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AZIENDA:
Le aziende sono delle organizzazioni di persone ed esistono per soddisfare bisogni umani attraverso
risorse scarse (bisogno economico). Insieme di persone e di mezzi di cui l’azienda attua un
coordinamento economico. Azienda = coordinazione economica (Zappa) che produce beni e servizi.
L’Azienda ha personalità giuridica pubblica e autonomia, gestionale e organizzativa, nell’ambito
degli obiettivi e dei vincoli stabiliti dalla Regione. L’attività assistenziale integrata per il rapporto
con l’Università, è determinata nel quadro della programmazione nazionale e regionale, in modo da
assicurarne funzionalità e coerenza con le esigenze della didattica e della ricerca
Elementi dell’azienda: 1) persone 2)beni economici utilizzati nella produzione o nel consumo
(macchine, edifici, cibo ecc..) 3) struttura organizzativa 4) operazioni compiute per il fine aziendale
(vendite, trasporti, acquisti) 5) fine; soddisfacimento dei bisogni (produrre).
L’azienda è un sistema perché gli elementi che la costituiscono sono collegati per raggiungere uno scopo, gli
elementi che la compongono hanno un valore se considerati in essa. È un sistema dinamico cioè soggetto a
cambiamenti o adattamenti e aperto perché ha rapporti di scambio con l’esterno; clienti e fornitori.
AZIENDE DI PRODUZIONE: imprese che producono beni da cedere sul mercato, a scopo di lucro
AZIENDE DI EROGAZIONE: scopo il soddisfacimento dei bisogni, non producono per lo scambio ma
per il consumo. AZIENDE COMPOSTE: hanno caratteristiche di produzione e di erogazione.
AZIENDE PROFIT ORIENTED O IMPRESE: sono il 1° settore, producono da scambio sul mercato con
lo scopo di conseguire un utile. AZIENDE NON PROFIT O SENZA SCOPO DI LUCRO: si propongono
di conseguire scopi di interesse sociale (circoli ricreativi, sportivi, fondazioni, cooperative sociali).
AZIENDE DELLA P.A.: scopo di soddisfare bisogni pubblici o di fornire pubblica utilità.
AZIENDA INDIVIDUALE: il soggetto giuridico è una persona fisica che assume la titolarità dei diritti
AZIENDA COLLETTIVA: società di persone, di capitalo o società operative.
Soggetto giuridico: persona a cui fanno capo gli obblighi e i diritti dell’azienda. Nella società di persone
(collettiva) il sogg. Giuridico sono i soci mentre nelle società di capitali il sogg. Giuridico non ha entità fisica
ma opera attraverso organi. Soggetto economio: colui/coloro nel cui interesse prevalente l’azienda è gestita.
Ha attività di governo dell’azienda.
Il concetto di azienda è presente solo nell’europa centromeridionale, in Inghilterra esistono le organizzazioni.
In economia aziendale il concetto di azienda contiene quello di organizzazione e quello di impresa. Nella
disciplina giuridica invece si utilizzano definizioni diverse.
IMPRESA: esercizio professionale di un’attività economica con lo scopo di produrre beni e servizi.
AZIENDA SANITARIA: la cui finalità economica ha a che fare con i “bisogni” di salute degli individui.
Insieme di persone e mezzi per soddisfare il bisogno di salute.
ASL (USL): Unità sanitaria locale come aziende improntate ad una gestione di tipo economico, dotata di
personalità giuridica e autonomia organizzativa a livello regionale. Fornisce servizi in modo diretto a
ospedali, dipartimenti, strutture e poliambulatori. Può acquisire servizi per le az. Ospedaliere ma anche
strutture private. L’azienda USL si articola in distretti.
AZIENDA OSPEDALIERA: livello specialistico pubblico. Assicura insieme alle USL un sistema di
informazione sulle tariffe e sulle modalità di accesso ai servizi. Possono diventare aziende ospedaliere i
policlinici universitari, i presidi ospedalieri che operano in strutture universitarie, gli ospedali di rilievo
nazionale.
IRCSS: istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Sono presidi ospedalieri che svolgono
contemporaneamente ricerca biomedica e di organizzazione sanitaria e prestazioni di ricovero e cura. 15 in
tutta italia.
AZIENDA SANITARIA: a queste viene riconosciuta personalità giuridica e autonomia
organizzativa/gestionale/amministrativa.
I dipartimenti sono un articolazione organizzativa dell’azienda avente come compito lo svolgimento di
attività complesse al fine di razionalizzare i rapporti tra strutture e risorse assegnate. Hanno autonomia
tecnico-professionale. Mantengono e sviluppano conoscenze e ricercano il miglioramento dei servizi.
DIPARTIMENTO DEL FARMACO accresce il livello quali-quantitativo dell’info sull’uso dei farmaci,
attività di vigilanza, controllo consumi della spesa.
Gli ospedali non diventano aziende, rimangono nel sistema sanitario come presidi ospedalieri, sono autonomi
sotto il profilo dirigenziale e economico (contabilità separata dall’ASL)
La direzione aziendale:
DIRETTORE GENERALE è responsabile della gestione complessiva e della nomina delle strutture
operative. Risponde del proprio operato alla regione. (laurea ed esperienza almeno di 5 anni). Vengono
valutati dalla regione, la prima verifica 18 mesi dopo la nomina, qualora non passi la valutazione viene
sostituito.
