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Compiti di sviluppo e comportamento sintomatico
Il compito di sviluppo si riferisce a compiti specifici che la famiglia deve affrontare per trasformarsi e crescere in un preciso momento evolutivo. La definizione che la famiglia dà di un certo evento è parte della risposta e delle strategie adattive che essa mette in atto di fronte all'evento stesso.
Altro elemento sono le risorse che riesce ad attivare:
- Personali: caratteristiche di personalità, stato di salute, istruzione, disponibilità economica dei singoli familiari
- Familiari: stile di funzionamento, modo di gestire e integrare i bisogni di unità e stabilità con quelli di crescita, trasformazione e autonomia
- Sociali: risorse dell'ambiente sociale in cui vive la famiglia. Ci sono due tipi di sostegni sociali: reti informali (amici, parenti, vicini che forniscono sostegno strumentale, emotivo) e formali (scuole, servizi del tempo libero, servizi sociosanitari)
Lo psicologo attraverso la costruzione
famiglia, un segnale che qualcosa non sta funzionando correttamente. La famiglia deve essere in grado di riconoscere e affrontare questi segnali, cercando di adattarsi e di trovare soluzioni adeguate. L'ecomappa è uno strumento utile per visualizzare e valutare le relazioni all'interno della famiglia. Ogni membro della famiglia è rappresentato al centro del foglio, e intorno ad esso vengono disegnati i vari sistemi con cui si ha uno scambio relazionale. Questi sistemi possono includere parenti, amici, scuola, lavoro, comunità, ecc. Successivamente, il soggetto deve dare un giudizio sulla qualità di queste relazioni. Un'ecomappa vuota può indicare isolamento sociale, mentre un'ecomappa con diversi sistemi indica concentrazione delle risorse e delle energie, e funge da feedback positivo per il soggetto. Tuttavia, possono anche esserci sistemi diversi che indicano conflittualità e dispersione delle energie. È importante sottolineare che la famiglia normale, a differenza di quella patologica, è in grado di cambiare e adattarsi alle situazioni. Se il passaggio alla fase successiva avviene inapparenza, la famiglia o il singolo possono incontrare notevoli difficoltà. Il sintomo, quindi, ha la funzione di richiesta di cambiamento. Il comportamento sintomatico del singolo è la crisi di crescita della famiglia, un segnale che qualcosa non sta funzionando correttamente. La famiglia deve essere in grado di riconoscere e affrontare questi segnali, cercando di adattarsi e di trovare soluzioni adeguate.famiglia. La terapia introduce alternative nella vita della famiglia e permette di superare la fase di stallo: la diagnosi relazionale è dinamica perché collega l'individuo alla sua famiglia. Per cambiare il sintomo del pz. designato devono cambiare tutti i membri della famiglia e in questo senso la famiglia è una risorsa per il cambiamento.
2. Famiglie in trasformazione
La famiglia viene definita in base ai legami affettivi, come sistema interpersonale basato sulle relazioni di attaccamento, ovvero sulle relazioni intime più significative nel processo di individuazione, crescita e cambiamento di ogni suo singolo componente.
Il contesto familiare e ambientale
Il concetto di omeostasi evolutiva si adatta alla famiglia: ci sono movimenti di ristrutturazione che vengono messi in atto per adeguare la propria organizzazione ai cambiamenti che si incontrano nello sviluppo e la tendenza a conservare la propria identità.
Il contesto di significato sottolinea che i
comportamenti privi di contesto non hanno alcun significato e il contesto di apprendimento che il sistema familiare è il principale contesto per l'apprendimento di ogni individuo; il senso di differenziazione e individualità si forma con la partecipazione ai diversi sottosistemi e a gruppi extrafamiliari. Bronfenbrenner, teoria ecologica dello sviluppo l'ambiente rilevante per lo sviluppo => non è solo quello che il soggetto sperimenta direttamente ma anche i sistemi ambientali di ordine più generale che interagiscono tra loro e più lontani dalla sua esperienza immediata. L'ambiente ecologico è il contesto di sviluppo dell'individuo e si rappresenta come un sistema di strutture concentriche l'una inclusa nell'altra. Il contesto che prevede il contatto diretto viene definito microsistema e ne possono far parte la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, ecc. Il mesosistema è un sistema di microsistemi: esso siIl concetto di ecosistema si riferisce a due o più contesti ambientali ai quali l'individuo partecipa direttamente in modo attivo e alle loro interconnessioni. A questo livello vengono studiate le relazioni tra la famiglia e il gruppo dei coetanei, tra famiglia e scuola, ecc., e si cerca di capire il modo in cui tali relazioni influiscono in termini di fattori di rischio o di protezione sullo sviluppo dell'individuo.
L'esosistema comprende invece almeno un contesto con cui la persona non ha rapporti diretti, ma che indirettamente influisce sul contesto in cui si hanno rapporti diretti. A questo livello viene ad esempio studiata l'influenza del contesto lavorativo dei genitori sul contesto delle relazioni familiari.
