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C. 6 LA FAMIGLIA CON FIGLIO ADOLESCENTE
L’adolescenza è la fase del ciclo di vita che + risente della componente storica e socioculturale. Oggi è un
periodo di La separazione dalla famiglia d’origine si spezza
estrema sospensione, indeterminatezza, attesa.
in autonomie parziali e localizzate piuttosto che tradursi in un passaggio ritualizzato. Si prolunga la fase di
transizione e semidipendenza e rende centrale le dinamiche relazionali all’int della famiglia d’origine.
Compiti di sviluppo: genitori e figli crescono e si separano individuandosi
L’ingresso del figlio in adolescenza è un evento critico che pone la famiglia di fronte a nuove difficoltà, il
buon esito di questa fase dipende molto dalle precedenti (capacità della coppia di realizzare un fronte
comune nell’es. delle funzioni genitoriali). È una fase di passaggio x l’intero nucleo familiare allargato:
necessità ci conciliare la spinta coesiva all’unione e stabilità con la tendenza all’uscita e autonomia del
figlio.
Il principale compito di sviluppo è realizzare il processo di separazione-individuazione: comincia a integrare
nella propria personalità le caratteristiche genitoriali che ritiene adatte ed elimina quelle che gli sembrano
negative. Il rapporto genitore/figlio con la crescita non si interrompe, ma si modifica ed evolve verso forme
+ mature.
Importante il (risorsa emotiva reciproca): la relazione tra fratelli assume nuove
ruolo dei fratelli
caratteristiche e si trasforma verso il polo dell’amicizia e confidenza (spesso alleanza a discapito dei
genitori).
Il fondamentale referente emotivo/affettivo. Solo se il giovane ha avuto rapporti stretti e
gruppo dei pari:
fiduciosi con membri familiari saprà aprirsi ai vincoli extrafamiliari (non ci si può separare se prima non si è
appartenuti).
Crisi adolescenziale e crisi dell’età di mezzo
La crisi di transizione dei genitori implica che accettino che la loro gioventù è passata e comincia il definitivo
ingresso nell’età matura; si trovano a far i conti con le modificazioni corporee, primi segni di
invecchiamento, menopausa/andropausa. Possibili tentativi di rivivere la giovinezza con condotte giovanili.
Se i genitori riescono a elaborare questi vissuti: processo di ristrutturazione, evoluzione positiva. In caso
contrario possibile crisi coniugale (diminuisce l’impegno genitoriale, i coniugi si trovano + t da soli).
Il rimodellamento della personalità dell’adolescente è stimolo x il rimodellamento della famiglia nel suo
insieme (tra fa,miglia e giovane c’è un parallelismo evolutivo).
fenomeno sempre + tipico x l’innalzamento dell’età genitoriale; genitori
Figli adolescenti – genitori anziani:
che si ritrovano ad affrontare in età avanzata le problematiche adolescenziali dei figli. C’è contraddizione
da un lato il giovane dovrebbe aumentare le distanze dai genitori,
rispetto alla regolazione delle distanze:
dall’altro i genitori anziani tendono ad esser + dipendenti dai figli.
[11]
(spesso si inseriscono in dinamiche familiari tipiche). Strutture
Adolescente e comportamenti devianti
tipiche:
- Famiglie con un genitore fortemente coinvolto che tende a essere complice e proteggere il figlio,
spesso forte disaccordo inter e intra-generazionale (messa in discussione dell’autorità genitoriale), i
genitori si rifugiano in uno stile lassista e di fuga dal ruolo. Il comportamento deviante ha significato
dimostrativo e di sfida al cambiamento
- In coincidenza di eventi stressanti come difficoltà a ristrutturare regole, modalità comunicative,
ruoli. L’incontro sol gruppo deviante può essere una risposta rassicurante al senso di perdita
- Famiglia disimpegnata e disorganizzata (es. classi sociali svantaggiate)
- Famiglie a funzionamento normale ma appartenenti alla cultura deviante
C.7 LA FAMIGLIA CON FIGLI ADULTI
Fase anche detta “famiglia La coppia genitoriale è generalmente impegnata
trampolino di lancio dei figli”.
in 3 direzioni:
- Separazione dai figli giovani adulti
- Rinegoziazione del rapporto di coppia
- Rapporto con genitori anziani
L’uscita di casa del figlio adulto è un processo circolare che riguarda genitori (devono accettare la sua
crescente indipendenza e rinegoziare la relazione) e figlio (deve costruirsi una sua vita affettiva e lavorativa
autonoma).
Il fase tipica delle società attuali la cui peculiarità è il prolungato passaggio tra queste 2
giovane adulto:
fasi. Se limitata a un periodo transitorio può rappresentare un vantaggio x tutti: il giovane si addestra
all’inserimento sociale, i genitori reinvestono nella relazione di coppia e sociali.
L’andamento della conflittualità genitori/figli ha in adolescenza un andamento a parabola: è max nei primi
anni (messa in discussione dell’autorità genitoriale), a = liv nella media adolescenza e diminuisce/scompare
in tarda adolescenza.
Rischio > di questa fase x i giovani è l’accrescere della condizione di provvisorietà e incertezza e tendenza a
rimandare ulteriormente l’assunzione della piena maturità adulta (blocco di sviluppo). La regolazione delle
distanze genitori/figli influenza la modalità con cui avviene l’uscita di casa del figlio (non si realizza se 1 o +
parti sono incapaci di ridefinire le relazioni in modo evolutivo: possibili comportamenti sintomatici).
