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SCARSA RISPOSTA AL TRATTAMENTO - DECORSO SFAVOREVOLE
CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI PRIMITIVI DELLA TIROIDE
- CANCRI EPITELIALI BEN DIFFERENZIATI
- Papillifero e Follicolare
- CANCRI SCARSAMENTE DIFFERENZIATI
- Variante del ca follicolare: "a cellule insulari"
- Varianti del ca papillifero: "a cellule alte" - "a cellule colonnari"
- Ca a cellule di Hürthle
- Ca midollare
- Ca anaplastico
- TUMORI RARI
- Linfoma
- Sarcoma
- A cellule squamose
Stadiazione TNM American Joint Committee on Cancer AJCC (2002)
- T1 : ≤ 2 cm
- T2 : 2-4 cm
- T3 : > 4 cm limitato alla tiroide o tumore di qualsiasi dimensione con minima estensione extratiroidea (m. sternotiroideo o tessuti molli peritiroidei)
- T4 : tumore di qualsiasi dimensione con infiltrazione dei tessuti molli del sottocutaneo, laringe, trachea, esofago o nervo laringeo.
< 45 anni > 45 anni
Stadio I: senza
metastasi Stadio I: T1 N0 M0
Stadio II: con metastasi Stadio II: T2 N0 M0
Stadio III: T1-3 N1 M0
Stadio IV: T1-4 N0-1 M1
I TUMORI DELLA TIROIDE
Variabili influenzanti la recidiva e la mortalità
FATTORI PREDITTIVI DI ALTO RISCHIO
- Variabili del paziente
- Età <15 aa o >45 aa
- Sesso maschile
- Anamnesi familiare di ca tiroideo
- Variabili del tumore
- Tumore > 4 cm
- Malattia bilaterale
- Estensione extratiroidea
- Varianti scarsamente differenziate
- Tumori o metastasi che concentrano scarsamente il radioiodio
- Metastasi linfonodali
- Metastasi a distanza
- Età 15-45 aa
- Sesso femminile
- Anamnesi familiare negativa per ca tiroideo
- T1-T2 N0 M0
- Ecografia del collo: evidenzia linfonodi sospetti
- RMN cervico-mediastinica nel sospetto di lesioni infiltranti le strutture adiacenti
- PET-Tc ?N.B. evitare Tc con mdc: interferenza con l'uptake del radioiodio per mesi
- Il gold-standard è la tiroidectomia totale quando la diagnosi di carcinoma è certa.
- In molti centri viene effettuata la tiroidectomia quasi totale (Residuo ghiandolare dopo tiroidectomia quasi totale - Carella C. et al., 1999)
- Un grosso residuo non consente di raggiungere elevati livelli di TSH necessari per aumentare l'uptake di I (TSH ≥ 30 U/ml) - Goldman JM et al., 1980
- Un grosso residuo può
- tiroidectomia totale o quasi totale con o senza dissezione linfonodale
- terapia radiometabolica (I) dell'eventuale 131 residuo tiroideo e delle metastasi
- terapia soppressiva con L-tiroxina.
- Lo iodio 131 viene utilizzato come radiofarmaco sfruttando il suo particolare tropismo per la tiroide: ciò permette di convogliare una notevole quantità di rads alla ghiandola, risparmiando dall'azione lesiva i tessuti sani circostanti.
- La dose di 131I varia tra i 30 e i 100 mCi: la quantità aumenta per volumi tiroidei residui maggiori e diminuisce con l'aumentare dell'uptake ghiandolare.
- Per l'ablazione di tessuto residuo tumorale accertato o altamente sospettosono richieste dosi maggiori di 131I, variabile in base all'istotipo, allo stadio e all'estensione tumorale.
- Solo in assenza di tessuto tiroideo normale il dosaggio della Tg, in condizioni di TSH elevato, è un test sensibile per la presenza di cellule neoplastiche. (Spencer CA et al., 1998)
- L'ablazione del residuo consente la distruzione di cellule tiroidee destinate a divenire neoplastiche o di microcarcinomi occulti. (Sugg SL et al., 1998)
- Scarsa efficacia in presenza di metastasi linfonodalilaterocervicali e nelle forme scarsamente differenziate (variante "a cellule insulari" del ca follicolare, varianti "a cellule alte" - "a cellule colonnari" del ca papillare, Ca acellule di
- E' stato stimato che per dosi cumulative superiori ai 500 mCi nei soggetti più volte trattati con radioiodio per malattia persistente, 1:300 sviluppa tumori secondari: leucemia, ca dell'intestino tenue, della vescica, forse il camammario. De Vathaire et al.,1997; Black et al., 1998; Vassilopoulou-Sellin et al., 1999)
- La polmonite da radiazioni è un potenziale effetto collaterale che si verifica per dosi > 80 rads in presenza di metastasi polmonari avide di iodio.
- Effetti collaterali immediati in genere transitori sono:
- Scialoadenite osservata nel 5-40% dei pazienti trattati, correlata con la dose somministrata e talora responsabile di ageusia e xerostomia cronica Van Nostrand et al. 1986, Wartofsky et al. 1998, Mandel & Mandel, 2003
- Danno testicolare transitorio Mazzaferri EL 2002
- tiroidectomia totale o quasi totale con o senza dissezione linfonodale
- terapia radiometabolica (I) dell'eventuale residuo tiroideo e delle metastasi
- terapia soppressiva con L-tiroxina.
