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E' la quantità aggiuntiva di un bene che un'impresa può ottenere utilizzando un'unità aggiuntiva di un fattore.
Rendimenti marginali crescenti
Una tecnologia è caratterizzata da un rendimento marginale crescente se il prodotto marginale aumenta al
crescere della quantità utilizzata di tale fattore.
Rendimenti marginali costanti
Una tecnologia è caratterizzata da un rendimento marginale costante se il prodotto marginale rimane costante
al crescere della quantità utilizzata di tale fattore.
Rendimenti marginali decrescenti
Una tecnologia è caratterizzata da rendimenti marginali decrescenti se il prodotto marginale diminuisce al
crescere della quantità utilizzata di tale fattore.
Saggio marginale di sostituzione tecnica
Indica in quale rapporto una tecnologia consente di sostituire un fattore produttivo con un altro.
Perfetti sostituti
Sono due fattori produttivi per i quali il saggio marginale di sostituzione tecnica è costante.
Saggio marginale di sostituzione tecnica decrescente
Una tecnologia è caratterizzata da un saggio marginale di sostituzione tecnica decrescente quando il tasso al
quale un fattore può essere sostituito diminuisce all'aumentare della quantità del primo fattore.
Rendimenti di scala costanti
Una tecnologia è caratterizzata da rendimenti di scala costanti se, aumentando la quantità utilizzata di tutti i i
fattori della medesima proporzione, si ottiene un aumento proporzionale del prodotto.
Rendimenti di scala crescenti
Una tecnologia è caratterizzata da rendimenti di scala crescenti se, aumentando la quantità utilizzata di tutti i
fattori della medesima proporzione, si ottiene un aumento più che proporzionale del prodotto.
Rendimenti di scala decrescenti
Una tecnologia è caratterizzata da rendimenti di scala decrescenti se, aumentando la quantità di tutti i fattori
della medesima proporzione, si ottiene un aumento meno che proporzionale del prodotto.
Cap.9
Costo economico totale di breve periodo
E' la spesa totale minima, misurata in termini di costi-opportunità, necessaria a produrre una certa quantità di
beni nel breve periodo.
Costo fisso di breve periodo
E' la spesa per fattori che sono fissi nel breve periodo.
Costo totale di breve periodo
E' la somma dei costi fissi e variabili di breve periodo.
Costo marginale di breve periodo
E' la variazione del costo totale di breve periodo conseguente alla produzione di un'unità aggiuntiva.
Costo marginale del fattore
E' la somma aggiuntiva di denaro che l'impresa deve spendere per un determinato fattore della produzione
quando utilizza un'unità aggiuntiva di quel fattore.
Costo medio di breve periodo
E' il costo totale di breve periodo diviso per le unità prodotte.
Relazione tra costo marginale e costo medio di breve periodo
Se il costo marginale è inferiore al costo medio, quest'ultimo diminuisce.
Se il costo marginale è superiore al costo medio, quest'ultimo aumenta.
Economicamente efficiente
Viene così definita la combinazione di fattori che ha il costo-opportunià più basso, tra tutte quelle che
possono essere utilizzate dall'impresa per ottenere il volume di produzione desiderato.
Linea di isocosto
E' una linea che rappresenta tutte le combinazioni di input aventi lo stesso costo per l'impresa.
Mappa degli isocosti
E' l'intera famiglia delle linee di isocosto, corrispondente a una coppia di prezzi dei due fattori produttivi.
Sentiero di espansione
E' la curva che indica le combinazioni di input ottimali nel lungo periodo al variare del volume di
produzione, ceteris paribus.
Costo totale di lungo periodo
E' la spesa minima, misurata in termini di costo-opportunità, necessaria per ottenere un determinato volume
di produzione del lungo periodo.
Costo marginale di lungo periodo
E' la variazione del costo totale di lungo periodo, conseguente alla produzione di un'unità aggiuntiva.
Costo medio di lungo periodo
E' il rapporto tra il costo totale di lungo periodo e le unità prodotte.
Economie di scala
Si parla di economie di scala quando il costo medio di lungo periodo diminuisce con l'aumentare del volume
di produzione.
Diseconomie di scala
Si parla di diseconomie di scala quando il costo medio di lungo periodo aumenta con l'aumentare del volume
di produzione.
Economie di scopo
Quando è più conveniente produrre due prodotti insieme all'interno dell'impresa, anziché separatamente in
due imprese specializzate, si dice che i costi presentano economie di scopo.
Cap.10
Un'impresa che non fa il prezzo si trova di fronte ad una curva di domanda che è infinitamente elastica in
corrispondenza del prezzo di mercato del suo prodotto. --------
Domanda derivata
E' la domanda di input da parte di un'impresa perchè dipende o deriva dall'offerta del bene che l'impresa
produce.
Ricavo marginale del prodotto
E' l'aumento del ricavo conseguente alla vendita di un'unità aggiuntiva di prodotto ottenuto utilizzando
un'unità aggiuntiva di un fattore.
Effetto di scala
E' la variazione della quantità domandata di un fattore che si verifica quando il volume della produzione
cambia in seguito al variare del prezzo del fattore stesso.
