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LA CONTABILITA’ GENERALE ORDINATA SECONDO IL SISTEMA DEL REDDITO

1. Definizione di contabilità generale

La contabilità generale è l’insieme delle rilevazioni contabili sistematiche che utilizzano il metodo della partita doppia

e che sono finalizzate a determinare il reddito di esercizio, analizzando le variazioni subite dal patrimonio numerario.

Pertanto rileva i fenomeni che riguardano gli scambi monetari fra l’impresa e terzi. Individuati i fenomeni, la

contabilità rileva l’effetto prodotto sul patrimonio numerario e sulla causa economica. Dunque ogni evento di

gestione esterna deve essere analizzato secondo la metodologia della partita doppia secondo l’aspetto numerario e

economico.

2. Gli aspetti della gestione

 Aspetto numerario

Il patrimonio numerario è costituito dai mezzi monetari ossia:

 Valori attivi certi: contanti in cassa

 Valori attivi e passivi assimilati: crediti e debiti numerari in moneta di conto

 Valori attivi e passivi presunti: crediti e debiti numerari espressi in moneta non di conto

Per poter rilevare le variazioni del patrimonio numerario è necessario accendere una serie di conti ai valori numerari.

Tali conti vengono denominati conti numerari e vengono intitolati al tipo di valori cui sono riferiti o alla categoria di

credito o alla tipologia di conto

. Titolo conto

Dare Avere

Variazioni numerarie attive: Variazioni numerarie passive:

certe, presunte, assimilate certe, presunte, assimilate

 Aspetto economico

Consiste nella rilevazione delle cause economiche che hanno provocato una variazione nella consistenza del

patrimonio numerario. L’aspetto economico esplicativo delle cause di variazione del patrimonio numerario è a sua

volta distinto in aspetto reddituale, se relativo a gestione ordinaria, e aspetto del capitale, se relativo a gestione

straordinaria.

Variazioni reddituali

La rilevazione dei componenti positivi o negativi di reddito avviene attraverso una serie di conti denominati con di

reddito che a loro volta si distinguono in 4 sottoclassi:

1) Variazioni d’esercizio

Nei conti accesi alle variazioni d’esercizio vengono rilevati i componenti di reddito positivi e negativi direttamente

correlati alle variazioni numerarie e che sono interamente attribuibili ad un esercizio amministrativo. Si riferiscono ai

costi derivanti dall’acquisizione dei fattori produttivi e loro rettifica, ai ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti e

loro rettifica. I conti vengono intitolati proprio al fattore o al prodotto. Sono normalmente unifase.

2) Variazioni pluriennali

Nel caso in cui si debbano rilevare i costi di acquisizione dei fattori produttivi con utilizzo pluriennale, non si può

attribuire la relativa variazione economica negativa ad un solo esercizio. Vengono dunque aperti dei conti

appartenenti alla seconda classe e intitolati a “fattori a lento ciclo di utilizzo” materiali e immateriali. Sono bifase.

3) Variazioni di crediti e debiti non numerari

Nei conti accesi a crediti e debiti non numerari vengono rilevate le variazioni relative a crediti e debiti che non

costituiscono il mezzo di regolamento dello scambio ma l’oggetto dello scambio.

Debito non numerario Debito numerario

Mezzo che regola lo scambio

Oggetto dello scambio Nascita: variazione numeraria passiva

Nascita: variazione numeraria attiva Estinzione: variazione numeraria attiva

Estinzione: variazione numeraria passiva

I conti che accolgono tali valori vengono intitolati alla singola categoria di debito e credito non numerario e sono

comunemente bifase: Avere=componenti positivi di reddito e dare=componenti negativi di reddito

4) Variazioni delle unità economiche particolari

Non hanno costi e ricavi comuni o congiunti con le restanti operazioni. Questi gruppi di operazioni costituiscono le

unità economiche particolari e le variazioni ad essere relative vengono rilevate su una particolare classe di conti

intitolati in modo da identificare l’unità e le sue caratteristiche peculiari. Sono bifase.

Variazioni di capitale

Tali rilevazioni riguardano la gestione straordinaria e in particolare sono causate da variazioni nel patrimonio netto.

Sono rilevati in conti bifase e accolgono le variazioni positive in avere e negative in dare. Infatti una variazione attiva

di capitale è legata ad una variazione numeraria attiva in dare nel conto numerario e per rispettare la partita doppia,

qui viene rilevata in Avere.

3. Le operazioni di chiusura in contabilità generale

Alla fine dell’esercizio si procede alle operazioni di chiusura di esercizio nelle seguenti fasi:

I. Inventario fisico del magazzino materie prime, semilavorati e prodotti finiti

II. Scritture di completamento relative a fenomeni nell’esercizio il cui ammontare sarà noto pochi giorni dopo la

chiusura

III. Scritture di integrazione con cui vengono imputati costi e ricavi che avranno manifestazione numeraria negli

esercizi successivi (ratei attivi e passivi, spese e ricavi futuri, accantonamento TFR e fondi rischi e oneri)

IV. Scritture di rettifica con cui si rinviano ai futuri esercizi costi e ricavi che hanno avuto manifestazione

numeraria nell’esercizio (risconti attivi e passivi)

V. Scritture di ammortamento per costi pluriennali

Dopo aver provveduto a queste scritture contabili, il sistema amministrativo contabile elabora il bilancio di verifica

riprendendo i saldi dei conti patrimoniali ed economici. Questa è un’operazione extra‐contabile. Solo

successivamente all’approvazione del bilancio dell’esercizio da parte dell’assemblea si procede alle seguenti

operazioni finali con la movimentazione in partita doppia dei conti rimasti aperti:

I. Scritture riepilogative: chiusura a conto economico dei componenti positivi e negativi di reddito

II. Scritture relative al risultato economico con cui si chiude il conto economico con contropartita all’utile o

perdita di esercizio.

