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La titolatura dei re dell'antico Egitto
Recentemente altri frammenti sono stati trovati per VI e VII dinastia. È suddivisa in fasce orizzontali e caselle, una fascia ha la titolatura di un re ad identificare i suoi anni di regno; vi sono segnate le azioni di culto degli dei di ogni sovrano e una registrazione dell'altezza massima del Nilo in cubiti per scopi fiscali; ogni anno è specificato da un segno chiamato "renepet".
La titolatura ufficiale di un re è di cinque nomi dalla IV dinastia. I nomi nel cartiglio (dell'elenco di Seti) sono gli ultimi due, nome di intronizzazione e il nome "figlio di Ra" o "nome della nascita".
Tutti i re d'Egitto sono stati scritti in questi elenchi, anche quelli di cui sappiamo solo il nome. Il papiro di Torino arriva alla XVII dinastia (manca forse solo la XVIII). Gli elenchi hanno sempre uno scopo preciso. La stele degli antenati risale indietro in una famiglia di sacerdoti di molte dinastie.
Gli Egizi sono arrivati fino a Cartum, non hanno
Superato la quarta cateratta del Nilo (su sei partendo da nord), la prima si trova vicino ad Aswan. Vicino alla quarta c'era la sede del Nuovo Regno nella regione Kush appena conquistata. Nel Medio Regno controllavano direttamente solo fino alla seconda cateratta (parte settentrionale della Nubia, dove si trovavano guarnigioni dei soldati, Vamat).
L'Egitto proprio inizia ad Aswan e il capoluogo era Elefantina, sull'omonima isola. Adesso la zona di Abu Simbel è un grande lago e gli edifici sono stati spostati più a nord. L'acqua a nord di Aswan è diminuita rompendo l'equilibrio dell'inondazione annuale e il limo non arriva più al delta dove entra invece l'acqua di mare che danneggia le coltivazioni. Il lago Nasser altera il clima aumentando le piogge, dannosissime per i mattoni crudi dei vecchi edifici. L'acqua del Nilo che si abbassa risale dal letto lungo la falda e l'umidità colpisce le colonne dei templi.
Anche i papiri vengono rovinati. Vicino ad Aswan ci sono anche le cave di granito rosso. Ieracopoli era una città importantissima dell'Egitto meridionale; altra città importante è quella dedicata al Cobra nel delta. Tebe nel Medio Regno cresce d'importanza fino a diventare la capitale, vicino si trova Nagada, con i maggiori resti della fase preistorica. Nella curva del Nilo vicino al Mar Rosso parte un fiume a carattere torrentizio quasi mai percorso dall'acqua (Huadi Hammarat) dove viene scavata una pietra per le statue. Abido ha tantissime testimonianze archeologiche, la sua necropoli ospita le tombe dei primi re. Il lago del Fayune è nell'oasi più vicina al Nilo ed è alimentato da un ramo parallelo del fiume; iniziano qui le grandi piramidi con le varie necropoli come Saqquara, dove vicino si trova l'antica capitale Memphis. I rami del Nilo erano 7 e da lì si ricavava il salnitro, usato per fare le.mummie. L'Egitto conta anche una serie di oasi nel deserto occidentale situate lungo le vie carovaniere. La preistoria è entrata nell'interesse specifico dalla seconda metà del '900, soprattutto con W. Flinders Petrie che aveva capito che ogni aspetto restituito dagli scavi è importante. I ritrovamenti ceramici sono stati valorizzati e i dati venivano messi subito a disposizione. La superficie rossa delle ceramiche è stata lucidata a stecco; si possono ritrovare anche decorazioni in avorio. La ceramica a pareti sottili con separazione tra parte rossa e parte nera verrà prodotta nella bassa Nubia anche dopo che è sparita dall'Egitto. Nelle sepolture dell'ultima fase preistorica il corpo era rannicchiato e circondato di beni, soprattutto ceramiche con del cibo tipo latticini. Si poteva trovare anche una tavoletta con pestello, usata per tritare il minerale da usare insieme al grasso nel trucco per gli occhi. Un altro tipo diceramiche usa il fondo color avorio e le decorazioni rosse. Flindersstudiò le prese sui vasi determinandone l'evoluzione nel tempo e usandole come datazione. Le decorazioni si ispirano alla navigazione sul fiume o ad animali terrestri o acquatici. (gazzelle, coccodrilli)
La storia inizia nella necropoli di Abido, con la sepoltura dei primi re d'Egitto, nella zona chiamata "la madre dei cocci" (per la grande presenza di ceramiche).
I sovrani che non rientrano nelle liste volevano la legittimità di sovrano e sono andati a costituire la dinastia 0, sovrani nella parte meridionale con capitale a Tinis; non vi sono nomi provenienti dall'Egitto settentrionale.
Si trova anche il nome di Narmer (forse il primo re) ma anche personaggi come lui che avevano un regno soltanto nel sud. Un monumento sembra celebrare l'unione dell'Alto e del Basso Egitto con Narmer. Vi si trovano sovrani anche della I e II dinastia.
