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Paradosso della ciclicità del voto a maggioranza
teorema dell’elettore mediano
Il
Sistemi di votazione: doppio turno, doppio turno con eliminazione delle alternative rilevanti,
sistema a punteggio di Borda
:: Riassunto
Un bene pubblico è non rivale (il consumo è condiviso da tutti) e non escludibile (non è possibile, a
costi ragionevoli, escludere alcuno dal consumo).
I beni tariffabili (es. autostrade) sono non rivali, ma escludibili; i beni comuni (es. riserve di pesca)
sono rivali, ma non escludibili.
Se gli individui sono disposti a rivelare le proprie domande, il prezzo di equilibrio ottimale di un bene
pubblico eguaglia il costo marginale ed è pari alla somma delle valutazioni marginali individuali.
La non escludibilità incentiva gli individui a non rivelare la propria disponibilità a pagare (free riding),
producendo un fallimento del mercato. In assenza di meccanismi di mercato, l’offerta di beni pubblici
viene definita sulla base di meccanismi di decisione politica (il voto).
La Public Choice ha per oggetto lo studio dei processi di formazione delle decisioni politiche,
considerando non solo attori di mercato (consumatori e produttori), ma anche i cittadini come elettori
e la classe dei politici e dei manager pubblici, sotto il profilo positivo e normativo. Un’importante area
della Public choice normativa è lo studio della razionalità dei processi di decisione sociale (funzione
del benessere sociale).
Il teorema dell’impossibilità di Arrow dimostra che non è possibile definire una regola di decisione
collettiva attraverso l’aggregazione delle preferenze individuali rispettando un insieme di assiomi
ampiamente condivisibili (preferenze individuali complete e transitive, indipendenza dalle alternative
irrilevanti, principio di Pareto debole, dominio non ristretto, non dittatorialità). Ciò getta una luce
negativa sulla razionalità dei meccanismi di decisione politica.
Il voto a maggioranza non necessariamente soddisfa gli assiomi di Arrow, né consente di restringere il
campo delle decisioni alle alternative Pareto-ottimali.
Nel caso di più alternative, il sistema di votazione su coppie di alternative può non soddisfare il criterio
della transitività, se le preferenze dei cittadini non sono unimodali (problema della ciclicità del voto).
Si evita la ciclicità del voto con il sistema di votazione di Borda, che assegna punteggi alle alternative, a
costo della violazione dell’assioma dell’indipendenza dalle alternative irrilevanti e dell’accettazione di
confronti interpersonali dell’intensità delle preferenze.
Il teorema dell’elettore mediano mostra che nel caso di votazione a maggioranza e di unimodalità delle
preferenze degli elettori, il voto dell’elettore mediano è quello decisivo nella scelta collettiva.
Capitolo I. Lezione 3
:: Parole chiave
Il monopolio come causa di fallimento del mercato
Monopolio legale e monopolio naturale
Le esternalità. Costo marginale esterno
Rimedi alle esternalità negative produttore/produttore: regolamentazione, imposte
pigouviane, diritti di inquinamento
Il teorema di Coase
Rischio e incertezza. Funzioni delle assicurazioni
L’ottimo paretiano in presenza di rischio
Carenze informative: costi di transazione, contratti completi e incompleti. Diritti residuali di
controllo
Asimmetrie informative: moral hazard e adverse selection
:: Riassunto
Il monopolio è una causa di fallimento del mercato per la presenza di costi di transazione che
impediscono agli agenti di trovare un accordo su come ripartire il surplus. Il monopolista, grazie al
privilegio di unico offerente, è in grado di appropriarsene nella misura massima. La massimizzazione
del profitto del monopolista implica una produzione inferiore a quella ottenibile in concorrenza
perfetta.
Il monopolio naturale è una situazione in cui vige il principio della subadditività dei costi: (è meno
costosa la produzione accentrata), tipico di settori con elevati costi fissi (ad es. i servizi a rete
ferroviaria, telefonica, di trasmissione dell’energia, ecc.). In monopolio naturale, imprese private non
possono produrre con profitto fissando prezzi Pareto ottimali (uguali al costo marginale). La ricerca di
una soluzione Pareto efficiente comporta o la produzione pubblica o la regolamentazione della
produzione privata.
L’esternalità si manifesta quando decisioni di consumo o di produzione influenzano le funzioni di
utilità o di costo di altri soggetti e di tali influenze l’agente economico non tiene conto nelle decisioni di
produzione o consumo.
Il concetto di esternalità fornisce il fondamento teorico dell’economia ambientale. La presenza di
economie esterne negative del tipo produttore/produttore spiegano la produzione di beni inquinanti
in misura superiore a quella ottimale e la dimensione ottima dell’inquinamento.
I rimedi principali alle esternalità negative sono la regolamentazione (vincoli all’attività e imposizione
di obblighi agli agenti che producono esternalità) e le imposte pigouviane (imposte sulla produzione,
che spingono l’inquinatore a scelte sociali ottimali).
Nel caso di un numero limitato di agenti coinvolti, un rimedio sufficiente è una chiara definizione dei
diritti di inquinamento, lasciando alle parti interessate la ricerca della soluzione ottimale (teorema di
Coase).
