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Equazione del consumo dei cittadini

Consumo dei cittadini = Tasse pagate dai cittadini + Risparmio dei cittadini

Se si considerano gli impieghi del reddito decisi dai cittadini. Il reddito dei cittadini sarà usato per pagare i consumi, le imposte oppure dato ai risparmi personali dei cittadini.

Se Y + Z = C + I + G + X e Y = C + T + S allora C + T + S + Z = C + I + G + X cioè T + S + Z = I + G + X

(T - G) + (S - I) = (X - Z)

L'offerta di beni di produzione nazionale + importazione = consumo + investimento + spesa pubblica + esportazione;

poi come viene utilizzato il reddito;

Considerando queste due espressioni sostituendo al reddito (Y) abbiamo consumo + imposte + risparmi + importazione = consumi + investimenti + spesa pubblica + esportazioni.

Togliendo il riferimento ai consumi da entrambi le parti abbiamo la quarta espressione.

Infine avremo le imposte meno la spesa pubblica, più risparmi meno investimento, che sarà uguale alle esportazioni meno le importazioni ossia gli scambi con

L'estero. Considerando l'offerta e la domanda di beni, abbiamo imparato che l'offerta per beni di produzioni nazionale + importazioni sarà uguale alla domanda per beni di consumo, investimento, spesa pubblica ed esportazioni. Abbiamo visto come si spende il reddito. Arriviamo all'espressione finale per cui il bilancio dello stato (imposte - spesa pubblica) + bilancio privato (risparmi - investimenti) = saranno uguali al bilancio con l'estero ossia esportazioni - importazioni.

Reddito di equilibrio. La macroeconomia nasce negli anni '30 grazie a John Mainard Keynes che si pone il problema di cosa determini il reddito di un paese e quindi il livello di occupazione di un paese.

Il principio della domanda effettiva. In contrasto con il pensiero economico del periodo sostiene che l'occupazione dipende dalla domanda, se la domanda è inferiore all'offerta presso le imprese si accumula produzione invenduta che accresce le scorte.

indesiderate e le imprese diminuiscono la produzione,se la domanda superiore è all'offerta si fa luogo alle scorte che diminuiscono e le imprese aumentano la produzione; se la domanda è uguale all'offerta le scorte rimangono uguali e la produzione rimarrà invariata, quindi il livello della produzione della occupazione dipendono dalla relazione di domanda e offerta ossia livello di produzione occupazione saranno tanto più alte tanto quanto l'aumento della domanda rivolto alle imprese. Cosa succede se la domanda è uguale all'offerta? Le scorte e la produzione non cambiano In questo grafico vi è la domanda da parte del pubblico e l'offerta di beni da parte delle imprese. I punti sul segmento sono equi distanti rispetto agli assi, cioè questi punti rappresentano situazioni in cui la domanda è uguale all'offerta, es, pt. A rappresenta D1(domanda) e Y1(offerta), sono situazioni di equilibrio, in quanto la domandaè uguale all'offerta, le scorte sono quelle desiderate e l'offerta da parte delle imprese non cambia. Cosa succede se la domanda è superiore all'offerta? Le scorte diminuiscono e la produzione aumenta. Se la domanda è superiore all'offerta, le imprese hanno dovuto soddisfare la domanda ricorrendo alle scorte del magazzino, quindi aumentano la produzione per costituire le scorte e l'offerta di beni da Y1 diventa Y2. Cosa succede se la domanda è inferiore all'offerta? Le scorte aumentano e la produzione diminuisce. Se la domanda è inferiore all'offerta, le imprese offrono una quantità di beni superiore a quella domandata e quindi vi sono scorte nel magazzino indesiderate e quindi diminuiscono la produzione fino all'equilibrio. Un'economia chiusa senza intervento pubblico. Questo processo attraverso il quale si determina il livello del prodotto e del reddito, se tale processo si sviluppa in.

Un’economia chiusa senza intervento, si hanno le seguenti caratteristiche:

  • Un solo bene: il prodotto nazionale
  • Un solo prezzo, che non cambia
  • Un solo salario, che non cambia
  • Non c’è spesa pubblica
  • Non ci sono imposte
  • Non ci sono esportazioni, no rapporti con estero
  • Non ci sono importazioni

In questa economia chiusa e senza intervento pubblico, il consumo e l’investimento determinano il reddito.

La domanda finale sarà determinata dalla domanda di beni investimenti delle imprese e la domanda di consumo dei consumatori.

Per la domanda di beni di consumo supponiamo si componga da una domanda autonoma che non dipende dal reddito e da una domanda che dipende dal reddito e aumenta al crescere del reddito.

