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Misure di frequenza e associazione
Proporzione: frazione in cui il numeratore è compreso nel denominatore, indica la relazione quantitativa tra una parte e il tutto; poiché esprime una grandezza relativa, è adimensionale e varia da 0 a 1 e spesso è espressa come percentuale. Può essere vista anche come probabilità.
Es. In una scuola di 400 bambini 80 sono assenti, la proporzione di assenti è 80/400 = 0,2 = 20%.
Tasso: misura il cambiamento istantaneo di una quantità per la variazione unitaria di un'altra quantità; è costituito da un numeratore, un denominatore e da un periodo di tempo preciso.
Es. Se il tasso di esordio per la schizofrenia è 2 su 10.000 persone all'anno, allora una città di 500.000 abitanti dovrebbe aspettarsi 100 casi nuovi ogni anno (500.000/10.000 * 2) = 100.
Prevalenza (P): proporzione in cui il n° dei casi presenti in un certo momento viene rapportato al n°
Il complessivo di persone presenti nella popolazione totale in quel momento. Dipende dall'incidenza e dalla durata della patologia e può essere elevata se l'incidenza è elevata o la durata è lunga e bassa se l'incidenza è bassa o la durata è breve.
Incidenza (I): stima la velocità del cambiamento dello stato di salute della popolazione; rappresenta il numero di nuovi casi di malattia in un determinato periodo di tempo. Esprime il rischio di malattia in una popolazione in un definito periodo di tempo e generalmente si esprime in tassi per poter confrontare direttamente popolazioni di diversa grandezza.
L'incidenza è importante nello studio delle cause di malattia e della loro azione a livello di popolazione e, come la prevalenza, consente di valutare l'efficacia di un programma di prevenzione. Per malattie a bassa frequenza, il tasso può essere calcolato con ottima approssimazione anche se come denominatore si usa
semplicemente il numero di esposti all'inizio del periodo (incidenza cumulativa). Chi per tutto il periodo rimane sano lo considero per tutto il periodo di osservazione, chi è ammalato fin dall'inizio non lo considero e i nuovi casi o i soggetti morti li considerò per metà.
Somma dei tempi di esposizione di tutti i soggetti: (popolazione tot - casi già presenti) - (morti per altre cause/2) - (nuovi casi/2). Moltiplicare il denominatore per il n° degli anni. Se parla di persone/anno è già il denominatore pronto da usare (non devo togliere nulla).
Incidenza cumulativa: rappresenta la proporzione di soggetti che manifesta la malattia in un determinato periodo di tempo; inoltre rappresenta il rischio che una persona ha di ammalarsi.
Tassi di mortalità: dipendono dal trattamento della malattia e non solo dalla sua frequenza: N° morti nel periodo di tempo esaminato/popolazione media.
- Grezzi: applicati all'intera
popolazione- Specifici: calcolati nell'ambito di specifici sottogruppi omogenei secondo una o più specifiche caratteristiche- Standardizzati: tassi grezzi modificati, aggiustati per controllare gli effetti dell'età o di altre caratteristiche allo scopo di permettere validi confronti tra tassi relativi a popolazioni diverse.Rischio assoluto: eventi favorevoli/eventi possibili. Probabilità che si verifichi un evento in un dato periodo di tempo.Odds: eventi favorevoli/eventi sfavorevoli. Rapporto tra la probabilità che si verifichi un evento e il suo complemento.Rischio relativo (RR): rapporto tra rischi. Indica di quanto aumenta il rischio che si manifesti l'evento di interesse nei soggetti esposti al fattore considerato rispetto ai soggetti non esposti. Se = 1 il rischio è uguale nei 2 gruppi, se > 1 il rischio è maggiore nel gruppo al numeratore e se è < 1 è maggiore nel gruppo al denominatore. Si puòcalcolare solo nello studio di coorte.
Odd ratio (OR): rapporto tra odds. Indica di quanto aumenta l'odds che si verifichi l'evento nei soggetti esposti al fattore considerato rispetto ai soggetti non esposti. Quando una condizione è particolarmente insolita (es. malattia rara), l'OR è approssimativamente uguale al RR.
Le proprietà dell'OR permettono di effettuare piccoli, rapidi ed economici studi caso-controllo al posto di ampi, lunghi e costosi studi di coorte.
Quando si analizza la relazione tra un fattore di esposizione e una malattia, un fattore di confondimento è un terzo elemento che è indipendentemente associato all'esposizione ed è anche un fattore di rischio per la malattia. La presenza di un fattore confondente può alterare l'associazione osservata tra esposizione e malattia.
