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Se invece come criterio prendiamo la durezza possiamo suddividere le rocce in ordine di durezza in:
Dure (resistono a una compressione maggiore di 25 Mpa)
Deboli (resistono a compressioni comprese tra 1-25 Mpa)
Tenero (non resistono a compressioni di 1 Mpa)
Elaborato di Geologia Applicata 29
9.3 Ammassi rocciosi
Con ammassi rocciosi si indica il corpo fisico costituito dall'insieme delle rocce e delle discontinuità.
Le operazioni da effettuare per l'esecuzione del rilievo geologico-strutturale sono:
Descrizione geologica-generale della roccia
Orientazione delle discontinuità: le discontinuità presenti nell'ammasso roccioso sono raggruppabili in famiglie
sulla base della loro orientazione nello spazio e delle loro caratteristiche fisiche.
Spaziatura delle discontinuità
Dimensione dei blocchi
Persistenza delle discontinuità
Irregolarità delle discontinuità o scabrezza
Apertura delle discontinuità
Materiale di riempimento
Rock Mass Rating (RMR), è un sistema di classificazione delle rocce che attribuisce dei punteggi alla roccia tramite
l'analisi di alcuni suoi parametri, permettendo così di definire 5 classi di rocce.
Si usano 6 parametri:
RDQ :Rock Quality Designation : indice definito dal rapporto tra la lunghezza del carotaggio e la somma dei
pezzi di carota con dimensioni superiori a 10 cm
resistenza roccia intatta
spaziatura delle discontinuità
condizioni delle discontinuità, come riempimento, apertura, rugosità, alterazione
orientazione delle discontinuità
condizioni idrauliche
Ad ognuno di questi parametri è associato un indice numerico, la somma degli indici ci dà un numero da 1 a 100, che
indica la qualità della roccia
9.4 Unità complesse
Tra terre e rocce ci sono una moltitudine di vie di mezzo: tali strutture si definiscono successioni litologiche
complesse e si suddividono in due gruppi:
Unità complesse a componente lapidea: per maggioranza composta da rocce
Unità complesse a componente pelitica: maggior parte della struttura composta da terre
Elaborato di Geologia Applicata 30
10 - Ambienti sedimentari
Ambiente sedimentario:
è definibile come «l'insieme delle condizioni fisiche, chimiche e biologiche dell'area in cui un sedimento si
accumula» (Krumbein e Sloss, 1963).
dal punto di vista fisico, è possibile descriverlo come una parte della superficie terrestre fisicamente,
chimicamente e biologicamente distinguibile dalle aree adiacenti, caratterizzata sia da una unità
geomorfologica di forma e dimensioni definite sia da processi erosivi e deposizionali ben definiti ed interagenti
fra di loro.
La disciplina della geologia che si occupa dello studio degli ambienti sedimentari attuali e del riconoscimento degli
ambienti sedimentari, attraverso l'analisi delle rocce sedimentarie del passato, è la sedimentologia.
Gli ambienti sedimentari si classificano in relazione:
ai processi sedimentari dominanti (ad es.: correnti fluviali, correnti eoliche, correnti torbide...),
al mezzo in cui avviene la sedimentazione (subaerea, subacquea...),
alle condizioni climatiche (caldo, freddo, arido, umido...),
alla fisiografia del territorio (bacino lacustre, foce fluviale, scarpata continentale...),
alla tipologia dei sedimenti (carbonatici, terrigeni, organici...).
10.1 Ambienti continentali
I meccanismi che causano il deposito dei sedimenti sui continenti sono principlamente due:
l'esigenza di una depressione o la cessazione di un agente di trasporto
Ambiente lacustre, fluvio-lacustre
Nei laghi la sedimentazione avviene per decantazione (le particelle sospese si separano per effetto della
gravità e sedimentano). Si forma cosi una struttura sedimentaria caratterizzata da clasti fini a stratificazione e
laminazione piano parallela.
Può avvenire anche per sedimenti trasportati dall’acqua fluviale: carico di fondo, carico sospeso, carico in
soluzione.
Il destino delle aree lacustri è quello di essere riempite dai sedimenti. Se sono in prossimità di aree montane
abbiamo la presenza di sedimenti più grossolani.
I sedimenti lacustri sono: sabbia, silt, argilla.
Varve sedimentarie: Sedimenti lacustri piano-paralleli con alternanza di intervalli chiari (più spessi) e intervalli
più scuri (generalmente più fini). Lo strato più chiaro di solito comprende silt e sabbie fini, depositate in
condizioni di più alta energia; gli strati scuri sono formati da sedimenti di argilla.
Ambiente desertico o eolico
Caratterizzato da 3 elementi fondamentali:
Assenza di vegetazione
Assenza di precipitazioni
Presenza del vento
I sedimenti sono trasportati dal vento.
Il vento può trasportare solo i sedimenti più fini e quindi possono essere sabbiose o ciottolose.
Elaborato di Geologia Applicata 31
Sabbiose: Una duna è tipicamente un accumulo di
sedimento sabbioso di origine eolica, cioè
determinato e modellato dall'azione dei venti, e
quindi soggetto a continui spostamenti e
ridimensionamenti dipendenti dalla direzione e forza
del vento.
Tipi di dune: Dune a barcana: le più classiche, hanno forma a mezzaluna,
sono più larghe che lunghe. Queste dune sono formate da venti
che soffiano in una sola direzione.
