Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 217
Entomologia - Appunti Pag. 1 Entomologia - Appunti Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 217.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Entomologia - Appunti Pag. 41
1 su 217
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Principi dotati di attività variafagodeterrenti & disappetenti

Sono sostanze che conducono a morte il fltofago per denutrizione (fagoinibizione), perché inibiscono l'appetito bloccando enzimi. Sono stati usati con successo contro insetti masticatori esterni. Alcuni principi si sono ricavati da piante resistenti (es. la demissina e la solanina dalle solanacee resistenti alla Dorifora). È questo anche il caso di alcuni fungicidi a base di stagno (es. Brestan o Du-Ter), i quali determinano mortalità di larve giovani di Dorifora e di Lepidotteri Nottuidi, impedendo loro di nutrirsi.

Una sostanza contenuta nel comune aglio (Allium sativum), una miscela di bisolfuro e trisolfuro diallilici, oltre ad esplicare azione antibatterica e antielmintica (vermifuga), svolge azione anappetente e insetticida, dovuta anche ad inibizione delle proteine.

Repellenti & Antideponenti

Sostanze usate contro insetti domestici, poco tossiche per i Vertebrati, sgradevoli per Mosche, Zanzare.

Zecche, Api, Vespe, etc.

Tra i repellenti più noti vi sono l'olio di Citronella (estratto dalla pianta Andropogon nardus), l'indalone, la dietiltoluamide (Autan, metadelphene), il propilmandelato, il benzilbenzoato, il dibutil- e il dimetil-ftalato, l'ethrohexadiol, la metilneodecanamide o MNDA, etc. Il loro effetto è più di tipo insettifugo che fagoinibitorio.

Effetto repellente sulla Dorifora ha rivelato l'ossicloruro di rame usato come antiperonosporico sulla patata.

Effetto antiovideponente sui Ditteri Agromizidi esercita il fungicida Pyrazophos.

Effetto repellente è esercitato da alcune piante verso determinati fitofagi (es. il pomodoro verso la Pieris brassicae, la cipolla verso la Psila rosae) e ciò determina l'esclusione di determinati Insetti da alcune consociazioni, nel nostro caso delle consociazioni pomodoro-cavolo e cipolla-carota.

Filizzola Tesina Esame di Entomologia - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS3 - MISCELE

INSETTICIDE

Frequenti sono le miscele di principi attivi preparate in proporzioni opportunamente studiate.

Queste miscele sono allestite:

  • PER SINERGISMO

Viene sfruttato il potenziamento reciproco di due sostanze insetticide, il cui effetto combinato è superiore a quello previsto dalla somma aritmetica delle mortalità conseguibili (sinergismo vero). Uno dei più noti casi del genere era l'associazione DDT + Lindano. Sono noti anche il sinergismo Arprocarb + Malatione e quello Cypermethrin + Methomyl.

  • PER INTEGRAZIONE

Si mira ad ottenere un insetticida ad effetto polivalente, combinando potere residuo e sistemicità (es. la vecchia miscela DDT + Paratione, piretroidi+esteri fosforici) o effetto lento e potere abbattente Temephos+piretrine o potere residuo e azione Fumigante. Una delle associazioni più note è quella degli Oli bianchi con gli esteri fosforici preferiti nei programmi di lotta integrata, in quanto si constata un aumento di efficacia.

danno alla pianta si manifesta nel tempo, a seguito di un'esposizione prolungata ai prodotti fitosanitari. La fitotossicità può essere influenzata da diversi fattori, come la sensibilità della pianta trattata, la dose e la concentrazione del prodotto utilizzato, le condizioni ambientali e il momento dell'applicazione. È importante seguire attentamente le indicazioni riportate sull'etichetta del prodotto e adottare le precauzioni necessarie per evitare danni alle piante non target. In caso di dubbi o problemi, è consigliabile consultare un esperto o un tecnico specializzato.il danno si manifesta a distanza di tempo (anche di mesi).- FITOSSICITÀ ACUTA Può essere a sua volta distinta in:
  • Estrinseca: Dovuta a cause esterne alla pianta. Si manifesta per eccesso di concentrazione in seguito ad errata valutazione della dose di impiego di P. A. o per un errore di applicazione. Altra causa frequente di fitotossicità è l'incompatibilità tra antiparassitari.
  • Intrinseca: Dovuta a sensibilità della pianta. Esistono varie specie notoriamente sensibili.
- FITOSSICITÀ CRONICA Si manifesta a lunga distanza di tempo. FilizzolaTesina Esame di Entomologia - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS 5 - MODALITÀ DI PENETRAZIONE Un insetticida, come ogni altra sostanza tossica per gli animali, può giungere agli organi interni di questi attraverso l'apparato boccale, il tegumento o l'apparato respiratorio. - PENETRAZIONE PER INGESTIONE Diretta: Quando l'insetticida penetra nel canale alimentare attraverso la

masticazione.IndirettaQuando il prodotto giunge nel canale alimentare attraverso la circolazione linfaticadella pianta. Ad essa si ricorre talora per la lotta ad Insetti ed Acari dotati diapparato boccale succhiatore, specializzati nell'aspirare liquidi e quindi incapaci dimasticare.

