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SATC=SAFC+SAVC
I rapporti tra il costo marginale di breve periodo (SMC) e il costo medio totale di breve periodo
(SATC) sono uguali a quelli tra costo marginale e costo medio di lungo periodo.
I costi variabili sono la differenza tra i costi totali e i costi fissi. Poiché i costi fissi non cambiano al
variare della produzione,i costi marginali dipendono esclusivamente dall’andamento dei costi
variabili.
La scelta del volume ottimo di produzione dell’impresa nel breve periodo
-La decisione produttiva ottimale di un’impresa che opera in condizioni di breve periodo in un
mercato imperfettamente concorrenziale è quella di produrre la quantità in cui il costo marginale
di breve periodo (SMC) uguaglia il ricavo marginale (MR) e in corrispondenza della quale la curva
SMC ha pendenza maggiore della curva MR,e il prezzo di vendita deve essere almeno pari (o
superiore) al costo medio variabile (SAVC).
Se il prezzo di vendita di Q1 fosse minore del costo medio variabile (SAVC),l’impresa avrebbe
convenienza a sospendere o a chiudere la produzione. In questo caso i suoi ricavi non consentono
neppure di coprire i costi variabili e avrebbe una perdita pari ai costi fissi più la parte di costi
variabili.
Sospendendo (chiudendo) la produzione,l’impresa sopporterebbe una perdita minore,pari ai soli
costi fissi.
La relazione tra i costi di breve e di lungo periodo
Come detto,un’impresa che opera nel breve periodo ha convenienza a produrre e a restare sul
mercato anche se sostiene delle perdite,purchè il prezzo di vendita del suo prodotto le consenta di
coprire almeno i costi variabili. Nel lungo periodo invece l’impresa rimane nel mercato solo se
copre tutti i suoi costi.
Tenendo in considerazione una curva di costo medio di lungo periodo (LAC) a forma di U,in
corrispondenza di ogni punto della curva LAC,l’impresa produce un determinato volume di
produzione al minimo costo medio e totale. Per passare da un punto a un altro lungo la curva
LAC,l’impresa deve poter variare tutti i fattori produttivi tecnicamente necessari,inclusi quelli che
sono fissi in condizioni tecniche di breve periodo.
La curva del costo medio di lungo periodo (LAC) è sempre al di sotto della curva di costo medio di
breve periodo (SATC) eccetto nel punto nel quale coincidono. La curva di costo medio di lungo
periodo (LAC) rappresenta i costi minimi di produzione di un dato output per dimensioni variabili
dell’impianto e di tutti gli altri fattori variabili di produzione.
Al contrario,ogni curva di costo medio di breve periodo (SATC) corrisponde a costi medi superiori a
quello minimo rappresentato da LAC tranne che nel punto in cui coincidono. Tale punto indica la
scala efficiente (ES) di produzione del bene,ossia la quantità che consente di produrre al minimo
assoluto costo medio.
Un’impresa che nel breve periodo operi con un impianto sottodimensionato rispetto alla scala
efficiente di produzione può,nel lungo periodo,ridurre i costi medi sovradimensionando l’impianto.
Allo stesso modo,nel lungo periodo,un’impresa sovradimensionata può abbassare i costi medi
riducendo la dimensione dell’impianto.
La concorrenza perfetta e il monopolio
Il mercato di perfetta concorrenza
-Nel mercato di perfetta concorrenza vi è assoluta libertà di entrata e uscita,la domanda e
l’offerta sono frammentate,il bene o servizio scambiato è omogeneo e l’informazione è
trasparente e perfetta.
In un mercato di perfetta concorrenza,il prezzo è determinato dall’interazione della domanda e
dell’offerta di mercato e gli agenti individuali (definiti price-taker,sia venditori che acquirenti) sono
consapevoli dell’irrilevanza delle loro decisioni rispetto al prezzo corrente. In questa struttura o
tipo di mercato,acquirenti e venditori subiscono il prezzo determinato dalla domanda e
dall’offerta.
La quantità domandata all’impresa individuale è una retta orizzontale in corrispondenza del
prezzo corrente nel mercato.
Se l’impresa di concorrenza perfetta tentasse di vendere a un prezzo anche di poco superiore,non
venderebbe nulla:gli acquirenti si rivolgerebbero a uno dei numerosi concorrenti che offrono lo
stesso prodotto al prezzo più conveniente.
-La particolare configurazione della domanda,orizzontale e infinitamente elastica al prezzo,è un
aspetto fondamentale della concorrenza perfetta.
La forma orizzontale (al prezzo di equilibrio del mercato) della domanda in un mercato di perfetta
concorrenza è determinata dalle seguenti quattro caratteristiche del mercato:
1)frammentazione dell’offerta tra molte imprese,ognuna ininfluente rispetto al settore
complesso,quindi nessuna rappresenta una quota significativa dell’offerta.
2)omogeneità del prodotto,che appare agli acquirenti perfettamente sostituibile,cosicché i
venditori non possono praticare prezzi diversi.
3)perfetta informazione circa il prezzo e la qualità del prodotto;
4)assenza di barriere all’entrata e all’uscita,cosicché non vi è incentivo alla collusione tra le
imprese e gli acquirenti.
La scelta della quantità ottima di produzione e l’offerta da parte di un’impresa
perfettamente concorrenziale.
