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3.2 I PARADIGMI DELLA PA

il tema del cambiamento e della riorganizzzaione della pA è un tema che dagli anni 90 è vivo. E che

ha portato alla crearzione di diversi contatti con il pubblico vedi URP. Si è dimostrato che nella pa

c'è carsa efficienza scarsa motivazione in questo decennio si è applicato il dopol la rivoluzione

indistriale la rivoluzione tecnologca fino a quella della PA. L'umo è alimenatao dal contunuo

miglioramento di se stesso e da motivazioni innate, per cui occorre procedere alll'analisi dei motivi

del fallimentoe dagli ostacoli che si incontra vs il cambiamento. Quello più emblematico è quello

della agire sotto l'ala protetticva e rassicurante della norma. Trai maggiori fattori è l'autogenerazione

e l'autorafforazamento di cui la pA è dotata messa in evidenza dal modello circolare bloccato

mentre il sistema privato sviluppa un adattamento all'esterno all'ambiente che lo circonda in

continuo movimento quello della PA consolida la struttuta e la mentalità tradizionale senza

affaccirasi all'esrìterno orientamento all'immobilismo o la cambiamento lento. Tutto è viziato vesro

un sistema gerarchico che strutola la base.l'incapacità della PA di risposta al PA si trova in tre circoli

viziosi cause ed effetto)

1) funzionamento aministrativo (con procedure

2) circoli del sistema di governo (sovraccarico decisionale e di interferenza con il potere

politico)

3) sistema sicurezza sociale in caso di enefficenza c'è la ristrettezza economica tagli e

privatizzazione a terzi

3.3 la rottura dei circoli viziosi ed il processo di cambiamento

l'effettibìvo cambiamento va visto nel rompere questi circoli viziosi ma occorre necessariamente

intervenire su più elementi:

-1 struttura base occorre ricostruirla, creando aggregazionione

-2 divisione per dipartimenti o aree territoriali per incidere maggiormente vs il cliente e con un

servizio pià rispondente 3 professionalità del personale con oculate ed attente selezioni

– formazione contunua e mirata che vede spostare l'attenzione dai compiti e

mansioni a centralità dei rapporti e relazioni con managment specialistico

Importante è il passaggio dallo stato sociale a quello dei servizi che chiee unriorentamento delle

professionalità. 6

3.4 Riflessioni sui cambiamenti organizzativie strategia

Ci si focalizza sul managmente fformmativo, empowerment e letecniche di coaching. Le tecniche

formative devono intervenire per il cambiamento attrvaerso la partecipazione del personale il

coinvolgimento, in modo tale da favorire un arivoluzione culturale èper favorire una sociretò dei

servizi con persone che debbono essere in grado di apprndere e cambiare costantemente a secondo

le richieste del mercato in una leraoning otrganizzation. Attraverso anche la terza rivoluzione

dell'economia moderna con e learning e agli scambi tra amministrazioni di best practis e modelli di

eccellenza.

Sono nate le necessità di regolamente gli oboettivi strategici con programmi comunitaro in

cooperazione per il miglioramento ed la contuanuia zione performante della PA. Per cui quando gli

amministratori avranno compreso gli obiettivi veso gli esterni, programma di gestione interna.

Questo cambiamneto può avvenire mediante una governance creare visioni comuni obiettivi cimuni,

e mission comuni con accettazione e condidisione di regole: IMPORTNTe è la formazione per fare

squadre creare clima, fare gruppo, gratificatre anche economicamente e con mansioni lavorative,

occorre che la formazione visto che si rivolge ad adulti sia facilmente traducibile in azione

tradferimento on the job, facilmente traducibile in apprendim,ento operativo. Essa deve essere una

costante del lavoro per la valorizzazione delle RU e la capitalizzaione della conoscemze e

dell'intangibile e del know how. TUTTE le O che volgono al cambiamento DEBBONO POGGIRE

LE FONDAMENTA SU COMPETENZE E CONOSCENZE attraverso la conoscenza degli

indivizui dei loro valiro dele loro abilità e conoscemze e inclinazioni, e con l'expertise svuluppata.

3.5 il superamento della Burocrazia tradizionale nell alettetratura manageraile

il modello burocratico è studiato da vari correnti e pensiori e critiche e pensieri

merton , Goluldner, Croizer

merton introduce le funzioni latenti e manifeste le prime sono oggettive che contrubiscono

all'efficenza le manifeste non sono volute ma consecuenziali alle prime non sono né volute né

attese. Alcune funzioni latenti concorrono a craere funzioni manifeste come servizio e trattamento

qualificato ed uguale per tutti. Qursto conferisce secondo weber razionalità ed efficacia.

Secondo MERTON si possono creare delle situazioni inattese che sono quelle che genereano le

disfunzioni organizzative. L'interorizzaione delle norme genera una forma di rittulaismo che

confonde mezzo e fine. MERTON afferma che c'è una dsantificazione della professione che porta il

burocrate a vedere le norme e le regole non mezzoi con cui servire servizi ma fine valori assoluti da

difendere che tende a conservare gelosamente e non incline quindi la cambiamento.

GOLUDNER egli individua una molteolicità di modelli burocratici superà la monolicità del tipo

ideale Il modello di razionalità ed autorità di weber secondo Goluder sono in conflitto. Una persona

con notevole competenza poarta ad operare in autonomia ed ogni ingerenza esterna viene vista

come un limite di questa autonomia.

