vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ORGANICI DI ORIGINE VEGETALE
Piretrinici: una caratteristica dei piretrinici è la loro rapidissima azione per contatto, chiamata effetto
abbattente, congiunta a una grande sensibilità agli agenti di degradazione naturale (ossigeno, luce, calore -
decomposizione per ossidazione, fotolisi, termolisi). Ciò è da un lato un vantaggio, ma dall’altro è uno
svantaggio in quanto per la rapidità della degradazione stessa gli insetti abbattuti possono addirittura
riprendersi dall’intossicazione, soprattutto per l’intervento di enzimi ossidanti contenuti nelle loro cellule.
In tempi recenti si sono scoperte delle sostanze (sesamina) che, abbinate ai piretrinici, ne esaltano le
attività soprattutto come antiossidanti, in quanto capaci di bloccare le ossidasi enzimatiche cellulari.
Queste sostanze, definite sinergizzanti, sono poi state sempre associate ai piretrinici come stabilizzanti.
Il piretrinico più noto è il pirenone adoperato in acqua allo 0,015-0,020% di p.a.
L’aggiunta dei sinergizzanti non impedisce del tutto la fotolisi e la termolisi e pertanto l’industria chimica ha
manipolato le piretrine naturali giungendo a evitare l’impiego di detti attivatori, pure essi talora accusi di
tossicità pe l’organismo umano. Si è così aperto un nuovo capitolo dei moderni piretroidi, detti anche
piretronoidi. Estratto dai capolini di Piretro, Chrysantemum cinerariaefolium.
Penetrazione per contatto e ingestione
Azione neurotossica per lesione gangli snc e paralisi, effetto abbattente
Ampio spettro d’azione, poco selettive per artropodi utili
Poco tossiche per animali a sangue caldo, tossiche per i pesci
Poco persistenti, degradate da luce, calore, ossigeno, enzimi insetti
Uso di sinergizzanti
Utilizzato soprattutto in agricoltura biologica e nei magazzini
Azadiractina o Neem: l’azadiractina e simili esercitano una complessa azione insetticida, comparabile a
quella dei più moderni prodotti di sintesi. Penetrano, infatti, essenzialmente per ingestione e svolgono
azione fagodeterrente (agendo negativamente sui sensilli gustativi), chitino inibente (agendo
sull’epidermide), antidigestiva (nell’intestino medio) antiormonale (bloccando, pare, l’ormone cerebrale),
juvenilizzante (inibendo, forse, l’esterasi dell’ormone giovanile), sterilizzante (inibendo l’oogenesi e la
spermatogenesi). Svolgono, inoltre, azione repellente e antideponente. La scarsa azione per contatto, la
capacità di penetrazione nei tessuti vegetali e la fotodegradazione rendono le azadiractine poco dannose
nei confronti degli entomofagi e degli impollinatori.
Estratto dai semi di Neem, Azadirachta indica
Penetrazione per ingestione e contatto
Azione: repellente, fagoinibitore, regolat. di crescita; effetto non abbattente
Ampio spettro d azione, parziale selettività verso fauna utile
Parziale sistemicità (soprattutto per assorbimento radicale)
Tossicità trascurabile per animali a sangue caldo
Utilizzato soprattutto in agricoltura biologica.
Rotenone: agisce soprattutto per contatto e inalazione contro specie di solito sensibili anche ai nicotinici.
Sono poco persistenti e presentano una certa attività acaricida.
Estratto dalle radici di Derris spp. etc.
Penetra per contatto e ingestione
Azione sui meccanismi respiratori mitocondriali ->paralisi
Ampio spettro d azione, non selettivo per artropodi utili
Certa tossicità per animali superiori e pesci (ma a dosi elevate)
Utilizzato soprattutto in agricoltura biologica
Quassine: l’effetto sugli insetti è meno energico di quello dei piretrinici e dei nicotinici e non dissimile da
quello di questi ultimi è il meccanismo d’azione. Sono estratte dal legno di Quassia amara. Penetrano per
contatto e ingestione. Azione neurotossica a livello delle sinapsi ->acetilcolino-mimetica (simile nicotina ma
più blanda) a paralisi. Selettive nei confronti di api ed entomofagi, non tossiche per animali superiori.