Le tre fasi preistoriche sono
chiamate Nakada I II e III con la terza che ingloba ladinastia 0 che contiene i re dell'Alto Egitto e non dell'Egitto unito. Una parte dellanecropoli di Abido è abbastanza arretrata nella zona chiamata Um El Gaab (la madre dei vasi). Nella tomba di Ger è stata collocata la tomba di Osiride dove vi erano cerimonie fastose celebrate in onore del dio. Abido presenta fasi di qualsiasi secolo. Dal settore U si trova la tomba UJ che era stata rovistata dai primi archeologi in malomodo lasciando un magazzino pieno di ceramiche dove su alcuni vasi è stata scoperta una sorta di iscrizione con la grafia di uno scorpione; uno dei primi re ben individuato e chiamato appunto Scorpione. Da dentro la tomba vengono fuori targhette con dei disegni che si ripetono, potrebbe essere una forma primitiva di scrittura. Normalmente erano applicate sopra le anfore trasmettendo un anno, in riferimento ad un dato evento o come indizio di proprietà. Queste targhette erano raccolte
In un contenitore di legno, si è pensato che, dal momento che lo Scorpione era un capo di diversi gruppi di persone, potrebbe alludere ai gruppi umani su cui era sovrano. Una serie di emblemi erano stati trovati come graffiti su rocce nel deserto, forse erano indicazioni sulla proprietà di un territorio. La scrittura forse era presente nel 2350 a.C.
In una raffigurazione di una testa di mazza da guerra: il re aveva un gonnellino stretto e corto e una coda di toro pendente dalla cintura, la figura viene realizzata di profilo per la testa e di fronte per il busto, sul mento ha un pizzo; il re portava una finta barba e la corona bianca, tipica dell'Alto Egitto. Tiene in mano una zappa, un manico con una corda che tiene il legno destinato ad andare nella zolla, il sovrano sta zappando, gesto fondamentale per l'inondazione. Un personaggio assiste lo Scorpione in questa cerimonia, due personaggi tengono dei fabelli. Vi è rappresentato anche il simbolo dello Scorpione.
quello del sovrano, sotto forse c'era un sostegno per emblema, quindi per riconoscere il sovrano specifico. Su un peso per Narmer si trova la titolatura di Serek, uno dei primi nomi del sovrano dopo "nome di Horo", raffigurava anche il palazzo dove viveva secondo un'usanza della Mesopotamia. Al centro vi è un pesce gatto, chiamato Nar. C'è chi sostiene che i nomi dei primi re fossero scelti in modo da scriverli con un solo segno. Il secondo segno si sospetta sia il supporto dell'emblema come per lo Scorpione, -mer è il nome del supporto, Nar mer non significa nulla. Narmer è considerato il primo re d'Egitto, in un monumento celebrativo a Ieracopoli (che trae ispirazione dalle tavolette con pestello) si narra (con simbologia e realismo mescolati) degli avvenimenti. In alto vi è un'immagine frontale di un viso umano con corna e orecchie bovine, emblema della provincia di Bat e poi della dea Hathor, collegata allafamiglia e allafertilità e trovata spesso nei capitelli con in mezzo alle corna il disco solare. C'è anche il simbolo di Narmer. Sul retro giganteggia la figura del re (vestito come Scorpione), il gonnellino è decorato; vi è attenzione alla resa della muscolatura. Il sovrano ha una mazza sulla destra, la stessa dove è raffigurato lo Scorpione, a sinistra c'è un condannato, non ha caratteristiche egiziane, vi è l'impressione che le braccia fossero legate dietro. Potrebbe essere un certo Vash. In alto sembra esserci una spiegazione generale, Horo con un braccio tiene legata una testa, forse il popolo dell'Egitto settentrionale, la terra dei papiri. È una celebrazione indicata dal testimone, un porta-sandali a ricordare che è un terreno sacro che non può essere calpestato. È come un sacerdote che assiste ad un rito con il simbolo che significa "servitore del re". I personaggi sono tutti
identificatida un emblema. I nemici dell'Egitto sono raffigurati scomposti e disordinati.
Le prime piramidi erano come tante mastabe impilate. Con Snofru si rafforzal'ideologia solare; viene fatto il parallelo tra le piramidi di Giza e la cintura di Orione. Ilsuccessore di Cheope non prosegue il programma ed è il secondo successore(Chefren) a farlo. Le piramidi di vedono da ogni punto del Cairo essendo immense; lasovrappopolazione ha creato condomini troppo vicini alle piramidi.
Cheope introduce blocchi di dimensioni enormi, soprattutto all'interno. Si nota che le punte delle piramidi non sono allineate tra loro. È stato sottolineato che icomplessi funerari sembrano gravitare verso Eliopoli, il centro del culto solare. Gizaoggi è inglobata nel Cairo.
Chefren, il fratellastro di Gedefra, sembra avere una piramide più grande per lamigliore conservazione ed essendo sopraelevata. Micerino ha una piramide più piccolama lussuosa, con 3
piccole piramidi delle regine. Il complesso ha tutti gli elementi ben in evidenza. Aderente alla piramide ad est vi è il tempio funerario e sul lato nord, per tradizione, vi è una piccola cappella. Il complesso funerario si arricchisce del tempo. La rampa di Cheope è ormai perduta (il tempio negli anni '70 era percorso dalle macchine), si pensa fosse 800 m circa. Quella di Chefren è conservata e arriva al tempio a valle con uno scalo sul fiume; è inclinata con accanto la Sfinge ma non si sa di preciso chi la fece costruire. Micerino ha una rampa dritta fino al tempio a valle dove sul soffitto erano montati dei padiglioni per la mummificazione. Intorno alle piramidi vi erano le mastabe per i grandi funzionari tra cui quella dell'architetto, Emluna, "servitore di Eliopolis". Il materiale era preso da cave di calcare locale (calcare numulitico, ingloba fossili di organismi unicellulari) a Turah, sud del Cairo. La piramide, per quanto possibile,
sfrutta la roccia viva (per il nucleo). La precisione dell'orientamento