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CLASSIFICAZIONE DEI COSTI PER IL PROCESSO DECISIONALE:
Costi e ricavi differenziali: differenza fra costi/ricavi di due alternative. Un costo differenziale è detto anche costo
incrementale (incremental cost), e indica un aumento dei costi da un’alternativa all’altra ; o costo decrementale se
riguarda riduzioni. I costi differenziali possono essere fissi o variabili.
Il concetto contabile di costo differenziale è paragonabile al concetto economico di costo marginale. Le variazioni di
costi e ricavi per gli economisti sono costi e ricavi marginali.
Costi opportunità: vantaggio potenziale a cui si rinuncia quando si seleziona un’alternativa invece di un’altra. Non
sono riportati nelle registrazioni contabili ma devono essere tenuti in considerazione in ogni decisione. Ogni alternativa
ha un costo opportunità.
Costi sommersi (sunk costs): costo già sostenuto e che non può essere modificato da alcuna decisione presente o futura.
Per questo motivo non sono costi differenziali e pertanto vanno ignorati nel prendere una decisione.
ULTERIORE CLASSIFICAZIONE DEL COSTO DELLA MANODOPERA
I costi della manodopera sostenuti nel tempo di inattività sono di solito considerati costi generali di produzione invece
che costi di manodopera diretta.
Il supplemento per il lavoro straordinario viene considerato parte del lavoro straordinario di produzione e non è
assegnato ad alcun ordine particolare.
3. Progettazione dei sistemi di calcolo dei costi: i costi per commessa
Sistema di contabilità dei costi per processo (processing costing system):
usato quando l’azienda produce molte unità di un unico prodotto per lunghi periodi. I costi vengono accumulati in
riferimento a una particolare operazione o reparto per un intero periodo (mese, trimestre, esercizio), e nella successiva
divisione del costo totale per il numero di unità prodotte durante il periodo.
Costo x unità di prodotto: costo di produz totale / totale unità prodotte
Si trova così un importo medio del costo unitario, che si applica alle unità omogenee che escono in un flusso continuo
dal processo di produzione.
Sistema di determinazione dei costi per commessa (job-order costing system):
usato nei casi in cui, in ogni periodo, si producono molti prodotti diversi. I costi sono ricondotti e imputati alle
commesse, e i costi della commessa sono poi divisi per il numero di unità della commessa per ottenere il costo medio
per unità.
Scheda di commessa (job cost sheet): modulo che registra ic osti per i materiali, la manodopera e il lavoro straordinario
imputati a una commessa. Oltre a servire da mezzo per l’imputazione dei costi alle commesse, la scheda di commessa
serve anche da parte fondamentale delle registrazioni contabili di un’azienda. Le schede di commessa costituiscono un
mastro ausiliario del conto semilavorati.
I costi generali di produzione devono essere inclusi, con i materiali diretti e la manodopera diretta, nella scheda di
commessa, in quanto costituiscono un costo di prodotto. Tuttavia può essere complicato per tre motivi:
- costi generali di produzione sono costi indiretti
- costituiti da molti elementi diversi, che vanno dai lubrificanti usati nei macchinari alla retribuzione del responsabile di
produzione
- anche se la produzione fluttua i costi generali di produzione tendono a essere costanti
L’unico modo per imputare i costi generali di produzione è di usare un processo indiretto di imputazione selezionando
una base di imputazione (unità di misura) che verrà usata per calcolare il coefficiente di imputazione a preventivo (o
predeterminato)
Coefficiente di allocazione predeterminato = costi gen di prod tot stimati / unità totali stimate nella base di
imputazione
Costi gen imputati a una commessa = coeff di imputazione predeterm x ammontare della base di imputazione
Per esempio, se la base di imputazione fosse costituita dalle ore di manodopera diretta, la formula sarebbe:
Costi gen imputati a una commessa = coeff di imputazione predeterm x ore di manodopera diretta
Quando un’azienda imputa i costi generali nel modo appena indicato si parla di sistema a costi normali.
I costi generali di produzione potrebbero essere imputati a mano a mano che le ore di manodopera diretta vengono
imputate alle commesse, o si possono imputare tutti i costi generali contemporaneamente, quando la commessa è
completata. Se una commessa non è completata alla fine dell’esercizio, tuttavia, si dovranno imputare i costi generali
per valutare il magazzino dei semilavorati.
Determinante di costo (cost driver): fattore (come ore macchina, letti occupati ecc.) che genera i costi generali. Se per
calcolare i coefficienti di imputazione, si usa una base che non determina i costi generali, ne risulteranno coefficienti di
imputazione imprecisi e costi di prodotto distorti.
Costo unitario: è un costo medio ma non è il costo che si otterrebbe sostenendo un’unità aggiuntiva in quanto gran
parte dei costi generali non cambia al variare della produzione e quindi il costo incrementale di un’ulteriore unità è
inferiore al costo unitario medio.
VEDI REGISTRAZIONI A PAGINA 105-106-107-108-109 IMPORTANTE!
I costi generali effettivi non sono imputati alle commesse; non compaiono nella sche da di commessa né nel conto
semilavorati. Solo i costi generali imputati, basati sul coefficiente di imputazione predeterminato, compaiono.
I costi non di produzione vengono trattati come costi di periodo e imputati direttamente al conto economico.
L’ammortamento macchinari per ufficio è considerato un costo di periodo più che un costo di prodotto.
Costo dei beni prodotti: quando una commessa è completata, la produzione finita è trasferita al magazz prodotti finiti.
Parallelamente viene effettuato un trasferimento dei costi dal conto semilavorati al conto magazzino prodotti finiti.
Leggi esempio pag. 112-113.
Costo del venduto: quando i prodotti finiti sono consegnati ai clienti i loro costi sono trasferiti dal conto magazzino
prodotti finiti al conto costo del venduto.
Problema di imputazione dei costi generali:
la differenza fra i costi generali imputati ai semilavorati e quelli effettivi di un periodo è definita costi generali
sottoassorbiti o sovrassoribiti.
In questo caso, l’eventuale saldo, viene trattato in uno dei due modi seguenti:
1. chiuso nel costo del venduto
2. allocato fra i semilavorati, i prodotti finiti e il costo del venduto in proporzione ai costi generali imputati nel
periodo nei saldi di chiusura di questi conti.
Le piccole medie aziende usano prevalentemente un unico coefficiente di imputazione predeterminato per un intero
stabilimento, detto coefficiente di imputazione di stabilimento.
Nelle imprese grandi, invece, si usano sistemi con coefficienti di imputazione predeterminati multipli. Ogni reparto
di produzione può avere i proprio coefficiente di produzione predeterminato. È un sistema più complesso ma anche più
preciso.
Quando si usano coefficienti di imputazione predeterminati multipli, i costi generali (indiretti) vengono imputati al
prodotto in base ai coefficienti di imputazione di reparti, a mano a mano che la commessa procede attraverso le varie
fasi del processo produttivo.
Costi gen effettivi > costi gen allocati = sottoassorbiti costi gen effettivi < costi gen allocati = sovrassorbiti
4. Confronto tra i sistemi di determinazione dei costi per commessa e per processo
Analogie fra determinazione dei costi per commessa e per processo:
- stesso fine di base: imputare i costi e consentire il calcolo di prodotto unitari
- usano gli stessi conti
- identico flusso dei costi
Le differenze :
1. il flusso di unità di un sistema di determinazione dei costi per processo è più o meno continuo
2. queste unità non sono distinguibili fra loro
3. no schede di commessa ma report di produzione (production report) per ogni reparto in cui viene effettuata
una lavorazione sui prodotti
Reparto di lavorazione (processing department): qualsiasi postazione, in un’organizzazione, in cui si lavora su un
prodotto e in cui si aggiungono al prodotto materiali, manodopera e costi generali.
Indipendentemente dal numero di reparti coinvolti, tutti i reparti di lavorazione in un sistema di determinazione dei costi
per processo hanno due caratteristiche essenziali:
- l’attività che si compie nel reparto di lavorazione deve essere svolta uniformemente su tutte le unità che vi
passano
- la produzione del reparto deve essere omogenea
I reparti di lavorazione possono essere organizzati secondo il:
- modello sequenziale (sequential process)
- modello di lavorazione parallela (parallel processing)
I flussi dei costi tra i conti sono uguali sia nel sistema di determinazione dei costi per processo che per commessa.
L’unica differenza è che in quello per processo vi è un conto semilavorati specifico per ciascun reparto.
Dopo che i materiali, la manodopera e i costi generali sono stati accumulati in un reparto, bisogna determinare la
produzione del reparto in modo da poter calcolare le unità. La difficoltà sta nel fatto che, di solito, il reparto ha alcune
unità parzialmente completate nel proprio magazzino finale. Pertanto dovrà convertire matematicamente queste unità
parzialmente completate in un numero equivalente di unità interamente completate.
Unità equivalenti: n. di unità parzialmente completate x percentuale di completamento
Le unità di produzione equivalenti per un periodo possono essere calcolate con due differenti metodi:
- FIFO
- Media ponderata
Metodo della media ponderata:
viene effettuato un calcolo separato per ciascuna categoria di costo in ogni reparto di lavorazione.
Unità equivalenti =
unità trasferite al reparto succ o a magazz prodotti finiti + unità equivalenti nel magazzino semilavorati di fine periodo
(vedi es pag. 145)
Non è necessario calcolare le unità equivalenti trasferite al reparto successivo.
Report di produzione: diviso in tre parti
1. prospetto della quantità (quantity schedule), che mostra il flusso delle unità nel reparto e un calcolo delle
unità equivalenti
2. Calcolo dei costi per unità equivalente (cost per equivalent unit): il metodo della media ponderata e dei costi
del periodo precedente e di quello in corso, sommando il costo del magazzino dei Semilavorati all’inizio
dell’esercizio ai costi del periodo corrente.
3. una riconciliazione (reconciliation) di tutti i flussi dei costi (cost flows) dentro e fuori dal reparto nel corso del
periodo. Lo scopo della riconciliazione è di mostrare come vengono registrati costi che sono stati imputati a
un reparto nel corso di un periodo. In genere, i costi imputati a un reparto saranno costituiti da quanto segue:
a. costo del magazzino dei Semilavorati di inizio periodo
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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