Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Emile Durkheim Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Aspetto dinamico: Legge dei tre stadi

Il progresso intellettuale della società è nei tre stadi:

  • Rapporto tra "l'insieme delle nostre esigenze materiali" e l'azione volta a soddisfarle.
  • Conquista
  • Difesa
  • Lavoro

Affermazione della dimensione morale: funzione di sintesi tra le dimensioni intellettuale e pratica. Qua domina l'istinto sociale che, seppur non sia una legge distinta, sono individuabili tre stadi successivi:

  • Civico
  • Collettivo
  • Universale

Aspetto statico: analisi delle componenti fondamentali dell'ordine umano

Ossia leggi di coesistenza dei diversi elementi che compongono l'unità sociale e le costanti strutturali che formano questa (esempi sono le istituzioni religiose, politiche, la proprietà privata ecc.)

Potere politico: funzione di controllo e coordinamento

Attività produttiva: funzione di conciliare la tendenza all'autonomia individuale con l'esigenza di

Associazione e di concorso nell'agire collettivo per il raggiungimento di fini comuni. È la famiglia l'unità fondamentale della società. La divisione del lavoro sociale 1893 è una tesi di dottorato con l'intenzione di definire il campo del pensiero sociologico.

Tesi principale: le società moderne sono delle società differenziate (parla divisione del lavoro sociale, ossia di divisione delle mansioni e specializzazione delle competenze). Qual è la ragion d'essere della divisione sociale? Non serve a creare più felicità tra gli individui, bensì cooperazione, solidarietà (parola chiave anche in Comte). Durkheim sostiene che la differenziazione dei ruoli obblighi alla reciproca dipendenza e quindi alla costruzione di un tipo di coesione sociale.

In antichità diverse funzioni potevano venire svolte da singoli individui (il capo tribù, per esempio, poteva coprire ruoli magici e organizzativi).

oggi esiste una maggiore autonomia dell'individuo con la nascita di diritti e della loro salvaguardia, mentalità che pone il soggetto distinguibile dalla società a cui appartiene. Durkheim ipotizza due tipi di solidarietà sociale. Solidarietà meccanica: dovuta ad un comune grado di assoggettamento degli individui. Essa è caratterizzata da una coscienza collettiva (intesa come insieme delle credenze e dei sentimenti comuni alla media dei membri di una stessa società). Solidarietà organica: tipica delle società moderne. Hanno maggiore peso i vincoli funzionali, ossia i rapporti di reciproco bisogno dell'attività di altri. Ciò consente di non considerare i valori e le norme comuni e di ampliare lo spazio alla diversità degli attori sociali. La divisione del lavoro sociale risolve un problema sociale, non individuale. Ossia: concedendo maggiore autonomia, e quindi togliendo assoggettamento, il collante sociale.vienereinserito per mezzo della divisione del lavoro che porta ad una necessaria interdipendenza. Risulterà poi semplicistica allo stesso Durkheim. Nella prefazione alla seconda edizione l'autore specifica che bisogna favorire lo sviluppo di nuove istituzioni che creino solidarietà. Ciò implica che la divisone in sé risulta inefficace ad adempiere alla sua funzione, screditando leggermente la tesi. Infatti, esistono conflitti e anomie. La divisione è una forma di organizzazione che da sola non crea solidarietà, ma ha bisogno di qualcosa in più. Bisogna educare gli individui ad essere solidali per mezzo di determinate istituzioni: gruppi professionali (ad esempio il concetto di sindacato); concetto che c'era già in parte in Comte. Creare spirito di gruppo e di solidarietà promosso e sostenuto dallo Stato: individuare tutti i collanti della società. Questa revisione nasce dalla constatazione che nelle società.

industriali hanno ancora valenza i valori e le norme condivisi: il focus allora si sposta sulla diversità dei contenuti della stessa coscienza collettiva. La divisione del lavoro ha valore sociale solo in quanto si esprime attraverso regole giuridiche e morali e forme istituzionali (contro Spencer), che cambiano unicamente da repressive a restitutive (fondate sull'attribuzione ed il rispetto dei diritti). Sostituzione dell'integrazione con il consenso. È tramite il diritto che la coscienza collettiva si sostanzia, e l'indice di devianza indica una maggiore o minore integrazione sociale.

Regole del metodo sociologico, 1895

Quando ci si accinge a spiegare un fenomeno sociale, bisogna cercare separatamente la causa efficiente che lo produce e la funzione che esso assolve (funzione ha qui il significato usato in biologia di attività che si rende necessaria per la soddisfazione di un bisogno dell'organismo vivente) per quanto riguarda i fenomeni sociali,

