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Amenhotep I siamo sicuri di tre spostamenti, quindi la mummia ha raggiunto la cachette 150anni
dopo la descrizione del papiro Abbot; in più le mummie furono interrate non prima del regno di
Sheshonq I (XXII dinastia).
L’ultima candidata per la tomba di Amenhotep I è frutto di scavi recenti da parte di D. Polz,
direttore sul campo per l’Istituto tedesco di archeologia del Cairo che dal compie scavi nella
necropoli di Dra abu el- Naga, scavi destinati alla scoperta di una tomba della XVII dinastia non
ancora identificata. Nel 1993 si iniziarono una serie di campagne per lo scavo e lo studio di una
tomba ribattezzata K 93.11, che si trova a nord del tempio di Amenhotep I e Ahmose- Nefertari.
Questa tomba non ha presentato tracce archeologiche o scritte da ricollegarsi ad Amenhotep I, però
la struttura presenta molte similitudini con le altre tombe reali della XVII dinastia.
La tomba è di grandi dimensioni, sicuramente è stata ampliata; la tomba era già nota ed era stata
riutilizzata da Ramesse Nach, un primo profeta di Amon, una divina adoratrice e da un artigiano di
Deir el- Medina.
L’interpretazione di Polz è basata sulla localizzazione e sulla struttura della tomba: potremmo
pensare che Amenhotep I avesse seguito la tradizione e si fosse fatto seppellire a Dra abu el- Naga,
invece Thutmosi I, non figlio di Amenhotep I, avesse deciso di farsi seppellire in una nuova
necropoli. Secondo l’interpretazione di Polz ci sono molti elementi che porterebbero a identificare
la tomba con quella di Amenhotep I, ma non è ancora stata scavata completamente, quindi
bisognerà aspettare la fine dello scavo.
Un problema analogo è quello della tomba di Thutmosi I, problema che non può essere affrontato
da solo; nella KV 38 è stato trovato un sarcofago a nome di Thutmosi I nel 1899 da parte di Loret e,
negli anni successivi, Carter trova in un'altra tomba, la KV 20, un secondo sarcofago a nome di
Thutmosi I. Degli scavi condotti da Loret nella sua seconda campagna di scavo nella Valle dei Re,
egli non aveva lasciato nulla di pubblicato sulle sue scoperte, in particolare della KV 38 aveva
lasciato una brevissima pubblicazione; oggi conosciamo le tappe che hanno segnato la scoperta
della tomba e la documentazione è stata molto importante.
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La KV 38 venne segnalata a Loret nell’aprile 1899 da un ispettore dei lavori di Loret che gli
annuncia quello che gli sembra essere un accesso alla tomba che si trova tra la tomba di Sethi II e
quella Sethnakht, la KV 14. Loret si reca sul posto e inizia a fare praticare una serie di sondaggi,
quindi viene scoperta la tomba e gli viene attribuito il numero KV 38 (oggi è in uno stato di
degrado). Lo scavo della tomba è molto difficile per la sua posizione e per la situazione stessa della
tomba che è piena di detriti e fango che impediscono il raggiungimento della camera sepolcrale.
Gli oggetti che vengono trovati all’inizio sono di scarso rilievo tra cui un piede ligneo e dei
frammenti vitrei che saranno però fondamentali per alcune ipotesi attribuitive. Loret all’inizio è
disperato perché gli oggetti che trova sono la testimonianza che la tomba è stata depredata e perché
non trova il nome di un sovrano, finché non vengono trovati dei frammenti di vasi in calcite che,
una volta ricomposti hanno dato i nomi di Thutmosi I e Thutmosi II. Quindi egli riesce a
raggiungere la camera sepolcrale e trova il sarcofago dove legge il nome di Thutmosi I (oggi si
trova al Cairo), trova la cista canopica che porta anch’essa il nome di Thutmosi I e per lui
l’attribuzione è certa. Loret però non poteva sapere di una serie di nuove questioni che sarebbero
sorte dopo la sua attività nella Valle; infatti la situazione cambia quando Carter trova, nella KV 20
(che era già conosciuta, ma viene riscavata da Carter e da lui attribuita ad Hatshepsut) un sarcofago
a nome di Thutmosi I (oggi si trova a Boston), in particolare il sarcofago C è a nome di Thutmosi I,
il sarcofago D è a nome di Hatshepsut.
