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Amplificatori a due transistori in tecnologia bipolare

A parità di corrente di lavoro, lo stadio Darlington presenta una resistenza di ingresso volte più grande rispetto allo stadio ad emettitore comune. La resistenza di uscita è il parallelo delle resistenze viste ai collettori di Q1 e Q2, cioè:

Ro = Rr || Rr1 || Rr2

Dove:

Rr = gm / (2πfc1)

Rr1 = gm1 / (2πfc2)

Rr2 = gm2 / (2πfc3)

Essendo poi:

β = gm * Rc / (2πfc1)

β = gm1 * Rc1 / (2πfc2)

β = gm2 * Rc2 / (2πfc3)

Si può concludere che:

β = Rr / Rc1

Sarà dello stesso ordine di quella di un emettitore comune, cioè:

Ro = Rr / β

Si può calcolare facilmente il guadagno di corrente; infatti:

β = β1 + β2 + β1 * β2 / (1 + β1 * β2)

≅o (1 ) (5.36)1 2 1 2ii Per ricavare la transconduttanza basta notare che:V V V1 1β β β= = = ≅ =T T Tr (5.37)π β2 2 2 2g I I I gm C F C C m2 2 2 1 1 1Poiché la resistenza di emettitore di Q é per la legge che caratterizza l’inseguitore di emettitore si ha:r1 π 2r 1 1= ≅ ≅π 2v v v vb 2 b1 b1 b1 2 2 (5.38)+ rπ 2g m1Essendo:=i g v (5.39a)o m 2 b 2risulta:i g v g= ≅ =o m 2 b 2 m 2g (5.39)m v v2 2b b 2Quindi il Darlington, rispetto alla configurazione ad emettitore comune, ha un guadagno di corrente un centinaio divolte più elevato, una transconduttanza simile, ma degli svantaggi da sottolineare: β= una risposta in frequenza limitata poiché la base di Q non é più un punto a bassa impedenza perché er V I2 π T C 1é una corrente piccola rispetto alla corrente di lavoro.I C 1 un rumore maggiore a parità di corrente di polarizzazione, dovuto al fatto che Q lavora

con correnti piccole.

15.3 Amplificatore differenziale

L'amplificatore differenziale si presenta come nella fig. 5.6. I transistori Q e Q vengono detti "ad emettitori accoppiati" o "coppia differenziale"; la polarizzazione avviene tramite l'uso di un generatore di corrente che per semplicità si suppone ideale (); le resistenze ed costituiscono i carichi dello stadio.

Fig. 5.6 Amplificatore differenziale

5.3.1 Analisi della polarizzazione

Si ipotizzano i due transistori in regione attiva diretta, allora i legami tra le correnti di collettore e le tensioni base-emettitore sono espressi da:

V1BE = α1 * VI - IE1 * TC / FES1

V2BE = α2 * VI - IE2 * T2 / FES2

Come si vedrà più avanti, il circuito è costruito in perfetta

Dal circuito si evince facilmente che VVBE1 = VVBE2

BEsimmetria nel senso che si tenta di garantire il miglior matching possibile con opportuni accorgimenti ad esempio: costruzioni a bassa tolleranza relativa; tecnologie uguali; layout opportuno (i due transistori sono realizzati molto vicini per far si che naturali imperfezioni della fetta di silicio possano influire il meno possibile).

Si può ipotizzare quindi con una certa precisione che:

R1 = R2 = R3 (5.42)

C1 = C2 = Ce, per quanto riguarda i transistori:

α1 = α2 = α3 (5.43)

F1 = F2 = F (5.44)

E1 = E2 = E (5.45)

ES1 = ES2 = ES

Ricordando che:

IA = J (5.46)

ES = ES = ES

Dalle (5.40) e (5.41) segue subito:

IC1 = IC2 (5.47)

C1 = C2

Essendo in polarizzazione ambedue le basi dei transistori alla stessa tensione VB.

Amplificatori a due transistori in tecnologia bipolare

Si può osservare pure che le correnti di collettore oltre ad essere uguali, sono anche di valore fissato per la presenza del generatore ideale; infatti:

I = E / (E1 + E2) = 2αIE = F / (E1 + E2)

1 C 2 C 2= = −V V V R I (5.50)O1 O 2 CC C C
Si vede dunque che le correnti di polarizzazione e le tensioni di uscita dello stadio differenziale sono indipendenti dalla tensione di polarizzazione delle basi. Inoltre essendo V BE= −V V V (5.51)BE B E, la tensione agli emettitori cresce della stessa misura della che può essere quindi scelta in maniera arbitraria purché si mantengano Q e Q in zona attiva.

