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SINAPSI
La sinapsi è il punto di contatto tra due elementi. Una sinapsi si viene a stabilire appunto tra un
terminale assonico ed un altro elemento. In questo schema vedete alcuni esempi di sinapsi. Qui
vedete gli elementi che partecipano alla costituzione della siapsi:
Terminale assonico
Elementi presinaptici: essi si riconoscono dalla presenza di strutture piccolo o tonde o ovali
dette vescicole e in più dalla presenza di mitocondri perché possono avenire processi che
richiedono energi, come ad esempio la sintesi del neurotrasmettitore.
Elementi postsinaptici possono essere
Corpo cellulare
o un dendrite
o una spina dendritica,
o un altro terminale assonico Ispessimento membrana
o
Unico fattore di riconoscimento è l’ispessimento della membrana che però è presente anche
nell’elemento presinaptico. Non è sempre dello stesso spessore.
Lo spessore e le vescicole sono un elemento che permette di distinguere e classificare le sinapsi
dal punto di vista morfologico.
Le vescicole possono essere piccole e tonde e chiare oppure grandi tonde con un centro scuro,
oppure allungate. Anche sulla base della forma delle vescicole si classificano le sinapsi:
Sinapsi tipo 1: vescicole tonde piccole, ispessimento postsinaptico marcato. Di solito
eccitatorie.
Sinapsi tipo 2: vescicole ovoidali grandi, ispessimento più o meno uguale da entrambi i
versanti. Di solito di tipo inibitorio.
Classificazione a seconda del tipo di impulso, come il messaggio passa da un elemento all’altro:
Sinapsi elettrica, il messaggio viene inviato tramite il passaggio di corrente direttamente
dall’elemento presinaptico a quello postsinaptico. Questo tipo di sinapsi è rappresentato dal
punto di vista morfologico da una giunzione comunicante, cioè una specializzazione di
membrana. Si crea tra le due cellule una continuità citoplasmatica attraverso cui passano
gli ioni. Sinapsi di questo tipo sono rare nel sistema nervoso, sono presenti però in altri
organi, come il cuore o nella muscolatura
liscia del tratto gastrointestinale. Hanno il
vantaggio di trasmettono segnale
rapidamente. Di solito il segnale può essere
trasmesso in entrambe le direzioni ma di
solito c’è una direzione preferenziale,
perché il segnale passa con minor perdita in
una direzione piuttosto che un’altra.
Tuttavia questo tipo di sinapsi sono risultate
essere poco plastiche, cioè non modificabili
dall’esperienza. Il segnale che viene
passato nella seconda cellula è un po’ più
basso perché intensità di corrente si
disperde. La sinapsi elettrica non è efficiente allo stesso modo in entrambe le direzioni
Sinapsi chimiche sono caratterizzate dal fatto che il passaggio non avviene in continuità,
cioè non avviene direttamente dall’elemento pre a quello postsinaptico, perché la corrente
è cortocircuitata nello spazio perisinaptico. C’è dunque bisogo di un secondo messaggero
chimico detto neurotrasmettitore. Si realizzano una serie di processi che prevedono lo
svuotamento delle vescicole nello spazio sinaptico. Le vescicole contengono infatti delle
molecole che non sono altro che il neurotrasmettitore. Le vescicole si legano a degli
specifici recettori di membrana che possono essere canali o altre molecole che comunque
provocano delle modifiche allo stato di polarità della membrana. La sinapsi chimica ha lo
svantaggio di avere una trasmissione più lenta (almeno 0.4-0.5 ms perché tutto il processo
di rilascio del neurotrasmettitore sia completato). Però ha dei vantaggi per esempio il
messaggio viene passato in una sola direzione ed in più questo tipo di sinapsi è plastica,
cioè vengono modificate dall’esperienza. L’efficacia della sinapsi chimica è modificata
dall’esperienza. È stato dimostrato negli anni ’80 che la plasticità sinaptica è alla base
dell’apprendimento.
È importante conoscere la sinapsi elettrica perché essa esiste all’interno del nostro corpo.
MORFOLOGIA SINAPSI
Sinapsi elettrica: La corrente elettrica che passa da una cellula all’altra è creata a partire
dallo spostamento di ioni positivi attraverso una giunzione comunicante che non è altro che
un canale. Questa è la giunzione comunicante in corrispondenza della quale le membrane
dei due elementi sinaptici possiede una struttura proteica chiamata emiconnessone che è
esattamente corrispondente all’emiconnessone della membrana dell’alto elemento ed
insieme formano un canale e permettono gli ioni di passare. Queste strutture veri sono le
sub unità che formano il connessone e sono dette connessine.
