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TALASSEMIE
▪ β
Il difetto è spesso una mutazione puntiforme che interessa il gene in uno dei “punti
caldi” del processo di trascrizione o di traduzione (alterazioni del promoter, delle zone
di splicing, del sito di poliadenilazione, ecc.) Sono descritti circa 50 difetti molecolari
in grado di abolire o di ridurre fortemente la sintesi della globina. Si avrà:
β
0 talassemia: abolizione della sintesi
β
+ talassemia: forte riduzione della sintesi
β
In base alla severità del quadro clinico e dell’anemia di possono distinguere 3 forme di
talassemia:
1. Talassemia Maior
2. Talassemia Intermedia
3. Talassemia Minor talassemia maior
β (morbo di cooley)
DEFINIZIONE Severa anemia congenita a trasmissione autosomica
+ 0
dominante caratterizzata da ridotta (β ) o assente (β ) sintesi
delle catene globiniche e conseguentemente di HbA.
β
EZIOPATOGENESI Venendo a mancare le catene , resta un grande eccesso di
β
catene libere, che precipitano formando corpi di inclusione
α
che si fissano alla membrana cellulare, danneggiandola e
determinando così una grave lisi eritroblastica
endomidollare e la riduzione della sopravvivenza degli
eritrociti maturi
CLINICA Grave anemia congenita cronica, refrattaria ad ogni terapia,
con ittero e splenomegalia (iperplasia della polpa rossa da
esaltata emarginazione e distruzione eritrocitaria).
La diagnosi viene posta entro i primi 6 mesi di vita per il
pallore, il colore itterico, l’inappetenza e la dispepsia.
Durante lo sviluppo compaiono ritardo di crescita staturale e
sessuale, la facies con aspetto “similasiatico” con
accentuazione dei bozzi frontali, taglio mongoloide degli
occhi, prominenza delle ossa mascellari.
LABORATORIO Anemia ipocromica e microcitica, molto grave (Hb: 46 g/dl)
con basso numero di eritrociti (2 milioni/mm3), schistocitosi,
forme bizzarre, eritrociti a bersaglio, ecc.
Mielobiopsia: enorme iperplasia eritroblastica con
eritropoiesi inefficace e accumulo di una grande quantità di
ferro emosiderinico.
Diagnosi definitiva con elettroforesi: prevalenza di HbF
DECORSO E Legati alla gravità dell’anemia e alla strategia terapeutica
PROGNOSI trasfusionale e ad una terapia chelante del ferro
Gravi conseguenze della terapia emotrasfusionale cronica:
emosiderosi secondaria e trasmissione di malattie virali
TERAPIA Volta a: mantenere un livello di Hb costantemente elevato,
possibilmente >1011 g/dl e prevenire le complicanze della
terapia trasfusionale.
L’apporto di ferro con l’emotrasfusione comporta
inevitabilmente un accumulo del metallo nell’organismo. Per
questo si usa un trattamento da iniziare il più precocemente
possibile con chelanti del ferro e in particolare,
desferrioxamina B con una dose media raccomandata di
40mg/Kg/ogni12ore, in perfusione continua sottocutanea
talassemia intermedia
DEFINIZIONE Talassemie di severità intermedia
EZIOPATOGENESI Di solito il quadro genetico è caratterizzato da una doppia
eterozigosi per geni talassemici lievi, in grado cioè di
produrre una discreta quota di catene oppure dalla
β
contemporanea presenza di una talassemia omozigote e di
β
una talassemia; in questo caso, anche se il quadro genetico
α
è più complesso, si ha un minore impatto clinico, in quanto
la contemporanea riduzione della sintesi delle catene α
riduce lo sbilanciamento tra produzione di catene globiniche,
con ridotta precipitazione di catene α
CLINICA Hb < 10 g/dl
splenomegalia costante
nessuna o scarsa necessità di trasfusioni
sviluppo somatico normale
talassemia miNor
β
DEFINIZIONE E’ la forma eterozigote della talassemia.
β
Condizione con o senza anemia e sintomatologia clinica,
diagnosticabile solo laboratoristicamente, con l’esame
emocromocitometrico e morfologico del sangue e con
l’elettroforesi delle emoglobine.
L’importanza della diagnosi è informare il portatore che la
sua unione con un altro talassemico può portare al
β
concepimento di un individuo gravemente malato
EZIOPATOGENESI Modesta riduzione della sintesi delle catene e quindi
β
dell’HbA. La vita media delle emazie è normale e
l’eritropoiesi inefficace è solo moderatamente aumentata
CLINICA Frequente la diagnosi casuale, poiché la clinica è quasi
sempre assente. In alcuni casi sintomi legati all’anemia:
lieve astenia, facile affaticabilità, subittero e lieve
splenomegalia
LABORATORIO Modesta anemia (Hb: 912 g/dl) ipocromica e microcitica
reticolocitosi: >6.000.000/ml
poichilocitosi, emazie con punteggiatura basofila
(espressione della precipitazione di catene )
α
aumento delle resistenze globulari osmotiche
DECORSO E Generalmente buoni, dipendono essenzialmente dai valori
PROGNOSI emoglobinici
TERAPIA Non esiste terapia efficace per la talassemia eterozigote
β
Hb LEPORE
▪
E’ un’emoglobina anormale con formula globinica ( ) che si produce a seguito di
α δβ
2 2
un ineguale appaiamento meiotico dei due cromosomi omologhi, con formazione di un
gene di fusione .
