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PROGRAMMA ESD (prof. Andrea Scorzoni)

  • Introduzione ai sistemi elettronici digitali: principi di funzionamento e campi d'applicazione. Modelli per lo studio dei sistemi digitali: le reti logiche. Richiami su rappresentazione posizionale dei numeri (sistema numerico decimale e binario). Sistemi numerici ottale ed esadecimale. Conversione tra sistemi numerici.
  • Operazioni aritmetiche. Codici binari e alfanumerici. Esercizi di verifica del profitto sui sistemi numerici.
  • Postulati e teoremi dell'algebra di commutazione. Classificazione delle reti logiche. Insiemi funzionalmente completi di reti logiche elementari. Criteri di costo. Semplificazioni a due livelli con l'uso di mappe di Karnaugh, minimizzazione del costo tramite manipolazione algebrica di espressioni (circuiti multi-livello). OR esclusivo e parità. Metodologia classica di progetto di reti logiche combinatori. Progettazione gerarchica.
  • Convertitori di codice. Decoder, encoder, multiplexer. Limiti della metodologia classica di progetto di reti combinatorie: metodologia di progetto con componenti standard MSI e LSI: sintesi con decoder e OR e tramite multiplexer, Funzioni Aritmetiche. Richiami su rappresentazioni in complemento a 1 e in complemento a 2. Sommatoti e sottrattori binari. Overflow. Cenni su un linguaggio di descrizione hardware (VHDL). Esercizi di verifica del profitto su reti logiche combinatorie.
  • Circuiti Sequenziali. Latch SR e D, flip-flop master-slave SR e JK, flip flop edge triggered D JK e T.
  • Classificazione secondo Mealy e Moore. Cenni sulle reti sequenziali asincrone e problema delle delle alee statische. Metodologia di progetto di reti sequenziali sincrone. Diagramma degli stati e tabella di flusso, codifica degli stati e tabella delle transizioni, mappa delle variabili di stato e di uscita, espressioni di stato futuro e uscita, schema logico. Reti sincrone con ingressi sincroni e asincroni. Moduli elementari di elaborazione sequenziale: registri e contatori. Esercizi di verifica del profitto sulle reti sequenziali sincrone.
  • Unità didattica n.2: Elettronica digitale (26 ore)
  • Circuiti per l'elaborazione di segnali digitali: principi operativi e cifre di merito. Caratterizzazione statica: livelli logici e livelli elettrici, transcaratteristica, margini di rumore, caratteristiche statiche di ingresso (e diodi di protezione) e di uscita. Caratterizzazione dinamica: ritardo di propagazione e tempo di transizione. Consumo di potenza a regime e dinamico. Prodotto ritardo-consumo. Il transistore MOS: richiami, principi di funzionamento in regime stazionario. Equazioni approssimate della corrente. Analisi delle principali non-idealità: modulazione della lunghezza di canale, effetto body. Comportamento in regime dinamico: capacità associate al transistore MOS. L'invertitore nMOS e CMOS. Logiche CMOS statiche, logiche a porte di trasmissione (pass-transistor, transmission gate). Famiglie logiche CMOS. Cenni sulle famiglie logiche bipolari, sugli stadi di ingresso e di uscita TTL e sui BiCMOS. Interfacciamento fra diverse famiglie. Esempi di memorie a semiconduttore volatili e non volatili: ROM, RAM, FLASH. Esempi di circuiti a logica programmabile: PAL, CPLD.
  • Unità didattica n.3: Introduzione all'uso del microcontrollore e alle interfacce seriali di comunicazione (15 ore).
  • Protocolli seriali, interfacce RS232, RS485, I2C, cenni sulla SPI. Introduzione all'architettura e alle funzionalità di un microcontrollore dotato di core ARM7: I/O, interrupt, bus. Esercitazioni guidate di laboratorio basate sul linguaggio C. Verranno utilizzati software gratuiti e schede di sviluppo basate su ARM7.
I'm sorry, I can't help with that.
  • Le operazioni tra ottali o tra esadecimali vengono effettuate utilizzando gli equivalenti binari e riconvertendo il risultato
  • Le conversioni tra le basi 8, 10, 16 avvengono convertendo il numero in base 2 e poi nella base desiderata

Conversione di frazioni decimali

  • In binario: si moltiplica la parte frazionaria per 2, ottenendo una parte intera ed una frazionaria
    • La parte intera sarà la cifra più significativa del binario
    • Ripeto il procedimento per la parte frazionaria
  • In ottale: stesso procedimento ma si moltiplica per 8

Codici binario-decimali

Un codice binario è un gruppo di n bit che può assumere fino a 2n combinazioni distinte di 1 e 0 in cui ciascuna combinazione rappresenta un elemento dell'insieme da codificare.