L’impresa identifica il volume di produzione che soddisfa le condizioni di massimizzazione del
profitto. Essa verifica se la produzione così determinata possa essere venduta a un prezzo che
copra il costo medio. La caratteristica della perfetta concorrenza è che le imprese vendono il
prodotto a un prezzo dato dalle condizioni strutturali del mercato,che rappresenta al tempo stesso
il ricavo marginale. A differenza delle imprese che operano in altre strutture del mercato e che
sono in grado di decidere il prezzo (price-maker),l’impresa perfettamente concorrenziale non può
scegliere il prezzo a cui vendere (price-taker),ma non è costretta a ridurre il prezzo per vendere
una o più unità addizionali. Vale la seguente relazione: P(prezzo)= MR(ricavo marginale)=
AR(ricavo medio).
La curva di offerta di breve periodo dell’impresa concorrenziale
Il volume ottimo di produzione è determinato dall’uguaglianza tra prezzo (P) e costo marginale
(SMC)
L’impresa perfettamente concorrenziale ha convenienza a produrre e offrire quantità positive
purché il prezzo che trova sul mercato sia maggiore o almeno uguale al costo medio variabile
minimo di produzione di breve periodo (punto di intersezione tra costo medio variabile di breve
periodo e costo marginale di breve periodo).
-Il prezzo corrispondente al valore minimo del costo medio variabile di breve periodo (SAVC) è
detto prezzo di chiusura dell’impresa in quanto rappresenta il prezzo-soglia al di sotto del quale
l’impresa ha convenienza a non produrre o a chiudere la produzione.
In chiusura l’impresa non copre i costi fissi ma nel breve periodo i costi fissi esistono anche se non
si produce. In chiusura, l’impresa produce nella consapevolezza che almeno i costi variabili di
produzione sono coperti dal ricavo derivante dalla vendita di ciascuna unità prodotta al
prezzo-soglia.
-La curva di offerta dell’impresa concorrenziale nel breve periodo è quindi il tratto di curva
del costo marginale di breve periodo (SMC) che parte dal punto di chiusura,ovvero dal punto in
cui la curva SMC interseca la curva SAVC (costo medio variabile di breve produzione). A un livello
di prezzo inferiore,l’impresa chiude.
(la curva di offerta è la curva del costo marginale SMC dal punto d’intersezione dello stesso con il
costo medio variabile SAVC.)
A un prezzo di mercato pari al punto di chiusura l’impresa realizza un perdita pari ai costi fissi.
La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa concorrenziale
-Nel lungo periodo,la curva di offerta dell’impresa è la curva del costo marginale (LMC) dal
punto d’intersezione con il costo medio di lungo periodo (LAC),detto punto di uscita (U). A un
livello di prezzo inferiore,l’impresa esce dal mercato.
-Quando il profitto economico di un’impresa è nullo,gli economisti dicono che l’impresa beneficia
di un profitto normale. Il suo profitto contabile è esattamente sufficiente a compensare il costo
opportunità delle risorse apportare dalla proprietà dell’impresa.
Le curve di offerta dell’impresa perfettamente concorrenziale nel breve e nel lungo
periodo
La curva di offerta di breve periodo (SS) è tratta dalla curva di costo marginale di breve periodo
(SMC) a partire dal punto di chiusura (A) mentre la curva di lungo periodo (LS) è tratta dalla curva
di costo marginale di lungo periodo (LMC) a parire dal punto di uscita (U). Il prezzo di chiusura di
breve periodo (A) è inferiore al prezzo di uscita (U) dal mercato perché nel breve periodo l’impresa
si preoccupa solo di coprire i costi variabili mentre nel lungo periodo l’impresa deve coprire tutti i
costi.
L’entrata e l’uscita delle imprese concorrenziali dal mercato
-l’entrata in un mercato consiste nell’ingresso di nuove imprese che si aggiungono a quelle che
compongono il settore.
-l’uscita da un mercato si verifica quando una o più imprese offerenti cessino la propria attività
disinvestendo completamente dal settore.
A un prezzo inferiore di mercato una o più imprese del settore escono dal mercato. A un prezzo
superiore le imprese realizzazione extra-profitti che incentivano nuove imprese a entrare.
Le curve di offerta di un settore perfettamente concorrenziale
-Sommando per ogni livello di prezzo le quantità offerte da ciascuna impresa,si ottiene la curva
di offerta del settore. Questo metodo vale per le curve di offerta di breve e di lungo periodo di
un settore perfettamente concorrenziale.
Tuttavia la curva di offerta del settore nel lungo periodo (LS) è più piatta poiché e più elastica al
prezzo rispetto alla curva di offerta di breve periodo (SS). La maggiore reattività di LS è dovuta sia
ai minori vincoli che hanno le imprese esistenti nel lungo periodo,in quanto possono variare le
quantità di tutti i fattori produttivi impiegati,sia poiché il numero delle imprese può variare.
L’entrata e l’uscita delle imprese influiscono sul numero delle imprese le cui curve di offerta
aggregate determinano la curva di offerta del settore nel lungo periodo.
Inoltre nel lungo periodo,se il prezzo di mercato aumenta,l’offerta totale del settore aumenta per
due ragioni:ognuna delle imprese insediate nel mercato aumenta la sua offerta individuale e nel
settore entrano nuove imprese che aggiungono la loro offerta a quelle delle imprese già insediate.
L’impresa marginale
Un settore perfettamente concorrenziale può essere composto da nume