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CLI INFERMIERISTICA 2015-2016
SEDE DI FIRENZE
ELABORATO PSICOLOGIA GENERALE
La psicologia può far luce sul rapporto operatore - paziente: questo si basa su una psicologia ingenua, sul
modo di comprendere noi stessi, i fatti, la storia e gli altri. Ecco che il punto cruciale è dato dalla
rappresentazione del soggetto (passivo, attivo, autonomo), che deve necessariamente essere collegata a
quella emergente dalla biologia.
Si parla di declino della soggettività a causa dello sviluppo del sapere medico in primo luogo che ha proposto
l’artificialismo, la matematizzazione dei dati e l’eziologia non funzionale delle malattie, che hanno portato
alla scomparsa del malato come testimone della sua condizione. La definizione di salute dell’OMS però,
abbraccia la visione olistica della persona, includendola nell’ambiente sociale.
G. Canguilhem suddivise la psicologia in quattro grandi progetti:
1. Psicologia come scienza naturale
I processi chimico-fisici neuronali possono e devono necessariamente essere collegati allo studio
psicologico che questi producono. Due conseguenze fondamentali di questo progetto le ritroviamo
nel primato dell’esperienza e nella passività del soggetto.
2. Psicologia come scienza del controllo del comportamento
“Dato uno stimolo, la psicologia deve predire la risposta, intesa come comportamento osservabile”.
Lo stimolo è descritto sempre in termini fisici, mentre la risposta in termini fisiologici.
La psicopatologia è l’apprendimento di un comportamento sbagliato. Ne consegue: il primato
dell’esperienza, il soggetto sempre passivo. Si parla sempre di stimoli e risposte.
3. Psicologia come scienza del rapporto soggetto/mondo
L’informazione prende il posto dello stimolo, il soggetto è attivo, innatismo.
4. Psicologia come scienza della costruzione della realtà
Secondo Piaget la nostra coscienza è il prodotto di un’autorganizzazione. Freud analizza il rapporto
tra normale e patologico, deducendo che i processi patologici non siano altro che alterazioni
quantitative di funzioni normali.
L’autonomia non è ciò che comunemente intendiamo: tutti, infatti, dipendiamo da qualcosa, ma tutti
siamo autonomi perché ciascuno si rapporta secondo la sua norma. (Autonomia, dal greco, “la mia
norma”).
G. Canguilhem contesta l’idea corrente che il patologico possa essere definito “anormale” poiché
esso possiede norme estremamente precise.
Cura e guarigione dunque sono due termini diversi: la cura è un’offerta di occasioni mentre la
guarigione è una nuova norma.
La comunicazione in un contesto sanitario è fondamentale poiché si ha a che fare con le emozioni
dell’assistito.
Secondo M. Blanco l’emozione è un’espressione della logica inconscia alla quale è sempre associato
un pensiero. Esistono dei mezzi contro le emozioni negative: la banalizzazione, la razionalizzazione, la
squalificazione.