Effetto sostituzione tra fattori
E' la diminuzione della quantità domandata di un fattore dovuta al fatto che l'impresa lo sostituisce, almeno
in parte, con un altro quando il suo prezzo aumenta.
Cap.11
Concorrenza perfetta
- I venditori non fanno il prezzo
- I venditori non adottano comportamenti strategici
- Libertà d'entrata (si dice che in un mercato esiste libertà d'entrata se l'ingresso di nuovi venditori non è
soggetto a restrizioni di alcun tipo)
- Gli acquirenti non fanno il prezzo
Struttura di mercato
Sono le condizioni economiche in cui operano gli acquirenti e i venditori di una certa industria.
Struttura di mercato perfettamente concorrenziale
- I compratori sono numerosi e nessuno di essi ha dimensioni rilevanti rispetto a quelle di mercato
- I venditori sono numerosi e nessuno di essi detiene una quota significativa di mercato
- I prodotti offerti dai vari venditori sono omogenei
- Gli acquirenti sono a conoscenza delle condizioni offerte dai diversi venditori
- Non esistono barriere di entrata
Il modello di equilibrio
- Si ricavano le curve di domanda e di offerta individuali
- Si sommano le curve individuali per ottenere le curve di mercato
- Si trovano il prezzo e la quantità di equilibrio
- Si determinano i livelli di consumo e di produzione individuali
Industria a costi costanti
E' un'industria il cui costo medio di lungo periodo rimane invariato man mano che il volume di produzione
complessivo aumenta.
Industria a costi crescenti
E' un'industria il cui costo medio di lungo periodo cresce all'aumentare del volume di produzione
complessivo.
Industria a costi decrescenti.
Imposta ad valorem
E' un'imposta il cui ammontare dipende dal valore dei beni o servizi oggetto della transazione.
Accisa
E' un'imposta calcolata come somma fissa per unità del bene su cui grava.
Incidenza di diritto di un'imposta
E' riferita al soggetto economico che è legalmente tenuto a versare l'imposta.
Incidenza di fatto di un'imposta
E' la variazione nella distribuzione del reddito conseguente all'introduzione dell'imposta.
Elasticità dell'offerta
E' il rapporto tra la variazione percentuale della quantità offerta e la variazione percentuale del prezzo.
Surplus totale
E' la somma di surplus del consumatore e di quello del produttore.
Cap.12
Eccesso di pressione
E' la differenza tra la perdita di surplus subita dal consumatore e dal produttore e il gettito dell'imposta
stessa.
Analisi di equilibrio generale
E' lo studio dell'equilibrio in tutti i mercati contemporaneamente.
Analisi di equilibrio parziale
E' lo studio dell'equilibrio di un singolo mercato.
Economia di puro scambio
E' un sistema economico in cui tutti i beni sono disponibili in quantità fissa, per cui l'unico problema è quello
di allocare questi bene tra i consumatori.
Economia del benessere
E' una branca dell'economia che mira a stabilire in che misura situazioni economiche alternative siano
desiderabili per la collettività.
Miglioramento paretiano
E' la redistribuzione delle risorse che migliora la condizione di almeno una persona, senza peggiorare quella
di nessun altro.
Efficiente nella produzione
Viene così definita un'allocazione di input se, per aumentare la produzione di un bene, bisogna ridurre la
produzione di un altro bene.
Frontiera delle possibilità produttive
E' una linea che indica la quantità massima di un bene che può essere prodotta, data la quantità dell'altro
bene.
Saggio marginale di trasformazione
E' il tasso al quale un sistema economico può trasformare un bene in un altro, variando l'allocazione degli
input.
Pareto-efficiente
Viene così definita un'allocazione di beni e di input, raggiunta la quale non è più possibile aumentare il
benessere di un individuo senza diminuire quello di un altro.
Efficiente nell'allocazione
Viene così definita una ripartizione di beni disponibili in un sistema economico se il saggio marginale di
trasformazione tra due qualunque di questi beni è uguale al saggio marginale di sostituzione tra questi beni
comune a tutti i consumatori.
Frontiera delle utilità possibili
E' una curva che indica l'utilità massima che un individuo può ottenere, data l'utilità di un altro individuo.
Primo teorema del benessere
Se produttori e consumatori non fanno il prezzo e per tutti i beni esiste un mercato, allora l'allocazione di
equilibrio delle risorse è pareto-efficiente.
Secondo teorema del benessere
Se tutte le curve di indifferenza e tutti gli isoquanti sono convessi rispetto all'origine, per ogni allocazione di
risorse pareto-efficiente esistono un insieme di prezzi e una distribuzione delle dotazioni iniziali che
consentono di raggiungere tale allocazione come un equilibrio economico generale concorrenziale.
Cap.13
L'impresa che fa il prezzo
E' un operatore economico consapevole che la sua scelta della quantità da vendere o acquistare influisce su
prezzo.
Monopolio
- I venditori fanno il prezzo
- I venditori non assumono comportamenti strategici
- L'accesso all'industr