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TERAPIA
- supporto trasfusionale con globuli rossi e piastrine
- chemioterapia (remissione completa quando blasti < 5%)
- profilassi meningea
- consolidamento remissione e chemio di mantenimento
- se recidiva —> trapianto allogenico di staminali emopoietiche
NB: nella forma Phil+ la proteina P190 è sensibile all’Imatinib, che viene combinato con la chemio. 13 di 43
SINDROMI MIELODISPLASTICHE
Anemia macrocitica o normocitica; possibile leuocopenia o piastrinopenia.
Disordine della cellula staminale emopoietica: anomala differenziazione e maturazione dei progenitori
emopoietici e un aumentato rischio di evoluzione clonale (fino alla leucemia mieloide acuta).
Condizione di emopoiesi inefficace che comporta citopenia nel sangue periferico.
Iposegmentazione nucleare nei granulociti neutrofili
Ipercellularità midollare
Megacariociti ipolobulati mononucleati
Sideroblasti ad anello: eritroblasti con mitocondri che accumulano ferro e si dispongono ad anello intorno al
nucleo.
STEP
- interessamento unilineare (anemie refrattarie)
- interessamento multilineare (citopenie refrattarie con displasia multilineare; in questo ambito si ha il
sottotipo specifico con sideroblasti ad anello)
- comparsa di blasti
Cancerogenesi multistep: accumulo di lesione pre-neoplastica che comporta l’espansione della staminale
emopoietica, poi accumulo di eventi genetici secondari che ne alterano la capacità di differenziazione
-
Anemia refrattaria con eccesso di blasti tipo 1 se blasti >5% nel midollo
- tipo 2 se 10-19%
- se invece >20% —> leucemia mieloide acuta
ALTERAZIONI CROMOSOMICHE
Chr 5, 7 e talvolta anche altri
Soprattutto geni regolatori epigenetici (TET2, DNMT3A, ASXL1) e implicati nello splicing dell’RNA (SF3B1,
SRSF2)
• Sindrome del 5q-
Piastrine normali o addirittura aumentate
Nel midollo megacariociti ipolobulati
Delezione delle braccia lunghe del chr 5 —> aploinsufficienza di questi geni, ovvero mancanza di
uno dei due alleli, e quindi espressione ridotta delle proteine codificate da quei geni; è una
delezione; questo basta a trasformare la cellula (effetto dose-dipendente).
Farmaco Lenalidomide.
• Anemie refrattarie con sideroblasti ad anello
• Leucemia mielomonocitica cronica
C’è sia un difetto di maturazione a livello di una o più linee, sia un’eccessiva proliferazione a livello di
altre linee: si ha eccessiva proliferazione di monociti e anemia o piastrinopenia.
TERAPIA
- trasfusione eritrociti concentrati o piastrine
- stimolazione midollare con fattori di crescita emopoietica: farmaci sub-intensivi come la 5-azacitidina
(interferisce con la metilazione del DNA)
- chemioterapia
- trapianto allogenico fino a 60-65 anni, quindi non applicabile nella maggioranza dei pz —> ci si limita a
rallentare la progressione della malattia e ad interferire con essa.
GENI MUTATI NELLE SINDROMI MIELODISPLASTICHE
SF3B1, un fattore di splicing, nell’anemia refrattaria con sideroblasti ad anello.
Se il fattore di splicing è mutato, lega l’RNA più a monte e anziché tagliare esattamente in corrispondenza
della giunzione esone-introne, taglia un po’ dopo e lascia dentro una parte di introne. Il fattore di splicing
opera su centinaia di geni a valle e se taglia in maniera non corretta, l’RNA può essere mutato per un
meccanismo di frame-shift. Quindi un fattore di splicing mutato può portare ad un’abnorme espressione
deficitaria di decine di altri geni a valle.
