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IPOTALAMO
L'ipotalamo svolge 2 funzioni:
- Controllo del sistema nervoso, per il mantenimento dell'omeostasi dell'organismo: coordina le attività autonome, la composizione dei fluidi corporei, regola la pressione sanguigna, la temperatura, il metabolismo energetico, la funzione riproduttiva, i fattori come lo stress, la fame, la sete, l'equilibrio idrico-salino, il ciclo sonno-veglia, le funzioni vegetative, ecc.
- Regola e controlla il sistema endocrino: controlla tutti gli organi endocrini periferici con la produzione di fattori di rilascio che agiscono direttamente sull'ipofisi, stimolandone o inibendone la produzione di ormoni, così da garantire una corretta omeostasi all'organismo.
Nell'ipotalamo sono situati raggruppamenti di cellule nervose, nei cui pirenofori vengono prodotte sostanze di tipo ormonale, e vengono definiti nucleo neurosecernenti e il materiale da essi prodotto viene chiamato neurosecreto. Si distinguono 2 gruppi.
principali di nuclei neurosecernenti:
Nuclei magni-cellulari: sono rappresentati dal nucleo sopra-ottico, posto al di sopra del chiasma dei nervi ottici e dal nucleo para-ventricolare, in corrispondenza del 3˚ ventricolo.
I neuroni di questi nuclei producono l'ossitocina e la vasopressina (o ormone antidiuretico), trasportati lungo i loro assoni e secreti dalle terminazioni nervose che si trovano nella neuroipofisi; l'ossitocina stimola la contrazione della muscolatura uterina durante il parto, e favorisce la produzione di latte. La vasopressina agisce sulle cellule dei tubuli distali e dotti collettori del rene, di cui aumenta la permeabilità all'acqua, favorendone il riassorbimento.
Nuclei parvi-cellulari: sono situati in varie sedi dell'ipotalamo. I neuroni che li costituiscono producono sostanze attive di natura polipeptidica, chiamate ormoni di rilascio, RH che agiscono sulle cellule dell'adenoipofisi e ormoni inibitori, IH.
Gli ormoni di rilascio
Per l'adenoipofisi: l'ipotalamo produce ormoni trofici, prodotti solo ed esclusivamente a livello ipotalamico; dopo essere state prodotte, entrano nel circolo del sistema portale ipotalamo-ipofisi, giungendo all'adenoipofisi, stimolandola nella produzione di tropine, che a loro volta stimolano le varie ghiandole endocrine a produrre ormoni. Queste tropine vengono distinte e classificate in base alla loro natura e alla funzione cui sono preposte:
- TRH, è l'ormone trofico che stimola l'adenoipofisi a produrre TSH (tireotropina), che induce la tiroide a produrre T3 e T4;
- CRH, è l'ormone trofico che stimola l'adenoipofisi a produrre ACTH (corticotropina), che induce la produzione ormonale nel surrene di cortisolo, aldosterone e steroidi sessuali (in misura molto minore nella donna, perché l'80% degli ormoni sessuali viene prodotto dall'ovaio; nell'uomo in misura ancora più ridotta, perché il 95%
1. L'ipotalamo produce gli ormoni trofici che regolano l'attività dell'adenoipofisi, una ghiandola endocrina situata alla base del cervello.
2. TRH: è l'ormone trofico che stimola l'adenoipofisi a produrre TSH (ormone tireostimolante), che a sua volta stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei (T3 e T4) che regolano il metabolismo.
3. GHRH, GHIH: sono gli ormoni trofici che stimolano/inibiscono l'adenoipofisi a produrre GH (somatotropina), che induce principalmente la produzione ormonale nel fegato, in cui viene prodotto l'IGF, che stimola l'accrescimento osseo.
4. PRH, PIH: sono gli ormoni trofici che stimolano/inibiscono l'adenoipofisi a produrre PRL (prolattina), che stimola la secrezione di latte nella ghiandola mammaria.
5. GNRH: è l'ormone trofico che stimola l'adenoipofisi a produrre FSH e LH, le gonadotropine, i quali inducono la produzione ormonale degli steroidi sessuali da parte di testicolo e ovaio:
- Nella donna l'FSH stimola la follicologenesi, mentre l'LH stimola lo scoppio del follicolo, inducendo l'ovulazione (se non c'è LH la donna non ovula);
- Nell'uomo l'FSH stimola la spermatogenesi, cioè la produzione di spermatozoi, mentre l'LH stimola la produzione degli ormoni sessuali da parte dei testicoli.
di androgeni (testosteronee aldosterone);A livello dell'ipofisi, il controllo del rilascio di PRL e TSH è duplice. L'ormonerilasciante la PRL è la dopamina (PRH, PIH), una catecolammina che agisce sulsistema nervoso simpatico. Quando si ha un blocco della produzione di dopamina,però si ottiene anche un effetto limitante sul TRH: questo non solo va a determinareun incremento della prolattina, ma anche dei valori di TSH (quando si somministranofarmaci che interferiscono con la dopamina, si ottiene un effetto negativo anche sullatiroide, per cui non sempre un aumento del TSH è associabile a una disfunzionetiroidea, ma al contrario potrebbe essere associato all'uso di farmaciantidopaminergici, che facilitano la digestione).Gli ormoni di inibizione:
1. SHRIH, ormone inibente l'ormone della crescita;
2. MIF, fattore inibente i melanociti;
3. PIF, fattore inibente la prolattina.
IPOFISI è una ghiandola endocrina, detta anche ghiandola pituitaria,
La posta al di sotto dell'ipotalamo è accolta nella fossa ipofisaria dello sfenoide, detta "sella turcica", che si trova inferiormente al chiasma ottico. L'ipofisi presenta 2 porzioni distinte: l'adenoipofisi (ipofisi anteriore) e la neuroipofisi (ipofisi posteriore). La modalità con cui i fattori di rilascio ipotalamici arrivano nelle 2 porzioni è differente, poiché l'ipotalamo e l'ipofisi sono collegati mediante: un sistema vascolare, sistema portale ipotalamo-adenoipofisi, e un sistema nervoso, sistema ipotalamo-neuroipofisi.