Da questo momento si inizia a mettere in dubbio la sepoltura di Thutmosi I nella KV 38 e si cerca di
trovare una spiegazione per i due sarcofagi: nello studio del sarcofago della KV 20 sono emerse
delle particolarità interessanti, in particolare è emerso che le iscrizioni originarie sono state
modificate successivamente, cioè è stato inciso un nuovo testo che ha cambiato i nomi: i nomi
originali erano quelli di Hatshepsut, mentre il testo riscritto porta i nomi di Thutmosi I. Quindi
diventa fondamentale l’analisi delle caratteristiche del sarcofago della KV 38 che, come la cista
canopica, vengono datati al regno di Thutmosi III; in particolare i frammenti vitrei che Loret aveva
trovato e che conosceva molto bene perché aveva trovato molti frammenti simili nelle tombe di
Amenhotep II e di Thutmosi III, la cui localizzazione è fondamentale, sono appunto attribuibili
all’epoca di Thutmosi III (essi si trovano al museo del Cairo dove abbiamo il JE, Journal d’Entree e
il CGC, il Catalogne General: l’incrocio della documentazione dei giornali di scavo di Loret e il JE
e il CGC è stato fondamentale). Visto che i vetri sono successivi all’epoca di Thutmosi I, questi
andrebbero a completare il quadro di un sarcofago e di una cista canopica che sarebbero
testimonianza di una sepoltura del regno di Thutmosi III.
Quindi nella KV 38 venne ritrovato un sarcofago in quarzite con il nome di Thutmosi I e una cista
canopica con il nome di Thutmosi I, quindi si pensò che la tomba fosse di Thutmosi I, ma questi
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elementi sono stati riconosciuti come più tardi rispetto all'epoca di Thutmosi I e quindi sono forse
pertinenti a una seconda sepoltura.
Al momento della scoperta Loret (1899) attribuì la KV 38 a Thutmosi I.
Sono poi state trovate due tombe allestite per Hatshepsut, infatti si era fatta allestire una tomba da
regina a sud ovest della necropoli tebana e una tomba come faraone, cioè la KV 20. Si tratta di una
tomba già nota dalla spedizione di Napoleone, ma venne scavata da Carter agli inizi del 900: nella
KV 20 venne trovato non solo il sarcofago di Hatshepsut, ma anche un altro a nome di Thutmosi I;
si scoprì in seguito che il sarcofago a nome di Thutmosi I era stato riutilizzato, infatti prima aveva il
nome di Hatshepsut e poi venne rimodellato con i cartigli di Thutmosi I; come interpretare il tutto?
La KV 38 potrebbe essere stata utilizzata come tomba di Thutmosi I e poi Hatshepsut avrebbe
spostato il corpo nella sua tomba, la KV 20, per legittimare la sua ascesa al trono. Un altro
egittologo, Romer propone di interpretare la KV 20 come la tomba originaria di Thutmosi I;
Hatshepsut l'avrebbe poi ingrandita, costruendo una seconda camera funeraria. Secondo Romer la
KV 38 sarebbe stata costruita ex novo all'epoca di Thutmosi III, che avrebbe preso il sarcofago di
Thutmosi I e l'avrebbe spostato nella KV 38, dandogli anche un nuovo corredo.
