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MEN-1
MEN tipo 1 o sindrome di Wermer prevalenza nella popolazione generale di 2-20La ha unacasi/100.000 persone frequenza simile nei due sessi MEN1 si manifesta dopo i, , in genere laprimi 10 anni di vita dopo i 30 anni nelle donne dopo i 40 anni negli uomini, in particolare e (5-forma familiare forma sporadica80 anni). La MEN-1 viene distinta in una (90%) e una (10%).mutazione inattivante il geneLe forme familiari in oltre il 95% dei casi sono dovute ad unaoncosoppressore MEN1 o MENIN localizzato sul braccio q del cromosoma 11 (11q12-13) checodifica per una proteina nucleare normalmente controlla ladetta menina o menin cheproliferazione cellulare agendo da soppressore tumorale interagendo con il fattore di, ,JunDtrascrizione famiglia dei fattori di trascrizione AP1che fa parte della .piccole delezioni mutazioni nonsense inserzioniNel 45% dei casi si tratta di , nel 25% di , raramentemutazioni missense mancata produzione alterata produzione della meninao responsabili della
La MEN tipo 1 è caratterizzata dalla proliferazione cellulare con conseguente neoplasia. Nelle forme familiari, si verifica una mutazione germinale durante la gametogenesi di uno dei genitori. Questo genitore non esprime il fenotipo clinico al momento della fecondazione, ma il bambino eredita un allele mutato su un cromosoma e un allele normale sul cromosoma omologo. Successivamente, si verifica una seconda mutazione somatica, in genere una delezione del gene MEN1, che provoca la trasformazione neoplastica e la coniperplasia cellulare. Entrambe le mutazioni sono somatiche e il bambino nasce con la sindrome.
Invece, nelle forme sporadiche, cioè il soggetto sano non eredita alleli difettosi. Le 2 mutazioni alleliche si verificano successivamente, per cui è meno probabile che si abbia lo sviluppo della sindrome in questi soggetti rispetto a quelli che ereditano già un allele difettoso da uno dei genitori.
Dal punto di vista clinico, la MEN tipo 1 è caratterizzata
da: iperparatiroidismo primitivo iperplasia diffusa o adenomi multipli di tutte e 4 le paratiroidi
da (90-prima manifestazione clinica della sindrome esordendo nella fascia95%); spesso rappresenta la ,di età 20-25 anni , rispetto alle forme sporadiche che non colpiscono tutte e 4 le paratiroidi edipersecrezione di PTH ipercalcemiaesordiscono in età avanzata; caratterizzata da con ,ipofosforemia miastenia poliuria polidipsia, spesso asintomatiche, raramente sintomatiche con , , ,dolori epigastrici nefrocalcinosi nefrolitiasi osteite fibroso-cistica osteoporosifino all’, , , .neoplasie benigne o maligne del pancreas endocrino neoplasie
(30-75%): spesso si tratta digastrinomafunzionanti secernenti ormoni sindrome ipersecretiva, cioè con , come il (40%) coninsulinomaipergastrinemia ulcere peptiche steatorrea iperinsulinemia sindrome, e , (25%) con eVIPoma glucagonoma PPoma somatostatinomaipoglicemica rari, mentre , , e sono (< 5%).adenoma
dell’ipofisi microadenomi non funzionanti (20-30%): in genere si tratta di , altre volte diGH-secernenti ACTH-secernentiadenomi funzionanti acromegalia malattia di, cioè con , conPRL-secernentiCushing iperprolattinemia sintomi da compressione da parte, cioè , associati aidel tumore sulle strutture adiacenti cefalea frontale disturbi visivi, in particolare e .indicato nei parenti di IE’ molto importante la Screening GeneticomediantePrevenzionegrado dei pz affetti da sindrome di MEN per identificare i portatori del gene mutato , oppurepz affetti da patologie a rischio maggiore di insorgenza di MEN ZESnei , come la . testLo screening genetico deve essere iniziato precocemente, nei primi anni di vita (5-8 anni): se ilgenetico è non sono necessari altri controlli test + soggetto è portatore, mentre il indica che ildel gene mutato rischio di sviluppare la sindrome col passare degli anniper cui è a e deveai 45 anni di etàScreening
Biochimico almeno 1 volta all'anno essere sottoposto a esami diagnostici, dato che alcune malattie hanno penetranza completa, cioè la probabilità di manifestarsi aumenta con l'età. Ad esempio, prima dei 5 anni la penetranza è del 50%, intorno ai 20 anni è del 95% e intorno ai 45 anni è del 100%. È quindi importante valutare: