Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 43
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 1 Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti economia, prof. Esposito, libro consigliato La gestione dell'impresa, Sciarelli Pag. 41
1 su 43
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CAP 17: LA GESTIONE DEL PROCESSO INNOVATIVO

L’innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della

competitività dell’impresa e dello sviluppo dei sistemi socio-economici. L’innovazione è il risultato di un

processo dinamico e sistemico, generato da cambiamenti tecno-economici, basati sulla capacità

dell’impresa di accumulare, applicare, condividere e rinnovare (anche attraverso le relazioni) le risorse di

conoscenza che concorrono a formare il patrimonio distintivo dell’impresa e del suo contesto di riferimento.

Una distinzione necessaria nell’innovazione tecnologica è tra:

- Tecnologia in senso stretto: visione industriale, processo o insieme di processi che consentono di

applicare un complesso di tecniche, di competenze ingegneristiche e conoscenze scientifiche alla

produzione industriale.

- Tecnologia in senso lato: visione post-industriale, l’applicazione di conoscenze tecniche e strumenti

alla risoluzione di problemi.

Le innovazioni possono essere strategicamente distinte in:

Profilo strategico Profilo operativo Grado di impatto Grado di Profilo economico

sull’organizzazion protezione

e

Offensive: rivolte ad Manageriali Autonome: Protette: se : s

Redditività immediata e il

acquisire un nuovo innovazioni sussistono recupero dell’investimento

vantaggio competitivo. perseguite strumenti avviene in tempi brevi

indipendentemente giuridici di difesa

da altre innovazioni

Tecnologiche: Sistemiche: Proteggibili: se la : q

Neutrali: Finalizzate Redditività diffusa uando

prodotto, innovazioni che protezione è

ad annullare ritardi i tempi di recupero

processo, debbono inserirsi in legata ad

sotto il profilo dell’investimento sono più

impianto un sistema di investimenti

dell’efficienza lunghi

innovazione promozionali e/o

funzionale. tecnici volti a

scoraggiare il

processo imitativo

Commerciali Non protette: : q

Difensive: orientate a Redditività futura uando i

quando

ridurre il gap tempi di recupero

l’imitazione

tecnologico in limiti dell’investimento sono più

appare semplice e

che non lasciano lunghi

accessibile da

svantaggi competitivi. parte dei

concorrenti

Sotto il profilo operativo le innovazioni tecnologiche sono rivolte ad apportare variazioni alla gamma di

vendita, intese a migliorare l’efficienza dei cicli di lavorazione, consistenti nella messa a punto degli

impianti. Il processo innovativo: il risultato finale è rappresentato dalla diffusione dell’innovazione,

preceduta dalla fase della generazione di idee, l’invenzione, e dalla fase della valutazione della fattibilità

tecnica ed economica delle stesse, la selezione. Tra i momenti considerati esisteranno dei continui processi di

feed-back. Il momento più critico del processo è costituito dall’insieme delle attività per la valutazione e la

selezione dei progetti di innovazione.

Il Knowledge Management è la capacità dell’impresa di organizzare il processo di apprendimento, in

modo da produrre conoscenze utilizzabili nel corso della gestione aziendale. I presupposti del knowledge

management sono:

- Finalizzazione della gestione della conoscenza rappresentata dalla creazione di valore;

- Definizione di strategie coerenti rispetto al perseguimento di vantaggi competitivi basati sulla

gestione del capitale intellettuale;

- Adozione di sistemi e strumenti operativi per l’individuazione delle conoscenze distintive,

l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze critiche, la condivisione delle informazioni ed il

monitoraggio del patrimonio di conoscenze nell’organizzazione;

- Attivazione di processi organizzativi di valutazione, di decisione, di problem solving, che

accrescano la capacità dell’organizzazione di creare conoscenza nel tempo.

I processi di ricerca e sviluppo

I sistemi economici più avanzati e competitivi si caratterizzano proprio per la maggiore intensità degli

investimenti in attività di Ricerca & Sviluppo sostenuti dalle imprese e/o attuati con la compartecipazione di

risorse pubbliche. Maggiore è l’orientamento strategico verso la leadership tecnologica, o maggiore è la

componente scientifica dei processi e dei prodotti aziendali, maggiore tende ad essere il peso di una ricerca e

sviluppo formalizzata ed internalizzata nell’impresa.

Le diverse tipologie di progetti di ricerca e sviluppo sono identificabili in base a:

a) Stadio delle conoscenze da cui ha origine il progetto;

b) Obiettivo dell’indagine;

c) Distanza rispetto ai potenziali ritorni economici e finanziari.

Quindi è possibile distinguere tra:

- Progetti di ricerca pura o di base : caratterizzati dall’ elevato grado di incertezza tecnica derivante

dal basso grado di conoscenze inizialmente disponibili sull’oggetto dell’indagine.

- Progetti di ricerca applicata : in cui gli sforzi vengono condotti verso la formalizzazione ed il

consolidamento delle conoscenze acquisite durante la fase della ricerca di base, al fine di valutarne le

concrete possibilità di applicazione a livello di prodotto o processo produttivo innovativo.

- Progetti di sviluppo : hanno come obiettivo prioritario lo sfruttamento economico dell’invenzione,

con il conseguente impegno da parte dell’impresa sul fronte dell’avviamento dei nuovi sistemi di

trasformazione industriale e/o delle politiche di lancio del prodotto nuovo od innovato.