Oggi è più accettata una nuova teoria: si vede la KV 38 come la tomba originaria di Thutmosi I;
Hatshepsut non avrebbe costruito la KV 20 che sembra precedente, ma avrebbe riadattato un
monumento precedente, probabilmente voluto per Thutmosi II. Quindi Hatshepsut riadatta questa
costruzione, prende il corpo del padre Thutmosi I e lo pone nella tomba; quindi si tratterebbe di una
sepoltura per tre persone e così si spiega la presenza di tre camere funerarie, una per Hatshepsut,
una per Thutmosi II e una per Thutmosi I, ma allora dove è finito il sarcofago di Thutmosi II? Se
Hatshepsut fu davvero la prima a utilizzare un sarcofago in pietra, dobbiamo ipotizzare che quello
di Thutmosi II fosse di legno, e per questo non ci è rimasto.
Thumosi III avrebbe poi riportato il corpo di Thutmosi I nella KV 38 e lo avrebbe dotato di un
nuovo sarcofago e di un nuovo corredo che quindi risale all'epoca di Thutmosi III.
Circa il problema dell'identificazione della mummia della regina, apparentemente non è stata
trovata, né nella prima cachette, né nella seconda, una mummia di sesso femminile che avesse delle
caratteristiche tali da far pensare ad Hatshepsut; del corredo non abbiamo più niente, gli unici
oggetti a nome di Hatshepsut sono stati trovati nella tomba di Ramesse XI che è stata utilizzata un
po' come un laboratorio in epoca tarda, quindi vi sono stati trovati degli oggetti provenienti da altre
tombe.
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Nella tomba di Hatshepsut è stato trovato solo il sarcofago in pietra, mentre nella prima cachette è
stato trovato un elemento del corredo con il nome di Hatshepsut,ovvero una cista canopica in legno
con i resti di viscere mummificati.
Sono state trovate nella KV 35 due mummie di sesso femminile è una nella prima cachette di Deir
el-Bahri, ma nessuna di essa presentava delle caratteristiche tali da far pensare ad Hatshepsut;
quella che sembrerebbe essere la mummia della regina è legata alla scoperta di un'altra tomba, la
KV 60 che è stata scoperta da Carter nel 1903. Tale tomba si trova vicino alla KV 20 e si tratta di
una tomba a pozzo di un privato, simile a quella di Maiherperi, che non presenta decorazione.
All’interno Carter scopre tra i materiali, soprattutto delle offerte di carne mummificate e due corpi
femminili di due donne in età avanzata, una al centro della stanza, sul pavimento, l'altra del
sarcofago, senza coperchio, che recava il nome di “ grande nutrice regale s3t-ra”; si tratta di un
personaggio identificabile grazie a un altro ritrovamento, quello di una stele a Deir el-Bahri, dove si
cita la “ grande nutrice regale di Hatshepsut”.
Carter, quando ha scoperto la KV 60 non aveva intenzione di cercare altre tombe già derubate,
quindi chiude il sepolcro; successivamente, un archeologo inglese Ayrton, nel 1906 riapre la tomba,
fa prelevare le offerte di cibo, ma lascia qui la mummia sul pavimento, mentre fa portare al Cairo la
mummia del sarcofago. Nel 1988 una missione americana, condotta da D. Ryan, va alla ricerca
della KV 60 di cui si era perso l'ingresso, e la ricerca venne fatta grazie alle note di Carter e non
quelle di Ayrton, che sembrano essere andate perdute. Ryan ritrova l'ingresso della tomba (in
prossimità della KV 19), trova la mummia sul pavimento e la pone in un sarcofago; dopo lo studio
dei materiali, Ryan identifica a mummia lasciata in situ con quella di Hatshepsut, fornendo delle
motivazioni con cui non tutti sono d'accordo, tra cui il fatto che il braccio sia ripiegato sul petto e
per alcuni rappresenta la tipica posizione delle regine mummificate, però non abbiamo mummie di
regine con il braccio ripiegato in quella posizione; inoltre egli abbina la vicinanza della nutrice di
Hatshepsut che venne seppellita nella tomba e la cui mummia, secondo Ryan, è quella che si trova
nel sarcofago al Cairo.
Questa ipotesi venne messa in di