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P D
T E
F
S H M
O Q
L’elasticità puntuale del punto D ha come coordinate un prezzo OT e
una quantità OH.
Il triangolo DEF è simile al triangolo OPQ . Utilizzando le regole delle
Manuela M. Tontini
Parte seconda : IL CONSUMO perché l’insieme delle combinazioni accessibili, dato il suo reddito,
è limitato.
CAPITOLO QUINTO
Le scelte di consumo, il vincolo di bilancio. bene A
100
Lo studio delle scelte di consumo si basa su due assunzioni: Insieme di tutte le possibili combinazioni
80
a) i consumatori ricevono soddisfazione dall’acquisto in quanto di bene A e bene B, dato un certo reddito.
60
oppure
soddisfano direttamente i bisogni ricavano vantaggi 40
posizionali; 20
b) i consumatori si presentano sul mercato con ben
preferenze
definite e sono nelle loro scelte.
razionali 0 5 10 15 20 bene B
La scelta della particolare combinazione di beni nella quale impiegare Il consumatore, dato il reddito e dati i prezzi dei beni, può scegliere
un dato ammontare di reddito dipende da: una qualsiasi delle combinazioni considerate. Nell’effettuare la scelta
di consumo è necessariamente soggetto al vincolo di bilancio.
del consumatore;
capacità di acquisto
• del consumatore.
gusti o preferenze Reddito effettivo = SPESA MASSIMA AFFRONTABILE.
• La spesa complessiva del consumatore non può superare il reddito
Il modo più utile di procedere è di individuare l’ambito delle SCELTE che lo stesso ha a disposizione.
EFFETTIVAMENTE ACCESSIBILI, e poi analizzare come avviene la
scelta tra le VARIE COMBINAZIONI DI BENI effettivamente accessibili. Supponendo noti al consumatore il reddito ( ) e il prezzo dei beni tra
, . .
i quali può scegliere ( ), il si esprime:
VINCOLO DI BILANCIO
: + : + . . . + : <
< <
IL VINCOLO DI BILANCIO La somma spesa per l’acquisto dei beni oggetto della scelta del
La spesa è vincolata dall’effettiva disponibilità di reddito di cui ogni consumatore, deve essere inferiore o al massimo uguale al reddito di
singolo consumatore può disporre. cui lo stesso dispone.
Se vuole incrementare il consumo di bene A, il consumatore deve
necessariamente rinunciare ad acquistare bene B e viceversa. Ciò
Manuela M. Tontini
= / : = /
: (punto A) e (punto B) sono appunto le due
VONCOLO DI BILANCIO E RETTA DI BILANCIO < <
ALTERNATIVE ESTREME DI CONSUMO.
E’ utile analizzare il caso di due soli beni (bene1 e bene2), ragionando
come se rappresentasse la domanda di tutti gli altri beni che il La misura il grado di sostituibilità
inclinazione della retta di bilancio
consumatore desidera acquistare oltre a . economica di un bene rispetto all’altro. Tale è definito anche come
del consumo del bene e indica di quanto si
COSTO-OPPORTUNITA’
+ <
Il VINCOLO DEL BILANCIO del consumatore è deve ridurre il consumo di bene1 per incrementare quello di bene2.
cioè le combinazioni di beni acquistabili sono tutte quelle che non
.
costano più di
La delimita il vincolo di bilancio. E’ l’insieme delle Supponiamo di voler aumentare il consumo di bene1 di ∆
RETTA DI BILACIO :
+ =
combinazioni di beni per acquistare i quali il consumatore spende > il vincolo di bilancio prima della variazione è
: + : = + ∆ + + ∆ =
TUTTO il suo reddito: > dopo la variazione sarà
< <
∆ + ∆ = 0
> sottraendo la prima equazione alla seconda:
L’insieme di bilancio è descritto
La quantità a cui rinunciare per incrementare il consumo di bene1 è
dall’area quadrettata ∆ /∆ .
data dal rapporto Risolvendo per questo valore avremo
B /∆ = ( /
∆ che misura appunto l’inclinazione della Rdb.
A
La retta di bilancio (Rdb) è quella che unisce i punti A e B. Indica VARIAZIONI DEL VINCOLO DI BILANCIO
l’insieme dei panieri il cui costo è esattamente uguale al reddito . Il vincolo di bilancio può variare per variazioni del reddito del
– Il punto B è l’intercetta della sull’asse delle ordinate (che
Rdb consumatore o per variazioni del prezzo di uno o entrambi i beni.
riporta le quantità acquistabili di bene2) e indica la quantità di bene2
acquistabile spendendo tutto il reddito per rinunciando al bene1. VARIAZIONI DEL REDDITO
– Il punto A è l’intercetta della sull’asse delle ascisse (che riporta
Rdb = / ( /
Se --> nell’equazione
aumenta il reddito
le quantità acquistabili di bene1) e indica la quantità di bene1 /
aumenta proporzionalmente (intercetta della sull’asse y) e
Rdb
acquistabile spendendo tutto il reddito per rinunciando al bene2.
Manuela M. Tontini
lo stesso vale ragionando in termini di .
La si traspone a destra in alto, senza che se ne modifichi
Rdb
l’inclinazione. Il consumatore può accedere ad un insieme più ampio
di combinazioni di beni (allentamento del vincolo di bilancio).