I compiti di sviluppo: ritrovarsi come coppia e ridefinire il ruolo di genitore
1. Rinegoziare il rapporto di coppia e genitoriale: l’uscita del figlio può avere un effetto depressivo o di
miglioramento sulla coppia; le donne vivono questa fase con > difficoltà (vissuti di inutilità e
abbandono), il compito di queste madri è reinvestire le proprie energie, trovare soddisfazione in
attività extrafamiliari e nella relazione di coppia. La coppia dovrebbe ridare spazio al ruolo
coniugale, raggiungere una migliore qualità di interazione e > intimità (sviluppo di interessi
comuni). L’uscita di casa dovrebbe contemporaneamente consentire il distanziamento e
mantenimento dei contatti.
2. Rapporti con genitori anziani: questa fase vede la compresenza di 2 generazioni anziane. La
generazione di mezzo deve gestire le richieste sia dei propri genitori (bisogni di accadimento, cura)
che dei giovani adulti (guida e sostegno). Da un lato come figli ricercano ancora consigli, sostegno,
comprensione nella generazione + anziana, dall’altro devono affrontare il progressivo
invecchiamento e accadimento dei propri genitori ed elaborare sentimenti di lutto/abbandono. È
necessaria una giusta regolazione delle distanze intergenerazionali, evitando di incastrare i membri
in obblighi di lealtà disfunzionali e involutivi.
C.8 LA FAMIGLIA NELL’ETA’ ANZIANA [12]
L’invecchiamento
Negli ultimi decenni vera scoperta dell’età anziana e delle molteplici possibilità di crescita che offre (non +
solo come età della perdita e attesa della morte). Ovviamente non bisogna negare le difficoltà e limitazione
che l’invecchiamento comporta ma l’anziano non è solo la persona che ha bisogno di assistenza/cura ma
anche una persona attiva e dinamica che può offrire molto alla famiglia e società.
Con l’aumento dell’età e comparsa di malattie invalidanti può essere difficile il rapporto tra le generazioni a
causa degli impegni assistenziali:
- Diffusione delle famiglie a + generazioni (anche 4 generazioni contemporaneamente)
- Sproporzione tra popolazione anziana e giovane
Quando l’anziano si ammala il compito + gravoso spetta alle donne (quella della generazione di mezzo x
tradizione si fa carico dell’accudimento delle generazioni anziane) + la donna vive mediamente + a lungo, x
cui si trova ad affrontare con > probabilità periodi di solitudine.
L’età anziana è una delle + complesse dell’intero ciclo di vita, i compito che pone sono tra i + difficili sia x
singolo che famiglia allargata.
I compiti di sviluppo: costruire nuovi ruoli e relazioni intergenerazionali
1. Pensionamento: la risorsa principale x affrontare la compresenza di eventi stressanti è la relazione
di coppia, è fondamentale che i coniugi sappiano sostenersi reciprocamente, far fronte ai
sentimenti depressivi; se la coppia riesce a ristrutturare le proprie modalità relazionali e
raggiungere un > senso di intimità questa fase può diventare una delle migliori. Il è
pensionamento
un momento delicato e complesso che può indurre vissuti depressivi (vuoto, inutilità), finché non
viene elaborata a liv individuale e di coppia una modalità creativa di gestire t/energie. Altra area
importante è la anche la 3° età dovrebbe essere caratterizzata dai sottosistemi sex – emotivo
sex’:
– sociale che sono in rapporto di causalità circolare. La crisi in questa fase può determinare
separazione della coppia, depressione, ospedalizzazione.
2. Diventare nonni: gli anziani come i genitori devono portare avanti il processo di rinegoziazione della
relazione genitore/figli in vista di una sempre > parificazione (condivisione del ruolo comune di
genitore). La nascita di nipoti è un evento molto positivo xchè implica l’assunzione di un nuovo
ruolo, i nipoti forniscono un senso di continuità/validità, contribuiscono a colmar ei vuoti; anche x i
nipoti si tratta di una relazione affettivamente forte gratificante. Il rischio > è di sostituirsi ai
genitori con atteggiamento eccessivamente critico e protettivo (ostacola il processo di
differenziazione), è necessario raggiunge un giusto equilibrio tra vicinanza/distacco,
autonomia/coinvolgimento
I grandi anziani (> 75 anni)
La malattia contribuisce ad accentuare la consapevolezza del proprio decadimento psicofisico + aspetti
depressivi. I grandi anziani hanno un grande bisogno di compagnia e necessitano di mantenere il ruolo
adulto.
La coniugalità: come coniugi sono chiamati a sostenersi reciprocamente mantenendo impegni e interessi
comuni pur nell’accettazione inevitabile del decadimento.
Nelle relazioni come genitori e nonni è importante che imparino a dipendere dai figli e che i figli imparino a
prendersi cura dei genitori senza viverlo come un peso, obbligo, ricatto affettivo. La cura della generazione
anziana rappresenta una sorta di restituzione delle cure ricevute.
la morte è l’evento normativo che caratterizza questa fase, necessità di
Affrontare la separazione e il lutto:
elaborare il distacco e la perdita. Il coniuge su persiste deve far fronte a sentimenti di
abbandono/solitudine, può acuir