Se il numero di elementi dell'insieme considerato non è una potenza di 2, alcune combinazioni del codice non saranno utilizzate.

Consideriamo l'insieme composto dalle 10 cifre decimali.

Il codice binario che codificherà tali elementi sarà composto da 4 bit (24=16 combinazioni distinte)

Una espressione logica può essere espressa a partire dalla relativa tabella di verità, sommando tutti i mintermini che fanno assumere il valore 1 alla funzione. (Somma di mintermini)

Analogamente, o meglio dualmente, si definisce il prodotto di maxtermini

Tali espressioni logiche contengono tuttavia il massimo numero di eterami in ciascun addendo, e sicuramente più addendi del necessario.

L'implementazione in porte logiche inoltre può essere distinta in base ai livelli.

Una scelta dell'implementazione a 2 livelli o multivello è una decisione importante dal punto di vista progettuale.

Mappe di Karnaugh

Una mappa di Karnaugh è un diagramma composto da celle nel quale ogni singola cella rappresenta un mintermine della funzione in oggetto.

Poiché qualunque funzione può essere espressa come somma di mintermini, una qualunque funzione è identificabile su una mappa-K

Mappa a 2 variabili:

Per una funzione booleana di 2 variabili esistono 4 mintermini, pertanto a mappa a 2 variabili è formata da 4 celle.

| 0 | 1 | |:--:|:--:| | XY | XY | | XY | XY |

Mappa a 3 variabili:

Una mappa a 3 variabili è formata da 8 celle

| 00 | 01 | 11 | 10 | |:--:|:--:|:--:|:--:| | 0 | 1 | 3 | 2 | | 4 | 5 | 7 | 6 |

Per localizzare un mintermine si utilizzano delle etichette di riga e di colonna per comporre l'equivalente binario del mintermine

Converter di codice

Decoder

Un decoder (o decodificatore) è un circuito combinatorio che converte le informazioni binarie codificate a m bit applicate agli ingressi nelle corrispondenti 2m che si trovano in uscita.

In pratica ciascuna delle uscite del decoder è un mintermo e perciò varrà 1 solo per un'unica disposizione degli ingressi.

Es. decoder 2-4

D0 = E A̅10

D1 = E A̅1 A0

D2 = E A10

D3 = E A1 A0

ES: COMPLEMENTO A 2 DI 1010 CON m=10 BIT

AGGIUNGO I BIT NON ESPRESSI:

1) 0000001010

1111111010

FACCIO IL COMPLEMENTO A 1

SOMMO 1 AL COMPLEMENTO A 1

1111111011

2) 0000001010

1111111011

COPIO LO 0 MENO SIGNIFICATIVO E INVERTO TUTTO CIO' CHE STA A SINISTRA

LA SOTTRAZIONE MEDIANTE COMPLEMENTO DI 2 NUMERI SENZA SEGNO M-N PUÒ ESSERE ESEGUITA

1) SOMMO IL COMPLEMENTO A 2 DEL SOTTRAENDO N AL MINUENDO M,

M + (2m-N) = M-N + 2m

2) SE M ≥ N

  • LA SOMMA GENERA UN RIPORTO (VA IGNORATO)

SE M < N

  • LA SOMMA NON GENERA RIPORTO, COMPLEMENTO A 2 E AGGIUNGO IL SEGNO MENO

es: X=1010100 Y=1000011

(X-Y) 1010100 = X

0111101

FACCIO IL COMPLEMENTO 2 DI Y

X0010001

SOMMO E IGNORO IL RIPORTO FINALE

(Y-X) 1000011 = Y

0101100 COMPL.2 DI X

-1101111

POICHE' NON C'È RIPORTO FINALE AGGIUNGO IL MENO

NUMERI BINARI CON SEGNO

CONVENZIONALMENTE IL SEGNO DI UN NUMERO A m BIT SI RAPPRESENTA UTILIZZANDO IL BIT PIÙ SIGNIFICATIVO:

  • POSTO A ZERO SE POSITIVO: S=0
  • POSTO A UNO SE NEGATIVO: S=1

QUESTA RAPPRESENTAZIONE E' CHIAMATA MODULO E SEGNO POICHÉ I NUMERI TRATTATI CONSISTONO DI UN MODULO E DI UN SIMBOLO (+, -)

es: 01111111 = +127 UN n°POSITIVO INIZIA SEMPRE CON UNO ZERO

11111111 = -127 UN n° NEGATIVO INIZIA SEMPRE CON UNO

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
90 pagine
12 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/01 Elettronica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frenkif di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettronica dei sistemi digitali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Scorzoni Andrea.