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ASPETTI CHE LIMITANO IL RAGGIUNGIMENTO DELL'ECONOMICITA'
Fattori che nell'azienda pubblica vanno a impattare negativamente sull'economicità:
- alle limitazioni territoriali del bacino di utenza - essere un'azienda sanitaria in un paesino piccolo farà sì che noi avremo molte uscite, ma poche entrate, perché pochi sono gli utenti;
- alle funzioni e al coordinamento istituzionale - livelli istituzionali superiori con il quale mi devo collegare. Es. per creare un ponte che collega due comuni, implica dei processi che vanno a ledere la nostra efficienza;
- ai processi di garanzia istituzionale - noi in quanto aziende pubbliche dobbiamo dare la nostra garanzia a altre istituzioni e ai cittadini, nel nostro agire ciò ci vincola ad essere più efficienti. Es. quantità di burocrazia che rende le nostre aziende meno efficienti.
FATTORI ISTITUZIONALI CHE FAVORISCONO UNA COSTANTE
TENSIONE ALL'ECONOMICITÀ
Fattori che nell'azienda pubblica vanno a impattare positivamente sull'economicità:
- La correlazione tra finanziamento e capacità realizzative;
- La valutazione del management e degli amministratori in base ai risultati aziendali - valutazione dei manager che fa si che questi cerchino di operare in ottica di economicità;
- Una tensione nelle risorse disponibili - le risorse con cui lavoriamo sono risorse finite e non infinite, quindi nel loro utilizzo bisogna operare secondo economicità;
- La presenza di altre aziende che operano nel settore dell'azienda pubblica - ciò spinge l'azienda a essere più concorrente.
FATTORI AMBIENTALI che possono impattare POSITIVAMENTE o NEGATIVAMENTE sull'economicità
La "sensibilità" dell'azienda agli "stimoli" dell'ambiente è di per sé un elemento che spinge strutturalmente
alla ricerca di modalità opportune di innovazione e adattamento delle servizi/attività svolte dalle aziende pubbliche. Talora questo rapporto positivo tende a non realizzarsi, e a non rispondere più alle esigenze espresse dai vari portatori di interesse. Se non riesco a evolvermi e a cambiare con il cambiare della società, va a finire che non riesco più a agire secondo economicità e a rispondere alle esigenze della società.
Quali sono concretamente le variabili a cui l'economicità deve fare riferimento ?
- L'equilibrio economico
- L'equilibrio monetario e l'equilibrio finanziario
- Valutazione del patrimonio delle aziende pubbliche
- Necessità di sviluppare una sistematica valutazione sui costi di produzione
- L'assenza di scambio economico
- Capacità dell'azienda di perseguire gli obiettivi
I 3 MOMENTI DELL'AZIENDA (di cosa si occupa l'economia aziendale):
-
ORGANIZZAZIONE DELL'AZIENDA / PROGRAMMAZIONE
(personale e processi organizzativi / programmazione)
-
GESTIONE
(fattori produttivi e gestione dell'azienda)
-
MISURAZIONE
(bilancio)
-
ORGANIZZAZIONE DELL'AZIENDA:
dare ordine e razionalità all'operato della forza lavoro. È data da:
- processi organizzativi - parlare di organizzazione significa decidere come dividere i compiti e come coordinarli tra i vari organi che compongono una struttura organizzativa.
- Personale - decidere come acquisire le risorse umane e come gestirle
L'insieme dell'organizzazione (capire chi fa che cosa) e del personale va a costituire la risorsa lavoro (che devo gestire, coordinare,...).
L'organizzazione aziendale assume un ruolo rilevante e strumentale: è indispensabile per utilizzare in maniera più efficace ed efficiente le risorse umane presenti in azienda.
L'organizzazione è uno strumento indispensabile per agire in
Economicità. VARIABILI ORGANIZZATIVE
L'organizzazione può cambiare in base a:
- STRUTTURA ORGANIZZATIVA - ovvero come dividere i compiti tra i vari soggetti che operano in azienda. Come coordinare i loro sforzi per raggiungere gli obiettivi aziendali. La struttura è quindi data dagli ORGANI tra cui è diviso il lavoro, dalle RELAZIONI tra gli organi stessi e dalle FUNZIONI assegnate a tali organi.
• Struttura formale (organigramma)
• Struttura informale (gruppi informali)
Gli organi possono essere suddivisi in organi di line (organi operativi di direzione e esecuzione, quelli dedicati alla produzione, come per esempio l'infermiere, la coordinatrice) e organi di staff (organi specialistici che prestano consulenza e assistenza trasversalmente per tutti, organi di supporto come per esempio l'avvocatura, il controllo di gestione).
