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ELETTROFORESI DELLE PROTEINE

Il test consiste nel separare le proteine presenti nel siero in funzione del loro peso molecolare sottoponendole a un campo elettrico. I cinque tipi di proteine normalmente identificati dal test variano la loro presenza in funzione di molte malattie differenti. Una diminuzione dell'albumina può essere dovuta a cirrosi, insufficienza epatica, oppure a malassorbimento, magari per diarrea cronica (con innalzamento delle Alfa 2 globuline e delle gammaglobuline), o a disturbi renali (con innalzamento di Alfa 2 e Beta globuline e diminuzione delle gammaglobuline). L'innalzamento delle globuline Alfa 1 e 2 indica la presenza di un'infiammazione. L'aumento generalizzato di tutte le globuline può indicare molte altre malattie che richiedono ulteriori approfondimenti (dalle infezioni di lunga durata alle epatiti croniche). La diminuzione delle gamma globuline indica una carenza di linfociti B e, quindi, una maggiore predisposizione alle.

infezioni (in altre parole, il sistema immunitario è depresso).

Valore normale

Sono possibili variazioni, in media si considera:

  • albumina, 60 % o 43 g/l;
  • Alfa 1 globulina, 4% o 3 g/l;
  • Alfa 2 globulina, 8% o 6 g/l;
  • Beta globulina, 12% o 9 g/l;
  • gamma globulina 16% o 12 g/l.

TRIGLICERIDI

Sono una delle forme con le quali i grassi viaggiano nel sangue. Ne esistono di due tipi:

  • esogeni (derivati dagli alimenti) ed endogeni (sintetizzati dal fegato).

Significato

L'aumento dei trigliceridi nel sangue (ipertrigliceridemia) può essere causato da un'alimentazione troppo ricca di grassi oppure da alterazioni del metabolismo dei lipidi. In questo caso di parla di ipertrigliceridemia primitiva. L'ipetrigliceridemia può però anche dipendere da altra malattia come diabete non compensato, sindromi nefrotiche, pancreatiti, alcolismo acuto (ipertrigliceridemia secondaria).

L'ipertrigliceridemia è un fattore di rischio cardiovascolare come

L'ipercolesterolemia.

Valore normale: il valore normale è inferiore a 1,60 g/l, ma dipende dal metodo adottato dal laboratorio.

Analisi del Sangue - Interpretazione Risultati di Laboratorio - a cura di Massimo Pag. 2

BILIRUBINA

È un pigmento (sostanza colorata) originata dalla distruzione dell'emoglobina. Nel fegato questa sostanza viene combinata ad altre sostanze (bilirubina coniugata) ed espulsa nelle vie biliari.

Significato: un eccesso di bilirubina non coniugata può indicare una insufficiente produzione di sangue (anemie refrattarie) oppure un'eccessiva distruzione dei globuli rossi. Normalmente nel sangue la bilirubina coniugata non è presente o comunque dovrebbe esserlo in quantità trascurabili. Se raggiunge valori elevati, significa di solito che ci sono problemi biliari extraepatici (calcoli della colecisti o del coledoco, tumore del pancreas) o intraepatici (cirrosi, epatite, tumori del fegato).

Valore normale: Bilirubina totale, da

3 a 10 mg/l; bilirubina coniugata, assente.

FOSFATASI ALCALINE

Enzimi che partecipano al metabolismo dei composti fosforici organici presenti in tutti i tessuti e particolarmente abbondanti in fegato, ossa, intestino reni. Tuttavia l'80 per cento delle fosfatasi alcaline presenti nel sangue proviene da fegato e ossa.

Significato

Un innalzamento dei livelli delle fosfatasi alcaline può indicare malattie ossee o del fegato. Se l'aumento è accompagnato da quello delle gamma-GT (GGT), si tratta di disturbi delle vie biliari; in caso contrario si tratta di malattie delle ossa: rachitismo nel bambino, morbo di Paget (eccessivo rimodellamento dell'osso), iperparatiroidismo, particolari metastasi ossee nell'adulto. Le fosfatasi, invece, non aumentano nell'osteoporosi. Alcuni farmaci, come la pillola anticoncezionale, fanno diminuire il livello di questi enzimi; altri, come gli anticonvulsivanti, lo fanno aumentare.

