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La parola economia
Anche se appare strano, in realtà, famiglie e sistemi economici hanno molto in comune. In famiglia si prendono molte decisioni, si dividono i compiti ecc. Anche la società deve affrontare molte decisioni, deve stabilire chi e come deve occuparsi delle cose, fruirne di altre ecc.
Il comune denominatore in pratica è gestire le scarse risorse a disposizione. L'economia in sostanza indica i modi in cui la società gestisce le proprie risorse scarse. Lo studio dell'economia presenta alcune diverse sfaccettature tutte unite, però, da alcuni concetti fondamentali che possiamo intravedere nei seguenti "dieci principi dell'economia":
- Le decisioni individuali: "non si mangia gratis" per ottenere qualcosa che ci piace, di solito, dobbiamo rinunciare a qualcos'altro. Prendere decisioni significa scegliere.
- Gli individui devono affrontare scelte alternative: Altra alternativa che la società deve...
L'interazione fra individui: altri. I seguenti tre principi riguardano:
- Lo scambio può essere vantaggioso per tutti: I mercati sono di solito uno strumento efficiace per organizzare l'attività economica.
- Questo principio distingue gli effetti di una economia pianificata caratterizzata appunto da piani che decidono quali e quanti beni e servizi produrre, chi dovrebbe farlo e chi consumarli, rispetto ad una economia di mercato, attualmente in fase di assoluto sviluppo presso la maggior parte dei paesi, dove intervengono milioni di decisioni da parte di individui e di imprese. Le imprese decidono chi assumere, e che cosa produrre ecc. Imprese e individui in pratica interagiscono in un mercato fondando le proprie decisioni su prezzi e interesse personale. "La mano invisibile è il conduttore più efficace che agevola il coordinamento di milioni di individui ed imprese e consente ai prezzi di adeguarsi naturalmente alle pressioni della domanda.
Queste differenze sono dovute alla produttività, cioè alla quantità di beni e servizi prodotti da un individuo nell'unità di tempo. Nei paesi in cui il singolo lavoratore riesce a produrre grandi quantità di beni e servizi per unità di tempo, la maggior parte della popolazione gode di un tenore di vita elevato; nei paesi dove i lavoratori sono meno produttivi, la maggior parte dei cittadini conduce una esistenza più misera. Analogamente, il tasso di crescita della produttività di un paese determina il tasso di crescita del suo reddito medio.
L'inflazione è l'aumento generalizzato del livello dei prezzi in un sistema economico, quando è elevata impone dei costi alla società. Il mantenimento di un tasso di inflazione moderato è uno degli obiettivi principali della politica economica in tutti i paesi del mondo. Nella maggior parte dei casi di inflazione, i prezzi aumentano quando lo Stato stampa troppa moneta.
inflazione elevata o permanente, la causa è la crescita della quantità di moneta. Se lo Stato crea quantità eccessive di moneta, il valore di questa è destinato a crollare.
Nel breve periodo i sistemi economici si confrontano con l'alternativa tra inflazione e disoccupazione: Abbiamo visto che quando il governo fa aumentare la quantità di moneta nell'economia, il risultato è inflazione. Un altro effetto, almeno nel breve periodo, è un livello inferiore di disoccupazione. Il rapporto di scambio tra inflazione e disoccupazione viene descritto dalla curva di Philips, dal nome dell'economista che per primo l'ha studiato. La curva di Philips, seppur argomento controverso tra gli economisti, può essere ritenuta fondamentale per comprendere molte tendenze del sistema economico. In particolare, è rilevante per la comprensione del ciclo economico ossia le oscillazioni periodiche di variabili economiche quali
utilizzano le ipotesi per formulare teorie e modelli che possano spiegare i fenomeni economici. Le ipotesi sono delle supposizioni che vengono fatte sulla base di osservazioni e dati disponibili. Queste ipotesi vengono poi testate attraverso verifiche empiriche, cioè attraverso l'analisi dei dati e l'osservazione dei fenomeni nel mondo reale. I modelli economici: gli economisti utilizzano anche dei modelli per rappresentare e analizzare i fenomeni economici. I modelli sono delle semplificazioni della realtà che permettono di studiare e comprendere meglio i processi economici. Questi modelli possono essere matematici, statistici o concettuali e vengono utilizzati per fare previsioni, valutare l'impatto di politiche economiche e comprendere le dinamiche del mercato. In conclusione, il metodo scientifico, basato sull'osservazione, la formulazione di ipotesi, la definizione di modelli e le verifiche empiriche, offre un valido supporto agli economisti nello studio dei fenomeni economici. Nonostante le difficoltà legate alla sperimentazione, gli economisti utilizzano le ipotesi e i modelli per formulare teorie e comprendere meglio il funzionamento dell'economia.del flusso circolare rap