- Consente una riduzione significativa del tasso di recidiva, sia locale che delle metastasi a distanza. Mazzaferri & Jhiang, 1994; Mazzaferri, 1997
- La percentuale delle recidive è minore in condizioni di TSH ≤ 0.05 U/ml. Pujol et al. 1996
- Cardiovascolari: Tachicardia sinusale,
- Dosaggio della Tireoglobulina durante la terapia soppressiva con L-T4 o dopo stimolo con TSH
- Scintigrafia total body con radioiodio (WBS)
- Ecografia del collo (linfonodi laterocervicali, recidiva locale)
- Tc o RMN collo-mediastino, torace con mdc (linfonodi, metastasi polmonari)
- 18FDG-PET
- Dosaggio della Tireoglobulina
- Il dosaggio della Tg sierica
I TUMORI DELLA TIROIDE
Variabili influenzanti la recidiva e la mortalità
FATTORI PREDITTIVI DI BASSO RISCHIO
Vengono considerati a bassissimo rischio gli incidentalomi papillari di pochi mm completamente escissi. In assenza di precedente
irradiazione al collo, familiarità per ca tiroideo, noduli nel lobo controlaterale, linfonodi è sufficiente la sola lobectomia + Terapia soppressiva con L-T4 e attento follow up Cooper et al., 1998 Sopravvivenza a 5 anni in base all'istotipo e allo stadio di malattia Stadio Papillifero Follicolare I 100% 100% II 100% 100% III 94% 79% IV 82% 37% Il ca follicolare ha una prognosi peggiore del ca papillare soprattutto negli stadi più avanzati Hundahl et al. 1998, 2000 Percentuale cumulativa di recidiva, metastasi a distanza e morte per cancro in base all'età Mazzaferri EL & Kloos RT, 2001 Trattamento del carcinoma differenziato della tiroide 3 TEMPI - tiroidectomia totale o quasi totale con o senza dissezione linfonodale - terapia radiometabolica (I) dell'eventuale 131 residuo tiroideo e delle metastasi - terapia soppressiva con L-tiroxina. • Tiroidectomia totale o quasi totale con o senza dissezione linfonodale Valutazione pre-operatoria Dopoaver posto la diagnosi di sospetto carcinoma differenziato della tiroide, prima dell'intervento chirurgico, vanno eseguiti:mascherare l'uptake di I131 delle eventuali metastasi cervicali e polmonari. Vassilopoulou-Sellin R et al., 1993; Miccoli P et al., 1998
Il carcinoma papillifero può essere multicentrico.
Trattamento del carcinoma differenziato della tiroide
3 TEMPI
2. Ablazione radiometabolica (I) del residuo tiroideo 131
RAZIONALE
radiofarmaco.
2. Ablazione radiometabolica (I) del residuo tiroideo 131
VANTAGGI
2. Ablazione radiometabolica (I) del residuo tiroideo 131
LIMITI
Hürthle) in genere scarsamente captanti il radioiodio. Haugen, 2004
Ablazione radiometabolica (I) del residuo tiroideo 131
SVANTAGGI
Ablazione radiometabolica (I) del residuo tiroideo131
RAZIONALE Mazzaferri EL & Kloos RT, 2001
Trattamento del carcinoma differenziato della tiroide
3 TEMPI
3. Terapia soppressiva con L-T4:
RAZIONALE
La soppressione della secrezione endogena di TSH elimina un importante fattore di crescita delle cellule tumorali dei carcinomi differenziati della tiroide, le quali esprimono il recettore del TSH.
3. Terapia soppressiva con L-T4
VANTAGGI
3. Terapia soppressiva con L-T4
EFFETTI COLLATERALI
extrasistoli efibrillazione atriale, ipertrofia ventricolare sinistra. Biondi B et al., 1993
Neurologici: Bassi livelli di TSH sono stati associati al Morbo di Alzheimer e alla demenza. Kalmijn S et al., 2000
Ossei: osteopenia, osteoporosi con aumentato rischio di fratture vertebrali e del collo femorale Bauer DC et al., 2001
Terapia soppressiva con L-T4
DURATA
In assenza di segni di recidiva dopo 5 anni di "suppressive therapy" (TSH ≤ 0.1 U/ml) è possibile ridurre il dosaggio dell' L-T4: "mild suppressive therapy" (TSH: 0.2-0.5 U/ml).
Nelle forme a basso rischio è possibile limitare la terapia soppressiva al 1° anno post-ablazione in presenza di segni evidenti di remissione della malattia (Tg/rhTSH ≤ 0.7 ng/ml).
Gestione dei pazienti affetti da carcinoma della tiroide
Le strategie di follow-up variano a seconda dei fattori di rischio del singolo paziente e delle caratteristiche del tumore primitivo.
Attento
seguente modo:Follow up nei primi anni dopo la diagnosi
Mazzaferri EL & Kloos RT, 2001
I TUMORI DELLA TIROIDE
Follow-up:
I TUMORI DELLA TIROIDE
Follow-up:
La Tg è una glicoproteina sintetizzata e secreta dalle cellule tiroidee sia normali che neoplastiche in un soggetto sottoposto a tiroidectomia e ablazione con I, livelli di Tg > 2ng/ml forniscono una prova indiretta di tessuto tiroideo normale o neoplastico.
I TUMORI DELLA TIROIDE
Dosaggio della tireoglobulina:
I kit attuali di dosaggio della Tg presentano una sensibilità elevata con valori minimi identificati di 0.7ng/ml. È preferibile controllare tale marker nello
stessolaboratorio allo scopo di paragonare i risultati nel corso del follow up.