Valore normale

Dipende dal metodo adottato dal laboratorio.

in generale da 23 a 71 UI/l

COLESTEROLEMIA (totale e HDL)

Il colesterolo è una sostanza che entra nella composizione delle lipoproteine, le proteine che provvedono a portare i grassi alle cellule (LDL, VLDL...) e dalla periferia dell'organismo al fegato (lipoproteine HDL).

Significato

Analisi del Sangue – Interpretazione Risultati di Laboratorio – a cura di Massimo Pag. 3

Una quantità elevata di colesterolo nel sangue viene considerata un fattore di rischio per l'aterosclerosi e, di conseguenza, per molte malattie cardiache.

L'ipercolesterolemia può essere secondaria a un altro disturbo (insufficienza della tiroide, cirrosi biliare, pancreatite...) o primitiva. Oltre al dato totale, però, si deve tenere presente la quantità di colesterolo HDL, che è invece un fattore protettivo. Quindi è più preoccupante un basso livello di colesterolo HDL che un alto livello di colesterolo totale.

Valore normale

Colesterolo totale,

fino a 200 mg/dl; fino a 260 mg /dl (oltre i 50 anni); HDL, da 40 a 50mg/dl (uomini); da 50 a 60 mg/dl (donne).

TRANSAMINASI

Le transaminasi sono enzimi prodotti dal fegato. Di transaminasi ne esistono diverse, ma quelle valutate di preferenza sono SGPT e SGOT.

Significato

Praticamente in tutte le malattie del fegato e delle vie biliari si registra un aumento dei livelli di transaminasi. Tuttavia valori particolarmente elevati dell'ALT (SGPT) e dell'AST (SGOT) - pari a 300 e più UI - sono frequenti soprattutto in caso di epatite virale acuta. Di norma in questa malattia l'ALT (SGPT) è più elevata dell'AST (SGOT) e nel 50 per cento dei malati supera le 500 UI.

Valore normale

ALT (SGPT) da 5 a 40 UI/l; (AST) SGOT, da 5 a 35 UI/l.

TESTOSTERONE

È il principale ormone androgeno dell'uomo, prodotto da particolari cellule dei testicoli. Nella donna, invece, è un prodotto della trasformazione di un altro ormone prodotto dalle surrenali.

Nell'uomo il calo del testosterone indica un'insufficienza delle gonadi, che può essere dovuta a insufficienza dell'ipofisi o tumore dell'ipotalamo (due ghiandole endocrine), con abbassamento degli ormoni follicolo stimolante e luteinizzante, oppure a danni periferici (orchiti, castrazione...), con aumento degli altri due ormoni. Nella donna il dosaggio del testosterone (associato a quello di altri ormoni) serve a stabilire la causa dell'irsutismo.

Valore normale da 4 a 8 mcg/l (uomini); da 0,2 a 0,6 mcg/l (donne).

L'esame emocromocitometrico

Analisi del Sangue - Interpretazione Risultati di Laboratorio - a cura di Massimo Pag. 4

L'esame emocromocitometrico o emocromo è utilizzato per la valutazione del numero delle cellule del sangue. Si effettua su un campione di sangue prelevato mediante puntura di una vena, generalmente del braccio. Il sangue è quindi immesso in una provetta contenente una sostanza