ciò che è da determinare è la corrispondenza tra il fatto ed i bisogni generali dell'organismo; in che cosa consista questa corrispondenza, oltre il fatto che sia intenzionale o meno. realtà specifica con i suoi caratteri propri. La società è un'entità sui generis, un sistema in quanto Se è vero che la funzione di un fatto sociale consiste nella produzione di effetti utili per la società stessa, allora La funzione di un fatto sociale deve essere cercata nei rapporti che esso ha con qualche finalità sociale. Ciò significa che il modo che ha la società di agire sull'individuo è di tipo coercitivo e che quindi è l'individuo, plasmato dalla società, a dover essere compreso a partire dal sociale. (si adotta il paradigma della struttura). Il fatto sociale è: Maniere di agire, di pensare e di sentire, esterne all'individuo, e che sono dotate di un potere dicoercizione in virtù del quale si impongono a lui Particolarmente riferito verso la dimensione culturale e istituzionale del sociale: rappresentazioni, regole, ecc. La cristallizzazione dell'insieme degli elementi culturali (coscienza collettiva) costituisce le maniere d'essere, ossia i fatti sociali che sono diventati strutture stabili e non si manifestano direttamente nell'agire. Dimensione culturale e normativa Diventa ovvio che focalizzandosi sulla società come risultato di valori e norme culturali, il momento dell'agire non viene più considerato fonte di produzione di queste norme, bensì agire adattato agli ordini già presenti. Presupposti fondamentali del funzionalismo posti implicitamente da Durkheim Esiste un sistema rispetto al quale le varie parti sono in una posizione subordinata
  1. Questo sistema deve sopravvivere, ossia mantenere unità ed equilibrio all'interno del rapporto
  2. con l'ambiente
Tale sopravvivenza(bisogni) richiede adeguate attività (funzioni del sistema)3. Significa quindi che la dinamica del sistema consiste nel problema dell'adeguatezza delle norme alle condizioni da affrontare, ossia nel problema della legittimazione delle norme, cioè della capacità di produrre consenso tra gli individui affinché vengano attuate. [la agency, allora, potrebbe risiedere nella adesione o meno alle norme; infatti, l'individuo preesiste alla società solo come entità psico-fisica] Società: fenomeno morale di solidarietà collettiva che impone norme e valori che gli individui devono assimilare ed introiettare. A partire dalla conoscenza scientifica di fondano principi morali adeguati alle esigenze, vengono sostenuti dalle autorità della società come elemento di coesione in quanto di controllo. Durkheim allora definisce la dimensione di indeterminatezza quella individuale per il desiderio di infinito e dimensione di

determinatezza quella che appartiene all'ordine sociale. Il suicidio. Studio sociologico, 1897

Il suicidio come indicatore della situazione sociale, generalmente indica uno squilibrio tra integrazione e regolazione

Suicidio caso esemplare di fatto sociale

Le cause del suicidio non devono essere cercate a livello individuale, bensì in cause sociali che hanno esercitato potere sull'individuo

Allo stesso modo devono essere individuati altri fattori sociali e ciò che li causano in relazione ad una patologia sociale.

Le condizioni interne che portano al suicidio sono prodotte dalla costituzione dei gruppi sociali.

Il grado di integrazione di un gruppo sociale è inversamente proporzionale al tasso di suicidi: a basso livello di integrazione corrisponde al livello di suicidio.

Tipi di suicidio:

Per carenza di norme:

  • Suicidio egoistico: scarsa integrazione degli attori sociali; la condizione individuale porta a una presa di responsabilità di fronte a Dio (nel
caso protestante) che sopraffà l'individuo. Suicidio anomico: nelle situazioni di rapido cambiamento sociale (o passaggio degli individui da uno ad un altro contesto sociale), quando viene a mancare il calore della comunità e l'individuo si trova a dover fronteggiare da solo i colpi della sorte. Assenza di limitazioni che portano l'individuo ad illudersi a dismisura (vedi crollo Wall Street); Crisi felici situazione di anomia Per eccesso di integrazione: - Suicidio altruistico: quando la coscienza collettiva sovrasta quella individuale. - Quando la comunità prevede dei sacrifici (morte onorevole; vedova indiana che sale sul rogo del marito defunto; kamikaze) - Quando l'individuo non è capace di vivere al di fuori dei valori della società. - Oppressione sistemica al punto da voler congedarsene situazione fatalistica - (Suicidio fatalistico non più presente nella società moderna) - Il suicidio è legato.alla divisione del lavoro sociale. Essa svolge una funzione di coesione sociale, fornendo un sistema di valori e norme condivise che regolano il comportamento degli individui all'interno della società. Il concetto di anomia è centrale nella teoria di Durkheim. L'anomia si verifica quando le norme sociali diventano deboli o inconsistenti, creando un senso di disorientamento e di mancanza di scopo nella vita degli individui. Durkheim sostiene che l'anomia è una delle cause principali del suicidio, in quanto gli individui si sentono privi di un quadro di riferimento stabile e di una guida morale. Durkheim utilizza il concetto di religione per illustrare come la società fornisca un sistema di valori e norme che aiutano a prevenire l'anomia. La religione, secondo Durkheim, non è semplicemente una fantasia o un'illusione, ma una istituzione sociale che svolge una funzione importante nella vita delle persone. Egli studia le forme elementari della vita religiosa, concentrandosi sulle pratiche religiose degli aborigeni australiani che praticano un credo totemico. Durkheim sostiene che dietro al totem non esiste una entità spirituale o una realtà trascendente, ma la venerazione per il totem è un modo per esprimere la venerazione per il gruppo sociale e per i valori della società. La religione, quindi, è un insieme di credenze e pratiche che contribuiscono a mantenere la coesione sociale e a fornire un senso di identità e di scopo nella vita degli individui.cose sacre. che riuniscono in una comunit&ag
Dettagli
A.A. 2019-2020
4 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher david.petrouchev di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero sociologico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Tosini Domenico.