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Ha ciclo biologico eterometabolo paurometabolo. Una generazione in 2 anni.
Gli adulti compaiono in aprile-maggio; si accoppiano e ovidepongono (fine maggio-giugno) 200-300 uova
/femmina in ooteche tondeggianti scavate nel terreno al max 10 cm di profondità;
le neanidi nascono in estate, inizialmente vivono gregarie, poi, dopo qualche giorno, iniziano ad
abbandonare il nido e a diventare indipendenti scavando gallerie proprie e iniziando l'attività trofica
diretta;
queste neanidi svernano nel terreno diventando adulte nell'estate successiva (2°anno solare), svernano
come adulti che raggiungeranno la maturità sessuale solo nella primavera del 3°anno solare.
Controllo: La lotta alla Grillotalpa viene effettuata:
- agronomicamente cercando di distruggere i nidi mediante lavorazioni
- chimicamente mediante l'utilizzo di esche avvelenate; tali esche si posizionano di sera ed è
preferibile prima irrigare il terreno dato che l’umidità favorisce la fuoriuscita degli adulti; si cerca di
colpire soprattutto le femmine prima che ovidepongano
- trappole a caduta nel terreno per catturarli durante gli spostamenti
Sottordine dei Celiferi
I Celiferi (locuste, cavallette) sono le antenne corte (massimo 30 art.) e l’ovopositore
breve duro e sclerificato (uova nel terreno a gruppi e ricoperte di sostanza schiumosa
che indurisce in ooteche). I maschi (a volte anche le femmine) emettono il suono
sfregando le tegmine con i femori posteriori e gli organi uditivi sono sul primo urite. Vi
è una fase solitaria e una gregaria. Si parte da una condizione climatica
particolarmente favorevole che provoca un numero di individui abbondante. In questo
sovraffollamento si rileva qualcosa di poco ottimale per lo sviluppo dell’insetto in
quanto le fonti alimentari non sono più sufficienti (fase individuale). Il
sovraffollamento fa si che venga a prodursi, a contatto, il locustolo che, non funziona
da disperdente, ma da aggregante. Inoltre, provoca anche delle modificazioni
morfologiche e etologiche. Nel corso di alcune generazioni nella fase solitaria sia arriva alla fase gregaria.
Gli individui che appartengono a quest’ultima hanno un elevato metabolismo, le tegmine e le ali sono
strutturate per un ottimizzazione del volo, le zampe subiscono delle piccole modificazioni e i colori
cambiano. Vi è una sincronizzazione dell’ovoposizione: meno uova ma con più tuorlo; le neanidi che si
sviluppano sono più forti. In gruppo poi compiono delle migrazioni sincrone alla ricerca di alimentazione.
Nel giro di qualche anno si ha ritorno della fase solitaria. Il primo a descrivere la teoria delle fasi fu Uvarov
nel 1921 e un esempio si ha in Schistocerca gregaria (cavalletta del deserto).
Thysanoptera
I fitomizi sono rappresentati dai Tisanotteri e dai Rincoti. L’apparato boccale in questi viene sfruttato per
succhiare i succhi cellulari e la linfa elaborata e grezza; l’apparato boccale è il pungente-succhiante.
L’apparato boccale è diverso nei due: nei Tisanotteri il pungente succhiante è asimettrico con l’unica
mandiboletta che rimane molto corta (sinistra). Questi non saranno in grado di compiere punture in
profondità. Nei Rincoti invece il pungente succhiante gli stiletti sono molto lunghi.
L’ordine dei Tisanotteri è costituito da insetti molto piccoli (1-2,5mm). Le ali sono membranose allungate e
ricchissime di frange di setole. Gli occhi composti sono ben presenti, le antenne molto lunghe e
l’ovopositore può essere morfologico. Un’altra caratteristica è che le zampe hanno un arolio molto
pronunciato che permette l’adesione ai vegetali. La colorazione è interessante perché, vivendo in
profondità dei fiori per nascondersi e nutrirsi di polline, è l’unico modo con cui si riescono a distinguere dal
fiore. La colorazione può essere gialla nelle forme estive, molte volte hanno
striature trasversali o a rete; invece le forme che svernano sono più scure.
Normalmente quindi la colorazione sarà giallo/arancio. I Tisanotteri si
suddividono in due sottordini: i Terebranti e i Tubuliferi. La posizione delle
ali a riposo è differente: nel caso dei terebranti le ali sono parallele, nel
caso dei Tubuliferi sono sovrapposte. C’è una differenza oltre a questa, a
livello di ovodeposizione: i Terebranti depongono le uova all’interno dei
tessuti vegetali infatti hanno un ovopositore seghettato. Oltre al danno
causato dall’apparato boccale causano anche un danno per la deposizione
dei tessuti. L’ovopositore è morfologico. I Tubuliferi invece hanno un
ovopositore di sostituzione che non permette una deposizione delle uova
endofitica, le uova vengono depositate sulle piante. Ci sono anche delle
differenze per quanto riguarda il ciclo biologico sono neometaboli. La
differenza fra Terebranti e Tubuliferi è che i primi vi sono due stadi
immobili, i Tubuliferi invece tre.
I Tisanotteri sono specie fitofaghe, infatti succhiano i contenuti cellulari vegetali, iniettano saliva fitotossica
e fanno nelle piante punture di ovideposizione (Terebranti). I danni avvengono su organi già sviluppati le
alterazione sono per lo più cromatico. Sugli organi in accrescimento provocano alterazioni dello sviluppo
come deformazioni, aborti e cascole fiorali, disseccamento degli apici vegetativi, malformazioni di frutti.