δβ
La condizione di omozigosi realizza un quadro clinico grave simile al morbo di Cooley.
In condizione di eterozigosi la sintesi di tutte le catene è conservata, e si troverà solo
una quantità variabile di Hb Lepore; il quadro clinico è quello della talassemia minor.
TALASSEMIE
▪ α
La sintesi delle catene è regolata da 2 loci genici, posti sui cromosomi 16: quindi vi
α
sono 4 geni . La gravità dell’ talassemia dipende dal n° di geni talassemici o
α α α
meglio dal n° di geni mancanti. Infatti il difetto sottostante alle talassemie,
α α
consiste nella mancanza di uno o più geni .
α
Se entrambi i geni di un cromosoma sono mancanti talassemia 0
- α α
1. Se ciò avviene solo in un cromosoma, il soggetto sarà eterozigote per l’
α
talassemia 0
2. Se avviene in entrambi i cromosomi omologhi, il soggetto sarà omozigote per
l’ talassemia 0
α
Se solo uno dei geni di un cromosoma è mancante talassemia +
- α α
1. Se avviene solo in un cromosoma, il soggetto sarà eterozigote
2. se avviene in entrambi i cromosomi omologhi, il soggetto sarà omozigote
talassemia 0
α
Stato eterozigote: produce un quadro clinico ed ematologico simile a quello della
β
talassemia minor: modesta anemia, spesso subclinica, con livello emoglobinico non
inferiore a 10 g/dl e aumentato numero di emazie, piccole e ipocromiche. Il difetto
di sintesi delle catene fa sì che le catene che restano libere si uniscono a
α γ
formare un tetramero patologico ( )4 riconoscibile elettroforeticamente e noto
γ
come Hb Bart
Stato omozigote: è incompatibile con la vita, poiché l’organismo manca di tutti 4 i
geni e non può fabbricare alcuna Hb normale
α
talassemia +
α
Sia lo stato omozigote che quello eterozigote possiedono un numero di geni α
sufficienti per non sviluppare una grave anemia. Anzi, l’eterozigote non è neppure
anemico e presenta solo emazie piccole e ipocromiche.
Malattia da HbH
Dovuta a doppia eterozigosi per talassemia 0 e +
α
Il pz possiede un solo gene sufficiente a sostenere la sintesi di una quantità
apprezzabile ma inferiore al necessario di HbA. Pertanto si avrà un’anemia
ipocromica e microcitica come tutte le talassemie, di grado da severo a moderato.
Dopo la nascita vi sarà un eccesso di catene libere che si riuniscono a formare un
β
tetramero detto HbH: emoglobina fortemente instabile che precipita facilmente
all’interno dell’eritrocita alterandone le proprietà fisiche, rendendo la membrana più
rigida e determinandone la lisi precoce.
EMOGLOBINOPATIE
ANEMIA FALCIFORME
EZIOPATOGENESI La sostituzione di alcuni aminoacidi comporta un’alterazione
delle proprietà fisiche delle molecole emoglobiniche che,
invece di rimanere in soluzione all’interno dell’eritrocita,
polimerizzano o si aggregano.
La più importante per frequenza e gravità è l’HbS, dove
l’aminoacido 6 delle catene è sostituito da una valina; a
β
causa di questa sostituzione, quando la pO2 si riduce, le
molecole assumono la configurazione desossi e, a causa della
sostituzione aminoacidica, polimerizzano e formano dei
cristalli all’interno dell’eritrocita deformandolo e facendogli
assumere una forma rigida a falce. Questi eritrociti per la
loro rigidità, vengono rapidamente captati e distrutti dai
macrofagi, donde l’anemia emolitica da ridotta
sopravvivenza delle emazie. Inoltre, gli eritrociti a falce, si
agglutinano nel torrente circolatorio, ostruendolo e
provocando infarti.
CLINICA E L’HbS è causa di malattia conclamata in condizione di
LABORATORIO omozigosi e di una malattia minore o nessuna malattia in
eterozigosi,
Manifestazioni cliniche, che si cominciano ad evidenziare
dopo il 6° mese di vita, comprendono:
sintomi e segni legati all’anemia emolitica cronica
- sintomi e segni causati da fenomeni vasoocclusivi a
- livello dei piccoli e rossi vasi (crisi dolorose, danno
d’organo). Costituiscono la causa più importante di
morbidità e mortalità; se si occludono i piccoli vasi:
ischemia e microinfarti che provocano crisi dolorose,
localizzate per lo più a livello addominale, toracico o
articolare. Se la vaso occlusione si verifica a carico dei
vasi di maggiore calibro può provocare un danno di
organo più rilevabile; a seconda della sede colpita,
possono verificarsi episodi infartuali, anche letali, a
livello polmonare, cerebrale, epatico, ecc.
DIAGNOSI Si fa in laboratorio osservando in vitro il fenomeno della
falcizzazione (dopo incubazione delle emazie con una
sostanza riducente) e con l’elettroforesi o la cromatografia
dell’emoglobina (l’HbS migra più lentamente dell’HbA)
DECORSO E L’omozigosi per l’HbS è fortemente invalidante, in cui la
PROGNOSI mortalità è rilevante
TERAPIA Trattamento conservativo e sintomatico: analgesici,
idratazione, ossigenoterapia e, occasionalmente, trasfu