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SCAMBIO
I benefici dello scambio sono stati studiati da David Ricardo che ne presenta una spiegazione rivoluzionaria in
“Principi di economia politica e delle imprese” 1817 . Ricorre all’esempio di due paesi l’Inghilterra e il
Portogallo che commerciano due beni, vino e stoffe.
Ipotizzando la presenza di rendimento costanti di scala, la frontiera delle possibilità produttive risulta essere una
linea retta.
Ciò che permette ai due paesi di ottenere la quantità dei 2 beni desiderata è la diversità dei costi- opportunità di
produzione dei due paesi. 46
1) Incentivi (a lavorare ma anche troppo a volte)
Le relazioni di scambio danno agli attori economici un incentivo a essere produttivi. Poiché le relazioni sono
basate su un principio di reciprocità, per ottenere qualcosa bisogna dare qualcosa in cambio. Se lo scambio è
l’unico modo per ottenere ciò che si desidera le relazioni di scambio forniscono una forte motivazione estrinseca
a partecipare ad attività produttive. Lo scambio decentrato attraverso i mercati fornisce agli attori economici
incentivi tali da permettere di realizzare un’allocazione efficiente delle risorse anche al variare delle condizioni
economiche
2) Scelta libera : mancanza di coercizione
Molti economisti ritengono che lo scambio sia una forma di distribuzione moralmente encomiabile in virtù della
sua natura non coercitiva: gli attori economici partecipano allo scambio in maniera volontaria. La natura non
coercitiva dello scambio viene messa in risalto nel confronto con altre forme di trasferimento caratterizzate da
elementi di coercizione o dall’uso della forza. Forma di trasferimento coercitiva è il furto, ma anche il
pagamento obbligatorio delle imposte viene fatto rispettare attraverso la minaccia implicita di una sanzione
amministrativa o di una pena detentiva
3) Creazione di interessi comuni
Interesse nel mantenere rapporti pacifici nello scambio in un mondo fondato sul commercio
Nello scambio di mercato decentrato gli attori economici si accordano per effettuare una transazione di scambio
in un dato momento o per un dato periodo di tempo secondo quanto specificato in un contratto. Quando lo
scambio si è perfezionato le due parti possono decidere se continuare a scambiare o se cercare unna nuova
controparte per lo scambio. La creazione di interessi comuni: alcuni economisti sostengono che le relazioni di
scambio incoraggiano gli attori economici a pensare in termini del loro interesse comune.
Alle relazioni di scambio gli attori economici sono legati tra loro in una sorta di impresa cooperativa.
4) Vantaggio comparato
: capacità di produrre un bene o un servizio a un costo-opportunità inferiore a quello degli altri produttori.
Principio del vantaggio comparato: afferma che ciascun paese dovrebbe specializzarsi nell’attività che riesce a
svolgere meglio : specializzazione produttiva
≠
Vantaggio assoluto vantaggio relativo
Teoria dei benefici dello scambio: la specializzazione e lo scambio possono migliorare l’efficienza economica.
Grazie allo scambio i paesi riescono ad organizzare in maniera più efficiente l’uso delle risorse nella produzione
dei beni attingendo a un livello di produzione più elevato di quello che potrebbero realizzare se restassero
autosufficienti. 47
L'esempio proposto da Ricardo tende però a trascurare importanti aspetti relativi al contesto politico, sociale e
ambientale, che possono compensare i benefici dello scambio o eliminarli completamente.
1) Vulnerabilità: un potenziale problema della specializzazione e dello scambio è il fatto che ciascuna
delle parti coinvolte nello scambio diventa più vulnerabile alle azioni e ai comportamenti dell'altra. Un paese è
vulnerabile ai capricci del proprio partner commerciale, la cultura delle monocolture sottopone i paesi ad
ulteriori rischi. Può rendere le economie rurali più suscettibili a crisi provocate da disastri naturali ( carestie,
inondazioni ecc.). In un settore economico più diversificato alcuni settori e alcune coltivazioni potrebbero
continuare a prosperare anche se altri subiscono un danno.
Se la diversificazione permette di aumentare la sicurezza nazionale, la stabilità economica o la diversità
ecologica, allora la scelta di non ricorrere allo scambio in alcuni settori potrebbe essere più vantaggiosa della
semplice specializzazione.
Dal punto di vista internazionale: specializzazione produttiva finché lo scambio dura ma c’è il rischio di
difficoltà : vulnerabilità nell’ importare quel che non si produce.
2) Lock-in alcuni processi di produzione sono caratterizzati da rendimenti crescenti: più si produce,
tanto più efficienti si diventa.
L’eccesso di vantaggio comparato causa una dipendenza dall’importazione, per questo motivo i governi , a
volte, ricorrono a politiche protezionistiche : imposizione di dazi o contingentamento delle importazioni, a
politiche di sostituzione delle importazioni o ancora ad incentivi alle imprese nazionali per incoraggiare la
produzione.
3) Abuso di potere economico : il caso delle multinazionali che impongono il prezzo ai piccoli
produttori minacciando si interrompere lo scambio in caso contrario. Il caso opposto è quello del mercato equo-
solidale, dove il prezzo pagato è quello giusto.
