Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Baratto tra Grano e Vino
B AGrano Vino Grano VinoI Ql.: utilità = 5 I Hl.: utilità = 5 I Ql.: utilità = 5 I Hl.: utilità = 5II Hl.: utilità = 4 II Ql.: utilità = 4III Hl.: utilità = 3 III Ql.: utilità = 3IV Hl.: utilità = 2 IV Ql.: utilità = 2V Hl.: utilità = 1 V Ql.: utilità = 1
Per A il grano ha un'utilità marginale pari ad uno; e così il vino per B. Ogni individuo attribuisce ai beni posseduti in abbondanza dall'altro un'utilità marginale superiore a quella che attribuisce ai beni posseduti abbondantemente da lui stesso. È questa la condizione necessaria e sufficiente perché il baratto avvenga.
Pertanto B cede il suo V Hl. di vino, che vale 1, contro un II Ql. di grano che per lui vale 4. Cede poi il suo IV Hl. di vino, che vale 2, contro un III Ql. di grano che per lui vale 3. Fin qui gli conviene barattare. Il suo III Hl. di vino vale però 3, così come vale 3
un IV Ql. di grano che potrebbe ot-tenere in cambio: lì B si arresta.Il baratto volontario si ferma quando sia A che B inizierebbero a perdere: ma è questa la posizionein cui ognuno attribuisce alle due merci la stessa utilità marginale. Lo stato di equilibrio coincidecon la condizione di massimo per A come per B.?
A  di un bene diminuisce man mano che se ne consumano sempre più unità. Questo è noto come la regola dei risultati decrescenti. In altre parole, ogni unità aggiuntiva di un bene fornisce un beneficio marginale sempre più piccolo rispetto alle unità precedenti. La regola di equimarginalità afferma che i consumatori dovrebbero allocare le loro risorse in modo tale che l'utilità marginale di ogni bene sia uguale al rapporto tra il suo prezzo e il prezzo degli altri beni. Questo principio si applica indipendentemente dalla quantità di un bene posseduta da un individuo. Ad esempio, se una persona possiede una quantità di vino dieci volte maggiore rispetto al grano, la regola di equimarginalità suggerisce comunque di allocare le risorse in modo tale che l'utilità marginale del vino sia uguale al rapporto tra il suo prezzo e il prezzo del grano. Inoltre, la regola di equimarginalità si applica anche se una persona attribuisce un'utilità diversa alle diverse unità di vino o di grano rispetto ad un'altra persona. Ciò significa che la decisione di allocare le risorse in modo equimarginale non dipende solo dalle quantità possedute, ma anche dalle preferenze individuali. Tornando al paradosso dell'acqua e dei diamanti, possiamo ora analizzarlo in modo più preciso. Secondo la regola di massimizzazione dell'utilità, i consumatori dovrebbero acquistare ulteriori unità di un bene finché il rapporto tra l'utilità marginale e il prezzo non è uguale a quello degli altri beni e servizi acquistati. In altre parole, i consumatori dovrebbero acquistare un bene finché il beneficio marginale che ne traggono è uguale al costo marginale.
Il margine dell'acqua è ridotta, perché è abbondante e il suo prezzo è basso. Se l'acqua fosse offerta a un prezzo superiore a quello corrispondente alla sua utilità marginale, allora quest'ultima unità non potrebbe essere venduta. Perciò il prezzo deve scendere fino al punto in cui si trova esattamente al livello dell'utilità dell'ultima piccola parte, né più né meno. Inoltre, poiché ogni unità d'acqua è identica a ogni altra unità, e poiché in un mercato di concorrenza si ha un unico prezzo, ogni unità deve vendersi allo stesso prezzo dell'ultima unità meno utile.
D'altra parte, l'utilità totale che si ricava dall'impiego dell'acqua è molto elevata, per l'enorme quantità che se ne consuma. Viceversa l'utilità totale dei diamanti è modesta, e quella marginale alta.
Perché il prezzo elevato, dovuto alla loro scarsità, fa sì che i consumatori ne acquistino relativamente pochi.
In breve, l'utilità totale che si ricava dall'acqua è elevata, mentre l'utilità totale che si trae dai diamanti è limitata; tuttavia è l'utilità marginale che influisce sul prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per un bene. E l'utilità di un ulteriore litro d'acqua è di gran lunga minore dell'utilità di un ulteriore diamante.
Misurazione ordinale e cardinale dell'utilità:
- L'utilità in genere non è calcolabile in termini cardinali - es. il piacere attribuito alla II unità di un bene è 1,3 volte il piacere attribuito alla terza unità.
- L'utilità di persone diverse non è confrontabile - Bentham e gli utilitaristi cercarono di calcolare l'utilità.
