TESSUTO OSSEO
La prima carateris�ca è che presenta una matrice dura perché non è formata solo da una parte organica ma
presenta anche una parte inorganica. Vengono deposita� sali di calcio che le danno questa carateris�ca di
durezza.
Il tessuto osseo viene rimodellato maggiormente durante gli anni. I fenomeni di rimodellamento sono più
frequen� e veloci perché non hanno solo il senso di rinnovare le molecole ma sopratuto il tessuto osseo
risponde a s�molazioni meccaniche. Si ha un rimodellamento in basse alle forze che vi sono applicate.
Esempio se io eccito un gruppo di muscoli, i muscoli si ingrossano e contraendosi sviluppano una forza
maggiore, di fato i muscoli sono collega� ai capi ossei tramite i tendini. Quando il muscolo si contrae noi
abbiamo una trazione a livello del tessuto osseo.
Il rimodellamento sarà di �po quan�ta�vo perché il punto dove si inserisce il tendine sarà più grande ma
anche qualita�vo perché le fibre collagene verranno orientate in modo tale da fornire una maggiore
resistenza alla forza esterna applicata.
Funzioni: sostegno, il nostro scheletro è formato da tessuto osseo, è mineralizzato e rappresenta il deposito
di calcio ione e di ioni fosfato. Ha anche una funzione di protezione perché abbiamo l’organo emopoie�co
per eccellenza il midollo osseo, il tessuto osseo rappresenta anche una protezione del sistema nervoso
centrale. Ul�ma funzione è quella emopoie�ca che è indireta perché è dovuta grazie al midollo osseo che è
contenuto all’interno dell’osso.
LA MATRICE OSSEA La matrice ossea è formata da una componente organica e
una parte inorganica. La componente organica è formata da
fibre di collagene, glicosamminoglicani, ma anche delle
proteine specifiche del tessuto, possiamo definirle anche
come indicatore. Tute queste proteine colle�vamente
facilitano la mineralizzazione della matrice. La componente
inorganica è formata da numerose �pologie di sali di calcio
come fosfato di calcio che troviamo sotoforma di
idrossiapa�te.
La formazione di vescicole da parte delle cellule favoriscono
la formazione di sali di calcio; le vescicole funzionano come
centri di cristallizzazione, abbiamo quindi una deposizione di sali di calcio sulla matrice delle vescicole che
aumenta. Nella fase finale si depositano sulle fibre collagene, fino a che la mineralizzazione non è compiuta.
Nella fase transitoria abbiamo una matrice che non è dura, quando abbiamo la mineralizzazione completa la
matrice è un tessuto duro. Nella matrice mineralizzata i processi di diffusione di gas e molecole sono difficili.
CELLULE La componente cellulare è rappresentata da 4 �pologie di
cellule. Le prime 3 (cellule osteoprogenitrici, osteoblas� e
osteoci�) sono la stessa cellula ma presente in momen�
diversi della sua vita. Andiamo da cellule progenitrici a
cellule completamente mature (osteoblas� e osteoci�)
Cellule osteoprogenitrici
La prima �pologia sono cellule situate sulla matrice
dell’osseo e vanno a rives�re i segmen� ossei. Possono
differenziare e differenziando portano alla formazione degli
osteoblas�.
Osteoblas�
Sono subito soto le cellule osteoprogenitrici e producono la parte organica della matrice ossea. La parte
organica viene progressivamente mineralizzata, e quando lo è completamente gli osteoblas� si trovano in
ambiente rigido in spazi chiama� lacune e rimangono intrappola�.
Osteoci�
L’osteoblasto evolve in osteoci�, in cui il corpo cellulare è intrappolato all’interno di queste lacune. Osteoci�
che presentano come carateris�ca la forma stellata. Ogni osteocita presenta protrusioni citoplasma�che
decorrono in canali che prendono contato con le protrusioni degli osteoci� vicini. Il contato avviene
tramite fenomeni adesivi ed è necessario per trasferire i nutrien� da un osteocita all’altro. Gli osteoci� più
vicini alla rete vascolare prendono i nutrien� e li trasmetono a quelli vicini, allo stesso modo trasmetono i
segnali.
Osteoclas� Osteoclas� derivano dai monoci� che sono precursori dei
macrofagi. I macrofagi girano all’interno del sangue e migrano
all’interno dei tessu� e si trasformano in macrofagi. Nel tessuto
osseo più macrofagi si uniscono tra di loro e formano gli
osteoclas�. Li troviamo a livello della superficie del tessuto osseo
e svolgono una funzione opposta a quella degli osteoblas� ossia
riassorbono ed erodono la matrice.
L’erosione avviene progressivamente, l’osteoclasto erode un
pezze�no e poi si sposta ed erode il pezzo successivo.
L’osteoclasto riesce a digerire sia la parte minerale che quella
organica della matrice in quanto rilascia acido cloridrico
nell’ambiente extracellulare che degrada la parte organica e
permete la liberazione degli enzimi lisosomiali tramite esocitosi.
Nel tessuto osseo abbiamo 2 popolazioni cellulari di cui gli effe� sono oppos� per avere un con�nuo
rinnovamento del tessuto osseo.
RIMODELLAMENTO OSSEO
Il tessuto osseo presenta un turnover elevato questo per rinnovare la composizione della matrice ma anche
perché il tessuto osseo si adata alle linee di forza applicate garantendo la massima resistenza.