Il macrosistema infine rappresenta un contesto sovrastrutturale che condiziona micro, meso ed esosistema: tale contesto è legato a culture, subculture e organizzazioni sociali più ampie, con i relativi sistemi di norme, credenze, rappresentazioni sociali e aspettative.
rilevanti ai fini dello sviluppo. La struttura familiare Minuchin ridefinisce la famiglia come un sistema caratterizzato da una struttura definita. Per struttura familiare intende "l'invisibile insieme di richieste funzionali che determina i modi in cui i componenti della famiglia interagiscono". Le dimensioni strutturali fondamentali sono: - la gerarchia, cioè l'esistenza di differenze generazionali e il fatto che la struttura organizzativa della famiglia si differenzia in sottosistemi; - i confini, cioè le regole che determinano il passaggio dell'informazione; - gli schieramenti, cioè le configurazioni relazionali minimo triadiche (triadi o triangoli). Il sistema familiare si differenzia e svolge le sue funzioni grazie ai sottosistemi che lo compongono. L'individuo rappresenta un sottosistema del sistema famiglia. Ciascun individuo appartiene a diversi sottosistemi (coniugale, genitoriale, filiale) in cui ha differentigradi di potere e dove acquista capacità differenziate. Il sottosistema coniugale modella per il bambino la natura dei rapporti intimi. Questi modelli divengono a qualche livello parte dello schema di vita del piccolo per essere esplorati più avanti. Il sottosistema genitoriale, che può comprendere nonni o cugini, assolve alle funzioni familiari di allevamento dei figli, di guida e di controllo. Le transazioni che avvengono in questo sottosistema insegnano al bambino come comunicare ciò che vuole e cosa aspettarsi da persone che hanno più forza e più risorse; impara se riceverà appoggio nei suoi bisogni ed i modi di risoluzione dei conflitti. Man mano che il bambino cresce e i suoi bisogni cambiano, dovranno cambiare anche i modelli di funzionamento. Il sottosistema di fratelli e/o sorelle è il contesto in cui i bambini sviluppano modelli di contrattazione, di cooperazione, di competizione. In questo rapporto di reciprocità i bambiniassumono posizioni diverse e questo processo promuove il loro senso di appartenenza ad un gruppo e il loro senso di individuazione all'interno del sistema. È il sottosistema che consente di acquisire le abilità interpersonali necessarie per entrare in contatto con i gruppi extrafamiliari dei coetanei e, più tardi, con il mondo del lavoro.
Nella valutazione del funzionamento di una famiglia, la stima della funzionalità dei confini rappresenta uno dei parametri fondamentali. La loro funzione è la salvaguardia della differenziazione del sistema nei vari sottosistemi che lo compongono. Si parla di confini distinti qualora passino informazioni che siano adeguate per quantità e pertinenza (o qualità) rispetto alla relazione e alla fase del ciclo vitale. Si parla di confini diffusi se si ha il passaggio di una quantità eccessiva di informazione e/o di informazioni qualitativamente non pertinenti. Nel caso in cui una persona riceva
Una quantità insufficiente di informazione e/o venga privata di informazioni che glicompeterebbero, parliamo di confini rigidi. Sia i confini diffusi che quelli rigidi risultanodisfunzionali. Classicamente si fa riferimento a queste due situazioni con i termini di invischiamentoe di disimpegno). Nelle famiglie invischiate il senso di appartenenza è talmente forteda ostacolare la differenziazione e la presa di autonomia dei vari membri; nellefamiglia disimpegnate il senso di appartenenza è molto labile. La diffusione e la rigidità diventano inadeguate quando si cronicizzano e non evolvonoin relazione alle diverse esigenze trasformative dei membri della famiglia.
Il modello circonflesso di Olson spiega i modelli relazionali che caratterizzano lestrutture familiari. Analizza il funzionamento attraverso 3 dimensioni:coesione: è il legame emotivo esistente reciprocamente tra i vari membri di una famiglia.
Correlati a questa dimensione sono: i confini, le alleanze, il legame/impegno emotionale, ecc. Questa dimensione viene suddivisa in quattro livelli: disimpegno, separazione, connessione, invischiamento.
Adattabilità: è la capacità di un sistema di essere flessibile, di modificare struttura gerarchica, rapporti di ruolo e regole di relazione in risposta alle richieste evolutive o ambientali. Questa dimensione viene suddivisa in quattro livelli: rigido, strutturato, flessibile, caotico.
Comunicazione: modalità che i membri utilizzano per esprimere i loro bisogni e/o sentimenti, ma anche come elemento che facilita il movimento dinamico della famiglia. Ha individuato 16 tipi di funzionamento familiare che sono ridotti a 3 modelli principali: bilanciato, medio raggio, estremo.
Le famiglie funzionali si collocano nell'area centrale del modello rispetto ad adattabilità e coesione: sono bilanciate in quanto riescono a mantenere una coesione interna.
struttura e una dinamica proprie che si sviluppano nel corso del tempo. Un concetto chiave per comprendere la complessità delle famiglie è quello di trigenerazionalità. La trigenerazionalità si riferisce alla presenza di tre generazioni all'interno di una famiglia: la generazione dei nonni, dei genitori e dei figli. Le relazioni tra queste tre generazioni possono influenzare la dinamica familiare e il benessere di ciascun membro. Ad esempio, le esperienze e le dinamiche familiari dei nonni possono influenzare le modalità di interazione tra genitori e figli. Inoltre, le dinamiche familiari possono essere trasmesse attraverso le generazioni, creando modelli di comportamento e relazioni che si ripetono nel tempo. La trigenerazionalità può essere un fattore importante da considerare quando si analizza il funzionamento di una famiglia e si cerca di comprendere le dinamiche che possono influenzare il benessere dei suoi membri.sua st