Inoltre, trasmettono virus. Una caratteristica dei Tripidi è che sono polifagi: il problema sorgente è quello
della reinfestazione. L’inoculo può spostarsi ad esempio dalla serra, al di fuori e poi possono rientrare e
riportare l’infestazione.
Famiglia dei Thripidae
Nei Tripidi (Terebranti) la neometabolia si svolge nel seguente modo: l’uovo viene infisso nei tessuti, le
neanidi del primo e secondo stadio sono attive e si nutrono, la preninfa e ninfa (subopupe) non si nutrono,
sono inattive e vivono riparate. L’adulto è attivo.
Una caratteristica dei tripidi è che sono polifagi: il problema è quello della reinfestazione. L’inoculo può
spostarsi ad esempio dalla serra, al di fuori e poi possono rientrare e riportare l’infestazione. Porta
suberosità (scabbia o ruggine dei frutti), rugginosità degli agrumi, chiazze argentate sulle foglie, rachitismo,
deformazioni, bolle su germoglio della vite. I tripidi danno decolorazioni ai petali e per questo sono dannosi
per le serre e per le coltivazioni ornamentali. Portano anche deformazioni dei frutti dovute alle punture
nella zona dell’ovario. Le decolorazioni dei fiori e deformazioni sono dovute a necrosi dei tessuti punti, alla
loro conseguente mancata crescita e alla normale crescita dei tessuti sani.
Per i tripidi viene descritta la specie Frakliniella occidentalis ovvero il Tripide occidentale delle serre o dei
fiori. La femmina arriva a 1,2-1,4mm di lunghezza, il maschio invece è più piccolo (0,9-1,0mm) ed è di colore
più chiaro. È un Tripide di origine americano introdotto appena prima degli anni ’90 ed è stato descritto per
la prima volta su colture ornamentali. Anche per questo insetto la colorazione estiva è giallo/arancio.
L’uovo ha forma reniforme. Il ciclo di sviluppo a 25°C avviene circa in due settimane, per questo vi sono
molte generazioni all’anno. Dopo alcuni giorni, la neanide di seconda età si porta nel terreno a qualche
centimetro di profondità, da questo sfarfallerà l’adulto. La neanide di seconda età, da cui si svilupperanno
le altre rimanendo nel terreno. In campo e in serra può attaccare fino a 250 specie vegetali ed è il più
dannoso sicuramente alle colture ornamentali da fiore e anche alle orticole. Viene svuotato un granulo di
polline alla volta ed è il loro cibo preferito, per questo si ritrovano all’interno dei fiori. In particolare, è
dannoso per gerbere, crisantemi e ciclamini. Un’altra particolarmente attaccata è la fragola, infatti è il
fitofago principale della fragolicoltura. Quando il frutto si sviluppa evidenzia delle striature e colorazioni
bronzee. Anche sull’uva da tavola può provocare problematiche per punture e ovideposizioni: si presentano
con decolorazioni bianche e suberizzazioni. Questo insetto è il vettore di molti virus come quello
dell’avvizzimento maculato del pomodoro che può manifestarsi in molte specie orticole e i danni sono
notevoli. Oltre ai danni alla vegetazione, crescono poco i frutti e manifestano macchie di decolorazione. La
trasmissione avviene tramite l’acquisizione (neanide di primo stadio) mentre viene trasmesso durante la
fase adulta. Questo perché il periodo di incubazione varia da 2 a 20 giorni dipendentemente anche dalle
condizioni climatiche. Di solito la neanide di seconda età non ha la possibilità di trasmetterlo. L’insetto
potrebbe essere pronto ad inocularlo negli stadi di prepupa e pupa, ma lo stadio adulto sarà quello in cui
potrà trasmetterlo. I tripidi per quanto riguarda la riproduzione hanno un ciclo di sviluppo veloce e possono
manifestare partenogenesi. Le uova non fecondate danno luogo a maschi, quelle fecondati alle femmine.
Normalmente c’è una partenogenesi arenotoca, mentre le femmine nascono tramite fecondazione, ma se
non vengono fecondate ci sarà partenogenesi telitoca. Hanno elevato potenziale biotico e la lotta si può
presentare difficile perché ci sono stadi nascosti in cui non si nutrono, sono pollinifagi quindi sono nascosti
dentro i fiori e sono polifagi quindi c’è il problema delle reinfestazioni. Nascondendosi possono o non
essere colpiti dall’insetticida o a causa dell’elevato potenziale biotico ci possono essere mutazioni: di
conseguenza la resistenza agli antibiotici si manifesta in breve periodo. Il controllo è difficile e infatti si
combatte con una lotta agronomica e fisica: al di fuori della serra si ha la necessità di eliminare ospiti
alternativi, in modo che il trattamento all’interno della serra non ci sia la possibilità di fuoriuscita e entrata
di ospiti esterni. Dopo il trattamento di serra infatti ci potrebbe essere una veloce reinfestazione. Durante
le operazioni in serra si mettono anche barriere fisiche (reti a maglie strette). All’esterno non va tenuta
vegetazione. Poi si possono utilizzare trappole cromotropiche di colore blu. La lotta biologica viene
utilizzata, tramite Eterotteri antocoridi, e Acari fitoseidi (predatori). Inoltre, si possono distribuire anche dei
funghi antagonisti. Diversi principi attivi chimici si possono utilizzare, ma mantendo prima il controllo
agronomico e fisico, perché c’è la necessità di porre un controllo che non favorisca la reinfestazione. La
lotta chimica viene effettuata con spinosad e abamectina, acrinatrina e lufenuron.
Rhynchota o Hemiptera
Uno degli ordini più dannose per le pi