DIRETTORE SANITARIO dirige i servizi sanitari e fornisce parere al direttore generale
DIRETTORE AMMINISTRATIVO dirige i servizi amministrativi dell’ASL
COLLEGIO DI DIREZIONE composto dal direttore amministrativo, sanitario, di distretto, di dipartimento e
di presidio; supportano il direttore generale.
CONSIGLIO DEI SANITARI composto da medici e rappresentanti infermieristici
CONSIGLIO SINDACALE 5 membri
Le aziende vengono finanziate con la regionalizzazione del SSN. Le modalità di finanziamento di
strutture sanitarie (ASL e AO) sono basate su due modelli:
Modello della quota capitaria le regioni attribuiscono a ciascuna ASL un finanziamento
determinato su base capitaria. La ASL ha una capacità di spesa che è funzione del numero di
assistiti residenti nell’area. Il finanziamento capitario varia da regione a regione. La quota capitaria
può essere semplice (intento di garantire uguali risorse a ciascun individuo) o ponderata
(ponderando la popolazione in relazione ad indicatori di livello del bisogno sanitario, cioè
considerando parametri come età, sesso della popolazione, tipologia dei servizi offribili ecc.) la
quota capitaria tende a garantire l’equità nell’accesso ai servizi a parità di bisogno tenendo sotto
controllo la spesa sanitaria. Il modello adottato è quello in cui le ASL sono sia acquirenti che
produttori di servizi sanitari.
Modello tariffario per prestazione sistema di remunerazione basato su tariffe determinate a priori.
SISTEMA DRG: raggruppamenti omogenei di diagnosi. Esso è un sistema che permette di
classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale in gruppi omogenei per assorbimento di risorse
impegnate. Tale aspetto permette di quantificare economicamente tale assorbimento di risorse e
quindi di remunerare ciascun episodio di ricovero. Una delle finalità del sistema è quella di
controllare e contenere la spesa sanitaria.
Viene istituita una scheda di dimissione ospedaliera per la raccolta di informazioni relative a ogni
paziente dimesso in tutto il territorio.
I DRG presentano una limitata validità per descrivere una parte dell’attività assistenziale
dell’ospedale, limite che viene applicato dalla popolazione di ricoveri. I DRG differiscono categorie
di ricoveri omogenei rispetto alle risorse e ai costi d’assistenza pertanto le tariffe associate
rappresentano la remunerazione del costo medio complessivo dell’assistenza di tutti i ricoveri
attribuiti a quel DRG indipendentemente dai costi sostenuti effettivamente dall’ospedale. Ciascun
ricovero può essere attribuito ad un solo DRG. Le tariffe DRG specifiche si riferiscono ai costi
medi dell’assistenza di ciascuna categoria di pazienti. I DRG sono categorie finali che individuano
insiemi di elementi fra loro simili ma non identici. I DRG determinano le differenze nei
comportamenti dei clinici che fanno parte della stessa area specialistica. Portano a cambiamento nei
comportamenti professionali. Confrontano le complessità dei casi trattati sull’area specialistica
dell’ospedale e quella regionale.
RISK SHARING: sistema per cui un farmaco innovativo viene rimborsato in base alla sua
efficacia lasciando, nei casi di fallimento, il costo della terapia a carico dell’azienda produttrice.
COST SHARING: è uno sconto fisso concesso dall’azienda sui primi cicli di trattamento
indipendentemente dall’esito.
GESTIONE STRATEGICA: dell’impresa è il sistema di decisioni da assumere per la conduzione
dell’azienda al fine di conseguirne un vantaggio rispetto ai concorrenti. Alla base c’è L’analisi
strategica il cui scopo è quello di individuare fonti di profitto. Serve una grande comprensione
dell’ambiente esterno e delle tendenze evolutive e gli obbiettivi devono essere coerenti e a lungo
temine. Bisogna saper cogliere la giusta opportunità, per questo l’analisi strategica deve essere sia
dell’ambiente esterno che interno.
1)analisi esterne: i cambiamenti nel mercato migliorano? Consentono di crescere? Esistono nuovi
mercati?
2) analisi interne: dove vuole arrivare l’impresa? Sarà in grado di crescere?
I processi strategici garantiscono una visione prospettica, tuttavia l’ambiente sanitario è di difficile
valutazione.
FARMACOECONOMIA:
si propone i aiutare a selezionare i farmaci correlando beneficio al costo e non ridurre l’assistenza
terapeutica. Farmaco come investimento di carattere socio-economico. Valuta l’efficacia di un
nuovo farmaco ad esempio in rapporto con i costi d’impiego ma chiaramente un trattamento nuovo
più è costoso è più è efficace. HTA health technology assessment; è una valutazione
multidisciplinale che pone una scelta sullo studio dei costi. Il calore di un farmaco era prima legato
al rapporto rischio/beneficio, ora al rapporto costo efficacia/costi utilità.
Analisi costo-beneficio: misura i costi di un trattamento in rapporto con l’efficacia terapeutica
espressa in unità monetarie.
Analisi costo-utilità: utilità= quantità x qualità (stato di benessere o malessere)
Qaly: indicatore dell’analisi costo-utilità. Si calcola: un anno di vita x coeff compreso da 0 a 1 dove
0 è morte e 1 è lo stato clinico di piena salute.
Efficacia capacità di portare benefici (riduzione pressione arteriosa). Attività capacità di indurre
modificazioni per un beneficio clinico (riduzione mortalità cardiovascolare).
FASI DELLO SVILUPPO DEL FARMACO. FASE I: valutazione farmacocinetica e
farmacodinamica e posologia FASE II: valuta l’attività del