Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
II.
Seqenenra Tao II fu un principe tebano che combatté contro gli Hyksos e la sua mummia è stata
trovata nella prima cachette a Deir el- Bahri, scoperta nel 1881; qui furono trovati 53 corpi o parti di
corpi appartenenti a sovrani o a personaggi di alto livello, tra cui, appunto, c’era la mummia di
Seqenenra II che presenta orribili ferite sulla testa e sul corpo e quindi si pensa che abbia
combattuto contro gli Hyksos e poi che sia stato sepolto a Tebe.
Su Seqenenra Tao II è rimasto un racconto di fantasia in cui si racconta la sua battaglia verbale con
l’Hyksos Apophis che cerca di incriminare Seqenenra perché dice che gli ippopotami di Tebe
facevano troppo rumore e quindi gli davano fastidio; comunque ebbe la meglio Seqenenra Tao II. 90
Seqenenra Tao II sposerà la regina Ahotep che avrà due figli, Kamosi e Ahmosi; a sua volta
Ahmosi sposerà Ahmose- Nefertari e avranno due figli, Ahmose e Amenhotep I.
Sarà Ahmosi colui che caccerà gli Hyksos dal paese e quindi verrà ricordato come liberatore
dell’Egitto e fondatore della XVIII dinastia; egli riesce a cacciare gli Hyksos in quanto si era
assicurato il controllo delle piste carovaniere, interrompendo così l’alleanza tra Hyksos e Kushiti;
da qui riconquisterà tutto il paese e riuscì anche a impossessarsi dei domini straneri, in particolare
riconquistò la Nubia.
Ahmosi verrà quindi adorato come liberatore dell’Egitto e fondatore della XVIII dinastia, ma verrà
adorata anche sua moglie Ahmose- Nefertari che ebbe un vero e proprio culto tra gli abitanti di
Deir-el Medina; la mummia di Ahmose- Nefertari venne trovata a Deir el Bahri nella prima
cachette.
La zona di Avaris si colloca tra campi coltivati e canali, quindi è una zona in piena campagna e uno
dei problemi dello scavo in questa zona è quello di far espropriare i terreni alla agricoltura per gli
scavi. Qui vediamo uno scarabeo tipico del periodo Hiksos e un motivo che ci permette di datare a
colpo sicuro uno scarabeo a questo periodo è la presenza di questi motivi a spirale perché questo
motivo, di ispirazione asiatica, viene importato ed è ampiamente diffuso in questo periodo.
I sovrani di questo periodo si resero conto che per governare un paese che aveva già circa 1500 anni
di storia dovevano adattarsi a quelle che erano le usanze, le abitudini e l’ideologia dell’antico
Egitto; per questo i sovrani Hyksos, come faranno poi in seguito tutti gli altri governatori stranieri
in Egitto, assumono in tutto e per tutto le caratteristiche dei sovrani locali e quindi faranno scrivere i
loro testi e i loro nomi in egiziano usando il geroglifico, utilizzano titoli tipici dei sovrani egiziani e
arriveranno ad adorare divinità egiziane. Questo da una parte, ma dall’altra essi introducono
elementi che sono loro propri, ad esempio daranno impulso al culto di divinità di origine asiatica e
anche a usanze e a tradizioni funerarie che erano del tutto nuove ed estranee alla mentalità egiziana
e che adesso invece si affermano, soprattutto nella loro capitale ad Avaris, nel delta.
Tuttavia nell’insieme l’idea è quella di una continuità che si vuole mantenere, cmq con l’apporto di
grandi novità dall’estero che poi arriveranno a portare modificazioni nella civiltà egiziana delle
epoche successive. Tra quelli più aneddotici un fatto importante è che gli Hyksos portarono con loro
una grandissima novità, il cavallo che fino ad allora non era conosciuto e che poi diventerà
protagonista della storia del Nuovo Regno e delle epoche seguenti, infatti le grandi campagne e
spedizioni del Nuovo Regno mostreranno sempre il faraone a cavallo o sul carro con il cavallo. Si
assiste anche all’introduzione di nuove armi come la scimitarra che era un’arma tipica asiatica e che
ora si diffonde in tutto l’Egitto, ma assistiamo anche all’introduzione di altre innovazioni. 91
Un'altra caratteristica di questo periodo, che avevamo già incontrato per il Medio Regno, è la
diffusione massiccia di ceramica di importazione palestinese e anche di fabbricazione locale; si
tratta di una ceramica che viene fabbricata essenzialmente in una località del delta che si chiama
Tell- el- Fahudieh, principale centro di produzione di questa ceramica di origine palestinese che si
diffonde poi in tutto l’Egitto.
Quindi nella XVII dinastia mentre i sovrani Hyksos governano e si fanno seppellire nel nord del
paese, ad Avaris, invece i principi tebani governano nel centro sud del paese e si fanno seppellire a
Tebe, nella loro capitale e le tombe di questi sovrani sono state ritrovate nella necropoli tebana che
comincia ora ad avere una grande espansione; questi sovrani quindi si fanno seppellire a Tebe e in
particolare in una località delle necropoli tebane, sulla riva occidentale del Nilo (Tebe ovest), che si
chiama Dra Abu el- Naga.
Queste tombe sono caratterizzate dalla presenza di sarcofagi molto particolari e quindi databili con
la massima precisione, sarcofagi che vengono chiamati nell’archeologia egiziana rishi, parola araba
che significa piuma e sono così chiamati perché sono caratterizzati dalla presenza di piume dipinte
sulla superficie del coperchio del sarcofago.