I diritti di inquinamento trasferibili sono strumenti che consentono l’allocazione più efficiente della
produzione di un dato livello di inquinamento, attraverso l’uso di vouchers commerciabili.
Rischio e incertezza sono causa di fallimento del mercato. Le assicurazioni nascono per consentire ad
agenti avversi al rischio di trasformare, pagando un premio, situazioni rischiose in situazione certe. In
presenza di rischio si ha efficienza paretiana quando tutti gli agenti possono accedere a mercati
assicurativi che consentano di ottenere una copertura integrale dei rischi. Non sempre i mercati
assicurativi sono compatibili con il mercato. Prerequisiti sono l’esistenza di soggetti neutrali al rischio,
disposti a fare da controparte ai soggetti avversi al rischio, e probabilità degli eventi rischiosi
misurabili e indipendenti.
Carenze informative su tutte le possibili implicazioni di un contratto danno luogo a costi di transazione
e alla inevitabile definizione di contratti incompleti. L’incompletezza contrattuale è causa di fallimento
del mercato. La regolazione dei diritti residuali di controllo influisce sull’efficiente allocazione delle
risorse.
Le asimmetrie informative sono studiate principalmente con riferimento al contratto di delega ovvero
del modello Principale/Agente (Principale, delegante, e Agente, delegatario). Si distinguono due tipi di
asimmetrie informative:
- Moral Hazard, in cui l’Agente, dopo la stipula del contratto, mette in atto comportamenti non noti al
Principale, volte a procurare vantaggi privati all’agente.
- Adverse selection, in cui il Principale non conosce, al momento della stipula del contratto con
l’Agente, alcune caratteristiche dell’Agente stesso, a questo note.
In presenza di asimmetrie informative i sistemi di assicurazione privata possono incontrare difficoltà
di funzionamento o portare a soluzioni non pareto ottimali, (ad es. contratti incentivanti a copertura
parziale), che prevedono una compartecipazione al costo del soggetto che ha il vantaggio informativo.
Un caso importante di asimmetria informativa del tipo Adverse selection si manifesta nel campo della
sanità, ove l’assicurazione non conosce il grado di salute del potenziale cliente.
Capitolo II. La finanza pubblica in Italia,il Bilancio dello Stato e la legge di stabilità
:: Parole chiave
Amministrazioni Pubbliche
Significato di “economico” e “consolidato” nel Conto economico consolidato delle AP
Risparmio pubblico, indebitamento netto, saldo primario, debito pubblico
Pressione tributaria e pressione fiscale
Saldo di bilancio delle AP e rapporto debito pubblico Pil, rilevanti per il Patto di stabilità e
crescita
Bilancio dello Stato di previsione, consuntivo; a legislazione vigente e programmatico;
annuale e triennale
Bilancio di competenza e di cassa
Le fasi delle entrate e delle uscite. I residui attivi e passivi
Le classificazioni economica e funzionale
I saldi del bilancio
Il processo temporale del bilancio
Principali contenuti dell’art. 81 della Costituzione
La Legge di stabilità: funzioni e contenuti
Problemi sulle relazioni tra processo di bilancio ed efficacia della politica finanziaria
:: Riassunto
Le AP sono enti che producono beni e servizi non destinabili alla vendita o svolgono funzioni di
redistribuzione del reddito. Si distinguono per livelli di governo in Amministrazioni centrali (che
includono il soggetto principale, lo Stato), Amministrazioni locali e Enti di previdenza.
I bilanci delle AP confluiscono nel Conto economico consolidato delle AP, che ne evidenza l’insieme delle
entrate e delle spese, al netto delle partite finanziarie e di alcune rettifiche imposte dal sistema dei CN.
Si tratta di un conto “consolidato” perché nell’aggregare i bilanci si elidono i trasferimenti interni, tra i
diversi enti delle AP ed è “economico” perché si spira al concetto di competenza economica. Il
riferimento all’aggregato delle AP (che ha natura funzionale) e il rispetto di regole contabili
standardizzate a livello europeo (conti SEC), consentono di utilizzare il conto delle AP per fare
confronti nel tempo e, con qualche cautela, tra paesi.
Le entrate e le uscite delle AP sono classificate per natura economica; dalla differenza tra parti delle
entrate e delle uscite, si ottengono i principali saldi: il risparmio pubblico, pari alla differenza tra
entrate e uscite correnti; l’indebitamento netto (disavanzo) che corrisponde al saldo tra il complesso
delle entrate e delle uscite e che può essere calcolato anche al netto della spesa per interessi (saldo
primario). L’indebitamento netto delle AP non deve essere confuso con il debito pubblico: mentre il
primo è un flusso annuale (pari alla differenza del flusso delle entrate e delle uscite), il secondo è uno
stock ed è dato dall’accumularsi nel tempo dei disavanzi pubblici (indebitamenti), che sono stati
coperti con l’emissione di titoli pubblici. L’indebitamento netto e il debito delle AP costituiscono gli
indicatori di riferimento per la verifica del Patto di stabilità e crescita.
Dal conto delle AP si ottengono anche alcuni importanti indicatori: la pressione tributaria, pari al
complesso delle imposte dirette e indirette sul PIL, la pressione fiscale, che insieme alle imposte
comprende anche i contributi sociali.
Tra i conti p