Nicotina: agisce per contatto e inalazione contro specie a tegumento debole (afidi). E’ un alcaloide
neurotossico estratto da foglie di tabacco. Azione acetilcolino-mimetica. Non più utilizzata data l’elevata
tossicità per i vertebrati.
Ryanodina: agisce per ingestione. Agiscono a livello della trasmissione nervosa alterando o bloccando i
canali calcio. E’ un alcaloide estratto da Ryania speciosa. Non tossica verso animali a sangue caldo, poco
selettiva per fauna utile. Attualmente non utilizzata
3 . ORGANICI DI SINTESI
Piretroidi: sono liposolubili come i clorurati, con i quali presentano in comune la seconda caratteristica di
agire per solo contatto, mancando di potere di penetrazione e di volatilità. Alcuni di essi avrebbero potere
repellente su larve di adulti di lepidotteri, coleotteri e tale caratteristica sembra esaltata per effetto
dell’elevata persistenza. Comunque, pur essendo persistenti sulle piante, essi sono rapidamente degradati
dal suolo ad opera dei microrganismi e non inquinano pertanto le acque. Perdono, inoltre, effetto alle alte
temperature. Il loro meccanismo di rapida azione letale sugli insetti è dovuto ad una depolarizzazione della
membrana dei neuroni per azione sul canale Na, con il blocco totale dell’impulso nervoso. La loro natura di
esteri che li rende facilmente attaccabili dai sistemi enzimatici dei vertebrati a sangue caldo (omeotermi)
verso i quali la tossicità è generalmente bassa. Essi vengono, in effetti, rapidamente degradati da ossidasi
ed esterasi e coniugati a metaboliti di rapida escrezione. La loro tossicità è invece molto alta nei confronti
dei vertebrati a sangue freddo. Le dosi di impiego dei piretroidi sono molto basse e ciò ovviamente
contribuisce ad abbassarne a tossicità pratica nei confronti dell’uomo pesci ecc. Tali dosi vanno da gr 1 a gr
10 di p.a. hl. E da 10 a gr.100/ha.
Ispirati alle piretrine naturali
Penetrazione per contatto e ingestione
Azione neurotossica per depolarizzazione membrana neuroni: iperproduzione di
acetilcolina che ha un’interferenza sulla trasmissione dell’impulso nervoso provocando
paralisi. Il cosiddetto effetto abbattente.
Ampio spettro d’azione, poco selettivi verso gli artropodi utili
Poco tossici per animali a sangue caldo, molto tossici per animali a sangue freddo
Esoterapici
Alta degradabilità: fotolabili; rapida ossidazione alla luce (uso civile e domestico)
Rapida e vistosa azione (immediata paralisi) seguito da un più o meno lungo effetto residuale (fino a 1
mese); tutti ad ampio spettro d’azione. Acarostimolanti. Liposolubili, penetrano facilmente attraverso le
zone sensibili della cuticola. Azione secondaria per contatto. Qualche effetto repellente. Nessuna capacità
di penetrare nei vegetali.
Bifenthrin (NC) agisce a dosi molto basse
Cyfluthrin (NC) azione estremamente rapida
Deltametrina (Xn) entra nelle miscele di prodotti polivalenti
Lambda-cialotrina (Xi) nuovo formulato nanoincapsulato
Etofenprox fenossiderivato con maggiore degradabilità
Clororganici : I classici insetticidi neurotossici. Capostipite è stato il DDT. Neurotossici diretti sulle
membrane neuronali. Lipofili: affinità con fegato e tessuto adiposo di vertebrati con fenomeni di tossicità
cronica. Presentano il fenomeno del bioaccumulo. Sono composti organici di sintesi contenenti in
prevalenza cloro e dotati di attività plurima nei riguardi degli insetti (ingestione e/o contatto e /o
inalazione), e di tossicità variabile verso gli animali. Spesso sono persistenti, qualcuno (es. DDT) è
addirittura bioaccumulabile. Non sono abitualmente capaci di penetrare nei tessuti vegetali.