Qui vediamo una pianta della città di Avaris; qui sono stati messi in evidenza insediamenti di epoca
precedente, risalenti al Medio Regno, in particolare della XII dinastia (a Amenenhat I risale un
quartiere a pianta ortogonale, abitato dagli operai che costruirono la città e dalle loro famiglie; qui si
insediarono immigrati di origine cananea che costruirono tombe a ridosso delle abitazioni secondo
un’usanza vicino orientale; il tempio dedicato a Amenenhat I venne ingrandito da Sesostri III che
ricostruì molti templi distrutti); quindi gli Hyksos arrivano e si installano su una località
precedentemente egiziana, cosa che fino a poco tempo fa non era nota.
Una scoperta eccezionale è stata effettuata negli ultimi anni all’interno del palazzo di Tell el Dab’a
e si tratta del ritrovamento di piccoli frammenti che sono stati ricostruiti in affreschi di tipo
minoico-cretese e questo è un fatto eccezionale perché dimostra il legame di questa località con
Creta (motivo del toro e del labirinto, motivi tipici della zona cretese); in realtà si suppone che ci
fossero degli artisti cretesi che lavoravano a Tell el Dab’a; questi afferschi erano stati attribuiti
inizialmente all’epoca hyksos, mentre oggi sono attribuiti all’epoca thutmoside.
Si discute ancora quando l’Egitto cominciò ad avere contatti con Creta, siamo certi della seconda
metà del II millennio, ma è probabile che vi fossero anche in precedenza; invece nel Nuovo Regno
si ha un boom di questa presenza cretese in Egitto anche perché in certe tombe del periodo, cioè del
Nuovo Regno, in particolare nella XVIII dinastia, noi troviamo la rappresentazione dei cretesi in
Egitto, simili agli asiatici, ma con caratteristiche diverse. 92
In questo periodo sono state trovate delle mummie, tra cui quella di un sovrano hyksos che fu tra i
protagonisti del conflitto e l’analisi della sua mummia ha dimostrato che essa riportava ferite
profonde alla testa che hanno fatto pensare a una morte violenta; quindi al di là dei testi che ci fanno
conoscere il conflitto abbiamo la prova della violenza di questo conflitto.
Qui vediamo l’ascia cultuale che non venne usata durante il conflitto da Ahmosi, considerato il
fondatore del Nuovo Regno; questo tipo di oggetti, che conosciamo bene in Egitto già dal III
millennio, erano effettivamente utilizzati come armi nelle battaglie dagli egiziani e stando a quelli
che sono stati trovati erano in legno e in bronzo, ma vi sono anche esempi in oro e in legno dorato
come questa ascia rituale di Ahmosi.
Figlio di Ahmosi e vero iniziatore della XVIII dinastia, fu Amenhotep I che da inizio a quello che
viene considerato uno dei periodi più splendidi della storia egizia, cioè il Nuovo Regno; egli segue
la politica del padre di riunificazione e di pacificazione del paese, ma si impegna anche a rioccupare
la Nubia e delle fasi espansionistiche di questo sovrano verso la Nubia noi siamo ben informati
dalla autobiografia di Jah-mes, figlio di Ibn che, oltre a parlare delle fasi finali del conflitto tra
egiziani e Hyksos, parla anche dei primi sovrani del Nuovo Regno e in particolare di Amenhotep I e
delle sue campagne nubiane.
A partire da questo periodo quindi, cioè da Amenhotep I, la Nubia diventa una vera colonia egiziana
e anche l’amministrazione della Nubia subisce dei cambiamenti e delle modifiche; in particolare
comincia a essere attestato il titolo, portato dai principi nubiani, di “figlio del re di Kush” a cui si
aggiunge il titolo di “sovrintendente delle terre meridionali”.
Amenhotep I venne probabilmente sepolto in quella che sarà chiamata “valle dei re” o nei pressi
della stessa, ma la sua tomba non è ancora stata ritrovata; in realtà ci sono varie tombe già scoperte,
ma prive di iscrizioni che sono state attribuite ad Amenhotep I, però la questione è ancora aperta; le
tre tombe che si contendono la sua sepoltura sono la KV 39, la tomba AN B di Dra Abu el Naga e la
tomba K 93.11 di Dra Abu el Naga.
Invece il primo sovrano che sicuramente si fa seppellire nella valle dei re, cioè quella zona delle
necropoli tebane in cui si faranno seppellire i sovrani della XVIII e XIX dinastia, è Thutmosi I,
successore di Amenhotep I; egli si fece seppellire sicuramente nella valle dei re, ma circa la sua
tomba vi è un problema di attribuzione.
Oggi è accettata una nuova teoria: si vede la KV 38 come la tomba originaria di Thutmosi I;
Hatshepsut non avrebbe costruito la KV 20 che sembra precedente, ma avrebbe riadattato un
monumento precedente, probabilmente voluto per Thutmosi II. 93
Quindi Hatshepsut riadatta questa costruzione, prende il corpo del padre Thutmosi I e lo pone nella
tomba; quindi si tratterebbe di una sepoltura per tre persone e così si spiega la presenza di tre
camere annesse alla camera funeraeria, una per Hatshepsut, una per Thutmosi II e una per Thutmosi
I; Thumosi III avrebbe poi riportato il corpo di Thutmosi I nella KV 38 e lo avrebbe dotato di un
nuovo sarcofago e di un nuovo corredo che quindi risale all'epoca di Thutmosi III.
Il periodo iniziale della XVIII dinastia che segue Amenhotep I è un periodo abbastanza complesso
in Egitto che denominiamo dei thutmosidi perché si registrano una serie di matrimoni che quindi
danno luogo a un periodo complesso.
Il successore di Amenhotep I è Thutmosi I che deriva da un ramo collaterale della famiglia, infatti
visto che Amenhotep I non aveva avuto eredi è il cognato che sale al trono, ma comunque egli era
legato alla famiglia perch&eacut