Se --> la si traspone parallelamente a
diminuisce il reddito Rdb P
sinistra in basso e si riduce l’insieme delle combinazioni di beni che il
consumatore può acquistare (vincolo di bilancio più stringente). Se --> aumenta l’inclinazione della
diminuisce il prezzo del bene2
che viene ad intersecare l’asse y in un punto più elevato rispetto
Rdb
@ al punto S.
&
% Se --> diminuisce l’inclinazione della
aumenta il prezzo del bene2
che viene ad intersecare l’asse y in un punto più basso rispetto al
Rdb
punto S.
@
&
#
VARIAZIONE DEL PREZZO S
Se --> l’intercetta verticale del
diminuisce il prezzo del bene1 Rdb
/
(
non si modifica ma diminuisce il valore del rapporto che
misura l’inclinazione della retta. La viene ad intersecare l’asse x
Rdb
in un punto più a destra del punto P.
Se --> la viene ad intersecare l’asse
aumenta il prezzo del bene1 Rdb
x in un punto più a sinistra del punto P. Manuela M. Tontini P
U Utilità totale
CAPITOLO SESTO
Preferenze del consumatore.
Il consumatore si ipotizza RAZIONALE: mira a massimizzare il proprio A
(scegliendo tra tutte le combinazioni di beni acquistabili
benessere U
quella che lo soddisferà al meglio) e spende tutto il proprio reddito. Utilità marginale
Per comodità considereremo panieri composti da due solo beni. A
UTILITA’ TOTALE E UTILITA’ MARGINALE
UTILITA’ del consumatore = livello di soddisfazione che deriva dal L’utilità decresce al crescere della quantità consumata del
marginale
consumo di un determinato bene e che cresce al crescere della bene. In corrispondenza del punto di saturazione è pari a zero e può
quantità posseduta di quello stesso bene. diventare negativa quando eccessive dosi possedute creano
del beneA
FUNZIONE DI UTILITA’ legame funzionale crescente fra disutilità. L’utilità CRESCE in un primo tratto al crescere della
totale
livello di utilità totale del beneA e la quantità posseduta di quello quantità perché l’utilità marginale è positiva, raggiunge IL MASSIMO
A = C: .
:
stesso bene B B in corrispondenza del punto P in cui l’utilità marginale è zero, poi
DECRESCE perché l’utilità marginale diventa negativa.
Dosi aggiuntive dello stesso bene arrecano incrementi di utilità
decrescenti al crescere della quantità consumata di quel bene.
Le variazioni dell’utilità totale di un bene al variare della quantità LE CURVE DI INDIFFERENZA
consumata sono quindi decrescenti, oltre un certo limite (c.d. punto
diventano negative.
di saturazione) Partendo dall’ordine di preferenza si possono identificare
che hanno lo
combinazioni alternative stesso indice di utilità.
= variazione dell’utilità totale al variare delle
UTILITA’ MARGINALE ADE = ∆A /∆: La rappresentazione grafica è la mappa delle curve di indifferenza.
quantità possedute --> .
B B B Ciascuna CURVA DI INDIFFERENZA è il luogo geometrico di tutte le
combinazioni di beni che sono indifferenti per il consumatore.
Manuela M. Tontini
In generale una curva di indifferenza è da sinistra verso Due panieri tra loro indifferenti devono necessariamente collocarsi a
decrescente
destra ed è destra in basso o a sinistra in alto l’uno rispetto all’altro. Ne consegue
concava. che la curva di indifferenza deve necessariamente essere decrescente
Bene2 Al di sotto della linea da sinistra verso destra.
(punto E) la combinazione
50 B dei beni dà minore
40 D Lungo linea
soddisfazione.
30 A Curve di indifferenza e SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE
(punti A, B e C) si ha lo
20 E C La curva di indifferenza ha di norma pendenza decrescente da
stesso livello di
10 (= sempre meno ripida man mano che ci si
sinistra verso destra
Al di sopra
soddisfazione.
Bene muove da sinistra a destra).
della linea (punto D) la
10 20 30 40 1 soddisfazione è Il (SMS) misura la pendenza
SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE
sicuramente maggiore. della curva di indifferenza in qualunque punto della stessa.
Indica il saggio al quale il consumatore è disposto a scambiare un
bene con un altro (= quante unità di bene2 è disposto a cedere per
Assiomi della teoria del consumatore: una unità addizionale del bene1), senza che il suo grado di
soddisfazione subisca variazioni.
Il consumatore tende sempre a preferire una
Non sazietà.
• alternativa di consumo che contiene una quantità maggiore di lungo la curva --> tende a
Da sinistra a destra SMS
almeno un bene. DIMINUIRE perché il consumatore sarà disposto a rinunciare a
Se il consumatore è indifferente tra i panieri A e
Transitività. .
• quantità sempre minori di per ogni unità addizionale di
B, ed è indifferente tra i panieri B e C, sarà necessariamente Ciò a causa dell’ipotesi dell’utilità marginale decrescente.
indifferente anche tra i panieri A e C. I CONSUMATORI PREFERISCONO LA VARIETA’.
Il consumatore si ipotizza in grado di classificare
Completezza.
• in ordine di preferenza tutte le alternative di consumo tra le
quali può scegliere. Si dice che l’ordinamento delle preferenze
del consumatore è completo. Manuela M. Tontini