Sono fortemente limitati nell’uso agricolo dell’attuale legislazione. (0,05-0,2%)
Penetrazione per contatto ed ingestione
Azione neurotossica per interferenza sul sistema nervoso centrale
Elevata tossicità acuta e/o cronica
Esoterapici
Lunga persistenza e rischi di bioaccumulo
In gran parte vietati (es. DDT) e comunque poco utilizzati
Fosforganici o Esteri fosforici: sono neurotossici indiretti; agiscono a livello delle sinapsi bloccando
l acetilcolinesterasi determinando paralisi mortali. Capaci di penetrare nei tessuti vegetali (citotropici e
sistemici). Capostipite è stato il parathion (0,01 – 0,1 % di p.a./hl). Fortemente limitati nella UE o addirittura
revocati. Principi attivi che sono ancora autorizzati in Italia:
clorpiriphos/-metile
dimetoato
fosmet
pirimifos-metile,
metamidofos
fenamifos
Composti di azione tossica plurima, spesso triplice, comunemente capaci di penetrate per breve tratto nei
tessuti vegetali (citotropici) o addirittura di entrare nella circolazione linfatica (sistemici) di persistenza
varabile, degradabili. Derivano dai gas nervini di uso bellico. Sono usati di solito a basse dosi 0,0010-0,1% in
acqua. Penetrazione per contatto, ingestione, inalazione. Con azione neurotossica per inibizione
dell’acetilcolinesterasi a livello delle sinapsi, conseguente accumulo di acetilcolina. Citototropici e/o
sistemici. Neurotossici anche per animali a sangue caldo. Media/ breve persistenza.
i. dimetoato (Xn): eccellente citotropico e parziale sistemico, idrosolubile, selettivo secondario; usato
come curativo su specie endofite come la mosca delle olive.
ii. fosmet (NC): eccellente citotropico, anche abbattente, persistente. Agisce più per contatto.
iii. clorpiriphos-metile (Xn-Xi) clorpiriphos-etile: sono a largo spettro con persistenza non elevata,
triplice azione contro nottue, tignole e cocciniglie.
iv. clorpirifos (Xn-Xi): insetticida-acaricida a vasto spettro, attivo per contatto ed asfissia, utilizzato
come geodisinfestante granulare contro molti fitofagi del terreno.
v. pirimifos-metile (Xn-Xi): insetticida-acaricida a vasto spettro, attivo per contatto ed asfissia, rapido
effetto translaminare, scarsa persistenza su piante, lunga durata su superfici inerti. È efficace
contro popolazioni resistenti.
vi. ethoprofos (T+): insetticida-nematocida molto tossico. In post-trapianto e anche con coltura in
atto.
vii. fenamifos (Xn): insetticida-nematocida ad ampio spettro, persistente, sistemico. Uso in pre-
impianto o pre-trapianto.
viii. fostiazate (T+) insetticida-nematocida elevata persistenza, sistemico a rapida azione.
Carbammati : penetrazione per contatto, ingestione, inalazione. Azione neurotossica per inibizione
dell’acetilcolinesterasi a livello delle sinapsi e conseguente accumulo acetilcolina (simile ai fosforganici).
Citototropici e/o sistemici. Neurotossici anche per animali a sangue caldo. Media / breve persistenza
i. metiocarb (T - NC) insetticida, acaricida, molluschicida, molto persistente, valido contro tripidi;
formulato anche come esca poco tossica.
ii