Esistono farmaci che agiscono inibendo i fattori di splicing mutati. 14 di 43
MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE
Si distinguono in Phil + e Phil-
POLICITEMIA VERA
Hb alta —> DD con le condizioni di eritrocitosi
EMOPOIESI regolata da eritropoietina, prodotta dal rene; non è continua, ma dipende dall’ossigenazione,
che regola un sistema formato da tre proteine: HIF, VHL e PHD (prolin-idrossilasi).
Normossia: PHD ha O2 per ossidare HIF, HIF idrossilato è degradato da VHL e non media la
trascrizione del gene per epo perché HIF è distrutto.
Ipossia: l’organismo ha bisogno di più globuli rossi, quindi più epo; avendo poco O2 la PHD
non può idrossilare HIF, che non viene degradato e migra nel nucleo e si lega all’altra
subunità HIF —> il complesso media la trascrizione di un complesso di geni, tra cui epo.
Quando arriva epo, essa si lega al recettore e lo attiva, che a sua volta attiva JAK2 che
fosforila il recettore stesso, che si ancora a STAT; STAT viene fosforilato, dimerizza e migra
nel nucleo e media la trascrizione di geni.
Se ci sono mutazioni di JAK2 (come nella policitemia vera) il meccanismo resta attivo
costitutivamente, indipendentemente dall’arrivo del ligando.
- ACQUISITE: si sviluppano nel corso della vita; primitive (problema nel midollo) o
ERITROCITOSI secondarie (midollo sano, ma qualcosa agisce su di esso e porta a maggiore
produzione di globuli rossi)
- EREDITARIE: rarissime; primitive o secondarie (mutazione di PHD, HIF, VHL o
emoglobinopatie con alta affinità per O2)
Patologia rara; età mediana di diagnosi è maggiore di 60 anni.
JAK2
Legata alla mutazione di (di solito amminoacido V617F esone 14 mutazione puntifomre, ma è
possibile anche esone 12 con duplicazioni o delezioni).
JAK2 è una tirosin-chinasi.
CLINICA
HB alta
Sintomi vasomotori (formicolio mani e piedi, mal di testa, ronzio alle orecchie, acufeni) per danno al
microcircolo + complicanze vascolari (emorragie e più spesso trombosi); possibile rubeosi del volto,
splenomegalia, prurito acquagenico.
DIAGNOSI
- mutazione JAK2
- Hb alta
- cellulari aumentata alla biopsia ossea e iperplasia trilineare
- epo bassa perché la sintesi è bloccata per feedback negativo
- crescita spontanea colonie eritroidi
Nella biopsia ossea di solito non c’è fibrosi (al massimo di grado 1) —> DD con mielofibrosi
Accertamenti di primo livello: emocromo, epo, emogas arterioso (per escludere problema di ossigenazione
polmonare che porta ad eritrocitosi secondaria) e venoso (per escludere emoglobinopatie), ricerca
mutazioni JAK2 e valutazione del ferro.
TERAPIA
pz basso rischio: < 60 anni, no trombosi —> salasso per tenere ematocrito <45%, aspirina basso
• dosaggio
pz alto rischio: > 60 anni o trombosi precedente —> terapia citoriduttiva con idrossiurea; novartis (JAK
• inibitore)
ERITROCITOSI ACQUISITE SECONDARIE: indotte da ipossia (patologia polmonare BPCO o eritrocitosi da
fumo o apnee notturne o ipertensione con stenosi arteria renale) oppure dovute ad inappropriata
produzione di eritropoietina (tumore, doping). 15 di 43
TROMBOCITEMIA ESSENZIALE
Piastrine alte; malattia rara, colpisce più le donne, età mediana di insorgenza 50-60 anni.
MEGACARIOCITOPOIESI regolata dalla TPO trombopoietina, prodotta principalmente a livello epatico.
La maggior parte delle piastrine stanzia nella milza (1/3). La via di trasduzione è
ancora una volta JAK-STAT. TPO lega il suo recettore MPL, che dimerizza e
attiva JAK2, che fosforila STAT, che dimerizza, va al nucleo e media la
trascrizione di geni.