25.3.2 Parametri di piccolo segnale
Il circuito semplificato sarà: R RC1 C2v vo1 o2v Q Q vi1 1 2 i2REE
Fig. 5.7 Modello per piccolo segnale
Si definiscono due resistenze:
1. resistenza differenziale ( ): la resistenza che si vede tra i terminali di ingresso (fig. 5.8).
rid ): rapporto tra ed nella configurazione di fig. 5.9.
2. resistenza di modo comune ( r v iic S S A+iSi AS + -++ vv SS -- - r r
Fig. 5.8 Modello per il calcolo della Fig. 5.9 Modello per il calcolo dellaid icV - 8 Amplificatori a due transistori in tecnologia bipolare
Calcolo della

vS = -vvvri (5.52)
πsbe1be2 = β (5.53)
ma rrrgπ = π1mvs (5.54)
idi s
Calcolo della resistenza di modo comune
Utilizzando il modello semplificato con collegato come in fig. 5.9 si ottiene:
vS = +vvv (5.55)
sbe12RE = svr (5.56)
πbe12i = +s2vR (5.57)
REE2
Quindi:
rrβπ = +12rR (5.58)
ic
EE
β = rR (5.59)
ic
Calcolo del guadagno di tensione = -
Definendo come tensione di uscita applicando il principio di sovrapposizione degli effetti si ha:
vo = +vA1v1 + vA2v2 (5.60)

(5.60)o d id c icdove e , rispettivamente segnale di ingresso differenziale e segnale di modo comune, sono dati dalle seguenti:v vid ic= −v v v (5.61)id i1 i 2+v v= i1 i 2v (5.62)ic 2 V - 9Amplificatori a due transistori in tecnologia bipolareSostituendo si trova:−A A= 1 2A (5.63)d 2= +A A A (5.64)c 1 2Le motivazioni che portano a preferire l’espressione (5.60) della tensione d’uscita sono:>> , ragion per cui si può esprimere la tensione di uscita come funzione della sola differenza dei segnali diA Ad c ≅ ;ingresso: v A vo d id Si può mettere in evidenza un rapporto molto importante, il CMRR (Rapporto di Reiezione di Modo Comune) definitocome:A= dCMRR (5.64)AcUn elevato valore del CMRR indica non solo una buona amplificazione dei segnali differenziali a scapito di quelli dimodo comune, ma garantisce anche una migliore linearità del circuito ed una riduzione della reiezione del circuito aidisturbi dell’alimentazione.Calcolo

del guadagno differenziale

Si applicano i seguenti segnali:

v1 = -iv (5.65)

i1 = i2 (5.66)

per cui e; risulterà allora dalla (5.60) che

v1 = v2 = 0 (5.66)

dv = id (5.67)

di modo tale che la corrente che scorre attraverso la RE

Il circuito diventerà allora quello di fig. 5.10.

Circuito per il calcolo del guadagno di modo differenziale

V - 10 Amplificatori a due transistori in tecnologia bipolare

>>Nell'ipotesi che , si avrà:

r1 = r2

Rc1 = Rc2

C1 = C2

vo1 = -im1 (5.67)

vo2 = im2 (5.68)

da cui segue:

Ad = gm1 R1 = gm2 R2 (5.69)

Acm = gm1 R1 = gm2 R2 (5.70)

cioè il guadagno di uno stadio ad emettitore

comune.Calcolo del guadagno di modo comune: = =Si supponga di porre il segnale ad entrambi gli ingressi dello stadio: così che:v v v v1 2i i i i=v 0 (5.71)id =v v (5.72)ic i=A v v (5.73)c o iPer ottenere una semplificazione del circuito si può vedere la resistenza come il parallelo di due resistenze diR EEvalore doppio (fig. 5.11); di conseguenza, poiché non passa alcuna corrente tra i nodi A e B (gli emettitori sono allo stesso>> Q e Q si comportano dapotenziale) le due parti del circuito si possono considerare separate. Nell’ipotesi 2 R 1 g 1 2EE m, per cui:inseguitori e quindi le rispettive tensioni di emettitore possono essere considerate pari a v iv= ii (5.74)1e 2 R EENe segue che:vα= ii (5.75)1c 1 2 R EEcosì: Rα= − 1Cv v

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A.A. 2006-2007
166 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/01 Elettronica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettronica 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ingegneria Prof.