Dune paraboliche: dune dalla forma a "U", sono tipiche
dell'ambiente costiero. Questo tipo di duna si forma quando alle
estremità della formazione sabbiosa si comincia a formare della
vegetazione che ne ferma il movimento mentre la parte centrale
continua ad essere libera di muoversi. Si riesce a formare
solamente quando il vento spira da una sola direzione
predominante.
Dune trasversali: sono parallele alla costa e ortogonali alla
direzione del vento.
Dune longitudinali: sono parallele alla direzione del vento.
Infatti i sedimenti vengono presi da sopravento e lasciati
sottovento laminazione ad alto angolo.
Stratificazione su linee curve incrociate. Le dune sono depositi
sedimentari caratterizzati da una morfologia di base costante
(nonostante una gamma molto ampia di varianti). Una duna può
essere schematizzata come un accumulo caratterizzato da due
lati con diversa pendenza
Ciottolose: Stratificazione piano parallela, aree desertiche molto pianeggianti e clasti piuttosto grossi e
molto spigolosi.
Quando raramente si hanno delle precipitazioni, esse sono sempre piogge torrenziali, che mettono in moto
grandissime quantità di sedimenti e danno origine a depositi con stratificazione e laminazione piano parallela
Ambiente fluviale-alluvionale
Questo ambiente può essere suddiviso in (conoide, piana alluvionale, piana costiera).
Il principale agente di erosione e di trasporto è rappresentato da acqua di fiumi e torrenti. La granulometria
dei clasti costituenti i depositi fluviali è in funzione dell'energia del corso d'acqua che diminuisce verso la valle.
È caratterizzato da depositi di ghiaia sabbie e argille che via via il corso d'acqua deposita al diminuire della sua
velocità: le ghiaie sono più abbondanti lungo l'alto corso del fiume, mentre le sabbie sono presenti nella parte
finale del fiume.
Fiumi Meandriformi: caratterizzati da un andamento sinuoso, hanno
un basso trasporto di materiale, principalmente in sospensione, hanno
una bassa pendenza e sono generalmente profondi. Lungo le sponde
convesse sono presenti le barre di meandro, che si creano grazie
all'erosione sulla sponda concava, accentuando l'andamento sinuoso.
Corso Braided: (corso intrecciato) presenta rami e isole, dove talvolta
può essere presente la vegetazione. Questo corso è caratterizzato da
un abbondante carico di fondo, che favorisce la formazione delle barre,
da una forte pendenza del fondo valle e da un corso molto largo con
profondità ridotta.
In questo caso i depositi saranno sabbie e ghiaie, con clasti arrotondati.
Le conoidi: si formano nell'ambiente di raccordo tra rilievi montuosi e piane
alluvionali per la diminuzione del corso d'acqua e rilascio si materiale
grossolano.
I materiali sono più grossolani nella zona più vicina al rilievo ( blocchi e ghiaie) e sono più fini nelle zone più
distanti (sabbie e limi) Elaborato di Geologia Applicata 32
Ambiente glaciale
Trasporto notevoli quantità di materiali, erosi dalle rocce durante il loro movimento.
Morena: particolare accumulo di sedimenti di un ghiacciaio,
costituito da detriti accumulati dal ghiacciaio durante il suo
scorrimento verso valle.
I sedimenti che caratterizzano una morena, chiamati till o tillite,
hanno generalmente un cattivo sorting, spesso costituiti da detriti
ghiaiosi a spigoli vivi annegati in una matrice argillosa o siltosa.
Le morene posso essere distinte in base alla loro posizione le
ghiacciaio. (laterali, mediane, di fondo, frontali)
Agente di trasporto: ghiaccio, acqua, vento, gravità.
Stratificazione e laminazione piano-parallela.
Loess: è un deposito eolico formato da sabbia fine e
limo di origine glaciale, in quanto deriva dai depositi
morenici (materiali erosi, trasportati e depositati dai
ghiacciai), privi di copertura vegetale: le correnti
d'aria trascinano via in sospensione da tali depositi la
frazione fine del sedimento e la depositano là dove
perdono di energia (per esempio, quando urtano
contro un ostacolo: ai piedi di quest'ultimo il loess si
accumula in masse di colore giallo-grigio, dagli
spessori notevoli, fino a decine di metri).
10.2 Ambienti di transizione
Si tratta di ambienti di passaggio da ambienti continentali ad ambienti marini, sono poco estesi ma molto
significativi, permettono di ricostruire le variazioni della linea di costa avvenute nel passato, quindi di tracciare il
contorno dei mari e delle terre emerse nei diversi periodo geologici.
Ambiente deltizio
Si trova alla foce dei corsi d'acqua ed è
caratterizzato solitamente da sedimenti fini, che il
fiume non ha depositato durante il suo corso.
Esistono due tipi di foce:
Estuario: dove abbiamo generalmente una
significativa escursione della marea, che è la
conseguenza dell'energia fluviale sul moto
ondoso. Si creano corpi sedimentari
perpendicolari alla spiaggia.
Delta: Forma ramificata, i corpi sedimentari
sono paralleli alla costa. Ha una forma a
ventaglio con prisma sedimentario
cuneiforme con sedimenti ricchi di acqua. La
forma a delta si realizza particolarmente
quando i processi fluviali prevalgono su quelli marini, consentendo al delta di progradare.
Il prodelta è la parte interamente subacquea dell'edificio deltizio e costituisc