Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 2
Endocrinologia - il controllo metabolico nel paziente diabetico Pag. 1
1 su 2
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Controllo Metabolico nel Paziente Diabetico (Follow-up)

Controllo Metabolico si basa sull'automonitoraggio della glicemia nel pz diabetico capillare con reflettometro, dosaggio dell'Hb glicosilata, dosaggio della fruttosamina, e/o per valutare l'efficacia della terapia diabetica, insorgenza di complicanze acute o croniche e valutare il controllo metabolico.

Automonitoraggio della glicemia capillare con reflettometro: è importante per valutare l'efficacia della terapia insulinica, variare lo stile di vita e il dosaggio dell'insulina, consentendo al pz di percepire i fattori che modificano la glicemia secondo dei casi, controllo metabolico è definito ottimale in presenza di:

  • glicemia capillare a digiuno pari a 90-130 mg/dl
  • glicemia capillare post-prandiale < 180 mg/dl (1-2 h dopo i pasti)

L'automonitoraggio almeno 3 volte/die deve essere effettuato nei pz sottoposti a terapia insulinica multi-iniettiva, risveglio prima di ogni

Pasto 2 h dopo ogni pasto, in genere al pranzo, e cena; se la terapia viene modificata è necessario un monitoraggio più frequente; è utile controllare sintomi di sospetto di ipoglicemia dopo terapia insulinica o sulfonilurea anche in presenza di sensori sottocutanei; controllare la glicemia nelle 24h.

Esistono anche test per Hb glicosilata o glicata HbA1c: rappresenta il processo di glicazione, legame covalente tra una molecola di glucosio e il residuo N-del conterminale della valina dell'Hb; la formazione dell'Hb glicata avviene durante tutto il periodo di vita del globulo rosso, pari a 120 giorni. La valutazione dell'HbA1c rappresenta di I livello per stabilire se modificare lo schema terapeutico; non è utile per la diagnosi di diabete, mentre il glucosio penetra nel globulo rosso in maniera direttamente proporzionale alla glicemia. Il dosaggio dell'HbA1c rispecchia i livelli della glicemia.

glicemia e l'età del globulo rosso cui la .HbA1c esprime i valori glicemici medi delle 4-8 settimane precedenti il dosaggio

L' per cui è utilizzabile come parametro a lungo termine del controllo metabolico nel pz diabetico .variazione pari all’1% dell’HbA1c >v.n. dell’HbA1cI sono pari al : una corrisponde ad un4.0-6.0%della glicemia pari a 25-35 mg/dl.

Questa correlazione è utilizzata per determinare la cosiddetta concentrazione media di glucosio calcolare il valore glicemico mediodata dall’equazioneMBG , che consente di33,3 × HbA1c 86nei 2-3 mesi precedenti il dosaggio .tabella di correlazione valori di HbA1c glicemia media nei 2-3 mesi precedenti

Ecco la tra i e la :HbA1c Glicemia media mg/dl

6 135

7 170

8 205

9 240

10 275

11 310

12 345

pz diabetici valori dell’HbA1c sono direttamente correlati con il

E’ stato dimostrato che nei irischio di sviluppare varie complicanze , infatti: valori di HbA1c > 7.0% > del

Rischio di complicanze vascolari in caso di valori di HbA1c troppo bassi dopo terapia insulinica > rischio di ipoglicemia.

Non esiste un valore soglia di HbA1c al di sotto del quale venga azzerato il rischio di complicanze vascolari.

Poiché l'obiettivo terapeutico principale del diabete di tipo 1 è mantenere l'HbA1c a valori < 7,0%, al di sotto del rischio di complicanze vascolari, determinando un'importante riduzione dell'insorgenza delle complicanze croniche del diabete. Ad ogni controllo dobbiamo avere HbA1c < 7.0%.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/13 Endocrinologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Endocrinologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Cignarelli Mario.