Si ha aumento di piastrine in:
- piastrinosi primitive (trombocitemia essenziale, policitemia vera, mielofibrosi primaria, LMC, 5q-)
- piastrinosi reattive o secondarie
- trombocitemie ereditarie, molto rare
Quindi bisogna escludere situazioni di infezione-infiammazione, carenza di ferro e tumori —> anamnesi,
VES e PCR, valutazione ferro corporeo e sangue occulto feci, marker neoplastici.
PATOGENESI
Mutazione di JAK2 50-60%, anche qui la V617F (no esone 12!)
• CARL 1/3 dei pz, inserzioni o delezioni (tipo 1 o 2) che alterano il metabolismo del calcio
• MPL 5-10%, amminoacido più frequentemente mutato è W515
• pz tripli negativi (hanno probabilmente altre mutazioni ancora da individuare)
•
CLINICA
Pz normali, al limite problemi legati al microcircolo; oppure esordio per complicanza vascolare trombotica o
emorragica (molte piastrine ma funzionano male; > 1 milione); possibile splenomegalia (non presente nella
policitemia vera!)
DIAGNOSI
- piastrinosi
- proliferazione linea megacariocitaria alla biopsia ossea
- escludere altre patologie
- marcatore clonale
- mutazione JAK, CARL, MPL (ma non sempre)
DD policitemia vera ha aumento Hb
• mielofibrosi primaria ha screzio mieloide: cellule immature mieloidi nel sangue periferico; inoltre
• fibrosi alla biopsia ossea e splenomegalia
LMC chr Philadelphia e con analisi citogenetica si trova BCR/ABL
• sindromi mielodisplastiche hanno alla biopsia ossea i segni di mielodisplasia + 5q- si esclude con
• analisi citogenetica
Può evolvere verso la mielofibrosi o verso la leucemia acuta, ma il rischio è più basso rispetto alla
policitemia vera; l’aspettativa di vita è abbastanza buona, mentre per la policitemia è meno buona.
TERAPIA
- basso rischio: < 60 anni, no eventi vascolari, piastrine < 1 milione —> antiaggregante con aspirinettaa
100mg/die
- alto rischio —> trattamento citoriduttivo con idrossiurea (ben tollerato ma complicanze a lungo termine),
interferone (non è un chemioterapico, ma è mal tollerato anche se ha meno complicanze a lungo
termine), anagrelide
JAK2 inibitore si usa solo nella policitemia vera 16 di 43
MIELOFIBROSI PRIMARIA
60-70 anni.
Geni mutati JAK2 V617F è la più frequente
• CARL
• MPL
• pz tripli negativi
•
Il pz non è asintomatico come nelle altre due!
- sintomi sistemici: calo peso, sudorazione, febbre, prurito
- splenomegalia
- Hb di solito bassa perché il midollo fibrotico funziona male
- piastrine e leucociti a volte alti (è una malattie mieloproliferativa) a volte bassi (se prevale la fibrosi e il
midollo funziona male)
- screzio blastico: elementi immaturi nel sangue periferico sia linea eritroide che mieloide + a volte
autoimmunità associate
- alla biopsia ossea megacariociti atipici e fibrosi midollare
- aumento LDH
- dacriociti: eritrociti a lacrima, tipici delle situazioni con fibrosi midollare
- cluster densi di megacariociti (invece nella trombocitemia sono lassi)
- frequente la complicanza evolutiva leucemica —> unica mieloproliferativa in cui si fa il trapianto
- aspettativa di vita molto ridotta
PROGNOSI E TERAPIA -
Si usa lo score IPSS che valuta età > 60 anni
- Hb < 10
- globuli bianchi
- balsti
- sintomi sistemici
e in base al rischio si attuano strategie diverse; il trapianto si fa solo ad alto rischio (trapianto: aspettativa di
vita di 135 mesi).
GENI MUTATI NELLE MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE
JAK2
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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