine
In base a come si dispongono nello spazio le cellule secernenti ormoni:
- cordoni solidi o nidi: ghiandole endocrine cordonali o a nidi, più diffuse (surrene, ipofisi, epifisi)
- vescicole chiuse: ghiandola follicolare (tiroide);
- ammassi o isolotti all'interno di una ghiandola che è esocrina si originano gli isolotti del Langheras(all'interno del pancreas- ghiandola esocrina);
- gruppi di cellule dispersi all' interno del connettivo di organi, ghiandole interstiziali (nell' interstizio di organi (cellule che circondano il follicolo, tra i tubuli seminiferi (maturazione spermatozoi) o nell'ovaio);
- sistema endocrino diffuso (SNED), cellule simili, gruppetti di cellule dispersi negli apparati di rivestimento o secernenti (nell'apparato respiratorio, digerente o genitale).
Le ghiandole più presenti nell'organismo sono le cordonali, cellule endocrine disposte in
cordoni legate fradi loro da desmosomi (giunzioni ancoranti del citosche