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Unità 2

Siamo partiti da una metodologia diffusa nella metà degli anni 70, nel dibattito sull'elezione politica e sulle motivazioni che spingono gli elettori a votare in Italia.

Nell'organizzare i tre quadranti (tre modi di andare al voto), l'autore di questa matrice ha individuato due assi molto semplici: sull'asse orizzontale ha distinto l'interlocutore, il destinatario del voto; sull'asse verticale ha distinto fra il voto del cittadino (citizen) e il voto collettivo (people).

In alto a sinistra abbiamo il voto collettivo, un voto che si muove con una logica non strettamente individuale, intercetta il partito, ed è proprio quel voto tipico dei partiti di massa, il voto di appartenenza. Chi esprime questo tipo di voto lo interpreta come "identificazione soggettiva con una forza politica che egli ritiene abbia col proprio gruppo sociale di appartenenza un rapporto di identificazione organica piuttosto che"

disemplice rappresentanza istituzionale". Qui troviamo i termini ideology and socialization, che completano la nostra matrice. Il voto di appartenenza ha caratterizzato i primi decenni della storia repubblicana, quando il voto per un partito esprimeva l'appartenenza ad una forza politica che promuoveva l'interesse di specifici gruppi sociali. Si possono richiamare alla memoria i casi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, che proponevano ai propri elettori una ben definita visione ideologica più che una serie di alternative programmatiche. Tuttavia il voto d'appartenenza resiste ancora oggi come fattore rilevante che orienta le scelte elettorali.

In basso a destra, abbiamo il voto di scambio, qui prevale il rapporto individuale tra il singolo cittadino e il leader: io ti do il mio consenso e tu mi ricambi il favore. In America lo chiamano patronage, un sistema di distribuzione di favori su base particolaristica. In questo caso

Le motivazioni di voto si basano sull'aspettativa di una contropartita all'espressione della preferenza elettorale. Questo comportamento di voto, a differenza del voto di opinione, è dunque legato al conseguimento di un interesse immediato ed individuale. Votante o votato diventano così due soggetti di una relazione di scambio. La base sociale di questo tipo di voto è in primo luogo da ricercarsi nelle aree sociali più periferiche.

In basso a sinistra, abbiamo il voto di opinione, caratterizzato dal cittadino che questa volta a titolo individuale che non tutela direttamente il proprio interesse, ma cerca di ottenere dal partito per il suo programma e quindi è l'opinione. Il concetto di policy Elezioni e comportamento di voto 4 al centro del quadrante è usato come sinonimo di tematica, programma, vale a dire tutte le politiche pubbliche che un dato partito desidera implementare, attuare, una volta vinte le elezioni. Il voto di opinione

Presuppone che i cittadini mostrino «un alto grado di integrazione nel sistema politico, una sostanziale adesione e fiducia nel metodo e nelle procedure che regolano la scelta». Sue caratteristiche sono l'alto livello di incertezza, la sua variabilità nel tempo e la forte esposizione alla congiuntura politica. Il voto di opinione presuppone la razionalità degli elettori, che è uno dei punti centrali del paradigma egemone negli studi elettorali. Il dibattito sulla razionalità dell'elettore inizia con il testo di Anthony Downs e la definizione del paradosso dell'elettore razionale.

Unità 3: L'Italia dal periodo post referendario, è stata caratterizzata dall'avvento di un nuovo tipo di motivazione di voto e di nuove forme di comportamento elettorale, incentrate sulla figura del leader. Un leader carismatico o anche detto populista, proprio perché questo leader ha basato la propria forza di traino sulla capacità di

Rivolgersi direttamente al popolo. Ecco che quel quadrante in alto a destra, Leadership e People, diventa il quadrante per antonomasia della trasformazione del comportamento elettorale in Italia e naturalmente delle Elezioni e comportamento di voto.

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Publisher
A.A. 2022-2023
6 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rosscom di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Calise Mauro.