Abbiamo con�nuamente dei fenomeni gene�ci con la formazione di tessuto osseo tramite fenomeni
osteoli�ci. L’a�vità delle due popolazioni deve essere bilanciata. Nel nostro organismo ci sono diversi fatori
che influenzano in un senso o in un altro le due a�vità. Alcuni esempi sono gli ormoni che favoriscono i
processi di �po osteogene�co (calcitonina, estrogeni, ormone della crescita e la vitamina B3) con effeto
opposto invece (glicor�coidi, paratormone).
Paratormone s�mola lo sviluppo degli osteoclas�, va a legarsi a livello del recetore presente sulla
superficie. Questo legame fa si che si produca la proteina M-CSF (fatore s�molante le colonie dei
macrofagi). Questo fatore proteico si lega ai monoci� e induce alla fusione dei macrofagi per la produzione
di osteoclas� maturi. La quan�tà di osteoblas� presen� nel tessuto può essere s�molata sempre dagli
osteoblas� tramite un fatore proteico che si lega sul recetore dei monoci� e anche qui ne induce la
proliferazione e la differenziazione in macrofagi e osteoblas�. Esiste un sistema di autocontrollo, gli
osteoblas� producono anche la osteoprotegerina che mi blocca la formazione di osteoclas�. Quando ques�
fatori sono sbilancia� si ha uno sbilanciamento a favore dell’erosione e quindi di perdita di densità e massa
ossea come può avvenire nell’osteoporosi.
DIVISIONE TESSUTO OSSEO Tessuto osseo viene suddiviso sulla
base dell’organizzazione della matrice
extracellulare. Abbiamo 2 �pologie di
tessuto uno ha un’organizzazione più
disordinata ed è chiamato alamellare,
l’altro è più resistente ed è definito
come lamellare. Nel secondo troviamo
delle struture lamelle mentre nel primo
le fibre collagene sono intrecciate o
disposte in maniera parallela. Il tessuto alamellare è un tessuto osseo fragile, è transitorio che viene
rimodellato e sos�tuito dal secondo che è più resistente. Ciò avviene quando ho una fratura, gli osteoblas�
lavorano in maniera molto veloce e dispongono le fibre collagene. Questa disposizione avviene in modo
fretoloso, per cui viene depositato il tessuto transitorio e poi riassorbito e sos�tuito da quello più
resistente. Il tessuto lamellare forma queste struture chiamate lamelle, all’interno di ciascuna lamella le
fibre collagene sono disposte in modo ordinato e in modo parallelo fra di loro.
Tessuto lamellare si divide in tessuto compato e tessuto spugnoso
TESSUTO OSSEO COMPATTO O CORTICALE Il tessuto osseo compato o cor�cale va a formare la
parte periferica del segmento osseo. Nel tessuto osseo
compato le lamelle formano 3 sistemi: concentrici,
circonferenziali e inters�ziali.
I sistemi concentrici erano anche chiama� osteoni e in
pra�ca sono dei cilindri che sono paralleli tra di loro e
paralleli all’asse maggiore del segmento osseo. Sono
forma� da sistemi di lamelle concentriche che si
organizzano ad un canale centrale dove decorrono vasi
sanguigni. Sono presen� anche canali trasversali che
uniscono gli osteoni adiacen�. Anche nei canali trasversali
decorrono vasi venosi e vasi arteriosi.
I sistemi circonferenziali si trovano nei 2 margini del
tessuto cor�cale, hanno un ampio raggio di curvatura,
forma� da lamelle che formano gli spazi tra un osteone e l’altro.
In ciascuna lamella le fibre collagene sono poste parallele le une alle altre ma andando nella lamella
successiva l’orientamento delle fibre cambia. Questo permete di imporre la massima resistenza alle forze
applicate.
TESSUTO OSSEO SPUGNOSO O TRABECOLARE
Tessuto lamellare può anche formare il tessuto osseo spugnoso o trabecolare.
Abbiamo un’organizzazione in lamelle per formare delle struture so�li chiamate trabecole. La strutura è
simile ad un alveare; le trabecole permetono di soddisfare 2 requisi�: essere resistente, alleggerire il peso
dell’osso, permetere il movimento. Negli spazi compresi tra le trabecole è localizzato il midollo osseo.
PERIOSTIO ed ENDOSTIO Il tessuto osseo è rives�to da membrane conne�vali; in par�colare le
membrane che lo rivestono sono 2: perios�o e endos�o
perios�o
Il riveste esternamente l’osso, riveste la superficie dell’osso
cor�cale, è formato da un conne�vo fibroso resistente.
Endos�o è più so�le, requisi� di resistenza più bassi; riveste la parte
interna dell’osso ma anche le trabecole
Nella membrana sono presen� le cellule osteoprogenitrici sia nel perios�o
che nell’endos�o. Endos�o presenta anche cellule che differenziandosi
possono evolvere in elemen� figura� nel sangue.
OSSIFICAZIONE
Ossificazione può essere di 2 �pi: il primo �po usa cellule mesen�mali differenziate e così l’osso si forma
l’osso dal nulla, oppure l’ossificazione parte da uno stampo, una strutura car�laginea.
Intermembranosa o direta.
1. Questa ossificazione è �pica delle ossa piate del cranio o anche delle
ossa brevi. Parte dalla presenza di cellule mesen�mali che
costruiscono l’osso dal nulla. Le cellule migrano e si localizzano
nella posizione esata e cominciano a differenziare e produrre la
matrice e quindi a formare quindi l’osso spinoso. Esternamente a
questa massa si forma il perios�o che con�ene le cellule
osteoprogenitrici che differenziano e formano la parte cor�cale
dell’osso. Questo �po di ossificazione accade verso la 10°
se�mana vita
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