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GH.
immettere sul mercato in relazione alla propria funzione di
Manuela M. Tontini
GH
CTMe GH Gh
La FUNZIONE DI OFFERTA DELL’INDUSTRIA è F
crescente da = Gh = GH
[b]la p
Al livello di prezzo p in figura quantità
sinistra verso destra. N T LLL L
offerta dall’industria è la somma delle quantità offerte dalle singole
imprese.
Nel punto di incontro tra l’offerta dell’industria e la domanda di
mercato, si determina il che è quello che i
prezzo di equilibrio p k
E A
singoli imprenditori dovranno applicare.
GH La quantità che consente la è quella in
massimizzazione del profitto
Le funzioni di saranno diverse da impresa a impresa, la funzione DE = DE
GH corrispondenza della quale (punto F).
di sarà uguale per tutte. SY k Sl
Il rettangolo è l’area del profitto, il rettangolo è l’area
del costo totale. L’unione delle due definisce l’area del ricavo totale.
Equilibrio dell’impresa GH
la funzione si sposta verso l’alto, il
Aumenta il prezzo
Il prezzo diminuendo può raggiungere un livello tale da escludere profitto si massimizza in corrispondenza di una quantità maggiore
completamente l’imprenditore dal mercato. della precedente.
GH GH GH
e si eguagliano il corrispondenza
Diminuisce il prezzo
= Gh = GH di una quantità minore della precedente. Nella nuova quantità
p > quindi l’impresa non riesce a coprire i costi totali. Per
Gh decidere se restare o meno nel mercato deve valutare l’andamento
dei costi variabili. Gh
QUANDO IL LIVELLO DEL PREZZO INCONTRA LA FUNZIONE NEL
=
SUO PUNTO DI MINIMO, . QUESTO è IL PUNTO CHE
q CONSENTE DI ENTRARE NEL MERCATO.
( Gh)∙()
Il rettangolo grigio è il dato da (
profitto dell’impresa, QUANDO IL PREZZO SCENDE AL DI SOTTO DEL PUNTO MINIMO DELLA
ZGh,
FUNZIONE L’IMPRENDITORE ABBANDONA IL MERCATO.
Gh ∙
Lo spazio tratteggiato è l’area del dato da
costo totale, Manuela M. Tontini
CAPITOLO UNDICESIMO Nel massimizzare il profitto l’industria sceglie il prezzo, agisce cioè da
Mercati non concorrenziali. analizzando le caratteristiche della domanda.
priece-maker,
La funzione di domanda dell’impresa prezzo
coincide con quella dall’industria ed p A
A
Forme di mercato diverse dalla concorrenza: è decrescente da sinistra verso destra. B quantità
MONOPOLIO --> sul mercato è presente una sola impresa.
• E’ il caso dei mercati dei beni che presentano costi di In p la quantità domandata è pari a zero (punto A). Diminuendo il
A
produzione elevati ma devono essere forniti a prezzi prezzo la quantità tende ad aumentare ed è massima nel punto B
accessibili perché sono indispensabili (infrastrutture, fornitura dove il prezzo è vicino a zero.
di acqua e energia, ecc.); Sia in A che in B, che sono i due casi limite, il ricavo totale sarà nullo.
OLIGOPOLIO --> sul mercato sono presenti poche imprese.
• Due tendenze opposte:
E’ il caso dei mercati in cui la produzione comporta ingenti
investimenti (petrolio, carburanti, ecc.); EFFETTO PREZZO --> diminuisce quando il prezzo
CONCORRENZA IMPERFETTA --> sul mercato sono presenti
• diminuisce;
molte imprese che differenziano i beni che producono. EFFETTO QUANTITA’ --> aumenta quando il prezzo
diminuisce, perché stanno aumentando le quantità.
L’impresa si trova a dover compiere valutazioni non solo sui prezzi
ma anche sulla risposta che i consumatori daranno ad eventuali L’aumento o la diminuzione di dipende dal modo in cui la
variazioni degli stessi. quantità domandata reagisce alle variazioni di prezzo, cioè dalla
∆ ∆
m
elasticità della domanda rispetto al prezzo
CARATTERISTICHE DEL MONOPOLIO
Domanda la variazione percentuale della quantità
elastica
• è maggiore della variazione percentuale del prezzo.
Un’unica impresa detiene la quindi
totalità dell’offerta del prodotto, L’impatto negativo dovuto alla caduta del prezzo è più che
tutta la domanda deve rivolgersi a lei (impresa e industria coincidono compensato dall’impatto positivo dovuto all’aumento di
pienamente). quantità ( aumenta).
Manuela M. Tontini ∆:/: = ∆/ B).
elasticità pari a 1(punto
Domanda la variazione percentuale della b)
anelastica
• Il ricavo rimane inalterato perché le due tendenze sono di
quantità è inferiore alla variazione percentuale del prezzo. eguale entità.
L’impatto negativo della caduta di prezzo è maggiore
dell’impatto positivo esercitato dall’aumento di quantità ( ∆:/: < ∆/ la domanda è (tratto BC).
anelastica
c)
diminuisce). Sul ricavo totale è maggiore l’incidenza negativa della caduta
= ∙
Ricavo totale del prezzo rispetto a quella positiva dovuta all’aumento della
Gh = /
Ricavo medio (coincide con il prezzo) quantità. quindi diminuisce.
GH = ∆ /∆.
Ricavo marginale
L’andamento della funzione è decrescente, infatti aumentando gli I TRE VALORI DELL’ELASTICITA’ SI INCONTRANO
incrementi sono via via sempre più piccoli. PROCEDENDO LUNGO LA STESSA CURVA DI DOMANDA,
GH = 0.
