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Q=Q(L,K̅)
periodo, quindi questa funzione nel breve periodo dipende solo dal lavoro.
funzione di produzione nel lungo periodo: nel lungo periodo l'impresa ha la
capacità di modificare anche il capitale, può progettare una modifica della struttura
dell’azienda, posso fare investimenti, allargare la struttura. Q=Q(L,K), la quantità che
produco è funzione del lavoro e del capitale
funzione di produzione nel lunghissimo periodo: c’è un altro, gli investimenti in
ricerca e sviluppo, l’innovazione tecnologica (A). Q=Q(L,K,A) 48
Proprietà funzione di produzione di breve periodo
= () 0,5
= = Q1 e’ la quantità max che posso produrre
L1
dato un certo livello di lavoro
in Qb, quindi il punto B è tecnologicamente
inefficente, utilizzo sempre la stessa
L1, ma produco meno di
quantita’ di lavoro
quanto potrei: e’ una combinazione
inefficiente perché sto sottoutilizzando i fattori
della produzione, questo vale per tutti i punti
che sono al di sotto della curva.
il punto E indica una quantità che non posso
produrre con quel fattore della produzione,
cioè non ci posso arrivare, sta altre la
funzione di produzione, la mia tecnologia non me lo permette.
il punto A e’ tecnologicamente efficiente: produco esattamente il max che posso
produrre col fattore produttivo.
Come faccio a raggiungere il punto E?
Mi serve più capitale che ora nel breve periodo è fisso, quindi comincio ad investire
nel capitale nel medio/lungo periodo, oppure investo in tecnologia che mi permette di
produrre di più con lo stesso lavoro : miglioramenti tecnologici e investimenti nel
capitale spostano la curva di breve periodo verso l'alto.
Se voglio produrre la quantità Q* quanto lavoro mi serve?
isolo la L
= 2
L= ( * )
Questo L, rappresenta il minimo ammontare di input lavoro necessario per realizzare
un dato output Q*, domanda tecnica di lavoro, che definisce la quantità di lavoro
della quale ha bisogno la singola impresa per produrre Q unità di output. 49
6.2.2 Prodotto marginale e prodotto medio di breve periodo
Prodotto marginale
indica la variazione di quantità prodotta Q a seguito di una variazione infinitesima del
fattore produttivo considerato, quindi quanto vale la produzione se vario il lavoro di 1
infinitesimo. È un concetto analogo a quello dell’utilità marginale nella teoria del
consumatore.
∆
= (derivata della funzione di produzione rispetto al fattore lavoro)
∆
∆
= (derivata della funzione di produzione rispetto al fattore capitale
∆
↓
ora non lo consideriamo perché il capitale entra in gioco nel lungo periodo.
Calcoliamo della funzione precedente
0,5
= −0,5 0,5 , all’aumentare di L, la produttività marginale del lavoro
= 0, 5 = 0,5
diminuisce, quindi è decrescente: ogni lavoratore in più che assumo rende
sempre meno rispetto ai primi per due motivi:
1) all’inizio assumevo i migliori, poi mano a mano che mi servono più lavoratori
assumo quelli che sono rimasti, quindi meno produttivi
2) mano a mano che assumo c’è congestione nel processo produttivo, quindi
troppi lavoratori e comincia ad essere difficile gestire troppi lavoratori, ci sono
i sindacati di mezzo, liti tra lavoratori, problemi manageriali
Vediamola graficamente nel breve periodo
mano a mano che incrementiamo il lavoro in
maniera sempre costante, gli incrementi sono
sempre più piccoli anche se sempre positivi :
ecco perché è decrescente
50
Vediamo la stessa cosa con la funzione tangente
la mia funzione di produzione cresce a tassi decrescenti, quindi la derivata
=
di questa funzione diventa sempre più piccola al crescere di L, come vediamo dalle
rette tangenti: mano a mano che passo da A, B e C le tangenti sono meno inclinate,
l'angolo delle tangenti è sempre piu’ piccolo, e sapendo che questo è la produttività
marginale del lavoro, nel passaggio da A a C la produttività marginale diminuisce (lo
vediamo nel grafico sotto (angolo tangenti = derivata))
proietto i punti A, B e C nel grafico sottostante incrociandoli con la corrispondente
produttività marginale dalla più alta alla più piccola e vediamo essere una curva
decrescente.
Prodotto medio
È l'output che si ottiene in media da ogni unità (ora) di lavoro
=
Se aumenta L e Q rimane uguale, la produttività media diminuisce.
Il prodotto medio varia in ragione della quantità di lavoro utilizzata dalle imprese. 51
Rappresentiamolo graficamente sempre nel breve periodo
per calcolare il prodotto medio disegno per ogni punto la congiungente (segmento
che congiunge il punto A, B e C con l'origine degli assi)
se faccio trovo il prodotto medio in quel punto, dalla trigonometria so che questo
quoziente è l’angolo della congiungente e questo vale anche per il punto B e C,
quindi l’angolo della congiungente coincide con il prodotto medio.
vediamo che è decrescente : all'aumentare di L (anche se aumenta Q) il prodotto
medio diminuisce, perché?