La divisione del lavoro può essere orizzontale (suddivisione dei compiti tra unità poste
suddividono in unità operative. Ogni dipartimento funzionale ha un responsabile che coordina le attività all'interno del dipartimento. Le decisioni vengono prese a livello centrale dalla direzione generale. • medio/grande impresa multiprodotto → struttura divisionale: divisione del lavoro direttivo per prodotti o linee di prodotto. In questo caso, la direzione generale si suddivide in divisioni, ognuna delle quali è responsabile di un prodotto o di una linea di prodotti. Ogni divisione ha un proprio responsabile che coordina le attività all'interno della divisione. Le decisioni vengono prese a livello divisionale. • impresa internazionale → struttura geografica: divisione del lavoro direttivo per aree geografiche. In questo caso, la direzione generale si suddivide in aree geografiche, ognuna delle quali è responsabile delle attività in una determinata area geografica. Ogni area geografica ha un proprio responsabile che coordina le attività all'interno dell'area. Le decisioni vengono prese a livello geografico. • impresa matriciale → struttura matriciale: divisione del lavoro direttivo per funzioni e prodotti. In questo caso, la direzione generale si suddivide sia per funzioni che per prodotti. Ciò significa che ci sono responsabili sia per le funzioni che per i prodotti. Le decisioni vengono prese a livello sia funzionale che produttivo. Questi sono solo alcuni esempi di modelli di struttura organizzativa. Ogni impresa può adottare una struttura organizzativa diversa in base alle proprie esigenze e obiettivi.suddividono in unità operative, a cui sono affidati compiti specifici.
Vantaggi: efficienza (minimizza le risorse da utilizzare), adeguata se sviluppa un mono-prodotto
Svantaggi: difficoltà di gestire molteplici prodotti, difficoltà a elaborare strategie nel medio-lungo termine, difficoltà nel processo di controllo di gestione.
• Impresa diversificata nei prodotti/mercati → struttura multidivisionale: divisione del lavoro direttivo fondato sulla specializzazione per business, prodotto o mercato.
Ho una direzione generale che si suddivide in staff centrali (in base alla funzioni svolte), sotto queste abbiamo una direzione di divisione che si suddivide in dipartimenti funzionali, che hanno sotto di loro delle unità operative.
Vantaggi: efficace coordinamento tra funzione e prodotti
Svantaggi: non è efficiente
• società per consulenza/cantieri navali → struttura a matrice.
Ho una direzione generale che si suddivide in diverse
Indicazioni in base a funzioni e progetti.
Le direzioni in base a funzioni e progetti chiariscono ai soggetti coinvolti quale sia la funzione del loro lavoro ai fini del raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questo aspetto dinamico dell'organizzazione comprende:
- Pianificazione strategica - programmazione triennale e obiettivi nel lungo periodo.
- Programmazione / controllo - orizzonte temporale di breve periodo e budget annuale.
- Sistemi informativi - strumento e procedura per la raccolta, elaborazione, distribuzione e archiviazione dei dati, con l'obiettivo di garantire flussi informativi.
Stile di direzione.
La direzione aziendale può essere caratterizzata da uno specifico stile di direzione, che influisce sul modo in cui vengono prese le decisioni e gestite le risorse.
Cultura aziendale.
La cultura aziendale rappresenta i valori, le norme e le credenze condivise all'interno dell'organizzazione. Questa cultura influenza il comportamento dei dipendenti e l'approccio al lavoro.
Bilancio economico patrimoniale (Legge 502/92).
Il bilancio economico patrimoniale è un documento che analizza gli aspetti patrimoniali (variazioni del patrimonio) e la parte economica (costi e ricavi) di un'azienda.
Informazioni NON quantitative.
Le informazioni non quantitative sono di natura soggettiva e forniscono una valutazione o un'opinione piuttosto che dati numerici.
informazioni quantitative: informazione oggettiva
Le informazione quantitative di dividono in:
- non monetarie (valutazioni delle performance,...)
- monetarie (stipendio di un dipendente, DRG,...)
L'informazione monetaria si può scomporre in:
- informazioni operative - operations management: hanno a che fare con il dettaglio delle operazioni e sono necessarie per svolgere le attività giornaliere (delle informazioni quotidiane, es. se arrivano o meno i farmaci in magazzino,...)
- informazioni di bilancio - contabilità: trovano sintesi nel bilancio
- informazioni per il management - controllo di gestione: trovano sintesi nel controllo di gestione (informazioni utilizzate per pianificare, controllare, porre in atto decisioni)
- informazioni fiscali - contabilità fiscale: sono necessarie per il pagamento delle imposte
LA CONTABILITA' / IL BILANCIO
La contabilità è il processo di raccolta, misurazione,
analisi, interpretazione, sintesi e comunicazione di informazioni economiche e finanziarie che consentano ai decisori di esprimere giudizi e valutazioni sull'impresa. La contabilità ha le seguenti caratteristiche: - ha natura tecnica - è guidata da regole - evolve in risposta a cambiamenti economici e sociali I principi della contabilità sono le regole generali che guidano l'azione. I principi contabili vengono formulati sulla base di tre criteri: 1. Rilevanza: se un'informazione produce informazioni importanti e utili, tali da influenzare le decisioni economiche, e di cui ne devo tenere conto. Sono quindi informazioni importanti per prendere delle scelte. 2. Oggettività: l'informazione è affidabile e verificabile. Informazioni non influenzabili né da parte di chi le fornisce, né da parte di chi le legge. 3. Fattibilità: se può essere implementato senza eccessivi costi o complessità. Deve essereimplementato e riproducibile per n-informazioni.I PRINCIPI BASE DELLA CONTABILITÀ (BILANCIO)
Il bilancio civilistico è sancito dal codice civile agli articoli 2423 e 2435bis:
"Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale [2424], dal conto economico [2425], dal rendiconto finanziario(1) e dalla nota integrativa [2427].
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.
Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo."
Se le informazioni non sono sufficienti a interpretare il bilancio economico-patrimoniale, occorre dare informazioni ulteriori (contenute nella nota integrativa) per poter interpretare correttamente la situazione finanziaria della società.