III. Scritture a stato patrimoniale di chiusura relative ai conti rimasti ancora aperti.

4. Output della contabilità generale

Sono il bilancio d’esercizio e le scritture obbligatorie secondo il CC e la legislazione fiscale. Le informazione dopo

essere state elaborate nei sottosistemi, danno origine a molteplici output di diversa natura:

 Output contabili: derivanti dall’inserimento in contabilità generale delle informazioni provenienti dai vari

sottosistemi (libro giornale, schede contabili, libro inventario…)

 Output fiscali: provenienti da informazioni contabili e altre informazione inserite nei sottosistemi

(liquidazione/dichiarazione IVA mensile, dichiarazione dei redditi…)

PARTE SECONDA: I PROCESSI AMMINISTRATIVI CHE IMPLEMENTANO LA CONTABILITA’ GENERALE

I PROCESSI AMMINISTRATIVI

Il processo è sempre stato legato agli aspetti più organizzativi dell’azienda legati ad interventi di BPR (business

process reengineering) che di solito distinguono i processi in tre macro‐categorie:

I. Processi primari

II. Processi di supporto

III. Processi di business

Tra i processi di supporto vengono inseriti i processi amministrativi.

IL SOTTOSISTEMA DEL CREDITO O CICLO ATTIVO

1. Definizione

Il sottosistema del credito rileva i rapporti che intercorrono tra l'impresa ed i suoi clienti cioè le terze parti a cui

vengono venduti i prodotti o i servizi che l'impresa produce e fornisce.

Per vendita di servizi si intende la vendita di prestazioni immateriali. Per vendita di prodotti finiti invece tutti i

rapporti con le parti terze aventi come oggetto la vendita di prodotti finiti.

2. Documenti costitutivi delle vendite

I contratti di compravendita vengono documentati attraverso una serie di supporti cartacei ed elettronici

richiesti dall'Amministrazione finanziaria. Tali documenti che hanno rilevanza fiscale e civilistica sono:

documento di trasporto (DDT): obbligatorio se la merce trasportata sarà fatturata successivamente (fattura

differita) o per movimenti a titolo non traslativo della proprietà (fattura facoltativa)

fattura di vendita: documento fondamentale di questo sottosistema

ricevuta fiscale: documento necessario per controllare i redditi degli esercenti e che comprova la prestazione

effettuata ed il rispettivo incasso.

Scontrino fiscale: in alternativa alla ricevuta fiscale; comprova la vendita del bene o la prestazione del servizio.

Viene emesso da un registratore di cassa.

Il processo di fatturazione

Si sviluppa nell'ambito del sottosistema di fatturazione che dà origine ad un output rappresentato dalla fattura

ed è un input del sottosistema de credito in quanto i valori imponibili e la relativa IVA vanno nei ricavi, nell'IVA a

debito e nei crediti.

La fattura è il documento ufficiale emesso dal venditore che attesta l'avvenuta esecuzione del contratto di

compravendita. Solo dopo essere stata consegnata al cliente fa sorgere diritto dell'emittente alla riscossione

dell'importo a lui dovuto per le prestazioni dei servizi o la cessione dei beni.

3. Soggetti e operazioni con obbligo di fatturazione

La normativa IVA richiede che la fattura debba essere emessa per:

 cessione di beni o prestazioni di servizi imponibile

 cessione relativa a beni in transito in Italia

 ogni operazione non imponibile (esportazioni...)

 prestazione di servizi esente dall'imposta

Particolari operazioni richiedono tipologie di fattura specifiche:

 fattura pro‐forma: per transazioni internazionali; escluse dall'imposta s emesse verso l'estero. Non

riportano l'addebito IVA.

 fattura d'anticipo: nei casi di pagamento anticipato, anche parziale. Viene applicata l'IVA. Al momento

della vendita finale, il venditore dedurrà dalla fattura finale, la fattura d'anticipo già emessa.

Formalità nell'emissione della fattura

La fattura deve essere in almeno 2 esemplari: copia per venditore e originale per acquirente. Essenzialmente,

qualsiasi documento che rechi l'addebito IVA è fattura, anche se irregolare. La sua forma è dunque libera. Se la

fattura non espone l'IVA (operazione esente) e l'importa supera €77,47, deve essere applicato un bollo di €1,29.

Elementi della fattura

Nella fattura distinguiamo 2 parti essenziali:

elementi descrittivi

Sono obbligatori:data emissione, n° progressivo fattura per anno solare, indicazione soggetti tra cui avviene

l'operazione, riferimenti dei DDT, partita IVA emittente.

Non sono obbligatori: riferimenti alle clausole del contratto (pagamento, imballaggi, consegna...) e condizioni

generali di vendita (nomi intermediari, penalità e more...)

elementi tabellari della fattura

Devono obbligatoriamente comparire:

natura qualità e quantità dei beni oggetto dell'operazione

prezzo unitario,

importo totale fattura

sconti: distinti in sconti finanziari: applicati in ragione di pagamenti effettuati prima della s

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Publisher
A.A. 2017-2018
28 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher samgarga di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Provasi Roberta.