Es. È stata osservata una forte associazione negativa tra attività fisica e incidenza di infarto; si
èosservato che chi pratica un'intensa attività fisica ha meno probabilità di avere un infarto. L'età è un fattore confondente: infatti chi pratica un'intensa attività fisica è mediamente più giovane di chi non ne fa e chi è giovane ha minor probabilità di avere un infarto. L'età è associata con l'esposizione (attività fisica) ed è un fattore di rischio per la malattia (infarto). Rischio attribuibile (AR): differenza tra il rischio nel gruppo degli esposti e il rischio nel gruppo dei non esposti. Se = 0 il livello di rischio nel gruppo degli esposti è lo stesso del livello di rischio nel gruppo dei non esposti, se > 0 si ha un'esposizione dannosa (es. fumo di sigaretta) e se < 0 si ha un'esposizione protettiva (es. vaccino). Il Rischio attribuibile negli esposti (RAE) è la proporzione di malattia che si eviterebbe se i soggetti esposti.smettessero di essere esposti.
Rischio attribuibile nella popolazione generale (RAP) = RA x PFrazione eziologica (FE) o frazione di rischio attribuibile nella popolazione = [RAP/I(tot)]*100. Nel caso in cui non si conoscanole incidenze ma solo il RR e sia possibile sapere la prevalenzadell'esposizione nella popolazione generale, è allora possibilestimare la FE così:
RILEVAZIONE DEL CONSUMO ALIMENTARE
La scelta del metodo di rilevazione del consumo alimentare dipende da:
- Obiettivo dello studio
- Caratteristiche della popolazione dal studiare
- Tipo di informazione che si vuole ottenere: cibi, nutrienti, altri costituenti alimentari o specifiche caratteristiche dietetiche
- Occorre valutare il consumo medio o individuale?
- Occorre valutare il consumo assoluto o relativo?
- Livello di accuratezza necessario
- Periodo di tempo di interesse
- Disponibilità temporali, economiche e umane disponibili
Riproducibilità: riguarda la
consistenza delle quantità misurate dal questionario quando somministrato alla stessa persona più volte nel tempo. Una buona riproducibilità dà un'idea della reale performance del questionario. Un basso grado di riproducibilità indica che il questionario non fornisce una valida misura del consumo sul lungo periodo e un alto grado di riproducibilità non assicura comunque che il questionario sia valido, perché i valori dei coefficienti di correlazione possono comunque rappresentare un'alta variabilità entro-persona. Validità: riguarda il grado con cui il questionario misura effettivamente gli aspetti della dieta che si è deciso di misurare. Uno studio di riproducibilità non può sostituire uno studio di validità. Uno studio di validità richiede il confronto tra le quantità misurate dal questionario con le stesse misurate con uno strumento più accurato (gold standard). In campo.Alimentare non esiste un gold standard assoluto in quanto ogni strumento è affetto da errore.
QUESTIONARIO PER FREQUENZE DI DIARIO ALIMENTARE RECALL DELLE 24 H CONSUMO (FFQ)
Prevede una dettagliata memorizzazione. Si richiede al soggetto di ricordare tutti gli alimenti consumati nelle 24 ore precedenti (o 7 giorni precedenti "7 days recall").
Prevede l'uso di un questionario per rilevare la frequenza di consumo di una lista predefinita di alimenti.
Sul diario il soggetto riporta le informazioni definite nel protocollo (tipo, peso e volume dell'alimento, porzione, metodo di compilazione e delle caratteristiche dell'alimento, del luogo di consumo).
L'informazione viene raccolta da un'intervistatrice addestrata con l'ausilio di fotografie e modelli di alimenti e strumenti casalinghi per aiutare il soggetto.
soggetto a quantificare. dei soggetti in studio). Progettazione, preparazione, luogo e orario di consumo) Spesso si utilizzano liste di cibi precostituite per ed elaborazione complessa,DESCRIZIONE e, al momento della consegna del diario, sollecitare la memoria del soggetto. Per la soprattutto nei paesi dove un'intervistatrice addestrata rivede con il memorizzazione e analisi dell'informazione si l'alimentazione è varia e la soggetto i dati registrati nel tentativo di usano appositi programmi. Negli studi tradizione culinario morto radicata. valutare eventuali mancanze nella trasversali è lo strumento più usato per la Può essere auto-compilato dal registrazione. rilevazione alimentare perché consente di soggetto o effettuato per intervista. ottenere una stima abbastanza accurata del È generalmente il metodo più consumo medio della popolazione in studio utilizzato per raccogliere (deve avvenire in più punti nel tempo se siVuole informazioni alimentari negli studi epidemiologici. Quantificazione accurata ("gold standard") del consumo alimentare. Stima accuratamente i consumi individuali nel breve periodo. La raccolta dell'informazione avviene contestualmente al consumo del cibo e fornisce informazioni accurate della popolazione. Non dipende dal ricordo individuale. Sono disponibili programmi per la memorizzazione informatica dell'informazione alimentare. Adatto come strumento di autocontrollo. Minori costi, minore perdita di informazione e maggiore standardizzazione. Basato sul ricordo individuale. Estremamente costoso per essere usato in studi che coinvolgono molti soggetti.
La quantità dei dati dipende dall’addestramento
Quantificazione del