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Generi nel linguaggio egiziano antico
Il linguaggio egiziano antico ha due generi: maschile e femminile. In genere, il maschile coincide con la radice della parola, che rimane comune in tutti i termini che sono tra loro in relazione. Non è soggetta a variazione e esprime il significato fondamentale della parola.
Le parole maschili coincidono con le loro radici. Tuttavia, in alcuni rari casi, i nomi maschili aggiungono alla radice una j o una w.
Ad esempio:
- HFTJ (hefeti) - nemico
- ḤFꜣW (hefau) - serpente
Il pulcino di quaglia è utilizzato come complemento fonetico.
Le parole femminili si riconoscono facilmente, aggiungendo una t alla radice.
Ad esempio:
- SN (sen) - fratello
- SNT (senet) - sorella
Il segno a freccia è un bilittero tra la S e la N.
Alcuni termini possono avere eccezioni a queste regole.
solo maschili o solo femminili, non esiste il neutro. → →Tꜣ (ta) terra NJWT (niut) città SINGOLARE E PLURALE La lingua egizia ha: - Singolare - Plurale: si forma aggiungendo w - Duale: si forma aggiungendo una j I tre trattini sono il determinativo del plurale. Seguono il senso della scrittura. →SN (sen) fratello →SNW (senu) fratelli →SNWJ (senui) due fratelli →SNT (senet) sorella →SNWT (senut) sorelle →SNTJ (seneti) due sorelle "dei" La parola può essere scritta in entrambi i modi, ma si preferisce il primo simbolo →ḤQꜣW (heqau) principi La parola può essere scritta in questi tre modi. (heqa)ḤQꜣ Il singolare è –LEZ 3 23/09/2020 GENITIVO Può essere di due tipi: diretto e indiretto. Il genitivo diretto è composto da due elementi uniti in maniera diretta, il possessore è il secondo. →R KMT (re kemet) La lingua degli Egizi Kemet è la parola utilizzata per indicareL'Egitto, "La Terra Nera".
N+SWT (nesut) Colui a cui appartiene il Giunco. La "n" è posticipata: si tratta di una questione estetica oppure il giunco è più importante?
NSWT TꜣWJ (nesut taui) Re delle Due Terre. Taui è un duale.
NSWT NTRW (nesut neteru) Il Re di tutti gli Dei. È un epiteto che spesso viene riferito ad Amon. Il simbolo del falco è un determinativo e indica tutte le divinità maschili. Il serpente, invece, indica tutte le divinità femminili.
Sꜣ PTḤ (sa ptah) Il Figlio di Ptah. Il genitivo indiretto prevede un legame tra A e B, avviene tramite un aggettivo genitivale.
- N usato quando A è un maschile singolare
- NW usato quando A è un maschile plurale o duale
- NT usato quando A è un femminile
ḤMWT NT SRW/WRW (hemut net seru/uru) Le mogli degli ufficiali/dei grandi. Hemut = le mogli. Seru = ufficiali, funzionari. Uru = grandi (aggettivo).
ST
NT 'NḪW (set net ankhu)
Il Luogo dei Diletti (dei Vivi)
RMW NW JTRW (remu nu iteru)
I pesci del Fiume
Il simbolo del pesce è un determinativo del plurale. Iteru è il nome con cui veniva chiamato il Nilo, ma genericamente indica i corsi d'acqua.
AGGETTIVO
In Medio Egiziano esiste un unico aggettivo primario (o primitivo), ossia un aggettivo che non deriva da nessuna altra parola.
→NB (neb) ogni, tutto
Tutti gli altri sono aggettivi derivati, ossia derivano da un'altra parola sia essa un sostantivo, verbo o preposizione.
→NFR (nefer) bello, buono "essere
Deriva dal verbo NFR che significa bello"
Una categoria di aggettivi derivati sono le cosiddette nisbe (nisba è un termine preso in prestito dalla grammatica araba). Derivano da sostantivi e preposizioni.
→NJWT (niut) città
NJWTJ (niuti) cittadino (ma anche le due città)
→HR (her) volto
HRJ (heri) colui che è sopra/capo
In Medio Egiziano gli
Aggettivi
Gli aggettivi hanno tre forme principali:
- Maschile singolare
- Maschile plurale
- Femminile
Seguono sempre il sostantivo che modificano.
SḪTJ NB (seheti neb) - ogni contadino
SḪTJW NBW (sehetiu nebu) - tutti i contadini
I giunchi che fuoriescono dal terreno indicano i campi.
ḤMT ḤMWTNFRT (hemet neferet) - donna bella
NFRT (hemut neferet) - donne belle
L'aggettivo femminile plurale non esiste, si usa sempre il singolare. Il duale l'aggettivo si comporta come un plurale.
PR NB (per neb) - ogni casa
NB PR (neb per) - signore della casa
HWT NBT (hut nebet) - ogni dimora
NBT HWT (nebet hut) - signora della dimora
"Signora della casa" era attributo di una divinità, ma anche epiteto che prendevano le donne spostate.
ḪT NBT NFRT W'BT (het nebet neferet wabet) - ogni cosa buona e pura
Poiché gli aggettivi indicano il numero e il genere, essi possono anche essere usati da soli. Ad esempio, l'aggettivo NFRT
(femminile) può essere usato per indicare qualunque cosa femminile che sia “bella, buona o perfetta”.