Pareto supera tanto la misurabilità cardinale che la confrontabilità interpersonale – Solo misurazione ordinale dei singoli individui 18105
L'ordinamento delle preferenze
- L'individuo A, di fronte alle alternative x e y può dire:
- x è preferito a y (x p y)
- y è preferito a x (y p x)
- x e y sono indifferenti (x i y)
- Le preferenze presuppongono solo una misurazione ordinale
- L'analisi ordinale è svolta sulla base delle curve di indifferenza
Curve di indifferenza
- Scelta semplificata: si sceglie solo quanto consumare di due beni: il confronto è fatto tra combinazioni diverse (panieri) di due beni
- Ipotesi di base
- L'utilità è funzione crescente della quantità consumata (l'individuo non è mai sazio)
- Proprietà transitiva (se x p y e y p z allora x p z)
- Dosi successive del bene danno un'utilità minore
20106Rappresentazione Graficay CAB x• Nel piano sono rappresentati panieri dei beni X e Y• Il punto A rappresenta una combinazione dei due beni• Rispetto ad A tutte le combinazioni nell’area gialla sono preferite mentre Aè preferito a tutte le combinazioni nell’area verde (principio di non sazietà)• A p B e C p A quindi C p B• Nel passaggio da B a C si incontra una combinazione D tale che A i D21COMBINAZIONI D'INDIFFERENZAAlimenti Vestiario? 1 6? 2 3G 3 2? 4 1,5Il fatto di ottenere di più di un bene, compensa la perdita di una parte dell'altro. Il consumatore èsoddisfatto della situazione a esattamente come di quelle ß, ? o d. Le combinazioni "alimenti-vestiario" che procurano uguale soddisfazione possono essere rappresentate da una "curva d'indiffe-renza continua". 107Curva di indifferenzay y I 3I2I 1xx• Si ottengono unendo tutti i panieri rispetto ai quali il consumatore
èindifferente– Le curve di indifferenza hanno una pendenza negativa (si rinunciaad una quantità di X solo aumentando il consumo di Y)– Le curve più alte danno una soddisfazione maggiore– Le curve di indifferenza non si incrociano– Sono concave verso l’alto per il principio dell’utilità marginale 22decrescente
Dimostriamo che due curve d'indifferenza non possono intersecarsi.
Y K Z G X
Scegliamo tre panieri di beni: K, Z e G, tali che K giace solo su una curva, G solo su un'altra, men-tre Z giace sulla loro intersezione. Le curve rappresentano livelli distinti di preferenza, così che Ksarà preferito a G (o viceversa). Ma, per costruzione, K è indifferente a Z, e Z è indifferente a G.
L'assioma di transitività implica dunque che K è indifferente a G. Ma questo contraddice l'ipotesiche K è preferito a G.
Veniamo ora al perché della convessità. Essa
indica che di solito i beni vengono consumati congiuntamente. Fino a un certo punto possiamo scegliere un solo bene, ma poi la legge dell'utilità marginale decrescente ci porta a consumare anche dell'altro. Ciò si esprime dicendo che "la media è preferita agli estremi". Consideriamo due panieri sulla stessa curva: (x1, y1) e (x2, y2). Prendiamone (ad esempio) la media aritmetica: (1/2x1 + 1/2y1, 1/2x2 + 1/2y2), che sul grafico sta a metà della retta che congiunge il primo al secondo paniere. Se la curva è convessa, il paniere misto è nell'insieme dei panieri preferiti:
Y (y1, x1) Paniere medio (y2, x2) X
Il saggio marginale di sostituzione (SMS) è la pendenza della curva di indifferenza, cioè il rapporto tra la variazione del bene y e la variazione di segno opposto del bene x che lascia il consumatore indifferente:
y / SMS = x
Esso è
anche chiamato la "disponibilità marginale a pagare": è il saggio al quale al margine accetto di sostituire il bene 1 col bene 2. Esso è decrescente per riflettere l'utilità marginale decrescente, ossia il saggio al quale sono disposto a scambiare y con x decresce al crescere di y.Le varie preferenze possono essere rappresentate dalle curve d'indifferenza. Nel caso dei beni perfettamente sostituibili, abbiamo che 100 spilli incartati in pacchi rossi sono indifferenti a 100 spilli.Box 7.2 Shapes of Indifference Curves
Perfect Substitutes
A good that gives zero utility gloves pins Vegetables I 2 red hand I of 2 Packs Left I 2 I 1 0 Perfect Complements
A good that confers a negative utility after some level of consumption A good that is not consumed I 2 I 1 All I All 2 I 0 [iii]. Meat
[i]. Packs of green pins
[ii]. Right hand gloves
A good that gives zero utility
All goods other All I All 2 I 0 [iv]. Water
[v]. Food
[vi]. Good X
incartati in verde. La pendenza è pari a -1. In generale, le curve sono rette la cui pendenza indica il rapporto con cui un bene può essere rimpiazzato da un altro. Il guanto destro e sinistro sono beni perfettamente complementari, non potendosi usare l'uno senza l'altro. Non esiste alcun saggio di scambio a cui si accetta di cedere un guanto destro per uno sinistro. Nel caso di un bene con utilità nulla, le curve sono rette parallele all'asse relativo a quel bene. Si pensi alla carne per un vegetariano. Nel caso di un bene di prima necessità, come l'acqua, il SMS tende a infin