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CAP 17: LA GESTIONE DEL PROCESSO INNOVATIVO
L’innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
competitività dell’impresa e dello sviluppo dei sistemi socio-economici. L’innovazione è il risultato di un
processo dinamico e sistemico, generato da cambiamenti tecno-economici, basati sulla capacità
dell’impresa di accumulare, applicare, condividere e rinnovare (anche attraverso le relazioni) le risorse di
conoscenza che concorrono a formare il patrimonio distintivo dell’impresa e del suo contesto di riferimento.
Una distinzione necessaria nell’innovazione tecnologica è tra:
- Tecnologia in senso stretto: visione industriale, processo o insieme di processi che consentono di
applicare un complesso di tecniche, di competenze ingegneristiche e conoscenze scientifiche alla
produzione industriale.
- Tecnologia in senso lato: visione post-industriale, l’applicazione di conoscenze tecniche e strumenti
alla risoluzione di problemi.
Le innovazioni possono essere strategicamente distinte in:
Profilo strategico Profilo operativo Grado di impatto Grado di Profilo economico
sull’organizzazion protezione
e
Offensive: rivolte ad Manageriali Autonome: Protette: se : s
Redditività immediata e il
acquisire un nuovo innovazioni sussistono recupero dell’investimento
vantaggio competitivo. perseguite strumenti avviene in tempi brevi
indipendentemente giuridici di difesa
da altre innovazioni
Tecnologiche: Sistemiche: Proteggibili: se la : q
Neutrali: Finalizzate Redditività diffusa uando
prodotto, innovazioni che protezione è
ad annullare ritardi i tempi di recupero
processo, debbono inserirsi in legata ad
sotto il profilo dell’investimento sono più
impianto un sistema di investimenti
dell’efficienza lunghi
innovazione promozionali e/o
funzionale. tecnici volti a
scoraggiare il
processo imitativo
Commerciali Non protette: : q
Difensive: orientate a Redditività futura uando i
quando
ridurre il gap tempi di recupero
l’imitazione
tecnologico in limiti dell’investimento sono più
appare semplice e
che non lasciano lunghi
accessibile da
svantaggi competitivi. parte dei
concorrenti
Sotto il profilo operativo le innovazioni tecnologiche sono rivolte ad apportare variazioni alla gamma di
vendita, intese a migliorare l’efficienza dei cicli di lavorazione, consistenti nella messa a punto degli
impianti. Il processo innovativo: il risultato finale è rappresentato dalla diffusione dell’innovazione,
preceduta dalla fase della generazione di idee, l’invenzione, e dalla fase della valutazione della fattibilità
tecnica ed economica delle stesse, la selezione. Tra i momenti considerati esisteranno dei continui processi di
feed-back. Il momento più critico del processo è costituito dall’insieme delle attività per la valutazione e la
selezione dei progetti di innovazione.
Il Knowledge Management è la capacità dell’impresa di organizzare il processo di apprendimento, in
modo da produrre conoscenze utilizzabili nel corso della gestione aziendale. I presupposti del knowledge
management sono:
- Finalizzazione della gestione della conoscenza rappresentata dalla creazione di valore;
- Definizione di strategie coerenti rispetto al perseguimento di vantaggi competitivi basati sulla
gestione del capitale intellettuale;
- Adozione di sistemi e strumenti operativi per l’individuazione delle conoscenze distintive,
l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze critiche, la condivisione delle informazioni ed il
monitoraggio del patrimonio di conoscenze nell’organizzazione;
- Attivazione di processi organizzativi di valutazione, di decisione, di problem solving, che
accrescano la capacità dell’organizzazione di creare conoscenza nel tempo.
I processi di ricerca e sviluppo
I sistemi economici più avanzati e competitivi si caratterizzano proprio per la maggiore intensità degli
investimenti in attività di Ricerca & Sviluppo sostenuti dalle imprese e/o attuati con la compartecipazione di
risorse pubbliche. Maggiore è l’orientamento strategico verso la leadership tecnologica, o maggiore è la
componente scientifica dei processi e dei prodotti aziendali, maggiore tende ad essere il peso di una ricerca e
sviluppo formalizzata ed internalizzata nell’impresa.
Le diverse tipologie di progetti di ricerca e sviluppo sono identificabili in base a:
a) Stadio delle conoscenze da cui ha origine il progetto;
b) Obiettivo dell’indagine;
c) Distanza rispetto ai potenziali ritorni economici e finanziari.
Quindi è possibile distinguere tra:
- Progetti di ricerca pura o di base : caratterizzati dall’ elevato grado di incertezza tecnica derivante
dal basso grado di conoscenze inizialmente disponibili sull’oggetto dell’indagine.
- Progetti di ricerca applicata : in cui gli sforzi vengono condotti verso la formalizzazione ed il
consolidamento delle conoscenze acquisite durante la fase della ricerca di base, al fine di valutarne le
concrete possibilità di applicazione a livello di prodotto o processo produttivo innovativo.
- Progetti di sviluppo : hanno come obiettivo prioritario lo sfruttamento economico dell’invenzione,
con il conseguente impegno da parte dell’impresa sul fronte dell’avviamento dei nuovi sistemi di
trasformazione industriale e/o delle politiche di lancio del prodotto nuovo od innovato.