Il finanziamento dell’innovazione

Difficoltà di reperimento delle risorse finanziarie:

- Elevata entità delle risorse da impegnare;

- Redditività diffusa nel tempo;

- Difficoltà nell’offrire adeguate garanzie ai finanziatori.

La prima componente da analizzare è il rischio intrinseco dovuto all’incertezza circa i ritorni economici

previsti dai programmi di investimento innovativi. Secondo elemento è il tempo di recupero. Infine la

valutazione deve soffermarsi sull’entità e la tipologia delle risorse da investire, cioè sulle scelte di struttura

finanziaria.

CAP 15: INVESTIMENTI E FINANZIAMENTI

Gestione finanziaria

Per funzione finanziaria si intende il complesso di decisioni e operazioni volte a reperire e ad impiegare i

fondi aziendali. La gestione finanziaria può essere inquadrata sotto il profilo strategico (decisioni di lungo

periodo, tese ad ottimizzare l’impiego e la raccolta dei fondi) e operativo (compiti di attuazione e controllo

delle decisioni prese). Sebbene tale funzione possa essere governata in regime di maggiore autonomia e

costituire un centro di profitto a sé stante, appare più appropriato considerarla strumentale rispetto alla

gestione caratteristica d’impresa.

La gestione deve rispettare tre tipi di equilibrio:

- Equilibrio economico tra ricavi e costi;

- Equilibrio finanziario, cioè bilanciamento tra impieghi di capitale e fonti di provvista dello stesso;

- Equilibrio monetario tra entrate e uscite di cassa.

Nell’assunzione delle scelte d’investimento, la risorsa finanziaria può rappresentare un vincolo assoluto

(impossibile reperire ulteriori mezzi necessari per dare attuazione all’investimento) o relativo (sussiste un

divario sfavorevole tra redditività dell’investimento e costo del capitale).

La previsione del fabbisogno finanziario

L’impresa ha bisogno di capitali per finanziare i processi di investimento e per fronteggiare la gestione

corrente. Fabbisogno finanziario:

- Fabbisogno di Capitale fisso: necessario per acquisire immobilizzazioni materiali e immateriali, è

legato al grado di capitalizzazione dei processi operativi.

- Fabbisogno di Capitale mobile: necessario per alimentare il ciclo acquisti-produzione-vendite, è

correlato al ciclo di reintegro dei ricavi.

Rapporto tra ciclo economico C.E. e ciclo finanziario C.F.

Pagamento acquisti Incasso vendite Relazione tra i due cicli

Dilazionato Cash o anticipato C.F. < C.E.

Dilazionato Dilazionato, ma con dilazioni inferiori a C.F. < C.E.

quelle ottenute dai fornitori

Cash o anticipato Anticipato, ma con maggior anticipo C.F. < C.E.

rispetto al pagamento delle forniture

Cash o anticipato Dilazionato C.F. > C.E.

Anticipato Cash o anticipato, ma con minor anticipo C.F. > C.E.

rispetto al pagamento delle forniture

Cash o dilazionato Dilazionato, ma con dilazioni maggiori a C.F. > C.E.

quelle ottenute

Cash Cash C.F. = C.E.

Dilazionato Dilazionato con giorni di dilazione uguali a C.F. = C.E.

quelli ottenuti

Anticipato Anticipato con giorni di anticipo uguali a C.F. = C.E.

quelli ottenuti

I principali componenti del capitale circolante sono:

- Le scorte necessarie per l’alimentazione dei processi di produzione e di vendita.

- I crediti commerciali verso i clienti.

- I debiti commerciali verso i fornitori.

- Le attività finanziarie occorrenti per assicurare la liquidità aziendale.

- Le altre attività e passività correnti

Capitale circolante netto è pari alla differenza tra attività e passività correnti.

Capitale circolante commerciale è rappresentato dalla somma algebrica del valore delle scorte di

magazzino, dei crediti commerciali e dei debiti verso i fornitori.

La gestione finanziaria deve preservare la solvibilità (equilibrio finanziario) dell’impresa e la sua liquidità

(equilibrio monetario.

Le variabili che incidono sul fabbisogno finanziario sono:

- operazioni di investimento e di alienazione (che incidono sul fabbisogno di capitale fisso);

- livello delle scorte;

- condizioni di pagamento applicate ai clienti;

- livello di liquidità (che incide sul fabbisogno di capitale circolante);

- condizioni di pagamento applicate ai fornitori.

Il fabbisogno finanziario globale può essere coperto:

- Dalla dotazione di mezzi propri, legati all’impresa con vincolo di capitale;

- Dal risultato economico della gestione (autofinanziamento);

- Dal finanziamento interno dei soci;

- Dal finanziamento esterno attinto presso i risparmiatori, le banche, i clienti, i fornitori e i dipendenti.

La scelta delle possibili vie di copertura del fabbisogno dovrebbe essere orientata dal rispetto di alcuni

principi fondamentali:

- Omogeneità tra fonti e impiego: fabbisogno e mezzo di copertura devono avere la stessa proiezione

temporale.

- Flessibilità della struttura: possibilità di modificare la struttura al variare del fabbisogno.

- Elasticità della struttura: possibilità di espandere in senso quali-quantitativo la struttura finanziaria.

- Economicità nel bilanciamento di fonti e impieghi: massimizzazione dei differenziali tra rendimento

dell’investimento e costo del capitale.

La gestione finanziaria dovrebbe, in defini

Dettagli
A.A. 2013-2014
43 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleonora.porena di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Esposito De Falco Salvatore.