→ḤRNFR (nefer her) bello di volto
Spesso epiteto di divinità, per intendere benevolo
→‘Šꜣ SRW (asa seru) numeroso di pecore, che ha molte pecore
Il comparativo si forma aggiungendo la preposizione r (“in relazione a”) dopo l’aggettivo.
→NṮR MNḪ R NṮR NB (neter meneh r neter neb) un dio più benevolo di qualunque altro dio.
Un dio benevolo in relazione/rispetto a ogni dio.
→ḪTNFRT R NBT (neferet r het nebet) Qualcosa migliore di qualunque altra cosa.
Una buona (cosa) rispetto a ogni cosa.
Il superlativo spesso è indicato da un genitivo diretto o indiretto.
→WR WRW (ur uru) Il più grande dei grandi, il più grande di tutti.
Il grande dei grandi →WR IM S’ḤW (ur im sahu) il più grande dei dignitari.
Il grande tra i dignitari.
–LEZ 4 28/09/2020
PRONOMI
PERSONALI possono avere diverse forme, a seconda della funzione che svolgono all'interno della frase. In egiziano vi sono tre tipi principali di pronomi personali:
- suffissi
- dipendenti
- indipendenti
Suffissi
1 persona singolare: .j
2 persona singolare maschile: .k
2 persona singolare femminile: .t
3 persona singolare maschile: .f
3 persona singolare femminile: .s
1 persona plurale: .n
2 persona plurale: .tn
3 persona plurale: .sn
Possono esistere anche nella forma duale: .nj, .tnj, .snj
I pronomi suffissi possono essere aggiunti dopo una parola con la funzione di pronomi possessivi, ossia esprimono il concetto di appartenenza. Essi concordano con il referente del pronome, non con il sostantivo di riferimento (come ad esempio nella lingua inglese). Non può essere separato dal sostantivo o dal verbo a cui si lega.
Esempi:
PR.J (peri) la mia casa
PR.F (peref) la sua casa (di lui)
PR.S (peres) la sua casa (di lei)
SNTJ.F (sentif) le sue due sorelle (di lui)
lui)→‘WJ.SJ (auisi) le sue due braccia (di lei)Braccio con trattino del determinativo per il duale.Si aggiunge il suffisso del duale anche al pronome (raro).È importante ricordare che il suffisso di prima persona singolare è spesso omesso nella scrittura. Pertanto“casa” “miapuò essere sia PR sia PR.J casa”. Sarebbe corretto nell’ultimo caso scrivere .j dentro unaparentesi tonda. Si comprende la differenza tra i due significati dal contesto.Dopo una preposizione, il pronome suffisso esprime il complemento indiretto.→ →N.F (nef) a/di lui HR.SN (her sen) sopra di loro→ḤN’ SNW.JMSW.J (mesui hena senui)I miei figli e i miei fratelli.ḤN’ è una preposizione che viene tradotta“con” “e”.come e ha anche valore diIn egizio infatti non esiste quest’ultimo elemento.→ḤMT.K PR.K (hemetek perek)La tua moglie e la tua casa.importante funzione deiUn'altra suffissi è quella di esprimere il soggetto di una forma finita di un verbo (quando non si tratta di un sostantivo definito).
SDM.F (sedgemef) lui/egli ascolta
H3B.K S3.F (habek saf) tu mandi/invii suo figlio
In egizio la frase si costruisce con: verbo+soggetto+complemento.
leiDD.S RN.S (dgedes renes) dice il suo nome
I NOMI DEI RE
La titolatura è costituita, a partire dalla V dinastia, di cinque nomi:
1. nome d'Horo
2. nome NBTJ
nome falco/Horo d'oro
3. nome di intronizzazione (prenome)
4. nome di nascita
Il nome d'Horo è il più antico di tutti e consiste di tre elementi:
- il falco
- una resa stilizzata della facciata di palazzo (serekh)
- il nome vero e proprio scritto dentro il serekh
Identifica colui che regna con Horo: il re è la manifestazione terrena del dio.
2. Il secondo nome è il nome NBTJ (nebtj) è un duale femminile e significa 'due signore' (rappresentato dalle due ceste)
su cui poggiano gli animali). Appare a partire dalla I dinastia. Le due signore sono la dea avvoltoio Nekhbet (dell'Alto Egitto) e la dea cobra Uadjet (del Basso Egitto), si tratta di divinità molto antiche. Questo nome fa riferimento alla dualità dell'Egitto. → 'Nome d'oro'3. Il terzo nome è il RN N NBW (ren en nebu) Appare dalla IV dinastia. L'oro è il colore tradizionale della pelle degli dei. Il nome è noto anche come Horo d'oro o falco d'oro. → BJK N NBW (bik en nebu) Falco d'oro4. Il quarto nome è quello di intronizzazione (prenome). È il più recente di tutti, in quanto appare a partire dalla V dinastia. Ben presto, divenne il nome più importante e, a partire dal Medio Regno, è spesso l'unico nome con cui i re vengono menzionati nelle iscrizioni. Viene scritto dentro un cartiglio. È generalmente preceduto dal titolo: → NSWT BJT (nesut bit) Re
dall'Antico Egitto, i sovrani avevano dei nomi particolari che li identificavano. Uno di questi era il nome "Il re duale", che apparteneva al sovrano dell'Alto e del Basso Egitto. Un altro nome unico era "Il Giunco e l'Ape". Ogni re aveva un nome diverso che lo identificava. Il quinto nome era quello che il sovrano portava sin dalla nascita e veniva scritto in un cartiglio.