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STESSO CICLO DELLO SCAPHOIDEUS
Empoasca vitis (cicalina verde)
Ordine: rincoti
Famiglia: cicadellidi
Piante ospite: vite, pomaccee, drupacee, pioppi e piante ornamentali.
L’insetto adulto è di piccole dimensioni di colore verde chiaro con sfumature dorate. Le forme
giovanili sono più chiare e non avendo ali si spostano velocemente correndo. Il danno è determinato
dalle punture trofiche che effettuano soprattutto gli stadi giovanili. Queste punture si notano sulle
nervature delle foglie che le evidenziano con necrosi marginali di colore rossastro circondate da un
alone giallastro. In ogni caso i margini fogliari necrostati dissecano e si ripiegano verso il basso. I
maggiori danni sono determinati dalla 2 generazione. Cammina di traverso.
Ciclo biologico: l’insetto supera l’inverno allo stadio di adulto su piante a foglia persistente come le
conivere o i rovi. In primavera (aprile-maggio) gli adulti svernanti si portano sulle giovani foglie,
nella pagina inferiore dove depongono le uova all’interno delle nervature. Da queste uova prende
origine la prima generazione che sverna a giugno, segue la 2 generazione, la più pericolosa
(luglio-agosto) e una 3 generazione a fine estate (settembre) che genererà gli adulti svernanti.
Compie 3 generazioni all’anno.
Lotta chimica: generalmente gli interventi chimici sono mirati contro la seconda generazione. La
soglia di intervento è di 2 forme mobili per foglia. I prodotti utilizzati sono l’indoxacarb, piretroidi e
possono essere impiegati prodotti chitino-inibitori come il flufenoxuron. (ESTEROFOSFORICI –
PIRETRO =A SCHIUSURA UOVA)
Scaphoideus titanus (cicalina della flavescenza dorata)
Ordine: rincoti
Famiglia: cicadellidi
Piante ospite: vite
E un insetto di origine nord americana, rispetto alle altre cicaline è di dimensioni maggiore e
presenta un colore più scuro. Gli adulti presentano una forma slanciata sono lunghi 5-6 mm con
testa triangolare. La colorazione è brunastra non uniforme con chiazze biancastre sulle ali, sul
torace e nella parte terminale dell’addome, inoltre presentano striature bruno-rossicce trasversali. Le
forme giovanili sono di colore più chiaro. Il danno è determinato da tutti gli stadi che succhiano la
linfa dalle nervature fogliari e dai germogli. La razione della pianta è relativamente blanda. Il danno
maggiore è indiretto cioè la possibilità di trasmissione del citoplasma della flavescenza dorata.
Ciclo biologico: compie 1 generazione all’anno e sverna come adulto nella corteccia dei tralci.
L’uovo presenta una forma allungata inizialmente di colore biancastro e poi gialliccio. La chiusura
delle uova è molto scalare e inizia nella seconda decade di maggio e prosegue fino a meta luglio.
Gli adulti sfarfallano dai primi di luglio fino alla seconda decade di agosto. L’acquisizione del
fitoplasma avviene attraverso l’attività trofica di suzione. Dopo un’incubazione di circa un mese
l’insetto è in grado di trasmettere la malattia.
Lotta chimica: fondamentale è individuare con un campionamento visivo la presenza delle prime
neanidi a livello dei polloni basali, li infatti si localizzano le forme giovanili attere. Un ulteriore
campionamento su forme giovanili prevede l’utilizzo di trappole cromotropiche di colore giallo. In
presena del vettore sono previsti generalmente due interventi: il primo mirato contro le forme
giovanili verso la fine di giugno e il secondo dopo circa 30 gg contro gli adulti e le restanti forme
giovanili. Gli IGR agiscono sulle forme giovanili “flufenoxuron”. Gli insetticidi abbattenti sono
clorpirifos-etil, thiametoxam, imidacloprid. In agricoltura biologica si usano prodotti a base di
piretro. Hyalesthes obsoletus (cicalina vettrice del legno nero)
Ordine: rincoti
Famiglia: cixidi
Piante ospite: vite
L’adulto presenta l’addome di colore grigio chiaro completamente coperto dalle ali trasparenti che
sporgono dalla parte posteriore. Torace nero lucido e con breve protorace giallo. Ha grandi occhi
rossi. Le forme giovanili sono coperte da secrezioni cerose di colore bianco, presentano nella parte
terminale dell’addome due ciuffi cerosi. Dal punto di vista del danno l’attività trofica è irrilevante,
tuttavia essa comporta l’assunzione del fitoplasma. Il danno principale è perciò indiretto
rappresentato dalla possibile trasmissione alla vite alla vite del fitoplasma agente del legno nero.
Ciclo biologico: le uova sono deposte alla base del colletto di piante erbaceee come l’ortica. Una
volta schiuse le neanidi si portano sulle radici iniziando l’attività trofica. Con l’avvicinarsi
dell’inverno le forme giovanili svernano nel terreno ad una profondità di 15-20 cm. A metà giugno
gli insetti sfarfallano. L’insetto compie 1 generazione all’anno.
Lotta chimica: la lotta chimica diretta risulta inefficace poiché gli stadi giovanili vivono nel terreno.
Perciò si consiglia di eliminare le ortiche.
