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Indagini di Laboratorio
Le indagini di laboratorio evidenziano:
- Acido lattico > 5 mmol/l nel campione di sangue rapidamente refrigerato (v.n. = -1 mmol/l) in caso di centrifugato glicolisi dei globuli rossi con risultati falsi positivi, altrimenti si ha la negatività.
- Rapporto lattato/piruvato > 13.
- HCO < 20 mEq/l.
- pH arterioso < 7,35.
- Glicemia moderatamente aumentata, normale o ridotta, anche se alcune volte è elevata.
- Presenza di gap anionico > 15 mEq/l per escludere altre cause (v.n. 12-15 mEq/l): in tal caso bisogna considerare uremia, chetoacidosi diabetica o alcolica, intossicazioni da salicilato, metanolo, glicole etilenico, paraldeide.
- Chetonemia relativamente bassa o assente, lieve ketonuria.
Terapia
La terapia dell'acidosi lattica si basa su:
- Individuazione e trattamento tempestivo delle cause scatenanti.
- Garantire la pervietà.
in caso di shock è necessaria la perventilazione meccanica assistita per garantire una ventilazione adeguata delle vie aeree e un'adeguata ossigenazione dei tessuti. Anche se la perventilazione meccanica può mascherare in parte l'iperlattacidemia compensando l'acidosi metabolica, può essere indicata solo nel caso di un transitorio aumento del lattato plasmatico senza alterazioni dell'equilibrio acido-base.
Per ripristinare la perfusione tessutale, è indicata la terapia emodinamica di supporto con infusione di liquidi per via e.v. In situazioni gravi, come lo shock bradicardico con ipotensione grave, può essere indicata l'amministrazione di sostanze alcalinizzanti come il bicarbonato. Tuttavia, l'amministrazione del bicarbonato deve essere effettuata molto lentamente e con cautela, infondendo per via e.v. una dose iniziale di 70-80 mEq/h e modificandola in base ai valori del pH ematico e alle condizioni cliniche del paziente, poiché può aggravare l'acidosi metabolica.
La produzione di CO diffondendo all'interno delle cellule miocardiche provoca una ridotta funzione miocardica e acidosi respiratoria. Dall'altro lato, l'attività della fosfofruttochinasi induce un ulteriore incremento della produzione di lattato. Questo può causare squilibri idroelettrolitici, ipopotassiemia e ipocalcemia. Inoltre, può causare acidosi lattica nei pazienti con insufficienza renale. L'emodialisi può essere utile in caso di acidosi.