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Risoluzione delle controversie commerciali internazionali, la WTO [World Trade Organization - Organizzazione Mondiale del Commercio]
GATT (v.) nel 1994, Organismo internazionale, nato in seguito allo scioglimento del Bretton Woods, che ha il compito di sorvegliare ed influenzare lo sviluppo del commercio internazionale nel rispetto dei principi del multilateralismo e del mutuo vantaggio.
Arbitrato commerciale: La WTO può agire anche come tribunale arbitrale (v. internazionale), competente a dirimere tutte le questioni relative agli scambi economici internazionali sorti tra i paesi aderenti; può anche imporre misure coercitive nei confronti di quegli Stati che abbiano violato le regole generali dell'organizzazione.
Bretton Woods: La sua nascita era già prevista dagli accordi di GATT che, accanto al Fondo Monetario Internazionale (FMI), Banca Mondiale (BIRS) e alla (v.), istituivano una organizzazione interamente volta a disciplinare il commercio internazionale.
L'accordo sul non fu però mai ratificato anche se esso continuò ad operare come internazionale volto ad incentivare la progressiva liberalizzazione degli scambi economici internazionali (con ottimi risultati). Con la conclusione dell'ultima tornata di negoziati nota come Uruguay Round è stato deciso di ritornare all'originario progetto ed istituzionalizzare le consultazioni con la creazione, appunto, della WTO. Uruguay round GATT, iniziata nel 1986 a Ottava sessione di negoziati svoltasi nell'ambito del Punta del Este in Uruguay e conclusa nel 1993. I negoziati condotti nell'ambito dell'Uruguay round sono stati incentrati, in particolar modo, sulla regolamentazione del commercio internazionale dei prodotti agricoli, sul settore dei servizi e sulla tutela internazionale della proprietà intellettuale. Nel corso del vertice, inoltre, è stato deciso di sostituire il GATT con un'organizzazione permanente per larisoluzione delle controversie in materia di WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio). GLOBALIZZAZIONE E STATO NAZIONALEStato nazionale
Molti prevedono che il modello di non resisterà al processo di superamento dello Stato nazione sostituzione globalizzazione, insieme al vi sarà la una del sistema fordista ed una covergenza in un sistema politico liberal-socialista terza via tra socialismo e capitalismo.
Ecco che si fa strada l'idea di convergenza in tre aspetti: economia, sviluppo, istituzioni.
La globalizzazione induce ogni nazione ad assomigliare ad un impresa che opera in un equilibrio di concorrenza pura dove ogni intervento di tipo keynesiano è Libero scambio, liberalizzazione dei mercati finanziari destinato a fallire.
Mobilità dell'offerta di lavoro da parte degli immigrati conducono (deregulation), il sistema economico capitalista verso una covergenza intranazionale; ordine naturale del processo di convergenza e di sviluppo è un ordinamento costituzionale.
democratico efficiente di fatti laddove esso manca la convergenza è più difficile da realizzarsi, basti pensare ai Paesi dell'America Latina. Anche se processi di industrializzazione in alcuni Paesi si sono realizzati sotto regimi autoritari è l'esempio del Cile di Pinochet.
Le Forme istituzionali sono fondamentali nell'interazione con i processi di mercato dato che la convergenza economica tende ad interagire tra stati con forme istituzionali simili; ma anche tra assetti istituzionali differenti come l'accordo tra Nord America e Messico (NAFTA) e l'Unione europea.
Convergenza è anche una sommaria omologazione oltre che degli assetti istituzionali è anche l'assenza di profonde disuguaglianze tra Paesi.
Marx e Malthus avevano una visione negativa dei processi di industrializzazione poiché avrebbero secondo loro cancellato vecchie impostazioni lavorative, invece Ricardo immaginava uno sviluppo convergente.