EMITTERI = RINCOTI (OMOTTERI – sternorrinchi)
Cocopsilla pyri (psilla del pero)
Ordine: rincoti
Famiglia: psillidi
Piante ospite: pero
Gli adulti sono piccoli insetti di colore ocra o brunastro a seconda dello stadio, le ali sono
trasparenti e sono posizionate a tetto spiovente sul corpo. Le neanidi poco mobili hanno un aspetto
completamente diverso dagli adulti. Essi hanno forma appiattita di colore giallo-arancio nella prima
età e poi assumono un colore bruno. Gli stadi giovanili si ricoprono di melata con funzione di
protezione. Le uova sono giallo arancio allungate con una formazione appuntita che serve per
attaccare l’uovo ai tessuti. Il danno è rappresentato dalle punture di nutrizione che provocano
deformazioni con piccole necrosi localizzate e dalla presenza di melata che provoca deprezzamento
dei frutti, asfissia, scottature ecc.
Ciclo biologico: supera l’inverno allo stadio di adulto in diversi ricoveri. A fine inverno riprende
l’attività pungendo le gemme ancora chiuse. L’ovoposizione avviene quando la temperatura è sui
10° c. le uove vengono depste sui rami, negli anfratti della scorza. Da queste uova nasce la 1
generazione che si protrae da aprile a maggio. dopo la prima generazione c’è ne sono altre. In
condizioni particolari può compiere fino a 6-7 generazioni.
Lotta chimica: se il rapporto fra il numero di psilla e anocoridi è pari a 5:1 non si interviene. Al
superamento di tale soglia si deve trattare. Abamectina, chitino-inibitori, bacillus thuringiensis.
Lotta biologica: rincoti antocoridi.
Trialeurodes vaporariorum (mosca bianca delle serre)
Ordine: rincoti
Famiglia: aleurodidi
Piante ospite: colture orticole, floricole e ornamentali.
La mosca bianca delle serre è un piccolo insetto originario delle regioni caldo umide tropicali e sub
tropicali. Gli adulti hanno il corpo giallastro con ali bianche ricoperte da uno strato ceroso, pruinoso
e polverulento. Gli occhi sono di colore porpora. Si trovano sotto le foglie delle piante e si alzano in
volo a gruppi. Il danno maggiore è provocato dagli stadi giovanili e si manifesta su tutta la
vegetazione fogliare ed è provocato dalle punture trofiche; tuttavia il danno più grave è dato dalla
produzione di melata che: imbratta i frutti deprezzandoli, riduce l’attività fotosintetica, provoca
ustioni per l’effetto lente e favorisce la formazione delle fusaggini.
Ciclo biologico: sverna in diversi stadi, in serra le generazioni sono praticamente continue e con
cicli molto veloci che si concludono in circa 30 giorni.
Lotta chimica: piretroidi “deltametrina, etofenprox” neonicotinoidi “imidacloprid”. Si possono
utilizzare anche i chitino-inibitori.
Lotta biologica: si basa su lanci inondativi di un imenottero l’ENCARSIA FORMOSA. Esso è un
parassitoide delle forme giovanili dell’aleuroide dentro le quali depone un uovo per insetto, le
neanidi parassitizzate si notano perché diventano nere. In ogni neanide si svilupperà una larva e
sfarfallerà un adulto in grado di parassitizzare altre neanidi.
AFIDOIDEI
I cicli possono essere distinti in:
- monoico: quando si svolgono su una stessa pianta ospite;
- eterici o dioico: quando si svolgono su due o più specie di ospiti.
Nell’olociclo eteroico lo svernamento è attuato allo stadio di uovo fecondato (uovo durevole)
sull’ospite primario. In primavera fuoriesce una femmina attera (fondatrice) che si riproduce per
partenogenesi dando origine a nuove femmine attere chiamate fondatrigenie. Queste possono
formare altre generazioni con la formazione di colonie e con la comparsa crescendo di forme alate.
Le forme alate all’inizio dell’estate migrano dall’ospite primario (alberi o arbusti) verso quello
secondario (piante erbacee). In estate sull’ospite secondario si ha lo sviluppo di una o più
generazioni di femmine (virginogenie) sia attere che alate. A fine stagione compaiono le sessupare
che sempre per partenogenesi danno origine agli anfigonici. Questi si riproducono sull’ospite
primario e le femmine depongono su di esse le uova invernali.
Nell’olociclo monoico lo svernamento avviene come uovo durevole. In primavera dall’uovo
fuoriesce la fondatrice che per partenogenesi da origine a successive generazioni di femmine
virginogenie. In estate le forme alate volano diffondendosi su piante della stessa specie e a fine
stagione originano le sessupare. In autunno le sessupare per partenogenesi danno origine agli
anfigonici. Questi si accoppiano e le femmine depongono le uova durevoli.
Dysaphis plantaginea (afide grigio del melo)
Ordine: rincoti
Famiglia: afididi
Piante ospite: melo
Gli adulti presentano un colore grigio-violaceo e sono ricoperti da uno strato ceroso grigiastro di
aspetto polverulento e pruinoso. Gli stadi giovanili sono più chiari. Vivono in colonie sui germogli
o sotto le foglie; le loro punture nutrizionali provocano gravi e irreversibili accartocciamenti alle
foglie. Attacca anche i fiori provocando aborti e colatura e sui frutticini si evidenziano gravi
malformazioni. Il danno viene aggravato anche da un’abbondante produzione di melata provocando
sei danni.
Ciclo biologico: presenta ciclo dioico. Il melo è l’ospite primario mentre le piante del genere
Plantago sono gli ospiti secondari. L’insetto sverna sul melo allo stato di uovo. In primavera
nascono le fondatrici partenogenetiche che danno origine a generazioni di fondatrigenie. Queste
generazione attaccano i germogli. Successivamente compaiono le prime migratrici alate che si
portano sull’ospite secondario dove svolgono alcune generazioni estive. A fine estate si formano le
sessupare che migrano nuovamente sull’ospite primario su cui originano gli anfigonici; le femmine
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