Sinapsi chimica: La sinapsi chimica è più complessa. Riconosciamo vescicole (tonde) ed
ispessimenti più marcati negli elementi postsinaptici. Cosa succede a livello della sinapsi
chimica? Il terminale è nella parte finale dell’assone. Quando l’assone finisce si forma
un’espansione e si forma il terminale assonico. Il pda si propaga lungo l’assone ed arriva al
terminale e quindi depolarizza il terminale sinaptico. La depolarizzazione del terminale
sinaptico fa aprire i canali volt-dip del Ca. il Ca entra e il Ca normalmente dentro le cellule è
poco concentrato quindi ogni volta che si apre il canale il Ca entra dall’esterno. Il Ca è
implicato nei processi di esocitosi in quanto modifica la struttura di alcune proteine che si
trovano sia sulla membrana del terminale sia sulla membrana delle vescicole. Esse fanno
in modo che le vescicole siano spinte a fondersi con un orientamento corretto sulla
membrana sinaptica poi si fondano e si aprano e riversino il loro contenuto nello spazio
sinaptico. Il loro contenuto sono le molecole di neurotrasmettitore le quali si diffondono
nello spazio sinaptico e vanno ad interagire con dei recettori specifici i quali sono elementi
di membrana dell’elemento postsinaptico. In questo esempio questi recettori sono parte dei
canali ionici, si trovano sul versante extracitoplasmatico del canale. In questo caso vediamo
dei canali per il sodio, quindi quando arriva il neurotrasmettitore i canali si aprono il Na
entra, si depolarizza la membrana e se siamo su un dendrite avremo una risposta graduale
che viaggia con decremento. Se però arriva nella zona del cono di emergenza con
un’intensità tale da far raggiungere la soglia avremo la formazione di un pda. Nella sinapsi
chimica di parla di:
Eventi presinaptici: depolarizzazione del terminale, sintesi neurotrasmettitore,
o immagazzinamento neurotrasmettitore in vescicole , liberazione vescicole
Eventi postsinaptici: interazione del neurotrasmettitore con i recettori di membrana,
o che generano una risposta postsinaptica, e lo smaltimento del neurotrasmettitore al
fine di far durare per un tempo limitato il lavoro della sinapsi altrimenti il segnale
sarebbe continuo.
Questi meccanismi delle sinapsi elettriche sono stati studiati sulla sinapsi neuromuscolare di rana.
Si è scelta una sinapsi neuromuscolare, cioè una sinapsi tra un assone ed una fibra muscolare
poiché essa è una sinapsi periferica e quindi più accessibile dal punto di vista sperimentale ed è
anche più grande rispetto a sinapsi del snc. Ha una struttura particolare. Questo è il motoneurone
che sta nel midollo spinale. L’assone del motoneurone è mielinico ed in prossimità della
terminazione assonica perde la mielina e si ramifica ed ogni ramo innerva una fibra muscolare
(scheletrica). Al termine di ogni ramificazione l’assone ha un rigonfiamento chiamato bottone
sinaptico. Tutta questa struttura si chiama placca neuromuscolare ed in un suo ingrandimento
riconosciamo gli elementi di una sinapsi chimica. Nel versante postsinaptico, che è la membrana
del muscolo scheletrico, troviamo delle pieghe giunzionali e creste(solo nella sinapsi
neuromuscolare). È stato dimostrato che sulla cresta ci sono i recettori per il neurotrasmettitore
che è l’acetilcolina (sempre acetilcolina per i muscoli scheletrici che ha sempre azione eccitatoria
ed ogni pda del neurone è in grado di produrre un pda della fibra muscolare). In fondo alla piega
giunzionale invece è stato dimostrato che sono presenti i canali volt-dip per il Na e il K. Così la
depolarizzazione provocata qui deve percorrere poco spazio per attivare i canali volt-dip. Quindi
sempre una depolarizzazione qua provocata dall’acetilcolina produce un pda.
Esperimento che dimostra che i recettori per l’acetilcolina si trovano sulle creste:
Usando una tecnica immunocitochimica, basata sull’interazione antigene anticorpo. In pratica il
recettore per l’acetilcolina è stato isolato, purificato, iniettato in un animale ospite il quale ha
prodotto l’anticorpo. Successivamente è stato prelevato il siero dell’animale ospite ed isolato
l’anticorpo e poi sono stati allestiti dei preparati, delle sezioni istologiche, delle sinapsi
neuromuscolari e incubate con l’anticorpo anti-recettore per l’acetilcolina che era stato marcato.
Chiaramente l’anticorpo si lega al suo antigene, cioè il recettore il quale ha una posizione ben
precisa. Questi recettori stanno nella membrana, in particolare sulle creste (cioè la sommità della
piega). Questo ha dimostrato che i recettori per l’acetilcolina stanno quassù.
Nella sinapsi neuromuscolare quello che accade quando arriva il pda al terminale assonico è che
esso si depolarizza. Si prono i canali del Ca. Il Ca entra. Le vescicole si vanno a legare alle zone
attive della membrana presinaptica e dove poi si aprono. L’acetilcolina viene rilasciata nello spazio
presinaptico, si lega ai recettori postsinaptici che sono canali che panno passare sia Na che K
contemporaneamente, cioè il Na entra e il K esce. Siccome però la variazione è contemporanea
non si ha la risposta tipica del pda ma si ha una risposta graduata che si chiama potenziale di
placca. Questa risposta graduata si propaga ma man mano che si allontana dal punto di origine si
affievolisce, ma siccome deve fare poca strada per arrivare dove ci sono i canali volt-dip (base
della piega giunzionale) è ancora sufficientemente ampia da depolarizzare la membrana
muscolare fino alla soglia ed i canali si aprono. Abbiamo l’uscita del Na prima, poi quella del K e si
crea un pda che si propaga lungo la membrana del muscolo che sarà responsabile della
contrazione. È necessario il pda nell fibra muscolare affinchè avvenga la contrazione.
Una volta che l’acetilcolina ha compiuto il suo compito deve essere smaltita. Lo smaltimento
avviene in genere attraverso due sistemi:
Diffusione: la molecola si allontana, come fanno tutte le mo