Si arriverà al punto in cui Continuando ad aumentare la DA SINISTRA VERSO DESTRA L’ELASTICITA’ DIMINUISCE.
GH
produzione inizierà ad essere negativo. GH
La funzione di invece (come in figura) si annulla nel punto in cui
, GH, Gh
Vi sarà quindi una quantità in è massimo e diventa negativa nel tratto in cui diminuisce.
corrispondenza della quale N
non aumenterà più e una A
quantità in corrispondenza B GH
della quale diminuirà. C
GH
Tre ipotesi:
∆:/: > ∆/ la domanda è (tratto NB).
elastica
a) Alla diminuzione del prezzo la quantità domandata aumenta e
tale incremento non solo annulla l’effetto negativo dovuto
alla diminuzione del prezzo, ma fa crescere il ricavo totale.
Manuela M. Tontini GH
La FUNZIONE DI COSTI TOTALI ha andamento analogo a quella - Pendenza della funzione =
GH
analizzata per una impresa che opera in concorrenza perfetta. - Pendenza della funzione =
Nel punto E questi due valori sono uguali.
I costi totali crescono al crescere della quantità prodotta, con
incrementi dapprima decrescenti o poi via via crescenti. Per l’impresa monopolista, a differenza di quella perfettamente
GH, Gh .
Il COSTO MARGINALE è concorrenziale, non si riscontra l’uguaglianza tra e
dapprima decrescente, raggiunge un punto
di minimo e poi diventa crescente.
, Individuazione del prezzo di vendita
In tali condizioni l’impresa non è in grado GH, GH DE
di operare sul mercato perché i costi totali
sono sistematicamente superiori ai ricavi totali. p H
1 n_bha e_ e\oabea
E
O
O
LA DECISIONE RALATIVA ALLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO è GH
q
STRETTAMENTE COLLEGATA ANCHE ALLA FUNZIONE DI COSTO.
In corrispondenza della quantità Oq
, GH = GH
pendenza di = pendenza di , perciò
B Quindi in E il profitto è massimo.
La funzione di costi consente di produrre e di
E determinare quanto offrire sul mercato. La quantità Oq viene immessa sul mercato ad un prezzo p che è
1
GH.
maggiore del valore assunto dal
O q M L’impresa non produrrà mai in corrispondenza del tratto anelastico
La si ha nel punto in cui le due
massima differenza tra costi e ricavi della propria curva di domanda. La MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO
funzioni hanno UGUALE PENDENZA, quindi nel punto E l’impresa può essere raggiunta solo in corrispondenza di quantità che ricadono
massimizza il profitto. nel tratto elastico della curva di domanda!
Manuela M. Tontini
Funzione del duopolista A parte dal punto B, cresce, raggiunge il suo
MERCATI OLIGOPOLISTICI massimo e diventa zero nel punto C.
Un offrono sul mercato un dato bene.
limitato numero di imprese GH GH
Il punto di incontra tra la funzione e la funzione gli consente di
Essendo le imprese sono probabilmente di grandi dimensioni, hanno individuare la quantità che massimizza il profitto (tratto BE).
quindi un peso rilevante in rapporto alla domanda che sono in grado
di coprire ed una forza tale da influire sul prezzo di mercato. Ciascuna impresa quindi al fatto che il rivale ha già
si adegua
assorbito una quota di mercato ed opera applicando le regole per la
massimizzazione del profitto che sono state studiate nel monopolio
DE = DE
Il DUOPOLIO DI COURNOT ( ).
Forma di mercato nel quale operano due sole imprese (A e B) che
cercano di massimizzare il proprio profitto in base a due variabili: Se si mettono insieme tutte le quantità in corrispondenza delle quali
> la domanda di mercato; l’impresa A sta massimizzando il profitto in funzione delle quantità
> l’offerta dell’impresa rivale. offerte da B, si ha la c.d. CURVA DI REAZIONE. qB
Se l’impresa B offre una quantità x, l’impresa A si considera unica Maggiore è la quota di mercato occupata da B
per la quota di mercato restante. Costruisce quindi
impresa diverse quindi
e minore è quella che potrà occupare A
in funzione di ipotetiche quantità già offerte da B.
ipotesi di offerta tra le due grandezze, a parità di altre condizioni, O qA
, , GH DE vi è una relazione inversa.
Analogo procedimento viene svolto dall’impresa B sulle diverse
n_bha e_ e\oabea ipotesi di quantità offerte dall’impresa A.
O B E C
GH
OB e l’impresa A si comporta da monopolista
L’impresa B offre la quantità
nella quota di mercato corrispondente al tratto BC. Manuela M. Tontini
IL DUOPOLIO DI EDGEWORTH
Analizzando simultaneamente le due distinte curve di reazione, è
possibile determinare l’EQUILIIBRIO in regime di duopolio. Modello alternativo di duopolio per un mercato con un prodotto
B omogeneo. ognuna cerca di escludere l’altra
Le imprese sono rivali,
dal mercato e la variabile gioca un ruolo determinante nelle
prezzo
p`dqa e_ dhar_\bh e_ l loro scelte. P
E p`dqa e_ e\oabea e_ s p`dqa e_ e\oabea e_ l
p`dqa e_ dhar_\bh e_ s p 1
O A
Il è il punto di
punto in cui le due linee di reazione si incontrano t Q
equilibrio, nel quale le due imprese determinano la quantità che F O F
1
massimizzano il profitto per entrambe. Supponendo le due funzioni di doman