Ipotalamo-Adenoipofisi: i fattori di rilascio arrivano all'adenoipofisi mediante un sistema portale, cioè una doppia rete capillare, che consente la circolazione di questi fattori dall'ipotalamo all'ipofisi anteriore.
Ipotalamo-Neuroipofisi: i fattori di rilascio arrivano alla neuroipofisi mediante fibre nervose, che connettono l'ipotalamo con la porzione posteriore.
dell'ipofisi, così che vi sia il rilascio dei fattori prodotti a livello dell'ipotalamo. La funzione ipofisaria non è regolata solo da queste tropine: il rilascio delle tropine è influenzato da stati emotivi, che vengono elaborati dalla neocorteccia, si ha una regolazione della produzione di ammine, che stimolano determinate strutture del sistema nervoso a indurre la produzione di tropine a livello ipofisario. Queste ammine sono rilasciate dal sistema nervoso (precisamente dalla neocorteccia) e una volta giunte all'ipotalamo controllano e mediano il rilascio di tropine da parte dell'adenoipofisi.
Le tropine sono quindi influenzate da diversi fattori che provengono dalla neocorteccia e sono in grado di stimolare o inibire il loro rilascio; questi fattori sono:
- Formazione reticolare attivatrice (ciclo sonno-veglia);
- Talamo (percezione del dolore);
- Sistema limbico (percezione di emozioni, come paura, rabbia, e sensi);
l'olfatto);
Sistema visivo (percezione visiva).
NEUROIPOFISI
Fattori di rilascio per la neuroipofisi: i corpi delle cellule neurosecernenti ipotalamiche secernono 2 ormoni, l'ossitocina e la vasopressina (ADH), che vengono successivamente accumulati in vescicole e inviati alla neuroipofisi attraverso i fasci nervosi che collegano l'ipotalamo all'ipofisi posteriore.
Lo stimolo che induce la neuroipofisi a rilasciare nel torrente circolatorio l'ADH (ormone che serve per il riassorbimento di acqua a livello renale, quando l'organismo ne sta perdendo grosse quantità), è il quantitativo di acqua nell'organismo; mentre per il rilascio di ossitocina (l'ormone che nella donna favorisce la contrazione dell'utero durante il parto), viene rilasciato solo al momento di preparazione e durante il parto, infatti in condizioni normali non ha alcuna funzione.
Nella neuroipofisi i 2 ormoni vengono accumulati e rilasciati solo sotto
Lo stimolo neuroipofisario proviene dall'ipotalamo o dalla periferia. Quindi la ghiandola funge da deposito per due ormoni prodotti dall'ipotalamo.
La vasopressina (ADH) è un peptide di 9 amminoacidi con funzione di ormone, neurotrasmettitore e modulatore della trasmissione nervosa. La maggior parte della vasopressina presente nel sistema nervoso centrale viene sintetizzata dai nuclei sopraottico e paraventricolare dell'ipotalamo. Da questi nuclei viene trasportata tramite gli assoni alla neuroipofisi, dove viene immessa nel torrente circolatorio e svolge importanti funzioni secretorie eomeostatiche. Quest'ormone viene rilasciato nelle seguenti condizioni:
- Disidratazione dell'organismo: la vasopressina determina il recupero di fluidi attraverso la formazione di urine più concentrate, determinando anche un aumento della pressione arteriosa in quanto ha anche attività vasocostrittrice. In realtà, anche l'aldosterone e i peptidi natriuretici regolano i fenomeni di
concentrazione ediluizione delle urine.
2. Contrazione del volume plasmatico:la vasopressina viene prodotta inseguito a stimolazione dei barocettoripresenti nelle carotidi e nelle altrearterie e dei volocettori a livellodell’atrio destro. La liberazione divasopressina in questo caso viene indotta da emorragie, attraverso i meccanismisopracitati);Aumenti della concentrazione plasmatica di colecistochinina3. ;Stimolazione da parte di Angiotensina II4. ;Fisiologicamente svolge 3 importanti funzioni:Mantiene il bilancio idrico dell’organismo;a.b. Riduce la produzione di urina, aumentando il riassorbimento di H2Onei dotti collettori;c. Azione vasocostrittrice con aumento della pressione arteriosa.Viene secreta in seguito a 2 stimoli principali:a. Aumento della concentrazione di elettroliti nel sangue;Diminuzione di pressione o volume sanguigno;b.La mancata produzione di vasopressina causa diabete insipido, cioè diabete senza la glicemia, con iper-produzione di
urina.
OSSITOCINA: anch'essa è un peptide di 9 amminoacidi, prodotto dai nuclei ipotalamici sopra-ottico e para-ventricolare. Viene accumulato nella neuroipofisi, come avviene per l'ADH. La produzione di ossitocina avviene soprattutto sul sesso femminile (le donne hanno in media il 30% in più rispetto agli uomini), su cui determina:
- Stimolazione delle contrazioni della muscolatura liscia dell'utero (sia durante l'orgasmo, che durante il momento del parto), favorendo la liberazione di dopamina;
- Stimolazione delle cellule dei dotti lattiferi delle mammelle, provocando la secrezione del latte e favorendo la liberazione di prolattina.
La produzione di ossitocina viene stimolata da:
- Stimolazione tattile di seni e capezzoli (reazione uguale a quella dell'allattamento);