↑ se , l'aumento di L fa calare la frazione, ma l’aumento di Q la fa
= ↑ →↑
↑
aumentare, ma a vedere il grafico prevale l'effetto di L, perché all’aumentare
di L aumenta anche Q, tuttavia mentre L aumenta sempre dello stesso importo, Q
aumenta di importi sempre più piccoli (produttività marginale del lavoro decrescente)
quindi il denominatore aumenta in proporzione più del numeratore e la frazione
diminuirà, cioè il prodotto medio diminuirà. 52
6.2.3 Il rapporto tra prodotto marginale e prodotto medio
Tra valore medio e marginale di una determinata variabile esiste sempre una precisa
relazione:
- quando il prodotto medio aumenta con il lavoro ( ), il prodotto marginale è
↑
più grande di quello medio
- quando il prodotto medio cala all’aumentare del lavoro ( ), il prodotto
↓
marginale è inferiore a quello medio
- quando il prodotto medio non aumenta né cala con il lavoro perché siamo in
un punto in cui è massimo, il prodotto marginale è uguale a quello medio
È più grande i l prodotto medio o il prodotto marginale?
Dobbiamo confrontare per ogni punto A, B e C l'angolo della tangente con quello
della congiungente: se per un dato punto l'angolo della tangente è maggiore di
quello della congiungente allora in quel punto il prodotto marginale sarà maggiore di
quello medio, altrimenti il contrario.
ho disegnato per il punto A la tangente ( ) e congiungente ( )
Nel punto A ad esempio l’angolo della congiungente è maggiore di quello della
tangente, quindi nel punto A il prodotto medio supera il prodotto marginale 53
◻️
quindi il prodotto marginale nel grafico del prodotto medio sta nel , quindi sotto A
perché è più basso di quello medio, con lo stesso ragionamento notiamo che anche
nei punti B e C il prodotto medio supera quello marginale, quindi in ogni punto il
prodotto medio è più alto di quello marginale (in questo caso, ma a seconda della
funzione cambiano i casi).
6.2.1 La funzione del prodotto totale
È una funzione di produzione con un solo input, che mostra quanto il prodotto totale
dipenda dalla quantità di input impiegata
In un primo tratto la funzione cresce a tassi
crescenti, quindi in quel tratto la produttività
marginale del lavoro è crescente, quindi
all'inizio mano a mano che assumo
lavoratori, la produttività marginale del
lavoro aumenta perché all’inizio assumo i
migliori che lavorano bene e sono molto
produttivi. Raggiunto un punto di flesso,
la produzione continua ad aumentare, ma a
tassi decrescenti come abbiamo visto prima,
quindi si cresce, ma la produttività marginale
diventa sempre più piccola e dopo un punto
di max la produzione inizia a diminuire e quindi la produttività marginale è negativa:
ogni lavoratore che assumo mi fa colare la produzione, è improduttivo, è come se
distruggesse quello che sta producendo.
Studiamo l’andamento della produttivita’ marginale del lavoro in quei punti
inizio a disegnare le tangenti nei vari punti
Da 0 a C: la pendenza della tangente aumenta, quindi fino al punto C il prodotto
marginale aumenta, proietto i punti quindi da 0 a C ci sarà un andamento crescente,
e essendo C un punto di flesso (da una concavità verso l'alto passo ad una
concavità verso il basso) dal punto C in poi la tangente inizia a calare la sua
inclinazione fino al punto F che è il punto di max, quindi dal punto C al punto F la
produttività marginale inizia a diminuire e nel punto F diventa 0, dal punto F in poi la
produttività marginale diventa negativa. 54
vediamo ora il prodotto medio (in verde sul grafico sopra)
disegniamo le congiungenti (fare tutto nello stesso grafico e proiettare nello stesso
grafico sottostante)
Da 0 a C, notiamo che la pendenza delle tangenti è maggiore di quella delle
congiungenti, quindi nel passaggio da 0 a C il prodotto marginale è superiore a
quello medio quindi il prodotto medio sta sotto.
Nel punto D sta ancora sotto, però mano a mano che procede arriverò ad un punto
(proiettato a zig zag in verde) dove congiungente = tangente: la congiungente è essa
stessa tangente ed è anche il punto in cui la congiungente raggiunge il suo valore
max.
Da quel punto in poi il prodotto medio comincerá a calare, senza mai diventare
negativa e ad essere superiore al prodotto marginale.
Considerazioni
1) fintanto che il prodotto medio cresce al crescere di L, esso sará inferiore al
prodotto marginale
2) il prodotto medio ha il suo max nel punto in cui incontra il prodotto marginale
3) quando il prodotto medio inizia a decrescere esso diventa superiore a quello
marginale.
La rappresentazione che abbiamo appena visto è una versione più generale, in
quella precedente dove abbiamo analizzato il prodotto medio e marginale
singolarmente ci eravamo fermati ad analizzare solo il tratto decrescente
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