Il finanziamento dell’innovazione
Difficoltà di reperimento delle risorse finanziarie:
- Elevata entità delle risorse da impegnare;
- Redditività diffusa nel tempo;
- Difficoltà nell’offrire adeguate garanzie ai finanziatori.
La prima componente da analizzare è il rischio intrinseco dovuto all’incertezza circa i ritorni economici
previsti dai programmi di investimento innovativi. Secondo elemento è il tempo di recupero. Infine la
valutazione deve soffermarsi sull’entità e la tipologia delle risorse da investire, cioè sulle scelte di struttura
finanziaria.
CAP 15: INVESTIMENTI E FINANZIAMENTI
Gestione finanziaria
Per funzione finanziaria si intende il complesso di decisioni e operazioni volte a reperire e ad impiegare i
fondi aziendali. La gestione finanziaria può essere inquadrata sotto il profilo strategico (decisioni di lungo
periodo, tese ad ottimizzare l’impiego e la raccolta dei fondi) e operativo (compiti di attuazione e controllo
delle decisioni prese). Sebbene tale funzione possa essere governata in regime di maggiore autonomia e
costituire un centro di profitto a sé stante, appare più appropriato considerarla strumentale rispetto alla
gestione caratteristica d’impresa.
La gestione deve rispettare tre tipi di equilibrio:
- Equilibrio economico tra ricavi e costi;
- Equilibrio finanziario, cioè bilanciamento tra impieghi di capitale e fonti di provvista dello stesso;
- Equilibrio monetario tra entrate e uscite di cassa.
Nell’assunzione delle scelte d’investimento, la risorsa finanziaria può rappresentare un vincolo assoluto
(impossibile reperire ulteriori mezzi necessari per dare attuazione all’investimento) o relativo (sussiste un
divario sfavorevole tra redditività dell’investimento e costo del capitale).
La previsione del fabbisogno finanziario
L’impresa ha bisogno di capitali per finanziare i processi di investimento e per fronteggiare la gestione
corrente. Fabbisogno finanziario:
- Fabbisogno di Capitale fisso: necessario per acquisire immobilizzazioni materiali e immateriali, è
legato al grado di capitalizzazione dei processi operativi.
- Fabbisogno di Capitale mobile: necessario per alimentare il ciclo acquisti-produzione-vendite, è
correlato al ciclo di reintegro dei ricavi.
Rapporto tra ciclo economico C.E. e ciclo finanziario C.F.
Pagamento acquisti Incasso vendite Relazione tra i due cicli
Dilazionato Cash o anticipato C.F. < C.E.
Dilazionato Dilazionato, ma con dilazioni inferiori a C.F. < C.E.
quelle ottenute dai fornitori
Cash o anticipato Anticipato, ma con maggior anticipo C.F. < C.E.
rispetto al pagamento delle forniture
Cash o anticipato Dilazionato C.F. > C.E.
Anticipato Cash o anticipato, ma con minor anticipo C.F. > C.E.
rispetto al pagamento delle forniture
Cash o dilazionato Dilazionato, ma con dilazioni maggiori a C.F. > C.E.
quelle ottenute
Cash Cash C.F. = C.E.
Dilazionato Dilazionato con giorni di dilazione uguali a C.F. = C.E.
quelli ottenuti
Anticipato Anticipato con giorni di anticipo uguali a C.F. = C.E.
quelli ottenuti
I principali componenti del capitale circolante sono:
- Le scorte necessarie per l’alimentazione dei processi di produzione e di vendita.
- I crediti commerciali verso i clienti.
- I debiti commerciali verso i fornitori.
- Le attività finanziarie occorrenti per assicurare la liquidità aziendale.
- Le altre attività e passività correnti
Capitale circolante netto è pari alla differenza tra attività e passività correnti.
Capitale circolante commerciale è rappresentato dalla somma algebrica del valore delle scorte di
magazzino, dei crediti commerciali e dei debiti verso i fornitori.
La gestione finanziaria deve preservare la solvibilità (equilibrio finanziario) dell’impresa e la sua liquidità
(equilibrio monetario.
Le variabili che incidono sul fabbisogno finanziario sono:
- operazioni di investimento e di alienazione (che incidono sul fabbisogno di capitale fisso);
- livello delle scorte;
- condizioni di pagamento applicate ai clienti;
- livello di liquidità (che incide sul fabbisogno di capitale circolante);
- condizioni di pagamento applicate ai fornitori.
Il fabbisogno finanziario globale può essere coperto:
- Dalla dotazione di mezzi propri, legati all’impresa con vincolo di capitale;
- Dal risultato economico della gestione (autofinanziamento);
- Dal finanziamento interno dei soci;
- Dal finanziamento esterno attinto presso i risparmiatori, le banche, i clienti, i fornitori e i dipendenti.
La scelta delle possibili vie di copertura del fabbisogno dovrebbe essere orientata dal rispetto di alcuni
principi fondamentali:
- Omogeneità tra fonti e impiego: fabbisogno e mezzo di copertura devono avere la stessa proiezione
temporale.
- Flessibilità della struttura: possibilità di modificare la struttura al variare del fabbisogno.
- Elasticità della struttura: possibilità di espandere in senso quali-quantitativo la struttura finanziaria.
- Economicità nel bilanciamento di fonti e impieghi: massimizzazione dei differenziali tra rendimento
dell’investimento e costo del capitale.
La gestione finanziaria dovrebbe, in defini