Dell'agricoltura. I neokeynesiani, tra cui Harrod, ritenevano che l'economia potesse dirigersi verso l'autodistruzione, oppure verso un processo di crescita come è avvenuto nel periodo post-bellico; quest'ultima teoria è supportata dagli economisti neo-classici che hanno fornito la spiegazione della convergenza dei tassi di crescita economica; questa crescita globale dipende essenzialmente da fenomeni endogeni come l'istruzione e la differenziazione dei prodotti; naturalmente politiche tecnologiche simili potranno fornire percorsi di crescita paralleli tra tutti i Paesi che le adotteranno. I trend di crescita economica analizzati fanno emergere una crescita di Paesi come l'Italia e il Giappone dopo la Seconda guerra mondiale in cui si è investito sul capitale umano, ovvero sull'istruzione e sulle tecnologie avanzate, mentre ci sono Paesi come la Grecia e la Polonia in "agganciamento", altri sono proprio arretrati, è il caso.
dei Paesi latino - americani e africani; ma ci sono casi in cui la convergenza è stata motivo di speculazione e disgregazione è il caso del 1992 quando diversi paesi europei uscirono dallo SME. Nel secondo dopoguerra oltre ad una convergenza istituzionale avvenuta in Europa e in Giappone grazie al Piano Marshall e agli Accordi di Bretton Woods vi è anche una trasposizione dei sistemi industriali sulla via americana, come il fordismo attraverso la produzione di massa e la standardizzazione dei prodotti, ma ciò che incide è anche lo sviluppo del welfare, del patto sociale tra capitalisti e operai, istruzione, sanità e trasporti più efficienti insomma migliori condizioni di vita. Anche se il fordismo sarà poi rielaborato secondo le specificità nazionali poiché in Giappone non esisterà una politica antitrust simile a quella americana, si svilupperà il toyotismo con forte segmentazione dei mercati del lavoro. Altrimeccanismi di convergenza vengono da autorità internazionali come il GATT che impongono un dato quadro di rapporti internazionali. Il processo di convergenza è lento e talvolta ha mostrato segni di cedimento e di divergenza ma ora la globalizzazione sta accelerando la convergenza attraverso la deregolamentazione finanziaria e l'innovazione meccanismi che hanno abolito le frontiere nazionali del credito e delle imprese, almeno quelle più grandi, hanno uguali potenzialità di accesso alla finanza. Ma il fatto che la convergenza sia un processo ancora in atto su scala evoluzionistica è un concetto che trae la sua sostanza dal fatto che ogni economia nazionale deve fare i conti con uno specifico sistema di relazioni industriali di moneta e di credito di istruzione e addestramento e di intervento statale, nemico di questo processo è la concorrenza imperfetta oligopolistica. LA GLOBALIZZAZIONE E I SUOI LIMITI A sostegno della teoria che lo stato nazioneè ormai una forma arcaica e obsoleta.
Ci sono varie teorie tra chi sostiene che il mondo è troppo piccolo e che l’impresa multinazionale ha oramai scardinato ogni governo, anche quello più potente; pertanto l’economia nazionale viene giudicata anacronistica poiché interdipendente.
Oggi, più che negli anni ’60, le economie nazionali sono molto più integrate attraverso il commercio e gli investimenti stranieri diretti. I confini nazionali sono quindi più permeabili e ciò che avviene sul mercato di un paese è più influenzato da quanto accade in altri paesi; in questo vortice economico aperto e interdipendente sono aumentati gli investimenti esteri e il commercio mondiale ha accresciuto il PIL mondiale.
La maggior parte delle imprese industriali e finanziarie sono ora delle multinazionali, nel senso che alcune delle loro risorse produttive si trovano all’estero, e controllano un terzo delle risorse del settore.
privato su scala mondiale. Di conseguenza è aumentata la concorrenza oggi un impresa può avere dieci o più seri concorrenti la metà dei quali sono stranieri e si rifanno a regole del gioco differenti. Un passo importante è stato compiuto attraverso una deregulation dei controlli sugli scambi prestiti da parte delle istituzione finanziarie. Con l'apertura dei mercati internazionale nell'ambito dell'OECD i brevetti vengono esportati all'estero per essere venduti. Cadute le barriere commerciali tra i Paesi dell'OECD è aumentata la concorrenza sui mercati nazionali, e l'asse produttivo si è spostato verso quei paesi in via di sviluppo dove vi è abbondante forza-lavoro a basso costo. È vero che la globalizzazione del commercio ha favorito negli ultimi decenni più esportazioni di manufatti da Sud a Nord del Mondo ma sono calate le esportazioni di materie prime poiché sono diminuiti i