La domanda per beni di investimento e la domanda per beni di consumo determinano il reddito. Dato il reddito si avrà il consumo indotto che alimenta la domanda e produce stimolo alla crescita del reddito.

autonomo indotto. La domanda aggregata rappresenta quindi la quantità totale di beni e servizi richiesta dalla società, ed è determinata dalla somma del consumo autonomo, dell'investimento e del consumo indotto. La propensione marginale al consumo indica la variazione del consumo determinata da una variazione del reddito. In altre parole, misura quanto il consumo aumenta o diminuisce in risposta a un cambiamento nel reddito disponibile. In sintesi, la domanda aggregata è la somma del consumo e dell'investimento, e non si limita solo alla domanda per beni di consumo. Essa rappresenta la quantità totale di beni e servizi richiesta dalla società, e dipende sia dal consumo autonomo che dal reddito disponibile.indotto dalla crescita del reddito. Il reddito di equilibrio è quello che si ha quando la domanda è uguale all'offerta. Il livello di produzione di reddito che si afferma nell'economia, data la domanda aggregata, il reddito di equilibrio sarà quello in cui la domanda è uguale all'offerta, nel grafico in cui la domanda aggregata incontra la domanda costituita dalla domanda autonoma e indotta. Il reddito di equilibrio può essere inferiore al reddito di piena occupazione. Se lasciata a se stessa, l'economia consente di produrre un reddito pari a Y, non necessariamente questo reddito è il reddito di piena occupazione, ossia producendo Y non è detto che tutti coloro che vogliono lavorare trovano un posto di lavoro, in quanto la domanda aggregata che stimola l'offerta è troppo bassa, cosicché manca la domanda che determini il reddito mancante rispetto alla piena occupazione. Il reddito di equilibrio. L'offerta.

è uguale alla domanda Y = C + I

Il consumo in parte dipende dal reddito C = C + bY0

Quindi Y = C + bY + I0

Y - bY = C + I0

(1 – b)Y = C + I0

Il livello di reddito che si afferma nell’economia, noi sappiamo che l’offerta Y = ai beni di consumo C e beni investimento I;

Il consumo sarà in parte: C con zero ossia consumo autonomo e in parte dipende dal reddito Y in proporzione alla propensione marginale del consumo B.

Sostituendo il reddito risulterà uguale al consumo autonomo + prop. Marg che dipende dal reddito BY + domanda beni investimento,

Poi… si arriva a stabilire che il reddito sarà uguale alla parte autonoma della domanda data dal consumo autonomo + investimento / fratto 1-propensione marginale al consumo (ossia quanto destiniamo al consumo del reddito)

Il moltiplicatore: quando cresce la domanda autonoma, il reddito cresce più della domanda autonoma: perché?

Lasciata a se stessa l’economia non necessariamente produce

Un reddito e la piena occupazione, in questo esempio se il reddito di occupazione è Y* manca delta Y per averlo sarà necessario che la domanda cresca paria Delta A.

Il moltiplicatore

Il meccanismo che consente ad un incremento della domanda di generare un incremento del reddito superiore all'incremento della domanda si chiama MOLTIPLICATORE proposto da Richard Kan collaboratore di Keynes.

Quando la domanda cresce di un ammontare pari a delta A si crea un'offerta di beni pari a delta Y, si usa parte per comprare beni di consumi e il resto risparmio. Se B sono i beni di consumi, 1- B sarà la propensione di risparmio ossia ciò che non destiamo al consumo. 1- b diventa risparmio, mentre un ammontare a B diventa incremento alla domanda di consumo, nel reddito si distribuirà in un incremento nel risparmio e nei beni di consumi, nel reddito si produce una crescita superiore alla crescita iniziale nella domanda autonoma. (cercare quadvalnegri e

libro). Consideriamo un es. numerico del funzionamento del moltiplicatore, supponiamo che in questa economia ogni incremento del reddito 1 euro, 0.60 cent vengano destinati al consumo e 0.40 risparmiati. La spesa autonoma incrementa di 10 euro, di conseguenza aumenta anche di 10 euro il reddito che produce un aumento dei consumi a 6 euro, di cui 3,6 ai beni di consumo e 2,4 risparmiato. Questi 6 euro produce un incremento di 2,2 euro, che provoca un aumento della domanda dei beni di consumo che in parte va in beni di consumo e in parte risparmiato. Alla fine aumento dei risparmi di 10, del reddito 25 e dei beni di consumo di 15. Il moltiplicatore Consideriamo il meccanismo del moltiplicatore, il reddito sarà uguale alla domanda autonoma diviso la propensione marginale al risparmio (1 – b). Si avrà infine se la domanda subisce un incremento di delta A, allora nel reddito dal periodo 1 al 2 sarà dato dalla differenza di Y1 e Y2. Per sapere di quanto cresce il reddito quando

cambia la domanda autonoma dobbiamo moltiplicare per 1 fratto / 1 – b. Nel nostro esempio la domanda era 10 euro, b era 0.6, 1-0,6= 0,4, quindi 1 e 0, 4 è uguale a 2,5 risulta poi pari a 25.

Un’economia chiusa con intervento pubblico

Un solo bene: il prodotto nazionale

Un solo prezzo, che non cambia

Un solo salario, che non cambia

C’è spesa pubblica, c’è lo stato

Ci sono imposte, c’è lo stato

Non ci sono esportazioni

Non ci sono importazioni

Il funzionamento di questo sistema: la domanda per beni di consumo da parte dei consumi, dei beni di investimento delle imprese ed ora vi è anche lo Stato, queste due domande

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
37 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesca.123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Lavanda Italo.