CROZIER

secondo il critico disfunzioni burocartiche no sempre sono conseguenze inattese ma sono

manifestazuoni razionali strategie di lotte di potere interno da parte di undividui o gruppi

una variabile strategiaca é il potere nell'organizzazione che si articola così:

1) possibilità oggettiva di scegliere il proprio comportamento

2) l'incertezza in cui si trova chi subisce il potere

3) le possibilità di previsione del comportamento da parte di chi ha la possibilità di scelta.

Per mantenere l'imprsonalità dei rapporti, come nel modelo weber, le decisioni vengano prese da un

livello per cui essi non possano essere toccati dalle pressioni personali. Da ciò scaturisce la

centralizzazione del centrale del potere direzionale privelegiando i problemi politici inbterni a

danno dei problemi di adattamento ambientale. La centralizzazione tende ad eliminare l'arbitrio e la

discrezionalità producendo rigidità. Croizer aferma che la burocrazia non riesce a risolvere e

correggere in funzione dei propri errori ed è per questo che no riescono ad allinerasi alle

cambiamenti imposto dalla società. 7

Fonatana no è negativo in quanto spera melle nuove tecnologie nella alfeabetizzazione elettronica

degli individui stimolando 'autonimia riducendo la burocrazia.

3.6 LE PA e la CULTURA dell'oragnizzaione orientata al servizio.

Le pa debbono rifarsi alla cultuar dell'organizzazione aziendale con il managmente e con la visione

rivolta ai servizi vs i cittadini e la cura.

I modelli puri di O. sono funzionale, divisionale, aper progetto e a matrice

tutti sono cistruiti per massimizzare l'effecenza e la risposta veloce con elasticità strategica,

operativa, cambiamento costante.Nel Modello a progetto i collabratori fanno parte di diversi

progetti contestualmente e tutti sono orienati alla risoluzione degli obiettivi degli stressi. In quello a

matrice considerta una sofisticazione del modello a progetto sia i collabotarto del team staff che i

responsabili del progetto sono corresponsabili al raggiungimento degli obiettivi delle singole unità

progettuali.

Ci si oroenta verso la cultuar delle RU il capitale unano il know houw Ecco che le PA sono

chiamate a rispondere a

1. valorizzzaione della centralità delle persone

2. qualità delle persone

3. politica del persobale

Oggi la pa non ha fatto un adegiata politiaca dell RU e non ha una strategia si progredisce per

tradizione le DRU sono appiattite dagli adempimenti amministrayvi e previdenziali. Lo svulippo del

capitale umano si ottiene mediante la formazione, con competenze da valorizzare e riducendo il gap

tra privato e pubblico per attirare le migliori teste.occorre pianificare progeteei di RU attraverso un

quadro strtegico con percorsi di carriera reclutamento e selezione, formazione e riqualificazione.

Allargamento dei ruoli

rotazione degli incarichi

sviluppo di nuove competenze

occorre ripensare la formazione che non deve essere cattedratica, ma on the job e sopratutti si dovrà

utilizzare e leraning. La fornazione deve essere vista come un setting, una palestra di

allenamentoper suscitare motivazione e desiderio di guidare le persone a gudare autonomammemte

la propria realtà. Riferendovi a sant sagostino la veritas è intrinseca non può essere trasmessa ma

deve essere solo svelata (termine etimologico) tolto il velo)

3.7 L'ESPERTISE PROFESSIONALE

il cambiamento vieme monitorato attraberso le competenze e le capacità dette annche skill.

L'esperenza formativa perchè possa raggiungere l'obiettivo- nell'ambiente di lavoro- non debe

produtrree solo conoscenza ma nache esperienza priatica traducibile in azione, che si chiama

ESPERienza prossessionale.

Una legata

all'individuo competenze cognitive conoscenze e trategie

carattere sociale la capacità relazionale

3.8 learning Organizzation

è l'organizzazione che apprende come un sistema cognitivo

con produzione di conoscenze scambioe condivisione dove l'organizzazione è il corpo centrale di

conoscenze e competenze ed apprende nel contesto in cui vive ed opera.

2 sono i fattori uno motivante /(legato al contenuto del lavoro)

igienico (condizioni)

Questo concezione riprende dal cognitivismo dove l'organizzazione è un costrutto cognitivo in cui i

partecipantoi non sono solo semplice presenze ma attori che concorrono a ceare la mapa cognitiva

in modo attivo. 8

IMPORTANTE la capitalizzaione dell conoscenze, il fattire umano, la formazione la cultira di

gruppo, l'empowerment, l'uso delle tecnologie, òla trsamissione dei saperi a tutti , l'attenzione alla

qualità formativa, al'ttenzione alla qualità della vita dei dipendenti

3.9l'apprendimento nei contesti di lavoro

i processi di apprendimento sono sempre attività sociali sono sttrtteamente interconnesse

l'apprendimento non è mai indivuduale

gli individui contribuisciono tutti insiene con la copperazione delle idee e delle forze alla creazioni

di sapere. Per cui ad una struttura gerarchica come la pa occorre allinerare una circolareatitò con

commessione dei sapere in una piattaforma unica, con interconnessione per la diffusione del know

hou per tutti

occorre capire l'anima pedagogica dell apprendimento nonché un

Dettagli
A.A. 2013-2014
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabriellacarolinach di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Educazione degli adulti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof D'Arcangelo Nicola.