anticoagulante (per impedirne la coagulazione che lo renderebbe inservibile per questo esame) e conservato a temperatura ambiente fino al momento dell'effettuazione dell'esame. Oggi si usano macchine, chiamate contatori elettronici, che permettono di analizzare un campione in poche decine di secondi e forniscono anche numerosi indici utili per stabilire se esistono anomalie a carico delle cellule del sangue. Prima di approfondire il significato delle sigle e dei termini (molto spesso in inglese) del referto fornito dal laboratorio, che a molti possono sembrare astrusi, è necessario fare delle premesse. Primo, l'unità di misura per il numero delle cellule del sangue può essere il microlitro (mL), cioè un milionesimo di litro, oppure il litro (L). Se per esempio nel campione di sangue ci sono 5.000 globuli bianchi si vedrà sul referto, accanto alla sigla per i globuli bianchi: 5 x 103/mL oppure 5 x 109/L, che è la stessa cosa. Secondo, accantomL o L di sangue. Una diminuzione del loro numero si definisce anemia, mentre un aumento può indicare una condizione come la policitemia. Hb. Sigla per l'emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno. Viene misurata in grammi per decilitro (g/dL) di sangue. Una bassa concentrazione di emoglobina può indicare anemia. Hct. Sigla per l'ematocrito, che rappresenta la percentuale di volume occupato dai globuli rossi nel sangue. Viene misurato in percentuale. Un valore basso può indicare anemia, mentre un valore alto può indicare disidratazione. MCV. Sigla per il volume corpuscolare medio, che rappresenta la dimensione media dei globuli rossi. Viene misurato in femtolitri (fL). Un valore basso può indicare anemia da carenza di ferro, mentre un valore alto può indicare anemia da carenza di vitamina B12 o acido folico. MCH. Sigla per l'emoglobina corpuscolare media, che rappresenta la quantità media di emoglobina presente nei globuli rossi. Viene misurato in picogrammi (pg). Un valore basso può indicare anemia da carenza di ferro, mentre un valore alto può indicare anemia da carenza di vitamina B12 o acido folico. MCHC. Sigla per la concentrazione di emoglobina corpuscolare media, che rappresenta la concentrazione media di emoglobina nei globuli rossi. Viene misurato in grammi per decilitro (g/dL). Un valore basso può indicare anemia da carenza di ferro, mentre un valore alto può indicare anemia da carenza di vitamina B12 o acido folico. Platelets. Sigla per le piastrine, che sono piccoli frammenti di cellule coinvolte nella coagulazione del sangue. Viene misurato in numero per mL o L di sangue. Una bassa conta di piastrine può indicare una condizione chiamata trombocitopenia, mentre un'alta conta può indicare una condizione chiamata trombocitosi. Questi sono solo alcuni dei parametri più importanti dell'emocromo. Ricorda che i valori di riferimento possono variare da laboratorio a laboratorio e possono essere influenzati da diversi fattori come l'età, l'esercizio fisico e altri.mL o L di sangue. L'anemia è una diminuzione dei GR (ma in alcune anemie, come le talassemie, il numero dei globuli rossi può essere aumentato), mentre un loro aumento è indicato dal termine poliglobulia o eritrocitosi. Un altro termine per GR è emazie. Hb. Sigla per Hemoglobin o emoglobina in italiano. Esprime la quantità (espressa in grammi) di Hb presente in un L di sangue. A volte si usa il decilitro (dL) come unità di misura. Dire che il campione esaminato contiene 15 grammi di Hb per dL o 150 grammi per L è la stessa cosa. Ht. Sigla per Hematocrit o ematocrito in italiano. Esprime la percentuale del volume del sangue che è occupato dai GR. Un Ht del 45% o 0,45 indica che il 45% del volume totale del sangue è occupato dai GR; il restante 55% è costituito dal plasma. Il valore dell'ematocrito segue di pari passo quello dei GR, per cui esso è diminuito nelle anemie e aumentato nelle poliglobulie. MCV, MeanCorpuscular Volume, o Volume Corpuscolare Medio. Indica il volume medio dei globuli rossi. I GR normali sono, per quanto riguarda il volume, normocitici. Se il volume diminuisce, come nelle talassemie o nell'anemia da carenza di ferro, i GR sono definiti microcitici; se aumenta (p.e. nelle anemie da carenza di vitamina B12) si avrà una macrocitosi delle emazie. MCH, Mean Corpuscolar Hemoglobin. Indica la quantità media di emoglobina in ogni globulo rosso. MCHC, Mean corpuscolar Hemoglobin Concentration o Concentrazione Emoglobinica Corpuscolare Media. Indica la concentrazione media di emoglobina all'interno del singolo globulo rosso. PLTS, Platelets o Piastrine. Indica il numero di piastrine presenti nel campione esaminato. Piastrinopenia o trombocitopenia è la diminuzione delle piastrine; piastrinosi o trombocitosi indica un loro aumento.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
9 pagine
SSD Scienze mediche MED/15 Malattie del sangue

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ematologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Liso Arcangelo.