PENETRAZIONE PER CONTATTOPuò avvenire attraverso il tegumento per effetto di corrosione cuticolare (arseniti,ossido di calcio, polveri minerali), dissolvimento dell'epicuticola (polisolfuri, oli),penetrazione attraverso basi di peli, setole, sensilli e stigmi.La penetrazione altraverso i sensilli consente poi al prodotto di pervenirerapidamente a diretto contatto con il sistema nervoso. È questo ad esempio il casodel DDT, il quale penetra con rapidità attraverso i sensilli tarsali ed i pulvilli.Azione di contatto svolgono i derivati vegetali (piretrinici, nicotinoidi, etc).

PENETRAZIONE PER INALAZIONEÈ tipica degli insetticidi che gassificano penetrando

nell'organismo con la respirazione. Tale azione non è svolta solo dai classici fumiganti (bromuro di metile, ossido di etilene, acido cianidrico, etc), ma anche da alcuni derivati vegetali (es. nicotinici). Per asfissia vera e propria, ossia per occlusione di stigmi, oltre che per contatto, agiscono gli oli minerali ed polisolfuri, che liberano anche dell'H S, tossico per inalazione. Tesina Esame di Entomologia - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS MECCANISMI DI AZIONE I meccanismi di azione vanno dall'effetto abrasivo e disidratante delle polveri minerali all'effetto caustico degli oli e dei polisolfuri, a quelli più complessi di tipo enzimatico come gli esteri fosforici e carbammici. - POLISOLFURI L'azione dei polisolfuri, ad esempio, pur essendo di tipo prevalentemente caustico, si svolge anche attraverso le vie respiratorie (azione occlusiva e inalante) e per contatto attraverso il tegumento. L'azione inalante è dovuta almicrosviluppo diidrogeno solforato per effetto dell'attività respiratoria.-
  1. OLIGli oli svolgono anche una notevole attività di contatto ed occlusiva a livello deglistigmi, associata, ad aziane tossica dovuta alla presenza di composti aromatici.
  2. Energica azione di penetrazione con blocco dell'ATP e paralisi muscolare svolge ilDNOC, da solo o associato agli oli bianchi (oli gialli).
-
  • ARSENICALII composti arsenicali agivano prevalentemente nell'intestino medio, dove avviene losfaldamento delle cellule epiteliali. Alla necrosi intestinale si aggiungeva però una piùsottile interferenza con i meccanismi enzimatici digestivi e respiratori conconseguente blocco della respirazione a livello biochimico.
-
  • PIRETRINICII piretrinici che determinano una rapida paralisi dopo essere penetrati attraversoil tegumento, pare agiscano a livello del sistema nervoso centrale (gangli),determinandone lesioni superficiali o profonde.
-
  • NICOTINICII nicotinici e simili

dopo essere penetrati per via cuticolare e per inalazione, agiscono a livello delle sinapsi sia gangliari che periferiche. La loro azione è definita agonistica e si svolge a livello dei recettori dell'acetilcolina determinando eccitazione elevata e paralisi o impedendo gli impulsi, non potendo essere queste sostanze scomposte dall'acetilcolinesterasi. L'acetilcolina è una sostanza potentemente attiva e un suo eccesso causa paralisi immediata.

La neurotossicità diretta, attribuita soprattutto al DDT e simili, si manifesta con degenerazione delle membrane dei gangli e dei nervi, con produzione di neurotossine e impossibilità di trasmissione dell'impulso elettrico e inibizione dell'ATP.

La neurotossicità indiretta attribuita soprattutto agli esteri fosforici e carbammici, si manifesta con blocco delle sinapsi e delle terminazioni neuromuscolari per accumulo di acetilcolina dovuto alla capacità dell'insetticida di legarsi stabilmente all'acetilcolinesterasi.

Vari carbammati sono anche capaci di supereccitare i recettori stessi dell'Acetilcolina come i nicotinici: è questo il caso dell'Isolan detto per questo "nicotina sintetica".

L'azione di questi insetticidi si manifesta nel complesso con una paralisi preceduta da iperattività nervosa (eccitazione, tremori), incoordinazione ed escrezione abbondante di acqua.

I nuovi insetticidi e acaricidi del gruppo delle avermectine agiscono sul sistema nervoso con un meccanismo non basato sull'Acetilcolina, ma stimolando l'azione del GABA che è un neurotrasmettitore pre-sinaptico ad azione moderatrice degli impulsi, che si lega ai recettori post-sinaptici bloccando la trasmissione degli impulsi stessi (con conseguente paralisi) se prodotto in eccesso.

- CLORURATI

Ai clorurati è attribuita anche attività antimetabolica per la loro somiglianza strutturale con sostanze di vitale importanza metabolica. Il Lindano infatti è molto simile al

fattore di crescita vitaminico, noto come mesoinositolo).

Tesina Esame di Entomologia - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

7 - SELETTIVITÀ

La selettività viene ottenuta quando si riesce a colpire la specie dannosa con tossicità nulla per altri organismi non dannosi.

La selettività comporta il rispetto degli equilibri e riduce i rischi dell'inquinamento ambientale. È possibile distinguere diversi tipi di selettività:

- SELETTIVITÀ PRIMARIA (Fisiologica)

Dovuta al tipo dell'antiparassitario. Selettivi fisiolagici sono vari acaricidi (es. Dicofol e Tetradifon), capaci di rispettare gli Acari predatori.

Di particolare interesse è

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
217 pagine
4 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia ed Entomologia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Falabella Patrizia.