4) Distruzione comunità : quando gli scambi sono finalizzati esclusivamente a interessi economici
non democratici, distogliendo lo sguardo dalle esternalità sociali e ambientali.
Non sempre le relazioni di scambio promuovono il rispetto e la coesione sociale, o scoraggiano i conflitti.
Esistono esempi di effetti opposti. In tempi recenti le tensioni tra gli interessi degli Stati e quelli dei grandi
gruppi industriali stanno sollevando controversie. Nel ventunesimo secolo si parla di commercio globale alcune
imprese hanno preso dimensioni considerevoli e sono in grado di traferire con facilità capitali finanziari e
stabilimenti di produzione da un paese all’altro.
Politiche essenziali come sicurezza sul lavoro o le normative in fatto di orario e remunerazione sono considerati
necessari per una società sana, ma non sempre vengono rispettati da imprenditori perché potrebbero aumentare i
costi e ridurre i profitti delle imprese. Grazie alla crescente mobilità dei capitali, le imprese interessate solo al
profitto possono trasferire facilmente le proprie attività nei paesi con standard meno severi di tutela 48
dell’ambiente o dei lavoratori o con regimi fiscali più favorevoli. Le imprese che vogliano restare nel proprio
paese devono partecipare a una sorta di corsa al ribasso.
Alcuni tipi di scambio nelle società sono vietati , la mercificazione di alcuni aspetti della vita li porta sullo
stesso piano dei beni di consumo e quindi può distruggere le relazioni di rispetto necessarie per la vita sociale.
Tesi dell’industria nascente: i governi dovrebbero proteggere le imprese nazionali dalla concorrenza straniera,
fino a quando non siano in grado di competere sui mercati mondiali.
Governo può scegliere se sussidiare i produttori nazionali o limitare le importazioni attraverso una tassa molto
elevata (dazio) o l’imposizione di un tetto alle quantità che possono essere importate
( contingentamento delle importazioni). Questi provvedimenti sono detti politiche protezionistiche. Molti paesi
in via di industrializzazione adottano politiche di sostituzione delle importazioni nel tentativo di diversificare i
propri sistemi economici ( tentativo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e incoraggiare la produzione
nazionale). Svantaggio di questo approccio è che costringe a sacrificare i benefici dello scambio nel breve
periodo, il vantaggio è che nel lungo periodo il paese può aumentare la competitività e la produttività delle
imprese.
5) Coercizione e divario: il fatto che lo scambio sia volontario non implica che sia anche equo o che le
differenze di potere siano irrilevanti.
SCAMBIO: le relazioni di scambio possono migliorare il benessere sociale, rispetto a una condizione di
autosufficienza , grazie agli incentivi si massimizzare il valore della produzione e a instaurare relazioni
pacifiche. Lo scambio può avere anche effetti deleteri sul benessere sociale, perché può peggiorare le condizioni
economiche a livello locale e incentivare alcuni attori economici ad abusare del proprio potere economico.
TRASFERIMENTO:
- L’efficienza: questi sistemi aumentano l’efficienza più dello scambio, possono essere utilizzati per
promuovere un uso migliore delle risorse economiche senza sprechi o spese inutili.
trasferimento obbligatorio sono le imposte generali, perché l’ autorità fa applicare il pagamento delle
imposte ed ha un certo potere sull’attore, che deve rinunciare a qualcosa.
trasferimento volontario dà al donatore un certo potere sul destinatario, perché è il donatore che decide
la forma e l’ammontare del trasferimento. Questa relazione può avere effetti positivi sull’efficienza. I
trasferimenti possono essere usati per indurre chi li riceve a tenere un certo comportamento.
In economia si dicono trasferimenti in natura i trasferimenti di beni o servizi specifici, per distinguerli dai
trasferimenti monetari, che comportano l’erogazione del denaro.
- Soddisfazione dei bisogni e l’equità: certi sistemi di trasferimento possono essere progettati per
favorire l’equità. Nel finanziare un progetto pubblico si tiene conto della capacità contributiva di vari attori del
sistema economico. I trasferimenti possono essere usati anche per compensare eventuali iniquità che 49
scaturiscono da una distribuzione basta sullo scambio. Ci si riferisce al welfare state, ovvero al livello di
benessere minimo che deve essere garantito ai cittadini di uno stato.
- Il consolidamento delle relazioni sociali: i trasferimenti possono svolgere un ruolo molto importante
nella creazione di questa forma di capitale sociale, cioè, il volume di relazioni e legami che presuppongono
fiducia, rispetto, gratitudine, cooperazione etc. Elargizioni di doni permette di consolidare le relazioni all’interno
della famiglia e comunità ma anche su scala nazionale e internazionale.
- Inefficienza: i trasferimenti creano sistemi d’incentivo, in base a questi gli attori economici modificano
i propri comportamenti. Uno dei principali svantaggi nasce dalle reti di sicurezza: se si sa che si può contare su
un aiuto gli individui sono meno motivati a lavorare.
C’è un rischio morale =moral hazard: situazione in cui le persone hanno un incentivo a modificare il proprio
comportamento in maniera indesiderabile al fine di trarre un vantaggio da un accordo o un provvedimento.
Molti schemi di trasferimento anche se studiati per aiutare o pro